UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 30 settembre 2010

Giovedì 30 settembre 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 settembre 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 19
Giovanna Ledda prorettore vicario
Università. Sostituirà Piccaluga, in pensione da domani
 
Maria Giovanna Ledda è il nuovo prorettore vicario dell'Università degli Studi di Cagliari. Lo ha comunicato ieri il rettore, Giovanni Melis, durante la seduta di lunedì del Senato accademico, ma solo ieri la notizia è trapelata. La professoressa Ledda sostituirà da domani nell'incarico Giorgio Piccaluga, che andrà in pensione proprio dal primo giorno del nuovo mese.
Giovanna Ledda, nata a Siligo, in provincia di Sassari, 58 anni, laureata in Scienze biologiche nel 1975, per tre anni è stata borsista del Cnr e per un biennio ricercatrice associata delle università di Pittsburgh (negli Stati Uniti) e Toronto (in Canada). In quest'ultimo ateneo ha successivamente lavorato anche in qualità di visiting assistant professor.
Prima di assumere la cattedra di Patologia generale della facoltà di Farmacia ha insegnato Oncologia a Medicina. Vanta numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e l'esperienza già maturata in qualità di prorettore con l'ex rettore Pasquale Mistretta.
Nella tarda mattinata di oggi, proprio Giovanna Ledda incontrerà, assieme al rettore Giovanni Melis, una delegazione dell'Università giapponese di Akita.
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 17
L'8 sit-in all'Università
I ricercatori: dimissioni di presidi e rettore
 
Hanno ottenuto un primo risultato, bloccando l'inizio dell'anno accademico sino al 10 ottobre, ma ora i ricercatori, i professori, gli studenti, il personale tecnico e amministrativo e tutti i precari dell'Ateneo cagliaritano chiedono «come estrema forma di protesta le dimissioni in massa di presidi e rettore». La richiesta è contenuta nel documento finale dell'assemblea di ieri, in risposta alla decisione del Governo di accelerare l'iter del disegno di legge Gelmini sull'Università.
«È un ulteriore segnale - si legge - della volontà di non voler intavolare alcun dialogo costruttivo sugli obiettivi e i contenuti della riforma con chi lavora e vive nell'Università e che, da tempo, chiede una riforma basata sulla qualità, sull'efficienza, sulla meritocrazia».
Ribadendo, per quanto riguarda i ricercatori, l'indisponibilità alla didattica frontale e, per i professori, l'impegno a non assumere incarichi didattici oltre quelli stabiliti dalla legge e a non ricoprire gli insegnamenti lasciati vacanti dai ricercatori, indicono per l'8 ottobre un presidio in Rettorato, in concomitanza con la riunione del Senato accademico.
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 17
Erasmus
Oggi il benvenuto ai ragazzi stranieri
 
Si chiama “Erasmus welcome day 2010” ed è una giornata di benvenuto e accoglienza, in programma oggi, dedicata ai ragazzi che resteranno in città per studiare con i programmi Erasmus e Globus.
L'iniziativa è stata promossa su base nazionale da Esn (Erasmus student network) Italia e coordinata in città dal gruppo locale. «Quest'anno sono circa 130 gli studenti stranieri arrivati in città», spiega Maurizio Orgiana, presidente di Esn Cagliari, «il 60 per cento arriva dalla Spagna, ma ci sono ragazzi provenienti anche da Germania, Austria, Francia, Polonia, Turchia, Slovacchia, Romania, Ungheria, perfino Lussemburgo. Più o meno arrivano da ogni nazione europea».
La manifestazione inizierà alle 10 a Palazzo Regio, con i saluti del presidente della Provincia Graziano Milia, seguito da un'introduzione all'Università da parte di Anna Maria Aloi. Saranno poi illustrate le attività culturali e ricreative ideate per gli Erasmus a cura di Esn e altre associazioni studentesche internazionali. La sera, invece, ci si sposta alle 20 nel Municipio di via Roma, per il benvenuto del sindaco Emilio Floris, per poi proseguire con il “Welcome Erasmus concert”. ( st. co. )
 
