Sabato 25 settembre 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 settembre 2010
Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa e web
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Accordo con l’università di Miyazaki
Lunedì, firma del protocollo tra l’ateneo cagliaritano e quello giapponese
 
 CAGLIARI. Lunedì alle 17.30, nei locali del Rettorato, sarà siglato la’accordo accordo-quadro quinquennale tra l’università di Cagliari e l’università giapponese di Miyazaki. L’Ateneo di Cagliari è il primo in Europa a siglare un accordo con l’importante Università giapponese. Lo scopo è attivare un canale di scambio di studenti e opportunità, che soddisfino standard di eccellenza per lo sviluppo di curriculum rispondenti alle nuove sfide dell’economia fondata sulla conoscenza. Previsto un monitoraggio periodico sui risultati ottenuti. L’Università di Miyazaki (Miyazaki University) è stata fondata nel 1949, a seguito della fusione tra la Scuola Superiore di Agricoltura e Silvicoltura, la Scuola Normale Prefettizia per l’educazione primaria e la Scuola Tecnica Superiore Prefettizia. Attualmente la UoM ha 4 Facoltà: Pedagogia e Cultura, Medicina, Ingegneria e Agricoltura. I componenti della delegazione giapponese sono il rettore dell’ateneo, prof. Tatsuo Suganuma, anatomista; il Prorettore per le Relazioni Internazionali e direttore del Centro per le Relazioni Internazionali, prof. Masugi Maruyama, fisiologo. Saranno in città, in rappresentanza della Facoltà di Medicina, anche il prof. Toshiaki Itami, specializzato in Scienze ittiologiche, e il prof. Haruhiko Maruyama, parassitologo.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Parentopoli e ricerca, torna alla ribalta a Sassari il caso Maida
Familismo esteso a diverse facoltà
Polemiche e sviluppi
di Pier Giorgio Pinna
 
SASSARI. Parentopoli all’università? L’isola non è in vetta alle classifiche degli atenei trasformati in faccende di famiglia: in Italia raggiunge una non invidiabile posizione intermedia che fa comunque discutere. E non da oggi. A Sassari come a Cagliari le facoltà esposte sono quelle scientifiche. L’ultima denuncia pubblica sul tema arriva da un’inchiesta di Repubblica che fa riferimento all’ex rettore Alessandro Maida, 70 anni, per 12 alla guida dell’ateneo e per altri 2 confermato direttore dell’istituto d’igiene. L’indagine segue numerosi studi sull’argomento.
 Si va da «Università truccata», di Roberto Perotti, a «Un paese di baroni», di Antonio Castaldo. Sino al libro di Nino Luca (Corriere.it) che dedica all’ex rettore dell’ateneo cagliaritano Pasquale Mistretta e ai «Maida’s» alcuni passaggi. Della questione si è poi occupata spesso la stampa sarda. I due nuovi rettori, già in campagna elettorale, avevano sottolineato che si opporranno a intrecci basati sulle logiche di lobby, gruppi di pressione consorterie. Il ministro Gelmini ha analogamente parlato di riforme per evitare gli errori del passato. Ma alle sue dichiarazioni non hanno fatto seguito evidenze normative. Per questo le segnalazioni ai giornali continuano.
 A Sassari, su 760 tra docenti-ricercatori e quasi 600 impiegati, i legami di parentela (o “affinità”) sono parecchi. Vicende tanto note da spingere una professoressa dell’ateneo, Margherita Satta, a presentare un esposto alla Procura. «Tutti sapevano, ma nessuno tranne me ha parlato per paura di ritorsioni da parte del “potere occulto”», sostiene fra l’altro la docente nella documentazione fornita alla magistratura. Non si sa però a quali riscontri abbiano portato le sue accuse.
 Riepilogando. Dopo la laurea, sono diventati quasi subito ricercatori all’università di Sassari due figli di Maida: Carmelo in Odontoiatria, Ivana in Malattie infettive e parassitarie. Quest’ultima lavora sotto il coordinamento di Maria Stella Mura, sorella di Ida, ordinario d’Igiene, come l’ex rettore. Non è finita. In ateneo nel dipartimento di Teorie dei sistemi culturali, opera da quasi 40 anni Giorgio Spanu, fratello della moglie dell’ex Magnifico. C’è poi Elena Muresu, cugina, ancora della consorte di Maida, all’Istituto d’igiene. Qui stesso svolge la sua attività di ricercatore Giovanni Sotgiu, nipote della professoressa Muresu, come la sorella Maria Alessandra, di ruolo però in Scienze biomediche a Malattie infettive.
 Prima che il rettore subentrante, Attilio Mastino, nominasse un nuovo manager, è stato per oltre 10 anni direttore amministrativo dell’università Giovannino Sircana: altro cugino, stavolta di secondo grado, della moglie di Maida. Sempre negli uffici d’ateneo lavorano come impiegati due suoi figli, Francesco e Giuseppe, oltre alla moglie di uno di loro.
 I beninformati calcolano che a Medicina il 35% dei ricercatori sia formato da plotoni di parenti. Nell’elenco, fra gli altri, figurano i cognomi di professori come Aiello, Maioli, Trignano, Deriu, Feo, Ginesu, Madeddu, Meloni, Palmieri, Piras. I rapporti di parentela non si limitano, com’è chiaro dalle premesse, a questa sola facoltà. In quasi tutte le altre le relazioni si fanno tuttavia più indirette, meno evidenti. Ci sono numerosi coniugi, è vero: magari si sono però sposati dopo aver ottenuto la cattedra in precedenza, con compiti fra loro del tutto slegati (e dunque sarebbe senz’altro azzardato parlare di familismo in queste circostanze). Esistono infine parentopoli che riportano a un passato lontano. Nei ristretti ambiti accademici pochi dimenticano invece differenti carriere. Fondate su legami sentimentali più che sulla validità della didattica o delle indagini scientifiche. Il che costituisce un motivo per ritenere che alle ultime inchieste giornalistiche se ne possano affiancare presto nuove in un filone assolutamente inedito.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Cagliari, una famiglia ricca di cattedratici
«Repubblica» cita il caso dei Corona Corrias. Nell’ateneo lavorano figli degli ultimi tre rettori
 
