Venerdì 7 maggio 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 maggio 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 21
Il mare e i delfini: così si curano i sofferenti mentali
Un progetto di riabilitazione
 
Andar per mare ad avvistare i delfini. Si può curare anche così la sofferenza mentale? A quanto pare sì, visto che la delfino-terapia (già praticata nei delfinari) è una delle proposte di un progetto che sta per partire a Cagliari su 40 persone sofferenti mentali, segnalati dall’Asl 8 ai ricercatori impegnati nell’iniziativa. Ci crede anche la Regione che, tramite il Centro regionale di programmazione, ha finanziato il progetto con i 150 mila euro di una borsa di studio per giovani ricercatori (legge 7 agosto 2007). A vincerla sono la biologa Federica Maggiani, naturalista specializzata in bioacustica, e Laura Pilutzu, educatrice professionale, attualmente contrattista universitaria.
PROGETTO La ricerca, che attiene all’area delle Scienze della vita, durerà due anni, e sarà portata avanti sotto la supervisione di Mauro Giovanni Carta, docente di Psichiatria a Cagliari (Dipartimento di sanità pubblica). Due le finalità del progetto: da una parte si monitoreranno i cetacei, dall’altra si studieranno gli effetti terapeutici che sui pazienti potranno derivare dal contatto col mare e con gli stessi delfini. «I delfini sono solo una parte del nostro progetto sperimentale - spiega Federica Maggiani - utilizzeremo un gommone e una barca a vela e con un idrofono registreremo le voci e i suoni in mare. L’obiettivo è il coinvolgimento di disabili nella conoscenza dell’ambiente marino e nell’acquisizione di abilità di avvistamento delle specie marine per verificare come il contatto diretto con l’ambiente naturale contribuisca al benessere psichico dei pazienti». Al centro del progetto, dunque, c’è il contatto col mondo marino e il diretto coinvolgimento dei disabili nelle attività di monitoraggio.
GLI PSICHIATRI «Ci si attende una ricaduta positiva sulle attività relazionali - spiega il professor Carta - i disagiati mentali tendono a chiudersi in se stessi e in una situazione socializzante come questa tenderanno a interagire con gli altri, incrementando la fiducia in se stessi». In Sardegna è il primo progetto di questo tipo. «In altre parti d’Italia abbiamo avuto varie esperienze di tipo riabilitativo fondate sul mare - assicura Bernardo Carpiniello, docente di Psichiatria e presidente della Società italiana di riabilitazione psichiatrica - il loro valore è soprattutto nel miglioramento dei rapporti interpersonali: il problema è che in Italia tutte queste esperienze sono poco documentate dal punto di vista scientifico. Ma se l’intento è quello di sperimentare vie nuove di riabilitazione iniziative di questo tipo sono benvenute». (c.ra.)
 
2 – L’Unione Sarda
prima pagina
Il disegno di legge
Ma così può sparire la cronaca giudiziaria
di Leonardo Filippi *  
 
Il disegno di legge sulle intercettazioni, già approvato dalla Camera e ora all'esame del Senato, rischia di introdurre un insensato limite alla pubblicazione di tutti gli atti d'indagine e quindi sostanzialmente di annientare il diritto di cronaca giudiziaria.
Com'è noto, nel testo già approvato dalla Camera si era previsto che - una volta caduto il segreto investigativo a tutela delle investigazioni in corso - gli atti relativi alle indagini potessero venire pubblicati "per riassunto", esattamente come accade oggi. Un emendamento proposto dal relatore, invece, sopprimendo la previsione introdotta dalla Camera, se approvato, vieterebbe indiscriminatamente la pubblicazione di tutti gli atti d'indagine, che non potrebbero essere pubblicati, neanche per riassunto o nel contenuto, fino al termine delle indagini preliminari o dell'udienza preliminare.
Ciò comporterebbe un totale black out della cronaca giudiziaria, per di più impossibile da rispettare nella pratica. Si tratterebbe di una deprecabile regolamentazione che significherebbe un ritorno ai tempi bui del fascismo, quando vigeva un regime di divieto assoluto di pubblicazione degli atti relativi alle indagini giudiziarie, destinato a durare anche per anni, fino alla conclusione della fase istruttoria. Tale nuova disciplina sarebbe comunque oggi assolutamente incompatibile con il diritto costituzionale all'informazione, nel duplice senso sia del diritto dei cittadini di essere informati delle indagini su fatti di interesse pubblico, sia del dovere dei giornalisti di informare al riguardo l'opinione pubblica. Sarebbe anche un regime incompatibile con l'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che garantisce la libertà di espressione, come stabilito in diverse pronunce della Corte europea che definiscono la stampa «cane da guardia della democrazia».
La pubblicazione, in tutto o in parte, anche per riassunto o a guisa d'informazione, di atti d'indagine, ancorché non più segreti, comporta per il giornalista il reato di pubblicazione arbitraria, con una pena che sarebbe aumentata (arresto fino a due mesi o l'ammenda da euro 2000 a euro 10.000), sempre che il giornalista non concorra nel reato di rivelazione illecita di segreti inerenti a un procedimento penale, per il quale le pene sarebbero addirittura sestuplicate (reclusione fino a 6 anni).
Se a ciò si aggiunge la ventilata introduzione di sanzioni amministrative pecuniarie per l'editore (da un minimo di euro 25.800 a un massimo di euro 1.549.000) ci si rende conto che sarebbe veramente la fine della libertà di stampa in Italia.
* Ordinario di Diritto processuale penale all'Università di Cagliari
 