4 – L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
Scienza
Sassari e Cagliari coinvolte nello studio dei 180 geni dell'altezza
 
Si sa che l'altezza è ereditaria: genitori alti tendono a generare figli alti e, viceversa, da genitori bassi nascono in genere figli bassi. Ora, per la prima volta, questo dato di fatto è confermato scientificamente dalla scoperta dei geni che influenzano l'altezza umana. “Nature” ne ha catalogati 180. Il risultato apre la strada a future ricerche di cure contro i difetti della crescita e «potrà aiutare a comprendere in che modo questi geni interagiscono e si combinano per influenzare la statura umana». Lo ha spiegato uno degli autori italiani della prestigiosa rivista scientifica, Nicola Glorioso, dell'università di Sassari.
«Non è stata una sorpresa scoprire che così tanti geni sono collegati all'altezza», ha proseguito Glorioso: «Si sa che l'altezza è un carattere poligenico, ma ora sappiamo quali sono questi geni e sarà interessante scoprire quali fra essi sono i più rilevanti». Lo studio sta fornendo anche indizi sulla crescita dello scheletro, l'altezza e i difetti di crescita. La tecnica usata (marcatori che hanno individuato i singoli geni), secondo i ricercatori, dimostra che è possibile utilizzare approcci simili per scoprire quali sono i geni alla base di altre malattie che influenzano le dimensioni del corpo. Per esempio, il diabete di tipo 2.
Allo studio, coordinato dagli Stati Uniti con Joel Hirschhorn e il Children's Hospital dell'Harvard Medical School, hanno partecipato molti altri centri italiani. L'università di Sassari ha fornito una parte rilevante dei 180 mila pazienti su cui è stato condotto lo studio e ha lavorato alla interpretazione dei dati ma alla importante ricerca hanno partecipato anche l'Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia del Cnr di Cagliari, l'Università di Milano, l'Università Vita Salute San Raffaele di Milano, l'Istituto di Medicina genetica di Bolzano, l'Ospedale centrale generale di Bolzano, la società Kos Genetic.
 
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro - Pagina 22
Nuoro
Uffici Ersu
 
Domani, alle 15.30, saranno inaugurati gli uffici dell'Ersu nella sede dell'università nuorese in via Salaris. Alla cerimonia partecipa il presidente dell'Ersu di Sassari Gianni Poggiu.
 
6 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 17
Affitti in nero per studenti fuori sede
«Senza contratto non posso avere quella borsa di studio»
La realtà cagliaritana dei fuori sede: per loro è un'impresa avere una camera con tanto di contratto. La regola è: affitti in nero
Vige l'anarchia nel mercato cittadino: a farne le spese sono i giovani universitari in cerca di un alloggio per vivere e studiare
 