CAGLIARI. L’inchiesta della Repubblica su «La parentopoli dei prof» ha coinvolto anche l’ateneo cagliaritano e in particolare la famiglia di Maria Corona Corrias e del marito Piergiorgio Corrias. Lei insegna Storia delle dottrine politiche nella facoltà di Scienze politiche, lui Diritto del lavoro in Giurisprudenza. Da rilevare che quest’ultimo è figlio di Efisio Corrias, recentemente scomparso: democristiano, a suo tempo uno dei presidenti più importanti avuti dalla Regione sarda. Va subito precisato che marito e moglie entrambi docenti universitari non vuol dire niente: chi fa ricerca spesso vive assieme, un ambiente in cui Cupido può avere buon gioco. Ma nella famiglia Corona Corrias vi sono anche diversi altri cattedratici. Tra questi c’è Giovanni Corona, fratello di Maria, professore di Trasporti. Da segnalare che quest’ultimo è anche presidente del Ctm, l’azienda dei trasporti cittadina controllata dal Comune. Poi c’è anche un altro fratello (sempre di lei), Raffaele, alto magistrato ora in pensione, per anni incaricato di Diritto privato comparato. La passione per gli studi e ha coinvolto anche i figli di Maria e Piergiorgio: Paolo, docente di Diritto dell’economia in Giurisprudenza, e Massimo che insegna Diritto del lavoro in Economia. Anche se va detto che con entrambi i genitori (più altri parenti) docenti universitari, è possibile respirare più facilmente la passione per la ricerca; va pure rilevato che tra cattedratici, sebbene vi siano anche forti odii, possono esservi attenzioni reciproche. Il tutto in un ambiente dove le docenze vengono date all’interno di scuole di ricerca che pesano il loro potere con vari tipi di alleanze, spesso necessarie per piazzare i propri allievi. L’ateneo di Cagliari ha un’altra caratteristica: gli ultimi tre rettori hanno figli nell’ateneo di Cagliari. Duilio Casula (docente di Medicina del lavoro, ora in pensione - ha 94 anni) ne ha due professori, e pure una nipote. L’Urbanista Pasquale Mistretta ne ha uno, ricercatore, in Ingegneria. Ugualmente l’attuale magnifico Giovanni Melis: docente nella facoltà del padre (Economia) e nella stessa materia, Economia aziendale. Alla richiesta di spiegazioni, il rettore rispose di controllare il curriculum del figlio che, effettivamente, è molto nutrito. (r.p.)
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Erasmus nelle grotte: escursione per gli studenti e cibi medioevali
 
