UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 3 novembre 2010

Mercoledì 3 novembre 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 novembre 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
       
 
L’UNIONE SARDA
1 – L’università al voto il 10 e 11 novembre
2 – Borse di studio, è di nuovo allarme sulle risorse
3 – Assessore Manca: «Master and back, accuse ingiustificate»
4 – Pabillonis, borsa di studio per i diplomati che vanno all’università
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – Sassari. Medici e infermieri dalla Asl all’Aou: «Di fatto licenziati»
6 – Sassari. Minori, oggi e domani meeting all’ateneo
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
  
  
 L’UNIONE SARDA
 
1 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Alle urne
Aperti dieci seggi in diverse facoltà
Le operazioni di voto per docenti, tecnici e amministrativi si svolgeranno il 10 (dalle 9 alle 18) e l’11 novembre (dalle 9 alle 14) in 10 seggi, distribuiti tra le varie sedi dell’Ateneo (l’elenco è sul sito universitario). Gli studenti voteranno nelle stesse giornate ma con orari leggermente diversi: mercoledì 10 dalle ore 8,30 alle 19 e giovedì 11 dalle 8,30 alle 16. L’ubicazione dei seggi sarà comunicata tramite manifesto e sul web.
Doppio appuntamento elettorale per docenti e ricercatori, studenti e amministrativi
L’UNIVERSITÀ AL VOTO IL 10 E 11 NOVEMBRE
Rinnovo del cda dell’Ersu e degli organi collegiali d’Ateneo
Tra una settimana elezioni universitarie per la nomina dei rappresentanti negli organi collegiali d’Ateneo e nel cda dell’Ersu.
L’Università va alle urne: il 10 e l’11 (novembre) si vota sia per il rinnovo del consiglio d’amministrazione dell’Ersu che per la nomina dei rappresentanti negli organi collegiali dell’Ateneo. Un doppio appuntamento elettorale che chiamerà a raccolta il popolo universitario, dagli studenti ai docenti, al personale tecnico-amministrativo.
ERSU Si vota per eleggere i cinque componenti del cda dell’Ente regionale per il diritto allo studio che resteranno in carica nel triennio 2010-2013: due dell’Università, scelti rispettivamente da docenti e ricercatori e dagli studenti, tre dalla Regione. Questi ultimi vengono così nominati: due dal Consiglio regionale (uno dalla maggioranza, l’altro dall’opposizione) e uno, il presidente, direttamente dal capo della Giunta regionale con un suo decreto, d’intesa con il rettore.
POSTO AMBITO Un posto ambito quello di consigliere dell’Ersu: chi occupa questa poltrona ha il potere di incidere attivamente sulla politica del diritto allo studio, sovvenzionato da finanziamenti regionali. Nelle casse dell’ente, solo per l’attività istituzionale, entrano ogni anno milioni di euro: quest’anno, però, i fondi che sarebbero dovuti arrivare già da gennaio 2010, poco più di 12 milioni, mancano ancora all’appello e per il momento la Regione ha sbloccato solo una rata dell’intero importo, un milione e 700 mila euro. Diventare consigliere Ersu significa anche aver diritto a uno stipendio mensile gratificante, più o meno pari a quello di un funzionario regionale.
STUDENTI Per l’Ersu scendono in campo tre liste: Unica 2.0 (che candida Alice Marras), Uniti e Liberi con Silvia Caria (la candidata) e il gruppo UxS con la lista Alberto Renna, dal nome del rappresentante scelto attraverso la votazione delle primarie. «Queste elezioni - si legge in una nota di Unica 2.0 - cadono in un momento di crisi del mondo universitario, assediato dai continui attacchi delle politiche nazionali e da una politica regionale che non pone argini a queste degenerazioni. In questi ultimi tre anni la rappresentanza studentesca all’Ersu è stata totalmente inadeguata, assente fra gli studenti e complice delle nefandezze dell’amministrazione, a partire dalla mancata realizzazione del campus universitario, passando per la cattiva gestione dei servizi essenziali e la non curanza di annosi problemi, come l’affitto in nero nella nostra città».
ORGANI COLLEGIALI Il 10 e 11 novembre si vota anche per gli organi di governo dell’Ateneo: cda (destinato a scomparire con la riforma Gelmini), Senato accademico (dove non ci sono ricercatori) e Senato accademico integrato (che si riunisce solo in caso di modifica dello statuto). Alle urne sono chiamati i docenti (ordinari, associati e ricercatori) e il personale amministrativo, ognuno per la propria categoria. (c.ra.)
 