“ Vincitrice di borsa di studio Ersu non riesce a trovare un padrone di casa che stipuli un contratto regolare per studenti” . Firmato: «studentessa indignata». Il messaggio, arrivato a L'Unione Sarda via Sms, raccoglie l'Sos del popolo dei fuori sede: a Cagliari vince l'affitto in nero, malcostume nazionale che imperversa in tutte le regioni. «Senza contratto d'affitto non posso certificare il mio stato di fuori sede e sarò considerata semplicemente pendolare - spiega la studentessa - il che vuol dire mille euro in meno rispetto ai tremila a cui avevo diritto, nonostante sia prima nella graduatoria provvisoria». Viva l'evasione, che beffa: «Il proprietario dell'alloggio in cui vivevo da 5 mesi mi aveva promesso di regolarizzare la situazione ma poi ha cambiato idea perché avrebbe dovuto recedere da un precedente contratto e questo costa. Ora sono senza casa, costretta a viaggiare ogni giorno, per colpa di chi non fa controlli e non ci tutela».
CONTRATTI IRREGOLARI Proprio oggi saranno pubblicate le graduatorie definitive sulle borse di studio assegnate agli studenti meritevoli per frequentare l'Università. E, come la «studentessa indignata», tanti altri scopriranno di avere lo stesso problema. «Purtroppo la burocrazia richiede questo requisito e chi non ha il contratto non potrà far valere il suo stato di fuori sede - spiega Paolo Pirino, rappresentante degli studenti all'Ersu - il problema a Cagliari è ben noto, la maggior parte dei proprietari affittano in nero. Aspettiamo che le istituzioni, Regione o Comune, incentivino i padroni di casa intervenendo sul fronte delle tasse, perché di fatto non si vedono ancora risultati concreti». Nonostante il protocollo siglato all'inizio dell'anno accademico tra Università e Agenzie delle entrate.
I DATI Un'inchiesta dei Giovani comunisti dell'Università, presentata a giugno in presenza del presidente dell'Ersu Daniela Noli, fotografa bene la realtà cagliaritana dei fuori sede. «Capita spesso - racconta Matteo Quarantiello, rappresentante degli studenti nel cda dell'Ateneo - che uno studente firmi un contratto per 150 euro e ne versi altri 100 in nero: è così per la maggior parte di fuori sede, visto che l'Ersu con le sue quattro Case dello studente riesce a soddisfare solo circa la metà delle richieste dei fuori sede, poco più di 900 su duemila, l'altra metà invece viene esclusa». E si arrangia come può. «La nostra inchiesta non è terminata - assicura Quarantiello - ora parte la terza fase: costituiremo un comitato per aprire un tavolo di rivendicazioni degli studenti fuori sede nei confronti di Regione, Comune ed Ersu. Noi vorremmo che chi cerca casa contatti direttamente l'Ersu, in modo che sia l'ente a fare da intermediario e a stipulare il contratto d'affitto, garantendo un alloggio regolare allo studente». Che è il primo a ignorare le leggi in suo favore: la “431” del '98 prevede contratti (e prezzi) agevolati appositamente per gli studenti e sgravi fiscali per gli affittuari. Solo l'8 per cento dei mille fuori sede che hanno partecipato al questionario dell'Università ha di fatto un contratto perfettamente in regola, la maggioranza non ce l'ha per nulla e scende a patti col padrone di casa, spuntando un mensile che alla fine è poco più basso di quello regolare (mediamente intorno ai 200 euro a camera singola). Tutto questo per cosa? Spesso per un alloggio senza riscaldamento e in palazzine fatiscenti. Il vecchio adagio casa, dolce casa , è fuori sede.
CARLA RAGGIO
 
Cagliari e Provincia - Pagina 17
«Prezzi più alti se vogliamo le carte in regola»
Le proposte: servono il nuovo campus e una commissione di vigilanza
Le associazioni. L'atto d'accusa: di anno in anno diminuiscono i posti nelle case dello studente
 
