Venerdì 30 aprile 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 aprile 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  


L’UNIONE SARDA
1 - Università, Master and back
2 - Cittadella universitaria, la Croce Rossa si presenta agli studenti
3 - Molentargius. Un pool di esperti lavorao al Piano del Parco 
  
LA NUOVA SARDEGNA
4 - Sassari. Start Cup, parte una nuova sfida
5 - «Science tv» in Gallura col professor Deiana
6 - Sassari. Convegno di cori e orchestre universitarie
7 - Bristol. Più facile curare il cuore, scoperta di un sassarese
8 - S.Antioco. Stage università di Scienze gastronomiche di Pollenzo
  
IL SARDEGNA
9 - Università. Bandi di selezione per il master and back
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 
 
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 22
Università, Master and back
L'Università ha reso pubblici gli ultimi bandi di selezione rivolti a giovani laureati inseriti nelle “Vetrine Candidati” pubblicate nell'ambito del “Master and Back, percorsi di rientro anno 2009”. La documentazione necessaria per la presentazione delle domande è scaricabile dal sito www.unica.it/concorsi nelle sezioni “Selezioni per personale tecnico e amministrativo” e “Selezioni per assegni di ricerca”. Le domande di partecipazione devono pervenire entro le 13 del 5 maggio. I colloqui si terranno il 12 maggio. L'ufficio concorsi, in via Università 40, è aperto per la ricezione delle domande dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle 16 alle ore 17. Per informazioni: 070/6752375 - 2055 - 2322.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 22
cittadella universitaria
La Croce Rossa si presenta agli studenti
Prosegue oggi, dalle 9,30 alle 15,30, la manifestazione a sostegno della Croce Rossa tra gli studenti universitari. L'iniziativa si svolge nel piazzale interno della Cittadella Universitaria di Monserrato.
Il comitato regionale della Croce Rossa Italiana, con la collaborazione di tutti i suoi volontari ha organizzato la due giorni iniziata ieri e che si concluderà oggi. L'iniziativa si sta svolgendo anche in altre città: Catania, Bologna, Roma, Milano, Padova e Napoli. Oltre agli studenti universitari, possono partecipare tutti i cittadini che potranno visitare gli stand allestiti per l'occasione, e dove sarà possibile raccogliere informazioni e materiale illustrativo sull'attività della Croce Rossa grazie alla presenza dei volontari dell'associazione.
 