 
2 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari Pagina 21
Il ministero smentisce il taglio del 90%. A Cagliari quest’anno 4.808 beneficiari
Borse di studio, è di nuovo allarme sulle risorse
Un altro colpo di scure e, in un battibaleno, il ministro Gelmini fa fuori le borse di studio universitarie. Potenza della Finanziaria che taglia i finanziamenti del 90%.
La notizia fa il giro dell’Italia, amplificata dai media, ma da viale Trastevere, mentre montano le polemiche, arriva una secca smentita: «La notizia è priva di fondamento», in quanto - spiegano - «sono già previsti finanziamenti e le risorse saranno regolarmente stanziate». Ma tant’è: fra un taglio di qua e di là, gli Atenei sono in allerta. Anche perché la borsa garantisce a molti studenti meritevoli, in corso, fuori sede, sotto le soglie di reddito dell’Isee, una possibilità di mantenersi agli studi.
L’Ersu di Cagliari, che eroga le borse di studio in base al rapporto reddito-merito, non ha ricevuto al momento alcuna comunicazione da Roma. «Una cosa è certa - dice il presidente, Daniela Noli - il diritto allo studio è sacrosanto, l’aiuto economico attraverso l’erogazione di borse di studio in denaro garantisce a tutti, a prescindere dal reddito, la possibilità di studiare».
Se i tagli venissero confermati buona parte dell’attività dell’Ersu scomparirebbe. Già quest’anno l’ente si è mosso per aumentare lo stanziamento di 1.263.913,069, tanto era avanzato dall’amministrazione 2009. Per il 2010-2011 è previsto uno stanziamento di circa 13 milioni di euro (in gran parte soldi ministeriali, il resto della Regione), 2 in più dell’anno scorso: in base alle graduatorie (su 6.538 domande e 5.317 idonei), ne beneficeranno 4.808 studenti di cui 1890 matricole, 923 in sede, 414 pendolari e ben 3.469 fuori sede. Tagliare questo fondo significherebbe buttare fuori dall’Università tanti studenti che hanno bisogno del sussidio: un fuorisede può arrivare a prendere fino a 3.469 euro, tra un posto-alloggio (1170 euro), 240 pasti (442 euro) e un importo massimo in denaro di 1857 (quello minimo è di 929).
 
 
3 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Alta formazione L’assessore Manca replica a Diana
«Master and back, accuse ingiustificate»
«La Giunta regionale affossa l’alta formazione e taglia le borse di studio per i laureati». L’accusa è del vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Giampaolo Diana che, con un’interpellanza, sollecita l’intervento della Regione per sbloccare i bandi di attivazione dei Master and back 2010 per l’alta formazione e chiede di far chiarezza sul problema della tassazione delle borse di studio, denunciato da laureati e ricercatori.
LA REPLICA Immediata la risposta dell’assessore regionale al Lavoro, Franco Manca. «Le accuse dell’onorevole Diana denotano scarsa memoria da parte sua, dimenticando l’enorme sforzo fatto dalla Regione, sotto la guida Cappellacci, nel corso del 2009: sono state spese ingenti risorse per far fronte agli impegni assunti col Master and back, cifre mai spese in precedenza e che quest’anno non sarà possibile investire in quel settore perché, nel bilancio regionale, non ci sono risorse sufficienti. Si dovrà ricalibrare la spesa, premiando i più meritevoli. Quanto all’alta formazione - aggiunge Manca - è uno dei capisaldi di questa Giunta e lo dimostreremo a breve, con la presentazione dei contenuti del nuovo Master and back». L’assessore ricorda che «l’esiguità di risorse sul Master and back sono l’ennesimo retaggio della Giunta Soru che, nel bando 2008, avrebbe dovuto insistere sulla programmazione 2000-2006 della quale rimaneva ben poco: l’effetto è stata l’esiguità di risorse che abbiamo ereditato. Eredità che comprende - dice l’esponente della Giunta regionale - anche i problemi sulla tassazione. Peraltro l’assessorato e l’Agenzia per il lavoro sono impegnati a riportare il programma sui livelli di eccellenza e a verificare se vi siano le condizioni per un prelievo fiscale più equo». Sul ritardo del bando sull’alta formazione, Manca assicura: «Stiamo rivedendo il programma».
 