I contributi per gli affitti? Una cosa buona. Peccato che non producano gli effetti voluti. Colpa di un mercato troppo avido di stanze. E di padroni di casa che vedono negli studenti fuori sede un sistema per mettere in tasca denaro in nero. Ha il quadro chiaro della situazione Francesco Deledda che, con l'associazione culturale “Il paese delle meraviglie”, gestisce lo sportello casa negli uffici dell'Ersu. «Purtroppo», sostiene, «aumentando la richiesta di stanze, aumenta anche il costo degli affitti».
Ma il problema più grosso sta nella “furbizia” dei padroni di casa. «In quest'ultimo mese», racconta lo studente che è anche membro di “Un per Es”, «abbiamo raccolto 337 inserzioni. Ebbene, i padroni di casa che, nell'annuncio, parlano di un contratto sono appena 16». Questo non significa che tutti sono potenziali evasori fiscali. «Non è infrequente che il padrone di casa firmi un contratto dopo che gli arrivi la richiesta da parte dello studente». Ma, appunto, il passaggio, la stesura del contratto, non è così automatico.
Non soltanto: l'ottenere il finanziamento da parte dell'Ersu può essere addirittura controproducente. «Accade che, quando il padrone di casa sa che lo studente ha ottenuto questo aiuto, il prezzo della stanza aumenta».
E, purtroppo, la situazione non è destinata a migliorare. «Perché», interviene Mauro Deiana, rappresentante di Unica 2.0, «gli studenti sono costretti a rivolgersi al mercato privato. Inaccettabile che siano stati spesi 38 milioni di euro per l'acquisto dei terreni di viale La Playa dove però è impossibile costruire il nuovo campus perché non ci sono soldi». Il campus avrebbe rappresentato, per l'esponente di Unica 2.0, una soluzione. «Invece, gli studenti sono costretti a cercare ancora gli appartamenti privati». Che si prestano sempre a speculazioni. «Alcuni proprietari, davanti a uno studente che ha questo aiuto, aumenta l'affitto del 20, 30 per cento».
Ma quali soluzioni potrebbero essere adottate per risolvere, almeno in parte, i problemi? «In primo luogo», risponde Francesco Deledda, «i posti letto messi a disposizione degli studenti dovrebbero aumentare. Invece, diminuiscono di anno in anno. Nel 2010 sono 917 nella casa dello studente, dodici mesi prima erano circa 950». Qualunque soluzione può essere presa in considerazione. «Purtroppo è saltato il campus di viale La Playa. Anche il campus diffuso di Castello andrebbe benissimo. Ma, se non ci sono i soldi per uno, dove trovare le risorse per sistemare le case del quartiere storico?». Dunque, occorre trovare soluzioni immediatamente attuabili. «Si potrebbe, per esempio, creare un organo terzo che valuti e analizzi i prezzi degli affitti degli appartamenti». (m. c. )
 
Cagliari e Provincia - Pagina 17
i quartieri
E Genneruxi diventa una Beverly Hills
 
I metodi di studio sono differenti, i risultati analoghi. Per stabilire i prezzi degli affitti, gli studenti di Unica 2.0, hanno preparato un questionario mentre quelli di “Il paese delle meraviglie” stanno monitorando ed elaborando le inserzioni ricevute allo sportello casa dell'Ersu. Ebbene, per entrambi i gruppi servono mediamente 250 euro al mese per affittare una stanza (lo scorso anno la cifra si fermava a circa 215 euro). Per “Il paese delle meraviglie” la preoccupazione più grossa sta nel fatto che, mentre nelle zone più “ricche” gli affitti restano più o meno uguali all'anno scorso, aumentano i costi nei quartieri popolari.
Così per vivere nella zona di San Michele occorrono circa 215 euro, a Genneruxi o in pieno centro (piazza Garibaldi e piazza Yenne) servono ben oltre 250 euro. Cifre alle quali occorre aggiungere il pagamento di bollette per l'acqua, l'elettricità e il condominio.
Difficile, dunque, sperare di risparmiare puntando su quartieri popolari. Decidere di vivere nella stessa stanza con un compagno? Non ne vale la pena: in certe zone, un letto in una camera doppia costa anche 200 euro. (m.c. )
 
Cagliari e Provincia - Pagina 17
Sunia
«Sgravi fiscali per padroni e inquilini»
 
A sorvegliare il mercato degli affitti in città è il Sunia, il sindacato degli inquilini, impegnato anche nella battaglia con gli studenti. «Cagliari è in linea con quanto avviene a livello nazionale - dice Eugenio Inconi - quasi il 50 per cento dei giovani universitari fuori sede che vanno in affitto sono in nero. Quest'anno nella Manovra finanziaria è stata introdotta anche la “cedolare secca”, secondo cui i redditi d'affitto vengono tassati al 20 per cento. Un'agevolazione introdotta dal legislatore con l'intento di fare emergere il nero: una buona fascia potrebbe mettersi in regola, se non altro per paura». Il Sunia rivendica l'applicazione di sgravi fiscali per i proprietari ma anche per gli studenti e inquilini in generale, mediante la riduzione dell'affitto. «A Cagliari i canoni sono alti, non ci sono case per i redditi medio-bassi e manca un'edilizia abitativa per gli studenti fuori sede».
 