CAGLIARI. Oggi, nell’ambito delle iniziative ideate dall’Erasmus, Marcello Polastri, presidente dell’associazione speleologica Gcc, accompagnerà una delegazione di studenti americani, inglesi, turchi e francesi nella città sotterranea. L’iniziativa, dal titolo “Cagliari sotterranea: percorsi nelle cripte e passaggi segreti”, è stata ideata dall’Associzione Esn di Cagliari e voluta dall’Università degli Studi in collaborazione con gli speleologi del gruppo cavità Cagliaritane. L’iniziativa prevede una passeggiata sopra ed una sotto le vie del centro della città; avrà inizio sabato, a tarda sera e culminerà con una inaspettata cena al lume di candela dentro una galleria medievale dove un team di cuochi vestiti in abiti medievali offriranno ai partecipanti una insolita e originale degustazione di piatti tipici del Medioevo.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Cagliari
Un weekend con i gioielli dell’archeologia
Santadi, pioggia di iniziative per le giornate europee della cultura
ENRICO CAMBEDDA
 
SANTADI. Iniziative per le giornate europee del patrimonio culturale ed ambientale. Il Comune ha aderito in collaborazione con la sovrintendenza archeologica di Cagliari e Oristano, la Regione, la Provincia e la coop Mediterranea. Oggi e domani saranno dedicate soprattutto all’archeologia. Grazie al concorso di esperti e studiosi a livello internazionale sarà possibile conoscere le ultime novità in materia di ricerche e di indagini sul patrimonio archeologico del Basso Sulcis. Inoltre, saranno organizzate visite guidate nei musei locali e in alcuni siti di straordinario interesse culturale. Oggi dalle 17,30, nella sala del consiglio comunale, prenderà il via un convegno sulle nuove acquisizioni al già rilevante patrimonio archeologico, con una riflessione sulla statuaria antropomorfa nel Sulcis. Il programma prevede gli interventi di Denise Usai, assessore alla cultura del comune di Santadi; Marinella Grosso, assessore al Turismo della Provincia; Marco Minoja, Soprintendente ai Beni Archeologici; Donatella Mureddu, archeologa. Le relazioni, invece, saranno a cura di Massimo Botto, ricercatore presso l’istituto di studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico del Cnr, che parlerà della «Recenti indagini nel sito fenicio-punico di Pani Loriga»; Giuseppina Tanda, ordinario di storia e protostoria nell’Università di Cagliari, svelerà le ultime scoperte su «La Grotta di Monte Meana a Santadi: economia e modi di vita». Infine, Enrico Atzeni, professore di paleontologia e antichità Sarde, presso l’Università di Cagliari, illustrerà «La statuaria preistorica del Sulcis, Nuove acquisizioni». Il sindaco Cristiano Erriu avrà il compito di parlare delle politiche di promozione dei beni culturali a Santadi. I lavori saranno coordinati da Remo Forresu, curatore del museo archeologico. Nell’occasione sarà presentata una statua antropomorfa ritrovata qualche anno fa a San Giovanni Suergiu. Domenica, visite guidate alla fortezza di Pani Loriga, alla Tomba dei Giganti di Barrancu Mannu ed ai due musei locali, Archeologico e Sa Domu Antiga. Per l’occasione i musei saranno aperti dalle 9,00 alle 20,00.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Università per i detenuti
Il Rettore ha firmato un accordo con il Tribunale
Al via nuovi progetti per il reinserimento sociale dei carcerati di San Sebastiano e Alghero
DANIELE GIOLA
 