 
4 – L’Unione Sarda / Prov Medio Camp - Pagina 28
PABILLONIS
Una borsa di studio per chi si è diplomato
Riceveranno un premio gli studenti più bravi che hanno conseguito il diploma di maturità in un istituto superiore, nell’anno scolastico appena trascorso. È quanto ha stabilito l’amministrazione comunale che ha istituito una borsa di studio speciale per gli studenti che hanno concluso l’importante corso di studi e che continueranno poi all’università. Oltre ai vari stanziamenti regionale erogati per il diritto allo studio (rimborso spese di viaggio, contributi per il libro di testo) la giunta ha infatti deliberato anche l’istituzione di dodici borse di studio di 250 euro ciascuna, secondo una graduatoria che terrà conto sia del merito scolastico che della volontà, da parte degli studenti, di continuare gli studi all’università. (d. f.)
    
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 – La Nuova Sardegna / Pagina 17 - Sassari
Due medici «fantasma» in Oncologia 
Un trasferimento dalla Asl all’Aou mai completato: «Di fatto siamo licenziati» 
Anche tre infermieri sono rimasti senza stipendio 
SASSARI. Gestiscono un giro di tremila pazienti oncologici, eseguono venti chemioterapie al giorno e altrettante visite cliniche, fanno consulenze per tutti i servizi del territorio. Eppure, due dirigenti medici in forza alla cliniche di viale San Pietro, da qualche tempo non esistono più. Non risultano infatti dipendenti di alcuna azienda sanitaria e perciò non possono fare ricette, non sono coperti da assicurazione e, ovviamente, non percepiscono lo stipendio. Un ricorso al Tar forse renderà giustizia a loro e salverà il diritto alla salute di tanti ammalati.
Una storia in perfetto stile kafkiano quella di Gianni Sanna e Giuseppina Sarobba, oncologi da vent’anni, dirigenti dell’omonimo servizio alle cliniche di San Pietro diretto fino ad alcuni giorni fa da Antonio Farris, appena andato in pensione. Professionalità riconosciuta in tante occasioni la loro. Peccato che adesso, grazie a una delibera della Asl datata 23 settembre, si trovino in mezzo a una strada senza poter garantire a tanti ammalati di gravi patologie un’assistenza idonea.
«Fino a ieri siamo andati in clinica - dicono - ma in pratica siamo abusivi. Non possiamo visitare i pazienti nè prescrivere farmaci. Oggi non ci resterà che “dirottare” i pazienti dai carabinieri perchè noi non abbiamo la possibilità di curarli». Una situazione assurda che nasce alcuni anni fa, per la precisione nel 2007 quando venne istituita l’azienda ospedaliero universitaria che si affiancava alla Asl per la gestione della sanità cittadina. In quell’occasione ai medici e agli infermieri che lavoravano nelle cliniche (che sarebbero state gestite dall’azienda mista) venne data l’opportunità di chiedere il trasferimento alla nuova azienda. A Sanna e Sarobba però il trasferimento non venne concesso perchè il servizio di oncologia, pure attivo dagli anni Settanta all’interno della Clinica medica, era stato considerato dalla Dirindin un «inutile doppione» e quindi non previsto dal nuovo piano sanitario varato nel 2005. Tuttavia hanno continuato a lavorare assieme al professor Farris e a un altro medico a contratto per tutto questo tempo fino a che la Asl, a settembre 2010, si è resa conto che dal 2007 stipendiava due medici che in realtà lavoravano per un’altra azienda. «Si è verificata l’esigenza di recuperare due professionisti, proprio medici oncologi, per tamponare situazioni di grave disagio a Ozieri e Alghero - ha spiegato il commissario Asl Paolo Manca -. Ci siamo quindi attivati per risolvere la situazione e abbiamo contattato l’azienda universitaria per trovare un accordo. In pratica le alternatice erano due: trasferire i due medici nelle nostre strutture del Santissima Annunziata oppure fare in modo che l’azienda mista li assumesse come suoi dipendenti». La delibera di trasferimento dalla Asl all’Aou è stata puntualmente emessa. Nell’elenco dei dipendenti, oltre ai due medici compaiono anche tre dei cinque infermieri che prestano la propria opera in oncologia. Peccato che tutte queste persone non siano state assunte dall’azienda mista e quindi di fatto si siano trovate senza lavoro. «Non ho partecipato ad accordi con la Asl relativi alla questione - commenta il direttore amministrativo dell’Aou Piero Tamponi -. Per quanto ci riguarda, per fare un’assunzione è necessario rispettare tutta una serie di adempimenti burocratici che occupano tempo. Ma sono sicuro che tutto si risolverà a breve».
Può darsi, ma c’è da sottolineare che nel frattempo, considerato il recente pensionamento del direttore Farris, il servizio dovrebbe essere svolto da un medico contrattista e da alcuni specializzandi più due infermiere. Impossibile far fronte alla mole di lavoro e infatti le chemioterapie sono già state ridotte e così sarà per le visite di controllo e le consulenze. Un dramma per persone che soffrono di malattie gravi e che vedono sparire all’improvviso medici e infermieri che li avevano in cura.
 
