1 – L’Unione Sarda

Cultura Pagina 50

 

Agosto 1892, Genova. Mentre tantissimi sono i turisti accorsi nel capoluogo ligure attratti dalle celebrazioni del quarto centenario colombiano, contemporaneamente si tiene una riunione politica che porterà alla fondazione del Partito socialista italiano. Una storia lunga, durata cent'anni e terminata nella tempesta di Tangentopoli. Eppure si tratta di vicende dove le lotte di operai e contadini, piccoli impiegati e intellettuali si sono intrecciate all'impegno per la realizzazione di una società dove la giustizia sociale e la libertà fossero valori concretamente realizzati. Nel momento in cui l'ex segretario del Pd Veltroni dichiara che “il socialismo in Europa è morto”, smentito clamorosamente dalla ripresa dei socialisti europei, capaci di portare un quarantenne come Ed Miliband al vertice del Labour, è importante tornare a riflettere sulla storia del Psi per capire quell'anomalia tutta nostrana che ancora impedisce la formazione di un grande partito socialista sul modello affermatosi in quasi tutti i paesi dell'Unione europea tra Ottocento e Novecento.

Due libri, in particolare, si segnalano per la profondità e l'acutezza. Il primo l'ha scritto Paolo Mattera, Storia del Psi 1892-1994 (Carocci, pp. 240, € 17). Ricercatore di storia contemporanea all'Università di Roma Tre, autore di saggi importanti sulla storia politica dell'Italia del Novecento tra cui proprio un lavoro sul Psi dalla Resistenza agli anni Cinquanta, l'autore traccia un ritratto che mette in connessione le vicende centenarie del partito di Turati dalla fondazione alla sua fine nel 1994, con un'attenzione particolare all'analisi della realtà organizzativa interna e al rapporto tra i gruppi dirigenti e i militanti. Dalla propaganda e gli scioperi di inizio secolo, passando per l'opposizione antifascista e l'alleanza con il Pci sino al 1956, per arrivare ai governi di centro-sinistra e all'ascesa di Craxi tra spregiudicatezza, leaderismo e nuovi media sino alla valanga di Mani Pulite.

Dedicato invece ai rapporti tra i socialisti e il contesto internazionale negli anni della guerra fredda è invece il volume di Giovanni Scirocco Politique d'abord. Il Psi, la guerra fredda e la politica internazionale 1948-1957 (Unicopli, pp. 274, € 15). Docente di storia contemporanea all'università di Bergamo, autore di significativi lavori sul movimento socialista e la politica internazionale nel secondo dopoguerra, Scirocco delinea lo sguardo d'insieme che i più importanti dirigenti del Psi, da Nenni a Pertini sino a Basso, De Martino e Lombardi, ebbero del contesto internazionale negli anni di più dura contrapposizione tra i blocchi Usa e Urss. Dal filosovietismo che portò il partito ad appiattirsi sulle posizioni dei comunisti e a trasmettere alla base il mito della supremazia del mito sovietico, sino ai primi ripensamenti che portarono poi, dopo i tragici fatti d'Ungheria del 1956, ad un difficile distacco dal mondo comunista e al riavvicinamento alle principali tendenze del socialismo europeo nel contesto occidentale, elemento decisivo per l'ingresso nei governi di centro-sinistra guidati da Moro.

Fatti che ricostruiti con l'ausilio degli archivi e della stampa dell'epoca illuminano sui motivi per cui in Italia non si è ancora arrivati alla formazione di un partito autorevole secondo il modello delle socialdemocrazie europee, mentre nella sinistra italiana continuano le divisioni determinate da personalismi e nostalgie.

GIANLUCA SCROCCU

 

2 – La Nuova Sardegna

Pagina 15 - Sassari

 

 SASSARI. È stata un successo la giornata dedicata alla divulgazione della igiene orale. Decine di persone, soprattutto bambini accompagnati dai genitori, ieri mattina hanno visitato lo stand allestito in piazza d’Italia dall’associazione Igienisti dentali con il patrocinio dall’Università e del Comune. Gli igienisti dentali e numerosi studenti hanno fatto dimostrazioni, hanno distribuito brochure informative e prodotti per l’igiene orale forniti dagli sponsor.

 

3 – La Nuova Sardegna

Pagina 21 - Cultura e Spettacoli

 

 CAGLIARI. Il rock gode di ottima salute. Lo certifica la dimensione internazionale mostrata nella quarta edizione del Karel Music Expò di Vox Day, con ospiti ancora sconosciuti al grande pubblico ma ricchi di nuove idee. Undici i gruppi esibitisi a Cagliari tra venerdì e sabato, sui due palchi allestiti nel Civico di Castello e nella Biblioteca universitaria. Due le facce mostrate: la prima elettrica all’interno del cortile del teatro e l’altra più intima, in versione acustica nell’antico palazzo universitario. Da Inghilterra, Stati Uniti, Italia e Sardegna si è ascoltata una interessante varietà di suoni che ha aperto una finestra sul futuro di questa musica. E le sue future star.

 Dallo stimolante duo dublinese dei Preachers Son ai londinesi Spaceships are cool protagonisti di pirotecniche esibizioni. Grande l’attesa per Wayne Hussey, anima e cuore dei mitici Sister of Mercy e Mission. Un concerto solo tra moderna New wave e rock d’autore, con salti indietro nel tempo: con pezzi storici come «Like an Hurricane». Musiche per telefilm polizieschi anni Sessanta nel live dei Calibro 35. Dublino è anche la città natale dei quattro Autumn Owls, in attesa di pubblicare tra pochi mesi il loro primo album. Da tenere d’occhio la cantautrice Rachel Taylor-Beales.

 Sposa in modo originale blues, jazz e folk scozzese. Grande l’energia degli italianissimi Zen Circus fra i più noti presenti al Kme. Punk rock, beat e cantautorato il tutto presentato con dissacrante ironia. Uno spaccato della società italiana senza peli sulla lingua, a partire da «Vecchi senza esperienza» a «Fino a spaccarti due o tre denti», dai titoli tra i meno colorati. A chiudere la due giorni è stato l’americano Howe Gelb, già leader dei Giant Sand, (una parte dei musicisti ha poi fondato i più noti Calexico).

 Tra country-blues e beat-flamenco, ha riassunto in un’ora venticinque anni di carriera musicale, offrendo anche anticipazioni del prossimo lavoro che prenderà il titolo di «Alegrias». Buona la presenza del rock isolano con l’Operaio innamorato di Joe Perrino, Chemical Marriage e Charme de Caroline.

 

4 – La Nuova Sardegna

Pagina 15 - Sassari

 

SASSARI. L’Università ha richiesto per 39 ore settimanali fino al 31 dicembre un operaio agricolo con mansioni di raccoglitore di insetti (in grado di riconoscere le diverse specie, utili e dannose infeudate all’olivo e alla vite) e due operai agricoli. Requisiti: licenza scuola dell’obbligo scolastico, stato di disoccupazione e iscrizione al Centro dei servizi lavoro di Sassari. Chiamata dal 12 al 13 ottobre. Info 079 2599600.