SASSARI. Quei quattro fogli della convenzione li hanno firmati con il sorriso sulle labbra. Un po’ perché quando si trovano accordi c’è sempre da essere felici, molto di più perché c’era la consapevolezza di concretizzare qualcosa di realmente importante.
 L’Università di Sassari e il Tribunale di Sorveglianza lavoreranno in sinergia nell’interesse della giustizia ma anche nella delicata fase che punta al reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti. Ieri le firme del rettore Attilio Mastino e del presidente dell’organo giudiziario sassarese Maria Antonia Vertaldi. La convenzione, che coinvolge direttamente anche le carceri di San Sebastiano e Alghero ha delle finalità molto nobili, tra le quali favorire lo sviluppo culturale e la formazione universitaria delle persone detenute e promuovere la ricerca scientifica per migliorare le condizioni di vita all’interno degli istituti di pena. «L’Università, nel suo fondamentale ruolo sociale deve sentire la responsabilità di collaborare con le istituzioni», dice Attilio Mastino. La convenzione tra i due enti si aggiunge a quella già firmata con il Comune di Sassari per sviluppare progetti che contrastino attività criminose recidivanti e che sostengano l’inserimento di ex detenuti nel mondo del lavoro. “Spesso il Tribunale di Sorveglianza - spiega il presidente Vertaldi - viene equivocato come l’istituto che non garantisce la certezza della pena sottovalutando il suo fondamentale ruolo sociale». Attraverso il documento, sarà attivato un osservatorio sui percorsi di inserimento sociale con una banca dati costantemente aggiornata e un monitoraggio degli interventi attuati nei confronti dell’autore del reato. Saranno sostenute, inoltre, iniziative per prevenire il rischio psicosociale, il disagio e la devianza.
Ultimo punto, anche questo molto importante, previsto nella convenzione è quello di avviare iniziative in materia di “giustizia riparativa” per sensibilizzare i cittadini e incentivare gli operatori del diritto a promuovere una diversa cultura in tema di “gestione del conflitto”. Ma anche smuovere i detenuti intorno ai temi della richiesta del perdono, del risarcimento del danno e della comprensione del dolore non solo delle vittime ma anche delle loro famiglie.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Nazionale
Uno studio sulla genetica delle capre sarde
Talana, l’équipe di Pirastu alle prese con un nuovo progetto
NINO MUGGIANU
 
 TALANA. Lo studio della genetica delle capre sarde, le loro caratteristiche dal punto di vista produttivo come la quantità e la genetica delle caseine, sono tra gli obiettivi delle ricerca che l’équipe diretta dal professor Mario Pirastu sta conducendo da tempo anche sulle capre dell’Ogliastra.
 L’obiettivo è quello di stabilire un rapporto con il progetto a livello europeo sulle capre delle isole del Mediterraneo che sta sviluppando il preside della facoltà di veterinaria dell’università di Sassari, Salvatore Naitana. I progetti sulla genetica delle capre sono stati presentati nei giorni scorsi a Talana in una riunione partecipata dagli allevatori del posto, organizzata dall’amministrazione comunale che per l’occasione era rappresentata dal vice sindaco Ercole Perino.
 A questo incontro seguiranno quelli con i pastori di Urzulei e di Perdasdefogu e altri centri. «Si tratta - ha spiegato il professor Pirastu del Cnr e ideatore del Parco Genetico dell’Ogliastra - di un progetto che riguarda la capra presente nelle isole del Mediterraneo. Dal punto di vista storico, quindi, i flussi migratori che hanno portato questo animale a diffondersi dal continente verso le isole. Da tempo abbiamo incominciato a studiare circa 2 mila capre in tutta la Sardegna in collaborazione con la facoltà di veterinaria di Sassari, l’Aras, associazione regionale allevatori, e in collaborazione con il Cnr e il Parco Genetico dell’Ogliastra. Con i quali abbiamo potuto studiare duemila esemplari sia per cercare le origini delle capre sarde sia per lo studio di alcune caratteristiche importanti dal punto di vista produttivo. Quali per esempio la quantità e la genetica delle caseine corrispondente. Questo per capire quanto di produttivo si può utilizzare dal punto di vista genetico, tale da potere incrociare le capre in maniera più opportuna. In Ogliastra tra Talana, Urzulei, Perdas e altri paesi, abbiamo studiato quasi settecento capre».
 Presto verrà fatto un incontro per descrivere i risultati di questo progetto. «Oggi abbiamo avuto il primo incontro con i pastori di Talana ma presto incontreremo i pastori di Urzulei e degli altri centri coinvolti nella ricerca. Per poter stabilire un rapporto stretto per un progetto Europeo che sta portando avanti il professor Salvatore Naitana della facoltà di Veterinaria dell’Università di Sassari. «Un progetto che riguarda la capra presente nelle isole del Mediterraneo sia dal punto di vista storico quindi flussi migratori che hanno portato questo animale a diffondersi dal continente verso le isole - spiega il professor Salvatore Naitana - La capra è un animale estremamente versatile in grado di adattarsi a situazioni molto difficili per altre specie di animali».
8 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 29
Studenti, 100 mila euro alle associazioni
 