 
6 – La Nuova Sardegna / Pagina 19 - Sassari
Oggi e domani meeting all’ateneo 
Minori protagonisti dei reati sessuali 
SASSARI. Minorenni autori e vittime di reati sessuali. È questo il tema che oggi e domani sarà oggetto di un convegno e di un seminario promossi dall’università sassarese. Verranno presentate ricerche specifiche e lanciate proposte operative nell’ambito della prevenzione e del trattamento dei minori coinvolti. Gli incontri coinvolgono, come partecipanti e come copromotori, magistrati e rappresentanti nazionali e locali del Dipartimento per la giustizia minorile e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Dalle 10 di questa mattina alle 14 di domani, nell’aula Milella della sede centrale dell’univeirstà, si svolgerà il primo meeting del progetto europeo «Sex Offenders» di cui è capofila l’ateneo turritano. Coordinatrice scientifica è la professoressa Patrizia Patrizi (Centro Studi Urbani - Deis). Il progetto Sex Offenders vuole contribuire alla tutela di bambini e ragazzi vittime di abusi sessuali, contrastando in particolare il fenomeno delle violenze intrafamiliari.
Fra i suoi obiettivi, la costruzione di un network a livello internazionale, l’individuazione di strumenti per la riabilitazione delle persone detenute per reati sessuali, la formazione degli operatori coinvolti, la sensibilizzazione della cittadinanza, la disseminazione di conoscenze e buone pratiche.
Parteciperanno anche i partner del progetto provenienti da Bulgaria, Cipro, Grecia e Polonia) insieme a referenti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile.
Il 4 pomeriggio, dalle ore 16 alle 20, si svolgerà il Seminario di Studi “Adolescenti coinvolti in reati sessuali. Il contributo della ricerca, le prospettive dell’intervento”. Sarà l’occasione per presentare i risultati dell’indagine sui minorenni autori di reati sessuali nella giustizia minorile, realizzata dall’Ufficio studi, ricerche e attività internazionali e della prima ricerca sul tema svolta congiuntamente da Università di Sassari e Cgm della Sardegna. Il seminario si terrà nella Sala conferenze dei nuovi locali della Giustizia Minorile a Piandanna.

 

 

Questionario e social

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