Martedì 9 novembre 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 novembre 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Oristano e Provincia - Pagina 19
scuola
Come scegliere l'università, via ai seminari
 
Scelte consapevoli, formazione di alto livello e ingresso grintoso al mondo del lavoro. Parte giovedì il Salone dell'orientamento 2010, nato dalla collaborazione tra i Giovani industriali e Consorzio uno-Università di Oristano. Presentati ieri i tre giorni dedicati ai ragazzi che si apprestano a fare la scelta della carriera universitaria e che approfondiranno i temi legati all'impresa, al lavoro dipendente, allo studio e alla carriera universitaria.
Il salone è arrivato alla terza edizione e nel 2009 sono stati coinvolti oltre mille studenti. Anche quest'anno si articolerà in una serie di workshop, convegni e laboratori tematici dislocati in varie sedi come l'ex asilo Sant'Antonio, le aule consiliari di Comune e Provincia, il chiostro del Carmine e la sede di Confindustria. Gli incontri sono aperti a tutti coloro che si iscrivono sul sito dell'associazione industriali della provincia di Oristano (www.assindor.it).
«È fondamentale dare ai ragazzi gli strumenti per affrontare una scelta fondamentale per la loro vita - ha affermato il presidente dei Giovani industriali Alessandro Vagnozzi - visto che effettuare una scelta universitaria corretta accorcia l'entrata nel mondo del lavoro di tre anni».
Sulla stessa linea anche il presidente della Provincia Massimiliano De Seenen, il presidente di Consorzio uno Gian Pietro Pili e il presidente della Camera di Commercio Pietrino Scanu, i quali hanno inoltre sottolineato «l'importanza dell'interazione tra istituzioni, imprese e mondo della scuola». ( c. c. )
 
2 – L’Unione Sarda
Primo Piano - Pagina 2
E Napolitano lancia l'allarme Finanziaria
 
ROMA Dopo il nuovo strappo di Gianfranco Fini a Perugia la maggioranza è subito chiamata a dimostrare la propria capacità di tenuta nel delicato snodo della Finanziaria. Un passaggio sul quale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano vigila attentamente e che ritiene comunque improrogabile per il Paese. Il capo dello Stato, si fa infatti sapere da ambienti del Quirinale presta soprattutto attenzione alla scadenza di impegni inderogabili per il Paese e in particolare ha verificato le previsioni relative all'approvazione in Parlamento della Legge di Stabilità e della legge di bilancio.
IL TESORO Una presa di posizione netta che arriva mentre il Tesoro è al lavoro sulle nuove misure per lo sviluppo da inserire subito nella legge di stabilità con un emendamento che dovrebbe arrivare domani in commissione Bilancio alla Camera. Oggi Tremonti farà il punto con i capigruppo di Pdl, Lega, Fli ed Mpa cercando di stilare un elenco delle priorità. Un modo per blindare il testo ed evitare incidenti di percorso visto che le richieste sono molte ma, si ragiona nel centrodestra, è già difficile arrivare a coprire le spese per circa 7 miliardi messe in cantiere in vista del decreto sviluppo che verrà anticipato in Finanziaria. Un'operazione, si osserva, che diventerebbe addirittura off limits se si dovesse dar seguito alle nuove richieste che, a conti fatti, farebbero lievitare di 1 miliardo, 1 miliardo e mezzo le spese del provvedimento.
MILIARDI E MILIONI Fli, infatti, ribadisce di ritenere prioritario il miliardo previsto per l'università, ai quali vanno aggiunti 20 milioni per la ricerca e altri fondi per l'emittenza locale. La Lega, dal canto chiede subito degli stanziamenti per le zone alluvionate del Veneto. Tra le altre cose, vanno rifinanziate le missioni all'estero e la cassa integrazione in deroga.
Fli al momento conferma che dopo la disponibilità di Tremonti ad anticipare il decreto sviluppo non farà mancare il proprio sostegno alla Legge di Stabilità, non prima, però, di aver concordato le modifiche. Ma di fronte a un passo falso la crisi sembra davvero dietro l'angolo. «Se si va sotto sulla Finanziaria - dice senza mezzi termini il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli - non ci sono margini per andare avanti».
 