Ammontano a centomila euro i fondi dell'Ateneo cagliaritano destinati alla realizzazione di iniziative socioculturali da parte delle associazioni studentesche. L'avviso, il bando e la guida per compilare la domanda (che scade il 30 settembre) sono online su Unica.it. Tutti i dettagli all'indirizzo web: http://www.unica.it.
 
9 – L’Unione Sarda
Commenti - Pagina 16
Accademici italiani con diritto di residenza nel museo delle cere
 
Settembre: è la ripresa dei lavori, anche per l'Università. Mariastella Gelmini ha varato la riforma, il cavaliere la mette fra i suoi successi politici. È necessaria però una verifica: riforma o piuttosto deboli arrangiamenti gattopardeschi, rattoppi che non disturbino l'accademia? Forse è il caso, al bando le illusioni riformatrici, il governo è impegnato in tutt'altre faccende, l'istruzione è l'ultimo dei suoi problemi. Quella privata sembra abbia vinto su un largo fronte, quella pubblica è in grave crisi di precarietà per molti suoi docenti.
Nelle visioni berlusconiane è invece la libera Università di Villa Gernetto, a Lesmo, fra Arcore e Macherio, in famiglia, nello stile del cavaliere (il trasferimento di Palazzo Chigi a Palazzo Grazioli insegna). È l'ateneo che potrà tramandare ai posteri il verbo berlusconiano, d'imprenditore e di politico. Nell'attesa, il riferimento è il San Raffaele di don Verzè. Le promesse: la sconfitta del cancro e la quasi eternità per l'unto dal Signore. Gli atenei italiani, per conto loro, hanno deciso di vestire il cilicio, hanno minacciato e, forse, minacceranno ancora di non officiare, mancano i chierichetti; sono i ricercatori in stato d'agitazione, stanchi della precarietà e dell'incertezza. Sono stati scelti come bersaglio da un pezzo da novanta dell'Università, il rettore dell'ateneo romano, il Magnifico Frati, confidenzialmente (e democraticamente) “Luigino”, che interviene contro loro nei modi del ministro Brunetta: fannulloni.
Nella casa da gioco dell'Università si vorrebbe far saltare il banco ed imporre nuove regole; sono i croupiers nazionali che hanno diretto finora il gioco, i rettori degli atenei oramai non sono più di vecchia data, ma da museo delle cere. Pretendono finanziamenti per rimpolpare il banco, ma non assicurano contropartite. Sembra invece: “Rien ne va plus”, il gioco è finito. Sarà difficile (forse impossibile) foraggiare l'organizzazione degli attuali assetti didattici: è marasma completo, le discipline non soddisfano l'offerta didattica, ma piuttosto le carriere accademiche di parenti, amici, degli obbedienti al sistema. La storia è antica, con responsabilità di tutte le parti politiche, indifferentemente a destra e a sinistra fino alla maestrina Gelmini. È Università di massa (per docenti e studenti): una contraddizione in termini per un'istituzione che dovrebbe privilegiare il merito. I risultati sono evidenti: siamo fuori dalle classifiche internazionali. L'esame: è Università di provincia estrema, incapace di reggere il passo con la ricerca internazionale (poche le eccezioni), è familismo diffuso in un'Università vecchia, con i suoi docenti vicini alla pensione, è gran confusione dell'offerta didattica, è sull'orlo del collasso finanziario. Questa è la situazione nazionale, non induce all'ottimismo.
Alcuni brevi commenti a casa nostra, in Sardegna, a Cagliari. Ad essere benevoli: è palude, nebbia fitta. Erano invece diverse le aspettative del “dopo Mistretta”, non è successo. Vediamone i termini. Le ultime elezioni a Cagliari sono state una novità, sono state rotte consolidate alleanze di vecchia data, Medicina-Ingegneria, la stessa Medicina rompe la sua proverbiale e rigida compattezza sul suo candidato, l'ex preside di Medicina Gavino Faa. Il candidato Giovanni Melis (sarà rettore) rompe gli equilibri, viene dalla periferia, Scienze politiche, una Facoltà con pochi voti elettorali, riesce, all'ultimo ballottaggio, a sconfiggere Faa di Medicina: è sorprendente. Queste sono state le premesse, d'attese per un cambio di direzione, di rottura con le consolidate tradizioni accademiche. Non è successo, le vecchie Facoltà riciclate e la comparsa nei luoghi di governo di personaggi dell'amministrazione Mistretta. Questo il rendiconto del primo anno del rettore Melis, non è confortante, è equilibrismo accademico. Che fare? È pregiudiziale l'elezione del rettore, così non va bene. È carica elettiva d'equilibrismo politico da parte di un vasto elettorato: docenti, rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, studenti. Sarebbe un primo passo, forse decisivo per un cambio di direzione: un rettore di nomina, esterno alla propria Università.
PAOLO PANI
 