7 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari  - Pagina 23
Medicina
Nell'Isola il congresso nazionale sul morbo di Parkinson
 
A distanza di 10 anni dall'ultima volta, la Sardegna torna a ospitare il congresso nazionale sul morbo di Parkinson. Da venerdì a domenica i massimi esperti in materia (neurologi e neuroscienziati) si ritroveranno nel centro congresso di Chia per confrontare le rispettive conoscenze. Al meeting parteciperanno alcuni luminari stranieri capeggiati da Oleh Hornikiewicz, al quale si deve la scoperta, negli anni Sessanta, della relazione tra dopamina e Parkinson e la nozione che il quadro motorio della malattia è il risultato della degenerazione dei neuroni dopaminergici. «Sarà interessante», afferma il presidente del congresso, Gaetano Di Chiara, responsabile del Dipartimento di Tossicologia dell'Università di Cagliari, «ascoltare da un testimone oculare la storia della scoperta e dei primi tentativi di introdurre la L-Dopa come approccio terapeutico razionale alla malattia».
Il convegno assolverà il suo ruolo formativo attraverso sessioni video interattive e presentazioni critiche degli studi e dei clinical trials più recenti. Saranno affrontate le problematiche con le quali il clinico si trova a confrontarsi ogni giorno: dalla riabilitazione al trattamento dei disturbi cognitivi. L'iniziativa si deve alla Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson, le sindromi extrapiramidali e le demenze (Limpe). ( p. l. )

 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Università, Maria Giovanna Ledda è il nuovo prorettore vicario
 
CAGLIARI. Maria Giovanna Ledda è il nuovo prorettore vicario dell’Università degli Studi di Cagliari. Lo ha comunicato il Rettore, Giovanni Melis, durante la seduta di lunedì del Senato accademico. La professoressa Ledda sostituirà da venerdì nell’incarico Giorgio Piccaluga, in pensione dal 1º ottobre. Vanna Ledda è nata a Siligo, il 12 marzo 1952. Laureata in Scienze biologiche nel 1975, per tre anni è stata borsista del Cnr e per un biennio ricercatrice associata delle università di Pittsburgh (Usa) e Toronto (Canada). In quest’ultima ha successivamente lavorato anche in qualità di visiting assistant professor. Prima di assumere la cattedra di Patologia generale della facoltà di Farmacia ha insegnato Oncologia per la facoltà di Medicina. Vanta numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e l’esperienza già maturata in qualità di prorettore con Pasquale Mistretta. Nella tarda mattinata di oggi Maria Giovanna Ledda incontrerà - con il Rettore Melis - una delegazione dell’università giapponese di Akita.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Dimissioni di massa
Studenti e ricercatori chiedono a presidi e rettore un segnale forte per salvare l’università
 
CAGLIARI. Dimissioni in massa di Presidi e Rettore: è quanto chiedono professori, ricercatori, studenti, personale tecnico amministrativo e ricercatori precari nella mozione elaborata ieri nel corso dell’assemblea salviamo l’università, tenutasi nella Facoltà di Ingegneria di Cagliari. «È necessario che la mobilitazione continui senza cedimenti - annuncia Guido Mula della rete 29 aprile - questo è il momento di agire uniti, ordinari, associati e studenti, perché tornare indietro sarebbe deleterio per tutti». La battaglia dunque continua e assumerà forme sempre più aspre pur di tutelare l’università pubblica. Per l’8 ottobre è già stato indetto un presidio presso il Rettorato, in concomitanza con la riunione del Senato Accademico. I ricercatori intanto ribadiscono l’indisponibilità alla didattica frontale così come il gruppo dei professori associati che si impegnano a non assumere incarichi didattici oltre quelli stabiliti dalla legge. A pochi giorni dalla pubblicazione dei bandi di selezione pubblica per il conferimento di contratti sostitutivi per la copertura degli insegnamenti vacanti del 1º semestre si chiede l’impegno dei professori a non ricoprire insegnamenti lasciati vacanti dai ricercatori e di autosospendersi da commissioni costituite dalle Facoltà per l’esame delle relative domande di conferimento. «La ricerca di base è di vitale importanza per il Paese per questo deve essere fatta nelle Università e non nell’industria. Continuano a dirci che siamo soli ma non è vero - spiega Valentina Onnis della rete 29 aprile - Solo nell’Ateneo cagliaritano sono più di 300 i ricercatori indisponibili a svolgere attività didattica più 200 professori tra ordinari e associati e a Sassari sono ben l’86%. In Italia sono 10mila i ricercatori presenti nei 45 atenei». Con i ricercatori anche gli studenti: «Il Governo gioca sul divide et impera - spiega Marco Meloni, rappresentante degli studenti nel Senato Accademico - per questo è necessaria l’unità di intenti. Il rinvio delle lezioni non è la soluzione ma solo una scatola da riempire di contenuti, di incontri e dibattiti per far conoscere la situazione di rischio dell’Università».(b.c.)
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Esperti alla Biblioteca universitaria
Scuola, giustizia contesto sociale: i campi dell’azione
Teen agers, i volti del disagio: cosa fare e da dove cominciare
 
