Giovedì 22 aprile 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 aprile 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
università
Scontro tra rettore e sindacati sull'incontro convocato per oggi
 
È scontro tra i sindacati e il rettore dell'Università di Cagliari Giovanni Melis. Al centro della polemica una richiesta dei sindacati ignorata dai vertici dell'ateneo. Anche se nella tarda serata di ieri c'è stata una riparazione.
LA VICENDA Il 9 aprile scorso, Flc–Cgil, Cisl, Uil, Csa/Cisal e Confsal/Cisapuni hanno inviato un documento unitario che «censurava il comportamento della parte pubblica sui principali temi di contrattazione: progressioni economiche orizzontali, valutazione, avvio della contrattazione per il 2010». Dopo quella richiesta, l'amministrazione universitaria ha deciso di convocare una riunione per oggi. Tuttavia, secondo i sindacati, dall'ordine del giorno sarebbero rimaste fuori le richieste avanzate dai rappresentanti dei lavoratori.
«La proposta di incontro per affrontare temi specifici di contrattazione integrativa è stata ignorata e viene invece inviata una convocazione per fornire un'informazione preventiva su una riorganizzazione degli uffici già definitiva, perché deliberata dal Cda», spiegano i sindacati. Da qui la decisione di non partecipare all'incontro di oggi, nonostante la disponibilità per un confronto.
LA REPLICA Nella mattinata di ieri, tuttavia, secondo quanto riferito dall'ufficio stampa, è stato rivisto l'ordine del giorno dell'incontro. «L'integrazione della convocazione, spedita nel pomeriggio, pone rimedio al disguido tra le parti, e prevede le progressioni orizzontali 2009 e 2010, valutazione e produttività 2009 e la contrattazione integrativa 2010». 
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 57
Il Comune conquista il faro dei Cavoli
Villasimius. Dopo il restauro ospiterà un centro internazionale di biologia marina
La consegna sottoscritta ieri con l'agenzia del Demanio
L'accordo è ora ufficiale, il grande faro dell'Isola dei Cavoli è stato consegnato dall'Agenzia del Demanio al Comune di Villasimius
 
Il faro dell'isola dei Cavoli passa nelle mani del Comune. La consegna ufficiale del vecchio edificio costruito dai Piemontesi sui ruderi di un'antica torre agaronese, affidato per anni all'Università ma da tempo inutilizzato, è stata ufficializzata ieri mattina negli uffici dell'agenzia del demanio. Dieci minuti prima della sottoscrizione, era stato proprio l'Ateneo cagliaritano a rinunciare al bene, restituendolo al legittimo proprietario.
IL PROGETTO Si concretizza così un progetto che l'amministrazione municipale di Villasimius e d'Area marina protetta inseguivano da anni. «Si chiude un capitolo per riaprirne subito un altro», commenta il sindaco Tore Sanna. «Ora il demanio dovrà comunicarci l'onere concessionario, dovrebbe aggirarsi sui trentamila euro l'anno anche se il canone ricognitivo per un ente pubblico è compreso tra i tremila e i quindicimila. Il Demanio dovrà anche fissare il periodo di concessione», precisa Bruno Besalduch, responsabile dell'ufficio tecnico comunale e responsabile del procedimento per questo primo lotto.
«Un passo importante e indispensabile per poter avviare immediatamente i lavori di restauro degli edifici», avverte Sanna. La gara d'appalto è stata chiusa recentemente con l'affidamento dei lavori a una associazione d'imprese formata da due società della provincia di Nuoro. «Da spendere c'è circa un milione, i lavori veri e propri, con ribasso d'asta, costeranno seicento mila euro. Nel concreto, di tratterà di avviare il restauro conservativo dell'edificio che ha urgenti necessità di intervento per le sue brutte condizioni da un punto di vista statico. Nei muri, come si usava in passato, erano state inserite catene e assi di ferro per garantire il rinforzo delle pareti, ma queste strutture sono arrugginite e dovranno essere eliminate. Demoliremo anche frammenti recenti che stanno pesando sulle volte a crociera», spiega Besalduch.
Intanto già lunedì sarà firmato il contratto con l'impresa. Sei mesi di tempo (solo a luglio e agosto il cantiere sarà temporaneamente chiuso) e il vecchio, immenso faro dei Cavoli tornerà a nuova vita per diventare la “casa” di un centro internazionale di biologia marina. «Grazie alla celerità con cui ha operato la direzione dell'Agenzia del demanio di Cagliari - spiega il sindaco di Villasimius - abbiano potuto completare l'accordo e evitare di perdere i finanziamenti comunitari».
IL RESTAURO Non resta dunque che attendere la fine del restauro per poter avviare il secondo progetto per allestire i laboratori. E soprattutto vedere all'opera i ricercatori che arriveranno a Villasimius da tutto il mondo per occupare il faro da novembre a marzo, mentre nel resto dei mesi i locali si trasformeranno in un centro di educazione ambientale.
A. PI. 
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Talassemia, terapia genica su un sardo
Il primario: la cura consentirà di guarire definitivamente
Microcitemico. A fine anno negli Usa via alla sperimentazione contro la malattia
Grazie a un accordo tra il Microcitemico e un Centro americano si annunciano importanti novità nella cura della talassemia
 