3 – L’Unione Sarda
Economia - Pagina 17
Alla ricerca delle antichità marine
Archeologia subacquea, a fine mese le selezioni
Le domande per i corsi di specializzazione che si svolgeranno a Oristano scadono il 26 novembre
 
La Scuola di specializzazione, rivolta a giovani laureati, si candida a diventare un'eccellenza in grado di confrontarsi con i migliori atenei di tutto il mondo.
Un percorso formativo per la tutela dei beni archeologici sommersi, unico nel panorama universitario italiano: nasce in Sardegna la prima Scuola di specializzazione in Archeologia subacquea, per l'esattezza Scuola di specializzazione in Beni archeologici, curriculum di Archeologia classica, percorso di Archeologia subacquea e dei Paesaggi Costieri. L'iniziativa scaturisce dalla collaborazione tra la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Sassari e il Consorzio Uno promozione studi universitari di Oristano. Il biennio di studi sarà ospitato proprio nella sede decentrata oristanese.
SBOCCHI La Scuola si candida a diventare un'eccellenza in grado di confrontarsi con i migliori atenei italiani e internazionali con i quali sono già in corso importanti contatti. Un percorso di alta formazione articolato in momenti teorici e pratici con laboratori, seminari e ricerche sul campo che potrà aprire diverse prospettive occupazionali: gli specializzati saranno in grado di operare con funzioni di elevata responsabilità nei livelli amministrativi e tecnici del ministero per i Beni e le Attività culturali ma anche nelle Regioni, negli enti locali e territoriali. Potranno inoltre operare in strutture pubbliche e private, come parchi e aree marine protette. A questo si aggiungono opportunità nelle imprese e negli studi professionali attivi nel settore del patrimonio e archeologico sommerso e costiero.
REQUISITI Saranno 20 gli specializzandi ammessi all'anno accademico 2010-2011. Tra i requisiti richiesti, il possesso della laurea specialistica o magistrale in Archeologia o, per chi proviene dal vecchio ordinamento, in Lettere, Conservazione dei Beni Culturali, Lingue e civiltà orientali, Storia e Conservazione dei beni culturali. Ai candidati è richiesto il possesso di almeno 90 crediti formativi universitari in materie archeologiche.
AMMISSIONI Le domande di partecipazione dovranno essere indirizzate, entro le 12 del 26 novembre 2010, al Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Sassari, Piazza Università 21, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure presentate direttamente all'Ufficio protocollo in piazza Università 21 a Sassari. Tutta la documentazione e il bando di ammissione, unitamente alle informazioni dettagliate sul percorso di studi, sono scaricabili dai siti internet www.uniss.it e www.consorziouno.it.
SELEZIONI Per favorire l'accesso anche agli studenti provenienti dalla Penisola, l'Ateneo ha individuato due sedi per le prove di ammissione: il 29 e 30 novembre prossimi le selezioni si svolgeranno infatti a Viterbo, nella Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università degli Studi della Tuscia (importante partner scientifico per l'Isola anche perché è il primo ad aver istituito un corso di laurea in Archeologia subacquea). La seconda prova è in programma a Oristano il 2 e il 3 dicembre. Saranno ammessi anche gli studenti stranieri in possesso di un titolo di studio equipollente alla laurea specialistica o magistrale in Archeologia.
CARLA ETZO
 
4 – L’Unione Sarda
Prov Medio Campidano - Pagina 29
Pauli Arbarei
Due giorni, mille persone
Gli antichi giganti fanno il miracolo: pienone al convegno
 