CAGLIARI. Gli adolescenti sono «giovani ragazzi» cui avvicinarsi con la consapevolezza che portano sempre qualcosa di buono. Poi c’è il momento del problema, il tempo del disagio e forse l’incontro con l’errore e diventa necessario che gli adulti «individuino fattori di protezione concreti» perché per un adolescente c’è sempre un dopo. Sabato 2 sarà giornata di studio su «Gli innumerevoli volti del disagio adolescenziale» nella tavola rotonda in via Università 32. Si parte dal libro di Paola Musa «Il terzo corpo dell’amore», parleranno Luisa Aru pedagogista antroposofico, Angela Quaquero vicepresidente della Provincia, Michela Capone giudice minorile, don Giovanni Cau dirigente scolastico salesiani in viale Fra Ignazio, Denaide Murgia pedagogista, Remo Siza sociologo, Roberta Frongia neuropsichiatra infantile. Introdurrà Orsola Altea del Rotary Cagliari Anfiteatro, club organizzatore.
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Cagliari
Fiocco rosa al Cus Cagliari
Il capitano Maria Giovanna Noè è diventata mamma
 
CAGLIARI. Una dolce notizia ha allietato la settimana della vigilia del campionato di A2 femminile di basket del Cus Cagliari.
 Lo storico capitano delle cagliaritane, Maria Giovanna Noè, è infatti diventata mamma per la prima volta.
 Maria Giovanna Noè ha dato alla luce il piccolo Paolo, da subito divenuto mascotte della formazione universitaria che sabato esordirà in campionato contro il Bologna. (mgp)
 
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Viaggio in Corea alla ricerca dell’elisir di lunga vita
Una delegazione della Provincia partecipa al progetto «Comunità della longevità»
 
CAGLIARI. Una delegazione sarda, oggi, in Corea per il progetto “Comunità della longevita”. L’obiettivo, si legge in una nota della Provincia di Cagliari che partecipa all’iniziativa, è quello di «approfondire il fenomeno, comprendere le sue implicazioni e individuare un paradigma di cultura della longevità valido per le popolazioni di tutto il mondo».
 La delegazione è composta per la Provincia di Cagliari dal presidente del consiglio Roberto Pili e dal consigliere Claudio Uccheddu, per la Provincia dell’Ogliastra dal presidente della giunta Bruno Pilia e dal consigliere Sergio Lorrai, da Francesco Cucca (direttore dell’Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia del Cnr) e da Gianni Pes docente della scuola di specializzazione di Scienze dell’Alimentazione all’Università di Sassari oltre che dal coordinatore del progetto, Andrea Corriga.
 Sarà da domani nella Contea di Gurye, una delle quattro contee dell’interno della Corea consorziatesi a formare la cosiddetta «Cintura della longevità», identificata dall’acronimo Gu.gok.sun.dam.
 Tra i diversi eventi in programma, Gurye ospiterà in particolare il Simposio internazionale della longevità organizzato dall’Institute of Aging della Seoul National University, al quale parteciperanno anche studiosi della University of the Ryukyus di Okinawa (Giappone). Il progetto Comunità della longevità è coordinato in Sardegna dell’associazione culturale Trame Intercultural Links di Cagliari.
 