La battaglia per sconfiggere la talassemia passa dal Microcitemico. Con tutta probabilità sarà sardo il paziente che si sottoporrà per la prima volta alla sperimentazione della terapia genica. Il volontario, tra fine anno e inizio 2011, sarà ospite di un centro americano specializzato nel trattamento della patologia.
Renzo Galanello, 62 anni, è il direttore della Clinica pediatrica dell'ospedale di via Jenner, centro di riferimento unico in Italia, riconosciuto dall'Organizzazione mondiale della sanità. Dopo la laurea a Perugia, nel 1978 si specializza in Puericultura a Sassari. Da allora lotta con passione contro la talassemia. Nel suo studio di via Jenner, al secondo piano di un edificio dai colori dell'arcobaleno, racconta passato, presente e futuro della talassemia.
IL FUTURO La ricerca per combattere la beta talassemia ha fatto passi da gigante. Com'è l'orizzonte? Galanello accenna un sorriso, più loquace di mille parole. «Per il momento la malattia si può sconfiggere definitivamente solo con il trapianto di midollo osseo. Un intervento non sempre realizzabile per una serie di fattori: il più importante è la carenza di donatori specifici (normalmente sono i familiari)». Ci sono altre strade per domare la talassemia? Galanello dosa le parole, sa bene che creare false aspettative può essere più dannoso della malattia stessa. «Il futuro si chiama terapia genica. In Francia un paziente malato di talassemia è guarito grazie a questa nuova cura, della quale si conoscono i risultati». In che modo è coinvolta la Sardegna? «Il nostro Centro ha un accordo con lo Sloan-Kettering Cancer Center di Manhattan. Abbiamo siglato un programma che prevede, tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo, la sperimentazione su un paziente che con molta probabilità sarà scelto tra i volontari sardi». Cos'è la terapia genica? «In sostanza, sostituiamo con dei trasportatori, dei virus modificati, il gene talassemico con un gene normale all'interno delle cellule staminali che producono globuli rossi». Quanto dura la terapia e, soprattutto, quando potrà diventare un intervento di routine? «Si capisce se tutto è andato bene nell'arco di sei-otto mesi. Per quanto riguarda la pratica, ci vorranno almeno dieci anni prima che diventi consolidata».
IL PRESENTE Il presente della talassemia è il risultato di una serie di successi che hanno cambiato radicalmente la vita dei pazienti. Al Microcitemico vengono seguiti 500 dei circa mille sardi affetti dalla malattia. «Per loro - precisa Galanello - è cambiata la qualità e la quantità di vita». Tradotto? «Grazie a una terapia mirata e personalizzata con alcuni farmaci e con una serie di protocolli internazionali riusciamo a rimuovere il ferro introdotto in eccesso con le trasfusioni. Con la risonanza magnetica, poi, misuriamo il sovraccarico di ferro nel cuore e nel fegato. Un aspetto fondamentale: la principale causa di morte dei talassemici è la cardiopatia».
I CONSIGLI Renzo Galanello non si stancherà mai di dirlo. «Tutte le coppie prima di concepire un figlio devono sottoporsi al test: lo stato di portatore, il 10 per cento dei sardi lo è, non comporta nessun segno clinico. È importante effettuare gli esami in uno dei 12 centri specializzati della Sardegna: solo in queste strutture viene fornito anche un servizio di consulenza genetica che spiega come affrontare tutte le eventuali situazioni». Chi è a rischio? «Due portatori hanno il 25 per cento di probabilità di procreare a ogni gravidanza figli malati». La soluzione è l'aborto? «Sino a poco tempo fa era una delle pratiche più diffuse: in un anno nascevano 3/4 bimbi malati, oggi siamo a 10/13. Grazie alle nostre consulenze genetiche valutiamo con la coppia la possibilità di portare avanti la gravidanza vista le aspettative di vita dei ragazzi talassemici o ricorrere ad alternative come la fecondazione artificiale o l'adozione».
ANDREA ARTIZZU
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Tempio Pagina 21
tempio
Dai libri all'ufficio: tirocinio in Comune per neolaureati
 
Un tirocinio di formazione ed orientamento formativo della durata di un anno negli uffici del palazzo comunale. È questa l'iniziativa adottata dall'amministrazione comunale rivolta a stagisti neo laureati, che abbiano conseguito il diploma di laurea da non più di diciotto mesi. Gli uffici comunali che apriranno le loro porte ai giovani saranno quello della segreteria, dell'archivio e del protocollo. Lo stage presso l'ente vuole essere un'opportunità di completamento della formazione accademica ed un momento utile per lo sviluppo degli interessi del neo - dottore, all'interno di uno specifico contesto lavorativo professionale. L'esperienza di tirocinio è anche un'occasione importante per applicare e verificare modelli e schemi concettuali, appresi durante il corso di studio, alla realtà operativa di un ente pubblico. Lo scopo primario dello stage è quello di far acquisire, ai lavoratori del domani, i meccanismi e le logiche di funzionamento di una pubblica amministrazione. Un'interessante opportunità formativa per i giovani che avranno modo di confrontarsi con problemi e difficoltà del lavoro sul campo.
Gli aspiranti stagisti possono richiedere informazioni utili, sulle condizioni, i termini e le modalità di partecipazione contattando, direttamente, il responsabile dell'ufficio della segreteria comunale, la dottoressa Annalisa Brundu, ai numeri 079 679914 oppure 079 679920.
SEBASTIANO DEPPERU
 