Giganti solo nel mito od anche nella realtà del passato isolano? Il quesito è rimasto insoluto dopo il convegno internazionale che per due giorni a Pauli Arbarei ha affrontato l'affascinante quanto misterioso tema. Ma sicuramente i probabili antichi abitatori dell'isola hanno fatto da acchiappa-turisti nel centro della Marmilla. Cinquecento persone alla prima giornata dei lavori, altrettanti la seconda. Pienone nelle strutture ricettive del paese e del territorio. Ed ancora tutto esaurito in pizzerie ed agriturismo locali. L'obiettivo che si era prefissata l'amministrazione è stato raggiunto. Ovvero sfruttare il filone nato negli ultimi anni attorno all'ipotetica presenza di scheletri di giganti nei nuraghi di Pauli per richiamare visitatori nella comunità della Marmilla e far conoscere anche gli altri tesori della comunità.
«Siamo soddisfatti», ha detto il sindaco Fausto Cadeddu alla fine del convegno, «volevamo un convegno di alto livello con diversi esperti, che hanno proposto spesso teorie e pensieri spesso in contrasto fra loro». Ma la diversità è l'anima del dibattito. Un confronto che ha tenuto incollata alla sedia per ore gente arrivata da tutta l'isola nella palestra di Pauli trasformata grazie ad una nuova ed intelligente installazione in un piccolo auditorio. C'erano studenti universitari, professionisti. Ma anche operai e tanta gente comune appassionata del mito dei giganti. «Nelle nostre due giornate di interventi e di dibattito col pubblico è emerso che la scienza non ha ancora i mezzi per studiare il fenomeno del gigantismo in quanto non ci sono dei reperti», ha spiegato Stefano Salvatici, che si è occupato per conto del Comune dell'organizzazione del convegno, sostenuto anche da Provincia, Regione, Consorzio Sa Corona Arrubia, fondazione Banco di Sardegna ed associazione "Non solo terra". Per il momento, dunque, la presenza dei giganti in Sardegna rimane nel campo del mito e delle ricerche non ufficiali. Concetto ribadito a chiare lettere anche dalla studiosa Rosalba Floris: «Il mondo della scienza non avrà difficoltà ad ammettere l'esistenza dei giganti quando ci saranno reperti sui quali lavorare». Il tema comunque rimane affascinante e di grande interesse. E l'amministrazione di Pauli è già pronta a sfruttarlo di nuovo il prossimo anno con una nuova edizione del convegno.
ANTONIO PINTORI
 
5 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia - Pagina 19
nuoro
Studenti, case da recuperare
 
Il consigliere delegato all'Università della Provincia, Franca Carroni, lancia l'idea di una “casa dello studente diffusa” a Nuoro per rivitalizzare il centro storico e incentivare il recupero delle vecchie abitazioni.
«Il risanamento del centro storico deve diventare una delle priorità per invertire il processo che ha visto procedere lo spopolamento dei quartieri storici, l'invecchiamento della popolazione residente, l'abbandono dei servizi e la chiusura di molte attività artigiane e commerciali - spiega Franca Carroni -. Senza escludere altri progetti, tra cui quello del campus universitario e di una struttura adeguata alle esigenze degli studenti, sarebbe una soluzione appetibile ed immediata quella di utilizzare il patrimonio abitativo abbandonato attraverso forme di incentivazione ai privati, favorendo la presenza dei giovani che con la loro vivacità sarebbero fonte di arricchimento per i vecchi quartieri come San Pietro e Seuna». Molteplici gli obiettivi: dal rilancio demografico del centro storico alla ricomposizione del tessuto economico e sociale, al radicamento dei giovani incentivato da minori costi e ottimi servizi, come internet point, biblioteche e fotocopisterie. ( m. b. d. g. )
 
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Olbia - Pagina 21
turismo
Oltre 150 iscritti all'Università olbiese
 
Prosegue il brillante percorso del Polo universitario di Olbia, divenuta ormai sede d'eccellenza nella formazione dei nuovi manager del turismo. L'occasione per stilare un bilancio qualitativo della facoltà è stata l'inaugurazione dell'anno accademico, svoltasi la scorsa settimana nell'aula magna dell'università di Sassari. Nel corso dell'inaugurazione, il Rettore Mastino ha espresso la propria soddisfazione per i risultati raggiunti dal polo gallurese e chiesto un'ulteriore innalzamento della qualità, tramite master e scuole di specializzazione. Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli e il presidente del corso di laurea Francesco Morandi, che ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto e certificato l'altissimo numero di iscrizioni al corso in "Economia e management del turismo", già oltre la soglia dei 150, che conferma il trend degli anni passati. ( c.i. )