3 - L'Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Storia sarda, nuovo libro
 
“Sardegna e Mediterraneo. Tra Medioevo ed età moderna. Studi in onore di Francesco Cesare Casula”. È il titolo del libro che sarà presentato oggi alle 17,30 nell’aula Magna del polo umanistico dell’Università, a Sa Duchessa. Parteciperanno i rettori degli atenei di Cagliari e Sassari, Attilio Mastino e Giovanni Melis.
 
4 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 14
ministero dell’economia
Tirocini per 138 laureati: gli stage dureranno 4 mesi
 
L’opportunità di fare un tirocinio al ministero dell’Economia e delle Finanze. Saranno 138 tra laureati e laureandi a poter vivere questa esperienza. L’iniziativa è promossa dal Ministero e dalla Fondazione Crui. I posti disponibili sono in tutta Italia: 35 al sud, 93 al centro e 10 al nord. Gli stage hanno una durata di quattro mesi con inizio previsto per lunedì 20 settembre 2010.
I tirocini sono rivolti a laureati e laureandi provenienti da vari corsi di laurea di area economica, giuridica, politico-sociale, umanistica e scientifica. Il bando si rivolge ai laureati di primo livello e ai laureandi e laureati di specialistica, magistrale a ciclo unico e di vecchio ordinamento delle 32 università coinvolte. La preselezione sarà curata dagli atenei di provenienza dei candidati. Ai tirocinanti selezionati sarà riconosciuta una borsa di studio rapportata ai giorni di effettiva presenza.
L’obiettivo è quello di acquisire una conoscenza diretta e concreta del mondo del lavoro. In particolare dell’attività della Pubblica amministrazione nel settore del trattamento giuridico ed economico del personale, gestione delle risorse umane e della comunicazione, pianificazione e controllo, analisi e miglioramento dei processi e dei sistemi amministrativi anche connessi con l’innovazione tecnologica. Dal 2006, la Più, società nata dalla Fondazione Crui, gestisce le procedure operative e di selezione di 15 programmi di tirocinio promossi da aziende ed enti pubblici.
Le domande scadono lunedì 17 maggio. Per avere ulteriori chiarimenti è possibile scaricare il bando dal sito internet http://tirocini.theprimate.it e visitare il forum dedicato al programma di tirocinio. ( al. co. ) 
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
appuntamento
Multiculturalità, oggi conferenza dell’Unicef
 
Geneviève Makaping stasera in città per parlare di multiculturalità agli studenti dell’ateneo cagliaritano.
La scrittrice di origine camerunense, autrice del saggio-biografia “Traiettorie di sguardi” terrà una lezione speciale nell’ambito della sedicesima edizione del “Corso multidisciplinare di educazione allo sviluppo” promosso dall’Unicef di Cagliari.
L’appuntamento è fissato per le 18 nell’aula magna del corpo aggiunto della Facoltà di Scienze della formazione. ( p.l. ) 

 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 55 - Cronaca
«Ci salveranno la cultura e gli infermieri» 
Il commissario Cocco: la rinascita passerà attraverso due nuovi master 
VALERIA GIANOGLIO 
 