 
3 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 23
L'inchiesta. Pronta da tempo la prima bozza del progetto urbanistico per l'area umida
Parco, il nodo-abusivi blocca il piano
Il destino di Molentargius legato a quello di Medau su Cramu
Un pool di esperti sta lavorando al Piano del Parco dal 2006: esiste una prima bozza, ma il varo del documento finale è ancora lontano.
Il rischio, neanche tanto remoto, è di un Tuvixeddu-bis: «Sono coinvolti quattro Comuni, la Provincia, ci sono molti interessi in gioco: è difficile mettersi d'accordo». Marco Loddo, direttore generale di Molentargius, sa bene che il Piano del Parco, di cui a cadenze regolari viene dato per imminente il varo, è ancora lontano. «Diciamo che siamo in fase di riflessione», racconta al telefono con il tono di chi sa benissimo che la procedura è ancora in alto mare. Al momento esiste una prima bozza del documento, abbastanza tecnica, che prevede la «ricognizione della situazione esistente», una proposta di divisione in zone e una parte normativa. Si sorvola per adesso sul vero nocciolo, cioè Medau su cramu, rione (nato abusivo e elevato negli anni a quartiere residenziale) dove vivono quasi mille persone.
IL PIANO Secondo una ricerca del Dipartimento di ingegneria del territorio dell'Università, tra stagni e canneti sono stati tirati su 200 mila metri cubi (il 64% sono case, il 24% attività produttive, 12% maneggi e attività rurali), che occupano però meno dell'un per certo dei 1600 ettari del Parco. Le immagini aeree analizzate dagli esperti (il progetto è coordinato da Francesco Carrer, Franco Piga, Rita Cannas, Marco Cadinu, Fausto Pani e Antonio Sanna) hanno evidenziato che la maggior parte degli edifici sono stati costruiti tra il 1979 e il 1992. Quasi tutti con pozzi neri, che da trent'anni impregnano i terreni dell'oasi, gomito a gomito con le Saline.
LE IPOTESI Il problema è: che cosa fare di questo quartiere che come tutti gli altri vive, inquina, fa rumore e lavora in mezzo ai nidi dei fenicotteri e a un ecosistema dall'equilibrio delicatissimo? Su questa domanda si è arenato il destino del Piano e in fondo anche quello del Parco. «La prima ipotesi, quella dell'esproprio totale, magari con la concessione di una cubatura identica in un altro luogo, è la più difficile: sarebbe una deportazione di massa, non credo sia possibile», spiega Gigi Ruggeri, sindaco di Quartu e presidente dell'Ente che governa Molentargius. «Bisognerà accettare l'aspetto residenziale. Magari creando un accesso esclusivo per chi ci vive, in modo da limitare il traffico». Del Piano si occuperà la nuova assemblea del Parco, dopo l'estate. «Per l'Asinara hanno impiegato sei anni», fa notare il direttore (pro tempore) Loddo. Questo significa che per avere lo strumento di pianificazione dell'oasi cagliaritana, si può ancora aspettare: in fondo ci si sta lavorando solo dal 2006.
Michele Ruffi

 



 
LA NUOVA SARDEGNA

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
L’Università è campione in carica del prestigioso premio nazionale per l’innovazione 
Start Cup, parte una nuova sfida 
Ricerca e impresa insieme per scoprire e sostenere giovani talenti 
SASSARI. Da una parte l’università, dall’altra l’impresa, al centro un’idea vincente da promuovere e realizzare. Si chiama Start Cup e premia i migliori talenti delle accademie italiane. L’iniziativa, alla terza edizione, è stata presentata dal rettore Attilio Mastino.
Reduce dal successo dell’anno scorso, l’università di Sassari, campione in carica del prestigioso Premio nazionale per l’innovazione, si prepara a raccogliere la sfida per l’edizione 2010. Start Cup nasce a Bologna qualche anno fa con l’intento di stabilire un contatto tra università e impresa. Si tratta di un concorso nazionale a cui partecipa buona parte delle università italiane. Il principio animatore di questa competizione è che un’idea non deve restare un sogno nel cassetto. Se è meritevole, deve poter essere promossa e realizzata nel minor tempo possibile. Per farlo occorre capire come può diventare impresa e perciò deve essere valutata dagli specialisti di settore. Così è possibile contare su una vetrina in cui esporre nel modo giusto il prodotto perché potenziali partner e/o finanziatori possano vederla e farla propria. L’aspetto più importante infatti non è tanto il premio in denaro, quanto l’assistenza tecnica fornita dagli esperti nella fase di preparazione. L’autore del progetto, che deve essere innovativo, viene seguito passo passo nella redazione del business plan sui cui si gioca la possibilità di essere selezionati nella fase regionale. Preziosa, in questa fase, l’assistenza fornita dagli esperti dell’Unione giovani commercialisti di Sassari. Dopo un percorso di qualche mese, i primi tre classificati di ogni regione accedono alla finale del Premio nazionale dell’innovazione che viene assegnato a fine anno a Palermo. La formula è stata sperimentata con successo. La Sardegna si è fatta onore visto che è campione in carica con Bioecopest, neo-impresa biotecnologia avviata da tre giovani sardi vincitori dell’edizione 2009. Numeri importanti, quelli della Start Cup Sardegna, se si considera che nelle edizioni precedenti (2008-2009) sono state raccolte 98 idee di business, di cui 40 a Sassari, 204 gruppi partecipanti, 15 business plan presentati (7 a Sassari), quattro imprese create con il sostegno dell’università di Sassari, 45 mila euro di premi, 110 partecipanti ai seminari propedeutici e un primo classificato al Pni di Palermo. Che la competizione sia importante lo prova non solo l’interesse mostrato da Confindustria, ma anche il fatto che il Comune abbia previsto risorse specifiche all’interno del Piano strategico. Start Cup Sardegna, promosso dalle università di Sassari e Cagliari nell’ambito della rete regionale InnovaRe, ha allestito anche un sito, www.startcupsardegna.it, in cui si trovano tutti dettagli per partecipare al concorso.
Antonio Meloni
 