 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
«Il rispetto delle regole è fondamentale»
Il magistrato di Mani pulite all’iniziativa organizzata dal gruppo giuridico «Bobbio»
Gherardo Colombo all’Università ha parlato dei principi della Costituzione con il magistrato Minisola e l’avvocato Conti
ANTONIO MELONI
 
SASSARI. Tutto dipende dal rispetto delle regole, dalla chiarezza usata per scriverle, dall’impegno a farle rispettare. Sembrano principi scontati, ma detti da Gherardo Colombo in un’aula di università hanno un effetto dirompente. Quando l’ex magistrato di «Mani Pulite» termina il suo intervento, l’applauso è scrosciante.
 Comincia così l’incontro «I principi della Costituzione, regole giuridiche e valore del linguaggio» promosso dal gruppo giuridico Norberto Bobbio nell’aula Francia del Quadrilatero. Gherardo Colombo, magistrato che condusse e collaborò a storiche inchieste come quella sulla “Loggia P2”, il delitto Ambrosoli, “Mani pulite” e il “Lodo Mondadori” e autore di saggi sull’importanza delle regole, ha inaugurato un mini tour che lo porterà fino a Cagliari.
 Con la consueta semplicità, stimolato dalle domande dei relatori, Antonio Minisola, magistrato minorile, e Giuseppe Conti, vice presidente dell’Unione delle camere penali italiane, l’ex magistrato milanese, ora scrittore di successo, si è soffermato su quello che, senza mezzi termini, ha definito «cattivo funzionamento della giustizia italiana», indicando nell’impegno, a tutti i livelli, la ricetta migliore per far fronte alle anomalie del sistema.
 «Se non c’è impegno - ha spiegato Colombo - non c’è Repubblica né democrazia e la differenza possono farla solo i cittadini perché chi fa le leggi è scelto da loro».
 La storia professionale di Gherardo Colombo coincide con una parte importante della storia d’Italia. «Molte delle inchieste più importanti - ha ricordato Cristiana Fanelli, coordinatrice del gruppo Bobbio - le ha vissute da protagonista come magistrato della Procura milanese». Il periodo è quello travagliato dell’inchiesta «Mani Pulite», i cui effetti politici arrivano fino a oggi.
 La visita di Colombo prosegue nella giornata odierna. Alle 10,30 sarà protagonista di un appuntamento riservato alle scuole. Nel pomeriggio, dalle 16 parteciperà all’incontro con i cittadini alla Camera di commercio. Dalle 18 sarà alla libreria Koinè, in via Roma 137, per incontrare i lettori.
 La giornata è promossa dall’associazione Grecam (Gruppo di ricerca su espressione e creatività attraverso il movimento), che organizza iniziative per promuovere il processo di crescita, prevenire le problematiche dello sviluppo, combattere le condizioni di emarginazione, favorendo il processo di integrazione sociale. L’intento dell’iniziativa è la diffusione della cultura della legalità.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Le forbici del governo sulle borse di studio: l’isola di nuovo in piazza
A Sassari 2800 idonei a rischio, a Cagliari esclusi 509 già da quest’anno
I soldi sono pochi e le richieste aumentano
 