10 – L’Unione Sarda
Commenti - Pagina 16
La bacchetta magica di Mary (Gelmini)
Da legno inanimato a regina dei tagli
 
C'era una volta un falegname di nome Geppetto, che aveva costruito un burattino di legno e l'aveva chiamato Mary. “Come sarebbe bello se un giorno diventasse ministro!”, aveva sospirato. Quella notte una buona fatina esaudì il suo desiderio. “Destati legno inanimato, il dicastero io ti ho donato”, esclamò toccando Mary con la bacchetta magica. “Mary, dimostrati disponibile, al caso fingiti ingenua e non pensare troppo”, disse la fata Oivlis, “e un giorno sarai un ministro vero!”. Poi, rivolta al Grillo Parlante Stracquadagnus: “Io ti nomino guida e consigliere di Mary”, aggiunse prima di svanire fra mille bagliori di luce.
E così, all'immaginifica favola di Pinocchio, ci piace accostare la genesi della carriera politica di Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, il cui leit-motiv pare essere la parola - rullo di tamburo - meritocrazia. Infatti, partita nel 2002 da Brescia per sostenere l'esame di Stato per la professione di avvocato a Reggio Calabria, dove la percentuale degli ammessi è più del triplo rispetto a quella della città lombarda, Mariastella, col suo occhialetto brillantinato, è stata oggetto di una fin troppo rapida ascesa politica.
Dopo un pessimo avvio di carriera con Forza Italia - nel marzo del 2000 fu sfiduciata dall'incarico, affidatole nel 1998, di presidente del Consiglio comunale di Desenzano del Garda - Mary, figlia del proprietario di un'azienda agricola ex-sindaco democristiano di Milzano (Brescia), ottiene nel 2002 la carica di assessore al Territorio della Provincia di Brescia e nel 2004 quella di assessore all'Agricoltura.
La ragazza piace e, dopo una brave parentesi al Consiglio regionale della Lombardia, nel 2006 arriva alla Camera dei Deputati, da dove inizia la sua strenua battaglia in difesa dei meritevoli. Per loro si fa autrice del progetto di legge “per la promozione e l'attuazione del merito nella società, nell'economia e nella pubblica amministrazione” e a maggio del 2008, ancora una volta in nome del suo valore, viene nominata ministro dell'Istruzione ecc. ecc.
Infine col decreto legge “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca” si riconferma, tra un taglio e l'altro (e non stiamo parlando dei capelli), paladina dei meritevoli, come sicuramente avranno notato gli 87.000 docenti precari e le 45.000 unità del personale ATA, che verranno spazzati via dal mondo della scuola.
Evidentemente non meritavano!
CINZIA MERONI

Questionario e social

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