UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 8 settembre 2010

Mercoledì 8 settembre 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 settembre 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 15
Università
Ieri prove di ammissione ai corsi di Architettura
 
Si sono svolte ieri, nelle aule della facoltà di Ingegneria, le prove di ammissione al corso di laurea in Scienze dell'architettura, programmato a livello nazionale. A contendersi i 126 posti disponibili (di cui 6 riservati a studenti non comunitari residenti all'estero) si sono presentati in 482 (gli iscritti erano 570), pari all'84 per cento del totale. Lo scorso anno, quando i posti disponibili erano 200 (di cui cinque riservati a studenti stranieri), i candidati pre-iscritti furono 571 e si presentarono in 468 (l'81,96 per cento). Gli elaborati sono stati inviati, al termine della prova, per la correzione e determinazione del punteggio al Cineca e ogni studente potrà accedere, con user id e password personali consegnate insieme agli 80 quesiti, all'area riservata del sito del ministero dell'Istruzione per consultare il punteggio. La graduatoria definitiva sarà pubblicata martedì prossimo nella la bacheca della segreteria studenti della facoltà di Architettura. Martedì prossimo, nelle stesse aule di via Corte d'appello, ci saranno le prove di accesso per i corsi di laurea “magistrale” in Architettura e in Conservazione dei Beni architettonici e ambientali.
 
2 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Il disegno di legge
I tempi dei processi e la giustizia negata
di Leonardo Filippi *
 
Il dibattito politico si accende più che mai sui temi della giustizia. Infatti uno dei cinque punti sui quali il Governo intende verificare la propria tenuta, dopo lo strappo con Fini, è proprio la riforma della giustizia e, in particolare, la riduzione dei tempi, talvolta veramente intollerabili, dei processi civili e penali.
Si tratta della piaga più dolorosa che affligge la nostra macchina giudiziaria, giustamente criticata per l'eccessiva durata delle nostre procedure e per questa ragione condannata ripetutamente dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Una durata non "ragionevole" del processo penale, infatti, si tramuta in una denegata giustizia, che ostacola l'accertamento dei fatti e la raccolta delle prove, sia quando non riconosce l'innocenza dell'imputato, sia, al contrario, quando non giunge alla condanna del colpevole.
Il disegno di legge, già approvato dal Senato e ora all'esame della Camera, si muove proprio in questa direzione, ponendo dei termini massimi di durata, alle singole fasi processuali. Si tratta di termini che esigono una sentenza definitiva entro 6 anni e 6 mesi per i reati meno gravi, entro 7 anni e 6 mesi per quelli più gravi, mentre si arriva fino a 10 anni per i reati di mafia e terrorismo.
A questi termini devono aggiungersi quelli per le indagini preliminari, per cui un processo penale durerà, in media, dagli otto ai dodici anni: termini ancora eccessivamente lunghi e incompatibili con la durata "ragionevole" che la Corte europea assegna all'"equo processo", ma comunque più brevi di quelli attuali.
Ovviamente, alla nuova disciplina legislativa deve accompagnarsi uno sforzo finanziario (che il Guardasigilli ha già promesso), un potenziamento delle strutture giudiziarie e delle cancellerie, nuove modalità di notificazione, anche per via telematica, una seria revisione delle circoscrizioni giudiziarie, in modo da rendere efficiente la macchina giudiziaria. Solo dopo aver messo l'apparato processuale in grado di marciare speditamente, possono imporsi tabelle di marcia dai tempi ragionevoli.
Altro aspetto criticato del disegno di legge riguarda la norma transitoria, che imporrebbe l'applicazione dei nuovi termini anche ai processi in corso, quasi si trattasse di un'amnistia. Sul punto da una parte si teme che le nuove norme possano mettere in pericolo circa 500 mila processi pendenti, dall'altra fonti ministeriali parlano di appena l' 1% di processi a rischio: sul punto sarebbe veramente interessante sapere dove sta la verità. Si tratta comunque di una scelta irragionevole giacché il buon senso, prima ancora che il diritto, impone che non si cambino le regole del gioco a partita in corso.
*Ordinario di Diritto processuale penale
all'Università di Cagliari

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
TEST DI INGRESSO
Cresce il fascino dell’architettura tra i giovani
 