SASSARI. Di peggio ci può essere solo la soppressione, a 64 anni dall’istituzione e dopo che centinaia di migliaia di studenti grazie (anche) a lei sono diventati dottori. La borsa di studio, l’assegno che spetta agli studenti meritevoli, bisognosi, o tutte due le cose insieme, dall’anno prossimo rischia di trasformarsi in un magro rimborso spese per pochissimi. La Finanziaria prevede tagli del 90 per cento, il ministro Gelmini smentisce, il ministro Tremonti rilancia: «Presto un miliardo per l’università». E gli studenti? Non ci credono. E sono pronti a tornare in piazza.
 A Sassari c’è già una data: mercoledì 17 novembre corteo e striscioni contro «l’ennesima mazzata al diritto allo studio». A sfilare ci saranno gli universitari ma non solo, perché l’argomento attira l’attenzione anche dei più giovani, quelli che all’università vorrebbero iscriversi e, forse, se i tagli saranno confermati, non potranno farlo.
 Il colpo d’accetta previsto in un passaggio della manovra finanziaria è drastico, perentorio: questa volta il taglio è netto, non graduale e distribuito nel tempo in modo da cercare di attutire il colpo. Si passerebbe dai 246 milioni del 2010 ai 25,7 nel 2011, 13 nel 2012. Considerato che più della metà dei fondi attualmente utilizzati dagli atenei per pagare le borse arriva dal ministero, già l’anno prossimo il numero di beneficiari si ridurrebbe almeno del 50 per cento. E se si aggiunge che la giunta Cappellacci ha già predisposto con una delibera di giunta la riduzione del 10 per cento degli stanziamenti per gli Ersu (Ente regionale per lo studio universitario), si capisce perché sta montando la protesta negli ambienti universitari.
 L’Ersu di Sassari non ci sta a perdere il nobile primato che detiene da 5 anni: caso più unico che raro in Italia, l’ente riesce a pagare la borsa a tutti gli studenti idonei. Quest’anno, le richieste sono state 2800: tutte soddisfatte. Inizialmente in cassa c’erano 4milioni 800mila euro, somma non sufficiente. Per evitare di escludere qualcuno, la scorsa settimana il consiglio d’amministrazione dell’Ersu ha approvato una variazione di bilancio che prevede lo stanziamento di risorse aggiuntive per 1milione730mila euro. E le borse, che per legge devono essere pagate entro il 31 dicembre, a Sassari saranno assegnate entro la fine di novembre. Dice Giosuè Cuccurazzu, rappresentante degli studenti all’interno del cda: «Ogni anno facciamo il possibile per non lasciare qualcuno a spasso. Oltre alle risorse ministeriali e regionali, attingiamo dai nostri residui di bilancio. Ma è chiaro che andando avanti con questa politica di tagli sempre più pressante, arriveremo a un punto in cui non ci sarà più nulla da raschiare, anzi. La crisi è già evidente: a settembre abbiamo notato un calo delle richieste di borse di studio, proporzionale alla diminuzione degli iscritti all’università. Di questi tempi - aggiunge Giosuè - laurearsi è un lusso per tanti, figuriamoci che cosa accadrà se le borse di studio saranno cancellate».
 Anche a Cagliari l’assegno è l’unico salvagente per un numero altissimo di universitari. E i soldi a disposizione dell’Ersu non bastano per accontentare tutti. Spiega Paolo Pirino, rappresentante studenti nel cda: «Quest’anno le risorse sono aumentate, abbiamo potuto destinare alle borse 13milioni 940mila euro». Di quest’importo, 6milioni 700mila sono fondi ministeriali, 4milioni 590mila li ha stanziati la Regione, il resto sono avanzi di amministrazione Ersu. Nonostante questo, i beneficiari di borsa di studio sono 4808, a fronte di 5317 studenti giudicati idonei. Le domande non accolte sono 509, «per soddisfarle serverebbe uno stanziamento ulteriore di 1milione e mezzo di euro, soldi che non sono nella disponibilità dell’ente».
 Dal 2011, se i tagli del 90 per cento saranno confermati, gli studenti senza borsa sarebbero almeno la metà dei richiedenti: «Dal ministero arriverebbero circa 600mila euro e noi, complessivamente, potremmo accogliere appena 2000 domande», aggiunge Paolo Pirino. Che poi precisa: «Al momento qui non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale sui tagli della manovra. E siamo già in ritardo. Tra le fine di novembre e l’inizio di dicembre il cda è chiamato ad approvare il bilancio di previsione, che prende come riferimento le risorse disponibili nell’annualità precedente. Se, come ci auguriamo, non arriveranno prima brutte notizie, inseriremo nel bilancio i 6 milioni 700mila euro ministeriali del 2010. Se invece le indiscrezioni saranno confermate, gli universitari cagliaritani scenderanno in piazza, la protesta sarà forte e collettiva».
 Contro un sopruso e contro l’affermazione di un principio: quello secondo il quale per studiare all’università bisogna essere «geni o ricchi - dice Giosuè Cuccurazzu -, oppure abituarsi presto a indebitarsi». Secondo Giosuè, infatti, dietro la mannaia c’è un fine, neppure tanto implicito: «Il governo vuole smantellare l’istituzione democratica della borsa di studio per potenziare il prestito d’onore». Funziona così: il giovane diplomato che desidera proseguire gli studi va in banca e chiede un prestito per frequentare l’università, se la somma gli sarà concessa la potrà restituire con un tasso di interesse molto agevolato. Ma siccome le banche non aprono i forzieri a tutti, l’aspirante dottore dovrà dimostrare di essere bravo, accumulando un tot di crediti: pena la revoca del finanziamento. Soprattutto, il giovane dovrà avere le spalle coperte per affrontare la fase iniziale: spese d’iscrizione, libri, eventualmente affitto e pasti se si è fuori sede, dovranno essere sostenute dalla famiglia. «Ecco che succederà - aggiunge Cuccurazzu -: all’università si iscriveranno solo i ragazzi benestanti. Gli altri, a lavorare subito. È una manovra classista, noi faremo di tutto per evitare che passi. Al governo chiediamo risposte chiare. Non basta che la Gelmini provi a tranquillizzare gli animi dicendo che il diritto allo studio non sarà intaccato, noi vogliamo una spiegazione chiara sui tagli previsti nella finanziaria». E non basta neppure l’annuncio del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha annunciato lo stanziamento di 1miliardo di euro a favore dell’università: «Se ci saranno, chi ci dice che questi soldi serviranno per sostenere l’università pubblica? Sinora, il governo ha remato nella direzione opposta».
 