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Cultura e Spettacoli
La forza del mito, scrittori a confronto
Un seminario da domani a Cagliari
 
CAGLIARI. È dedicato al mito il seminario internazionale di letteratura organizzato dall’università di Cagliari per domani e sabato con la Sorbonne di Parigi. «La forza del mito tra finzione e realtà: scrittori del Mediterraneo a confronto» avrà inizio domani alle 16.30. Interverranno Giulio Angioni, Francesco Asole, Radouan Ben Amara, Giovanna Caltagirone, Claudia Canu, Behida Chikhi, Costanza Ferrini, Tania Manca, Sandro Maxia ed Elisabetta Mondello. Sabato alle 17 ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica «Cagliari nel 1854: parole e immagini. Fotografie del viaggiatore francese Èdouard Delessert». Alle 17.30 si terrà una tavola rotonda con gli scrittori Giorgio Todde, Giulio Angioni, Nourredine Saadi e Yasmina Khadra. (s.ta.)
 
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Cultura e Spettacoli
Bassi o alti, è tutto scritto nei geni
Uno studio pubblicato su Nature ne individua 180
GABRIELLA GRIMALDI
 
 SASSARI. I sardi sono piccoletti, si sa. Più bassi di un paio di centimetri in media rispetto al resto degli italiani. Ed è una storia che si «trascina» geneticamente da millenni, basti pensare alle dimensioni delle porte dei nuraghi. Insomma, non ci sarebbe alcuna novità se non fosse arrivata la scoperta di un gruppo di ricercatori dell’università di Sassari. Si è giunti in pratica a identificare i geni che influenzano l’altezza umana.
 Sono in tutto 180 e sono descritti questa settimana sulla prestigiosa rivista scientifica Nature. Il risultato apre la strada a future ricerche di cure contro i difetti della crescita e «potrà aiutare a comprendere in che modo questi geni interagiscono e si combinano per influenzare la statura umana» ha spiegato uno degli autori italiani dello studio, Nicola Glorioso, professore ordinario dell’università di Sassari. «Non è stata una sorpresa scoprire che così tanti geni sono collegati all’altezza - ha proseguito Glorioso - perchè si sa che l’altezza è un carattere poligenico ma ora sappiamo quali sono questi geni». La ricerca ovviamente non finisce qui perchè proprio Glorioso, che a Sassari è responsabile dell’ambulatorio di ipertensione della Clinica medica, aggiunge che adesso arriverà la parte più difficile: selezionare questi geni per trovare quali fra essi sono importanti in anomalie come il gigantismo (infatti il progetto negli Stati Uniti si chiama Giants) o il nanismo.
 Lo studio sta fornendo anche indizi sulla crescita dello scheletro, l’altezza e i difetti di crescita e la tecnica usata (marcatori che hanno individuato i singoli geni), secondo i ricercatori, dimostra che è possibile usare approcci simili per scoprire quali sono i geni alla base di altre malattie molto diffuse che influenzano le dimensioni del corpo come il diabete di tipo 2.
 Allo studio, coordinato dagli Stati Uniti da Joel Hirschhorn del Children’s Hospital dell’Harvard Medical School, hanno partecipato molti centri italiani. L’università di Sassari ha fornito una parte rilevante dei 180.000 pazienti (circa 800 che fra l’altro presentano un’utile omogeneità genetica) su cui è stato condotto lo studio e ha lavorato all’interpretazione dei dati. Alla ricerca hanno partecipato l’università di Milano, l’università Vita Salute San Raffaele di Milano, l’Istituto di Medicina genetica di Bolzano, l’Ospedale centrale generale di Bolzano, la società Kos Genetic e l’Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia del Cnr di Cagliari.
 
 

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