 NUORO. Difende come un leone il futuro dell’università a Nuoro, annuncia la nascita di due nuovi master nel campo turistico-economico e dell’amministrazione pubblica, e sfodera anche la grande novità che partirà dal prossimo novembre: vista la valanga di richieste degli anni passati e il successo dell’iniziativa precedente, dopo l’estate a Nuoro partirà un nuovo corso di diploma universitario per sessanta aspiranti infermieri.
 Più che un “commissario liquidatore” nominato dal tribunale per chiudere l’ateneo barbaricino, Salvatore Cocco sembra l’ultimo e combattivo paladino di un polo che arranca tra qualche difficoltà ma che si aggrappa anche ad altrettante speranze di ripresa. E a una certezza: la nascita di un nuovo organismo che unirà Nuoro a Oristano dal 1 gennaio 2011.
 Nell’attesa, tuttavia, gli studenti fanno i conti con problemi più terra terra. Si chiamano “corso di laurea in scienze dell’amministrazione” e di “servizio sociale”. Entrambi sono a esaurimento, condannati a morte non appena gli ultimi loro iscritti conquisteranno la laurea. Una parte di loro, ovvero i futuri assistenti sociali made in Barbagia, proprio qualche giorno fa, attraverso il giornale, hanno manifestato la loro profonda delusione in proposito.
 Salvatore Cocco lo ammette che su questo fronte, lui, non poteva fare molto per cambiare le cose. «Quando mi hanno dato questo incarico - spiega - i giochi erano già fatti, quei due corsi erano stati destinati alla chiusura per questioni muneriche, di precisi coefficienti». Ma poi rivela anche cos’è che gli è scattato dentro, in questo primo anno esatto di lavoro al timone di un’ateneo che tenta con tenacia di rimanere a galla. «Mi avevano dato le chiavi per chiudere - dice - Il 5 maggio 2009 era questo, di fatto, l’incarico che mi era stato assegnato dal tribunale come commissario liquidatore. Ma poi ho convocato l’assemblea dei soci e ho constatato che la volontà era ben diversa e devo anche riconoscere che molti politici mi sono stati di grande aiuto». Cocco è ottimista, dunque, sul futuro dell’ateneo nuorese, e ci tiene a dirlo. Ricorda che i numeri, sinora, non sono quelli di un’università morta: ci sono circa 750 studenti, divisi tra Scienze forestali e ambientali, una sessantina che scalpitano per diventare infermieri, e due master nuovi di zecca nel campo turistico-museale e in quello amministrativo che partiranno da novembre.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Cagliari
Ricercatori per una settimana 
Iniziativa del Centro marino e del Cnr che coinvolgerà una cinquantina di studenti di due scuole di Civitavecchia 
 
 ORISTANO. Vivere una settimana da ricercatore. Sarà una esperienza unica in un ambiente unico quella che 45 studenti di due scuole superiori di Civitavecchia, il Liceo Scientifico Galileo Galilei e il Liceo Classico padre Alberto Guglielmotti, vivranno tra domani e mercoledì della prossima settimana tra le lagune e le spiagge del Sinis grazie al Progetto Mare Nostrum.
 Si tratta di un progetto promosso dall’Università della Tuscia di Viterbo e dallo Iamc (Istituto per lo studio del’ambiente marino e costiero) del Cnr di Torregrande in collaborazione col Centro Marino Internazionale.
 Il progetto, che è stato presentato dal responsabile dell’Iamc Angelo Perilli e dal direttore del Centro marino Paolo Mossone nel corso di una conferenza stampa, coinvolgerà per una giornata anche gli alunni della IV E del Liceo scientifico Mariano IV di Oristano.
 L’iniziativa ha come obiettivo la diffusione della cultura scientifica tra gli studenti delle scuole superiori e cercherà di farlo dimostrando anche l’importanza della ricerca applicata nello sviluppo di un territorio.
 In particolare, gli studenti di Civitavecchia saranno protagonisti di un percorso fomativo che affronta tutte le fasi della ricerca, dalla lezione teorica alla raccolta sul campo dei dati e dei campioni e alla loro analisi in laboratorio per finire con la presentazione dei risultati raggiunti.
 Gli studenti saranno divisi in due gruppi, uno si occuperà degli spetti oceanografici e geologici, l’altro di quelli più strettamente biologici.
 Momento clou della iniziativa sarà la giornata di martedì 11 con lo scaambio di esperienze tra gli studenti di Civitavecchia e i loro colleghi di Oristano.
FGP 
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Gallura
Promossa la città dei giovani 
«Gli olbiesi? Sono dinamici, estroversi e affamati di saperi» 
La ricerca dell’Università sarà presentata domani durante la Giornata dell’Europa 
 