Pagina 6 - Sardegna
GLI IMPORTI
Da 1300 a quasi 3500 euro
 
 SASSARI. Tre fasce, tre importi, calcolati sulla base delle spese sostenute mediamente in un mese da uno studente a seconda che sia fuori sede, pendolare o che sia iscritto all’università della sua città. In tutti e tre i casi, i soldi non bastano. Le borse di studio quasi mai aiutano a studiare: in realtà, contribuiscono a pagare l’affitto, il biglietto dell’autobus, una cena in pizzeria invece che sotto le luci artificiali della sala mensa. Meno male che ci sono, comunque: senza di loro, neppure l’attuale 20 per cento di giovani meritevoli e dal reddito basso potrebbe soddisfare la sua fame di cultura. Tra loro, chi è fuorisede ha diritto a una borsa annuale di 3469 euro, compresi 240 pasti in mensa. Per chi invece studia in sede, la borsa ammonta a 1340 euro e comprende un pasto al giorno in mensa. Chi fa vita da pendolare, percepisce un assegno da 1961 euro e neppure un buono pasto: per quelli, che sono extra, dovrà pagare da 1,75 a 3,50 euro, a seconda della fascia di reddito. (si. sa.)
 
Pagina 6 - Sardegna
Il 17 manifestazione a Sassari
Riparte la protesta contro la mannaia di Tremonti
 
SASSARI. Un primo incontro per calendarizzare le prossime iniziative e decidere come dare vita alla protesta contro la riforma Gelmini e le politiche universitarie del governo Berlusconi. L’associazione Eureka e i rappresentanti del Forum studentesco Scienze matematiche fisiche e naturali hanno riunito ieri sera un gruppo di studenti nella facoltà di Agraria. All’ordine del giorno tutti gli argomenti più scottanti delle ultime settimane, in particolare la questione dei fondi per la ricerca tagliati dalla scure Tremonti-Gelmini: iniziative del governo che mettono tanti ricercatori di fronte all’inquietante prospettiva di rimanere precari a vita, dopo anni passati a sgobbare inseguendo la promessa di un contratto a tempo indeterminato. Poi l’ultima questione, i tagli alle borse di studio negati dal ministro alla Pubblica istruzione Gelmini ma presenti nella finanziaria: una sforbiciata massiccia che getta nel panico un esercito di studenti che senza il contributo della borsa dovranno rinunciare all’università. Il 17 novembre la protesta scenderà in piazza: il mondo universitario ma anche gli studenti delle scuole superiori e i vari movimenti saranno protagonisti di una manifestazione che attraverserà le principali vie di Sassari per concludersi in piazza d’Italia. Se nel frattempo la questione delle borse di studio non sarà chiarita, è probabile che un’altra manifestazione venga organizzata anche a Cagliari.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Giovani al bivio: università o lavoro?
Da giovedì a sabato il terzo Salone dell’orientamento
MICHELA CUCCU
 