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
«Science tv» in Gallura col professor Deiana 
E i ricercatori di Akea arrivano con i reporter 
OLBIA. I ricercatori del progetto Akea (A kent’annos) che studiano i centenari in Sardegna saranno questa mattina in Gallura, più precisamente arriveranno a Olbia e Telti, e con loro arrivano i giornalisti.
L’equipe di medici e biologi, diretta da Luca Deiana, docente della facoltà di Medicina e chirurgia all’università di Sassari, con il «Laboratorio mobile della longevità» si recheranno a casa di quattro centenari (due olbiesi, altrettanti teltesi).
I ricercatori dell’università di Sassari da 10 anni indagano sul fenomeno della longevità in Sardegna contribuendo alla sua divulgazione nel mondo.
Ultimamente si sono dotati di un laboratorio mobile di analisi cliniche e «visitano» a domicilio i centenari dell’isola per la raccolta di informazioni mediche preziosissime.
Con l’equipe saranno presente in Gallura anche alcuni giornalisti francesi di «Science tv» che riprenderanno le fasi della ricerca del progetto Akea, e le prove che verranno effettuate per la valutazione dello stato di salute dei centenari che saranno intervistati.
In passato, proprio in Gallura, la stampa internazionale, si era occupata di Pasquale Frasconi, ultracentenario di Aglientu, anch’esso partecipante allo studio sugli «arzilli nonnini» che popolano l’isola. (t.s.)
 
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Il punto sul protocollo d’intesa siglato due anni fa 
Cori e orchestre universitari: oggi un convegno e un concerto 
SASSARI. Oggi dalle 9 nell’aula magna dell’Università secondo convegno nazionale dei Cori e delle Orchestre universitarie italiane sul tema “Ricerche e nuove proposte a due anni dal Procollo d’intesa”. Al convegno parteciperanno delegazioni provenienti dagli atenei di tutta Italia. Scopo dei lavori sarà discutere dei vari aspetti legati all’esperienza dei Cori e delle Orchestre Universitarie Italiane con particolare riguardo al ruolo delle attività extracurriculari musicali nella formazione degli studenti e del personale universitario. I relatori si propongono di condividere le esperienze maturate in varie parti d’Italia per consentire la promozione di iniziative unitarie che possano portare al riconoscimento delle attività musicali con crediti formativi per gli studenti. I lavori del convegno si inseriscono nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa siglato dalle Università di Sassari, di Modena e di Reggio Emilia nel 2008. Ad oggi hanno aderito al Protocollo anche altri atenei italiani tra cui Bolzano, Camerino, Cassino, Genova, Macerata, Milano, Milano Bicocca, Perugia, Salento e Salerno.
Stasera alle 21,30 sempre nell’aula magna dell’università Concerto per la città, parteciperanno i Cori delle Università di Modena e Reggio Emilia, Salerno e Sassari. Le rappresentative corali saranno accompagnate dalla pianista sassarese Paola Cossu che aprirà il concerto con brani tratti dal suo repertorio. Il concerto sarà gratuito ed occasione per offrire un momento di cultura e svago. Il Coro dell’Università di Sassari ha iniziato la sua attività nel 1999, sotto la direzione del Maestro Daniele Manca, come Coro degli studenti dei corsi di musica. Nel 2001 è nato il Coro del personale dell’Università di Sassari, diretto dal Maestro Michele Cossu. Nel 2005 le due realtà si sono fuse nell’attuale Coro dell’Università di Sassari. Il Coro Universitario è attualmente costituito da 30 elementi.
 