OLBIA. Città giovane, dinamica, estroversa e affamata di saperi. L’Università di Sassari promuove Olbia. Per oltre un anno il capoluogo è stato al centro di un’indagine accurata del Centro studi urbani dell’ateneo turritano. Un’analisi dettagliata della gioventù made in Olbia fortemente voluta dall’amministrazione Giovannelli con l’obiettivo di comprendere le problematiche del mondo giovanile.
 Il lungo lavoro, curato dai docenti Antonietta Mazzette, Patrizia Patrizi e Camillo Tidore col supporto di Romina Deriu, sarà presentato al domani alle 10.30 all’Expo durante la Giornata dell’Europa. Ad aprire i lavori il sindaco Gianni Giovannelli e il parlamentare europeo Giommaria Uggias. Il rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, presiederà la presentazione del lavoro del Centro studi urbani. «La ricerca ci consente di avere un quadro della realtà giovanile olbiese - ha detto Giovannelli -, da cui sono emersi i tratti caratteristici del rapporto tra giovani, territorio e comunità, le loro specificità e la soddisfazione rispetto ai servizi e alle opportunità attualmente offerte». Camillo Tidore ha illustrato il lavoro: «Oggi Olbia sta vivendo quel che gran parte della Sardegna ha vissuto trenta anni fa. Qui si ha una crescita demografica in controtendenza con Cagliari e soprattutto con Sassari, che a breve avrà una media di età di 60 anni. Olbia, invece, non corre questo rischio, è una città giovane. I ragazzi hanno dimostrato di essere affamati di conoscenza, di saperi. Soprattutto le donne, più concentrate sull’importanza della cultura e della formazione. Inoltre, Olbia è una città molto aperta all’esterno. L’unica nota stonata è la scarsa fiducia che gli imprenditori sembrano avere verso i giovani olbiesi. Dal canto loro, i giovani, a un posto fisso per 12 mesi, sembrano preferire la stagionalità e i suoi stipendi più alti». Domani anche la premiazione di un concorso fotografico per l’anno europeo indetto dal Comune. A fare gli onori di casa sarà Gianna Masu, responsabile di Eurodesk.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Oristano
Orientamento giovanile 
Sorgono, iniziativa «Clou» con Mastino 
 
 SORGONO. Autorità universitarie in trasferta nel cuore dell’isola per illustrare gli indirizzi che i giovani studenti del Mandrolisai dovranno seguire nel loro futuro formativo. L’iniziativa si chiama Clou, acronimo di “Carriera, Lavoro, Orientamento, Università”. Occuperà l’intera giornata a Sorgono nella sala dell’Istituto agrario dalle ore 10. Interverranno l’assessore provinciale Siro Poddie e il rettore dell’università di Sassari Attilio. Alle 11 l’inaugurazione degli stand informativi. Assieme ai docenti delle università di Sassari, Nuoro e Oristano, ci saranno anche rappresentanti di carabinieri, polizia, esercito, vigili del fuoco, finanza e corpo foresrale. Dalle 14 alle 17 gli workshop tematici. (g.m.s.)
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
BANDO EUROPEO 
Le politiche per l’innovazione vinte dal Crenos 
 
 CAGLIARI. Il Centro ricerche economiche nord sud-Università di Cagliari e Sassari (Crenos) diventa internazionale. L’istituto di ricerca ha infatti vinto un bando con il progetto Kit (Knowledge, Innovation, Territory) finanziato dal programma Espon per lo studio delle politiche di innovazione. Il progetto è stato presentato con un partenariato che include il Politecnico di Milano e altre università europee di primo livello come il Grup d’Analisi Quantitativa Regional (Università di Barcellona) e la London School of Economics. I ricercatori del Centro, diretto da Stefano Usai, studieranno le politiche relative all’innovazione con l’obiettivo di fornire indicazioni ai decisori pubblici europei, nazionali e locali, analizzando i processi di diffusione della conoscenza e dell’innovazione nello spazio europeo allargato. Il progetto durerà due anni ed è stato finanziato con 750mila euro, parte dei quali riservati al gruppo di lavoro del Crenos coordinato da Raffaele Paci, che porterà avanti un aspetto specifico della ricerca mediante analisi empiriche sui principali trend nello sviluppo innovativo delle regioni. Lo studio si rivolge ai trentadue Paesi destinatari del programma Espon, l’Osservatorio del territorio europeo.
 
 
 
 

Questionario e social

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