 ORISTANO. Prende il via giovedì la terza edizione del Salone dell’orientamento, la tre giorni dedicata agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori alle prese con quella che probabilmente sarà la scelta che segnerà il loro futuro: continuare a studiare o cercare di inserirsi da subito nel mondo del lavoro? È a questa domanda che l’iniziativa, come sempre organizzata dal Gruppo giovani dell’Assoindustria di Oristano, in collaborazione con vari enti pubblici e privati, dal Comune alla Provincia, passando per il Consorzio Uno e la Camera di commercio, cercherà di dare supporto. Anche stavolta, l’iniziativa si articolerà in un vero e proprio salone diffuso. Sette le sedi (ex Asilo Sant’Antonio, Teatro Garau, Chiostro del Carmine, Palazzo degli Scolopi, Centrolab, Aula consiliare della Provincia, ex Ept e la sede dell’Assoindustriali) che ospiteranno le diverse iniziative (alcune a numero chiuso di partecipanti) alle quali gli studenti potranno iscriversi unicamente attraverso il sito www.assindor.it. Anche per l’edizione 2010 il programma proporrà una serie di convegni, workshop, laboratori tematici, in una formula che ancora una volta illustrerà agli studenti le opportunità offerte dall’Università, nel caso intendano proseguire gli studi, ad esempio simulando i test di ammissione alle facoltà, o spiegando come trovare una camera alla casa dello studente, oppure, fornendo indicazioni su come affrontare la certamente non facile ricerca di un lavoro, dalla presentazione di un curriculum alla richiesta di un finanziamento per inserirsi nel mondo dell’imprenditoria, fino alle occasioni di partecipare a stages formativi nelle aziende.
 Si inizia giovedì alle 10,30 con un workshop nell’aula consiliare del Comune, che vedrà esperti del settore ed imprenditori illustrare le modalità di selezione nel caso della ricerca di personale. Fra i tanti appuntamenti, anche un workshop rivolto ai dirigenti scolastici (giovedì alle 16), con la presentazione del progetto della Camera di commercio «Scuola e impresa...lavoro estivo guidato». Intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del programma, coordinata dal presidente dei giovani industriali di Oristano, Alessandro Vagnozzi, Aldo Tortorella, funzionario dell’ex provveditorato agli studi, ha annunciato la presentazione dei risultati di un’indagine conoscitiva sulle scelte degli studenti delle ultime classi delle scuole superiori della provincia. Non mancheranno gli appuntamenti ormai consueti, come quello con le offerte formative dell’Esercito italiano. Un ruolo determinante nell’organizzazione della tre giorni lo ha svolto come sempre la Provincia (rappresentata ieri dal presidente Massimiliano de Seneen e dall’assessore Sandro Murana) che hanno ricordato il ruolo assegnato negli ultimi anni alle Province in tema di avvio al lavoro. Conclusione in bellezza sabato. Alle nove, al Teatro Garau, è previsto quello che è stato annunciato come un “convegno spettacolo” sull’accesso al mondo del lavoro.
 Un’edizione del salone sulla quale rischiano di gravare in maniera evidente i tagli del Governo sulla scuola, che, privata del personale che potrebbe accompagnare le scolaresche ad assistere ai vari eventi, quest’anno potrebbe permettere a un numero minore di ragazzi di partecipare ad una iniziativa che, paradossalmente, è destinata ad ottimizzare le risorse per l’istruzione, ad esempio riducendo la mortalità scolastica che non risparmia certamente l’Università. «Il numero degli iscritti agli eventi del workshop potrebbe essere sensibilmente inferiore ai mille registrati nella precedente edizione», è infatti il grido d’allarme lanciato in chiusura della conferenza stampa dallo stesso Alessandro Vagnozzi, che ha rivelato: «Molti dirigenti ci hanno infatti spiegato come, malgrado le migliori intenzioni, saranno costretti a tenere gli studenti a scuola proprio perchè non hanno personale che li potrà accompagnare».
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
Studenti ospiti nel centro storico
Proposta della Carroni: «Creiamo una rete diffusa di alloggi»
Università. L’idea è di ristrutturare le case abbandonate per poi affittarle ai ragazzi
GIOVANNI BUA
 