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 42 - Cultura e Spettacoli
Più facile curare il cuore
A Bristol la scoperta di un cardiologo sassarese 
Il gruppo di studio di Paolo Madeddu ha ricavato cellule staminali dai vasi sanguigni 
FEDERICO SPANO 
SASSARI. Nuovo importante passo avanti nella ricerca sulle staminali. Un gruppo di ricercatori, guidato dal cardiologo sassarese Paolo Madeddu, 57 anni, ordinario all’università di Bristol, in Inghilterra, è riuscito a estrarre questo tipo di cellule dai vasi sanguigni rimossi durante le operazione di bypass. Una tecnica che potrebbe permettere di far crescere nuovi vasi sanguigni, al posto di quelli ostruiti che non consentono l’afflusso di sangue e ossigeno al cuore.
Ad annunciare l’importante scoperta scientifica, che potrebbe trovare applicazioni cliniche in tempi ragionavolmente brevi, è stato l’Observer il 25 aprile scorso.
I risultati della ricerca di Madeddu, già pubblicati sulla rivista Circulation, potrebbero portare a una nuova tecnica per riparare i cuori danneggiati dagli infarti.
La notizia è stata riportata lunedì scorso anche sui principali quotidiani italiani, come il Corriere e il Sole 24 Ore. I risultati, per il momento, provengono solo da sperimentazioni sui topi da laboratorio, ma gli scienziati sostengono che l’innovativa terapia a breve potrebbe essere applicata anche sugli esseri umani.
Questa cura potrebbe essere utile anche per pazienti che hanno subìto un attacco coronarico a causa di una scarsa irrorazione del cuore, proprio per la specifica capacità delle staminali di creare nuovi vasi che andrebbero a sopperire a quelli parzialmente occlusi.
«Abbiamo scoperto che il materiale di scarto della vena usata dal chirurgo per effettuare il bypass coronarico in pazienti con infarto contiene cellule staminali pericitarie - ha riferito a Salute24 il professor Madeddu che guida la divisione di Experimental Cardiovascular Medicine Division del Bristol Heart Institute (Bhi) -. Che possono essere espanse in laboratorio sino a ottenere milioni di cellule, un numero sufficiente per la terapia cellulare nello stesso soggetto. Le cellule, iniettate in topi con occlusione di una arteria, generano nuovi vasi e accelerano la guarigione del muscolo ischemico - ha commentato lo scienziato -. Esse conservano queste proprietà anche dopo il congelamento, aprendo alla possibilità di stoccaggio per lunghe conservazioni».
Il gruppo guidato da Paolo Madeddu, che per alcuni ha diretto la sezione Tecnologie biomediche e terapia genica dell’Istituto nazionale di biostrutture e biosistemi, a Osilo - ha scoperto che è possibile prelevare cellule staminali anche dalle vene di pazienti ultraottantenni. Un risultato inaspettato e ritenuto «straordinario» dagli stessi ricercatori. Da queste cellule, in futuro, si sarà in grado di predisporre cure ad hoc: ogni paziente, dopo un attacco cardiaco, potrebbe essere trattato direttamente con le proprie cellule.
«Le tappe successive della nostra ricerca sono la ottimizzazione della procedura in modo da poter usare le cellule nella clinica - ha concluso Madeddu -. In teoria un possibile uso pratico dei risultati di queste ricerche potrebbe essere relativamente veloce, potremmo arrivarci in un paio di anni».
Grazie a questa tecnica, infine, si supera un problema etico: non sarà necessaria la distruzione di embrioni per il prelievo delle staminali.
  