 CAGLIARI. Ieri mattina alle prove di ammissione al corso di laurea in «Scienze dell’Architettura» dell’università di Cagliari si sono presentati 482 dei 570 ragazzi iscritti per contendersi 126 posti disponibili, di cui 6 riservati a studenti non comunitari residenti all’estero. Lo scorso anno, quando i posti disponibili erano 200 (di cui cinque riservati a studenti stranieri), i candidati pre-iscritti erano stati 571 e se n’erano presentati 468. Gli elaborati sono stati inviati, al termine della prova, per la correzione e determinazione del punteggio al Cineca. Ogni studente potrà accedere, con userid e password personali consegnate assieme agli 80 quesiti, all’area riservata del sito del ministero dell’Istruzione per consultare il punteggio determinato: la graduatoria definitiva sarà pubblicata martedì prossimo nella bacheca della segreteria studenti della facoltà di Architettura. Mentre martedì si svolgeranno, sempre nella stessa sede, le prove di accesso per i corsi di laurea «Magistrale in Architettura» e in «Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali».
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Trasporti e tasse stritolano tutti gli studenti
Ieri il sit-in sotto le finestre del consiglio regionale contro gli aumenti tariffari disposti da Arst e Ctm
BETTINA CAMEDDA
 
CAGLIARI.Una maggiore mobilità a misura di studente, integrazione tariffaria e maggiori servizi: è quanto hanno chiesto ieri mattina, davanti al Consiglio regionale, i ragazzi di una rappresentanza dell’Unione degli studenti di Cagliari insieme al gruppo dei Giovani comunisti Sardegna. Sono ancora gli studenti l’anello debole di una catena fatta di riforme, tagli di servizi e personale scolastico, aumenti di tasse e dei trasporti pubblici.
Dopo l’incontro di ben due ore con l’assessore regionale dei trasporti Liliana Lorettu avvenuto la scorsa settimana, l’Unione degli studenti continua a farsi sentire. Questa volta con un sit-in contro gli aumenti Arst e Ctm come spiega Giacomo Dessì, referente regionale dell’unione degli studenti: «Siamo qui per dare un segnale al consiglio regionale e informare la popolazione su quanto sta accadendo. Le risposte dell’assessore Lorettu non ci hanno soddisfatto e ormai siamo certi che la Bayre ha dato il suo tacito consenso all’approvazione di quegli strumenti che sono una limitazione allo studio per gli studenti pendolari. La media degli aumenti previsti per gli studenti è del 14,4 per cento e per gli universitari del 14,8. La prima tratta ad esempio è aumentata del 75 per cento. In questo modo - continua Dessì - si va a colpire la popolazione e gli studenti pendolari che non fanno più di 50 chilometri e che sono la stragrande maggioranza». Aumenti in vigore già dal primo settembre che a breve, con il rientro a scuola, interesseranno soprattutto gli studenti ma anche i lavoratori pendolari.
 «Purtroppo questo non è ancora chiaro all’amministrazione regionale - continua Dessì - forse perché crede che tutti i sardi stiano sorridendo e abbiano lo stesso stipendio degli assessori in giunta. Purtroppo non è così. Ricordiamoci che ci sono sempre i disoccupati, i cassintegrati che non sono pochi nella nostra regione».
 Intanto l’8 ottobre, fa sapere infine Dessì, l’unione degli studenti di tutta Italia ha deciso di scendere in piazza: «Chiederemo una riforma della scuola non distruttiva come quella che è stata varata da questo governo e chiederemo delle politiche attive a favore del diritto allo studio, dell’edilizia scolastica, della sicurezza all’interno della scuola che è sempre più carente anche su questa tematica a causa dei tagli».
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Raggiunto l’accordo con le organizzazioni sindacali
Azienda mista: premi di risultato anche per la dirigenza non medica
 
SASSARI. Anche la dirigenza sanitaria non medica dell’azienda ospedaliero universitaria potrà a breve usufruire dei premi di risultato. La direzione aziendale e Cgil FP, Uil Fpl e Snabi Sds ieri hanno raggiunto l’accordo che prevede la ripartizione dei fondi relativi alle annualità 2007, 2008 e 2009. Dopo il personale del comparto e la dirigenza medica ospedaliera, l’Aou chiude anche questa vertenza aperta sin dalla nascita dell’azienda.
 I lavoratori della dirigenza sanitaria non medica, sia a tempo determinato che indeterminato e con almeno sei mesi di servizio durante il triennio di riferimento, potranno ora godere di queste specifiche competenze economiche loro dovute.
 Nel corso dell’incontro il commissario Giovanni Cavalieri, il direttore amministrativo Piero Tamponi e i dirigenti dei servizi Entrate e Fisco e Trattamento Giuridico del Personale, al fine di procedere alla liquidazione del premio di risultato, hanno concordato con i rappresentanti sindacali di categoria di adottare gli stessi criteri già utilizzati con un riscontro positivo per la dirigenza medica.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Attualità
UNIVERSITÀ
Solo Bologna e Roma fra le prime 200
 
 ROMA. Bologna al 176º posto, Roma La Sapienza al 190º. Non vanno bene le università italiane nella classifica Qs World university ranking 2010 resa nota ieri a Londra. C’è stato un miglioramento, comunque. Nelle prime duecento ora ce ne sono due, l’anno scorso c’era solo Bologna. Al primo posto Cambridge che scavalca l’americana Harvard.
 
 
 

Questionario e social

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