NUORO. Una “Casa dello studente diffusa” nel centro storico. Per rendere più vivibile ed estesa la presenza degli studenti universitari e incentivare la riapertura delle vecchie case, favorendo le ristrutturazioni e gli affitti degli edifici abbandonati e inagibili.
 È questa l’idea proposta dalla consigliera delegata all’Università della Provincia, Franca Carroni che «riflette sulla necessità di rivitalizzare il tessuto urbano nel cuore della città aprendolo ai giovani studenti che avrebbero così la possibilità di vivere in piccoli alloggi, confortevoli ed autonomi, a prezzi contenuti».
 «Il risanamento del centro storico - spiega la Carroni - deve diventare una delle grandi priorità per la città nell’obbiettivo di invertire il processo che ha visto procedere lo spopolamento dei quartieri storici, l’invecchiamento della popolazione residente, l’abbandono dei servizi e la chiusura di molte attività artigiane e commerciali». «In questo contesto, senza escludere altri progetti, tra cui quello del Campus universitario e di una struttura adeguata che risponda alle esigenze degli studenti, sarebbe una soluzione appetibile ed immediata quella di utilizzare il patrimonio abitativo abbandonato attraverso forme di incentivazione ai privati, favorendo la presenza dei giovani che con la loro vivacità e il loro dinamismo sarebbero fonte di arricchimento per i vecchi quartieri, come quello di San Pietro e Seuna».
 «Si tratterebbe di una sperimentazione di buone pratiche per la valorizzazione del patrimonio edilizio abitativo in un momento di forte crisi per il territorio - sottolinea Franca Carroni - una scommessa che l Nuoro non può perdere. La rivitalizzazione del centro Storico non è, infatti, solo un obiettivo di riequilibrio demografico ma è la condizione per far rivivere i quartieri, ricostituire il tessuto economico e sociale, dando, allo stesso tempo, un contributo decisivo al rilancio della presenza dell’Università a Nuoro». «Inoltre - conclude Carroni - le Case dello studente diffuse potrebbero essere supportate dalla presenza di numerosi edifici del centro storico, già ristrutturati dal Comune di Nuoro, da utilizzare per l’erogazione dei servizi e delle attività universitarie, come piccole biblioteche di settore, centri di studio e internet point e per i momenti di socializzazione e aggregazione».
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Master dirigenti scolastici
Organizzato dall’Università a dicembre
 
 SASSARI. L’Università lancia il «Master Mundis», corso di formazione per la dirigenza degli istituti scolastici, tramite il Dipartimento di teorie e ricerche dei sistemi culturali. Il master sarà fatto in convenzione con la Fondazione Crui (conferenza dei rettori delle università italiane) e con l’Anp (associazione dei dirigenti e delle alte professionalità della scuola. Il «Master Mundis», che sarà diretto da Antonio Delogu, ordinario di Filosofia morale e delegato rettorale per la formazione, intende offrire una formazione specialistica incentrata in almeno tre ambiti culturali e organizzativi di riferimento: leadership educativa e dell’organizzazione della didattica; gestione e organizzazione delle risorse umane; elaborazione dei compiti istituzionali della scuola rispetto al contesto sociale ed al quadro normativo.
 Il percorso formativo prevede lo svolgimento di sei aree didattiche: dinamiche socio-economiche dei sistemi educativi; ordinamento giuridico dei sistemi educativi; gestione strategica della scuola; comportamento organizzativo e comunicazione; sviluppo dell’offerta formativa; etica e responsabilità sociale. Il bando di concorso del Master Mundis è sul sito dell’Università: www.uniss.it I termini per le domande all’esame di ammissione scadranno il 27 novembre.
 
 

Questionario e social

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