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Cagliari
L’arte della birra, del vino e del pane 
Sant’Antioco, stage dell’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo 
CARLO FLORIS 
SANT’ANTIOCO. Stage in Sardegna, a cura della condotta locale Slow Food per l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in Piemonte, per una ventina di ragazzi provenienti da tutta Italia, tra i quali una studentessa nuorese, ma anche da Spagna, Turchia, Lettonia, Russia, parte della classe del primo anno, in tutto circa ottanta studenti, che frequentano il corso triennale per la laurea breve sulla scienza del cibo. Nel Sulcis gli studenti, accompagnati dalla tutor Veronica Fernandez, hanno approfondito alcuni temi, in particolare: la panificazione, grazie ad un laboratorio tenuto dai panifici Calabrò nei locali della birreria Rubiu a Sant’Antioco, il processo di fabbricazione della birra, nello stesso birrificio e, nel corso di alcune visite alle cantine del territorio e soprattutto per seguire il processo di vinificazione del Carignano del Sulcis, sono state visitate sia la Sardus Pater, come Santadi, Mesa, ma anche altre cantine come Feudi della Medusa ed Argiolas. «Nella giornata sul pane - ha detto Tiziana Cuccu titolare della birreria Rubiu, che ha fornito l’aula per le lezioni - le ragazze hanno potuto seguire sia le tecniche di panificazione moderne, attraverso le lezioni dei titolari e degli operatori del panificio Calabrò, sia il processo di preparazione dei coccois per la Sagra di Sant’Antioco. Sono tecniche di lavorazione molto antiche che vengono tramandate in alcune famiglie e che alcune signore sono state disponibili ad insegnare». Le ragazze ed i ragazzi sembrano essersi divertiti molto e anche appassionati alla creazione dei pani per il santo con tutti i loro minutissimi cornetti e a preparare le diverse figure con il pane. Nella seconda giornata invece si è seguito tutto il processo di fabbricazione della birra. A partire dal malto, generalmente di produzione tedesca e con il contributo di tutti gli ingredienti, compreso il frumento per le birre bianche e passando per gli aromi, dal coriandolo al cardamomo. «Il nostro è un birrificio giovane - dice Tiziana Cuccu - operiamo appena da un anno, e una parte notevole della nostra attività è relativa alla sperimentazione. Le ragazze ed i ragazzi si sono rivelati uditorio attentissimo e molto esperto che ha voluto approfondire le diverse fasi di preparazione e ci è molto piaciuto lavorare con loro. Credo sia molto importante far conoscere la Sardegna anche come giacimento culturale gastronomico e non solo per il maialetto e per il pecorino. Spero che la collaborazione con l’università del gusto possa proseguire nel tempo».
Come ha spiegato Veronica Fernandez le classi ogni anno svolgono cinque viaggi territoriali della durata di circa 15 giorni, dedicati a particolari temi come ad esempio la pasta o il caffè, e due in ambito europeo, le classi vengono divise e gli studenti affrontano in piccoli gruppi i diversi temi.

 

 



E POLIS - IL SARDEGNA
 
Grande Cagliari - Pagina 26
Università
Bandi di selezione
per il master and back
L'Università ha pubblicato gli ultimi bandi di selezione per il progetto “Master and Back”. Previsto l'inserimento nell'Ateneo con la modalità dell'assegno di ricerca (20 posti), del contratto co.co.co (4 posti) e del contratto a tempo determinato (3 posti). La documentazione è scaricabile dal sito www.unica.it/concorsi nelle sezioni “Selezioni per personale tecnico e amministrativo” e “Selezioni per assegni di ricerca”. Le domande devono pervenire entro e non oltre le ore 13 del 5 maggio. I colloqui si terranno il 12 maggio, salvo variazioni, da comunicare il 10 maggio. L'ufficio Concorsi, in via Università 40, è aperto per la ricezione delle domande dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle ore 16 alle ore 17. Per qualunque informazione: Ufficio Concorsi, 070/6752375 – 2055 – 2322.

 

 
 

Questionario e social

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