5 – L’Unione Sarda
Olbia e provincia Pagina 17
lo scalo
Tra librerie, università e cultura
 
Un aeroporto un po' atipico, che sembra volersi sostituire, almeno in parte, al Comune per quanto riguarda la cultura, l'istruzione, la diffusione e la promozione dell'arte e soprattutto l'offerta di spazi espositivi, che presto aumenteranno. Al piano terra la Feltrinelli, libreria più completa della città, dove sono stati organizzati più volte degli appuntamenti culturali. Al primo piano, il Polo universitario. Con l'apertura di uno spazio museale ed espositivo così importante, il primo piano dell'aeroporto è diventato il perno attorno al quale ruotano e ruoteranno convegni, conferenze, mostre, dibattiti, e l'intera vita universitaria di quasi mille studenti. Se si vuole respirare arte o vivere alti livelli di istruzione anche nei mesi invernali, ora finalmente c'è un posto dove poter andare. ( c. c. ) 

 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Il 21 e 22 maggio ad Alghero 
Al Quartè Sayal congresso nazionale sulle infezioni virali 
 
SASSARI. Il 21-22 maggio si svolgerà ad Alghero, nella sala conferenze del Quartè Sayal, l’ottavo congresso nazionale della Società italiana di microbiologia farmaceutica, organizzato da Stefania Zanetti, professore ordinario di Microbiologia della facoltà di Farmacia dell’università di Sassari. Il congresso offrirà aggiornamenti su diverse tematiche riguardanti infezioni virali e batteriche, le nuove metodologie ad esse connesse e l’uso di nuove molecole per infezioni sostenute da microorganismi resistenti. Si parlerà inoltre delle piante sarde come importanti fornitrici di sostanze ad attività antimicrobica.
 Il convegno, infatti, è rivolto a farmacisti, laureati in Ctf e in biotecnologie, biologi, medici, veterinari e specializzandi. È prevista l’assegnazione di crediti formativi.
 Per informazioni rivolgersi a Across Sardinia. e-mail cri.across@tiscali.it. Tel. 079/2010120.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Gallura
Tutto pronto per l’«aeromuseo» 
La galleria archeologica ospiterà i reperti del planetario di Archimede 
Il caso. Università, musica e mostre: il «Costa Smeralda» è la vera cittadella della cultura 
 
OLBIA. Prima l’università, poi la libreria Feltrinelli, i concerti e gli eventi letterari. Ora anche uno spazio espositivo in cui mettere in vetrina la storia di Olbia. Ormai l’aeroporto Costa Smeralda è diventato la vera cittadella della cultura. Più del museo archeologico che come una qualsiasi discoteca apre i battenti solo in estate. Più del centro storico, dove librerie e negozi di musica hanno abbassato le serrande a favore di boutique e attività di elettronica.
 L’ultima iniziativa è uno spazio museale. Una mini galleria idonea a ospitare reperti archeologici, opere d’arte di valore e di rilevanza internazionale. Il debutto il 28 aprile. Per un anno, fino al 30 aprile 2011, l’Art-Port, così è stato battezzato lo spazio del Costa Smeralda, potrà fregiarsi di ospitare un solo reperto archeologico. Un frammento di una rotella di ottone con denti a profilo curvo, che si pensa possa essere appartenuto al Planetario di Archimede. La storia del minuscolo oggetto, rinvenuto nello scavo archeologico dell’ex-mercato civico diretto da Giuseppe Pisanu, sarà raccontata attraverso l’ausilio di pannelli e video che accompagneranno il visitatore nel complesso percorso che ha consentito a Giovanni Pastore e Rubens D’Oriano di attribuire il frammento della ruota al Planetario di Archimede. Dodici pannelli che spiegheranno ai passeggeri in transito al Costa Smeralda come nel 152, o forse nel 148 a.C., il complicato meccanismo ideato dal grande scienziato di Siracusa sia presumibilmente finito nel sottosuolo olbiese. Ieri a presentare l’iniziativa Silvio Pippobello e Lucio Murru per la Geasar, Gianni Giovannelli per il Comune e Rubens D’Oriano per la Sovrintendenza. «Non facciamo solo business, ma vogliamo interagire con la città, con il territorio», dice Murru, responsabile commerciale di Geasar. «Olbia ha tante cose da dire in campo culturale, noi ci vogliamo mettere al suo servizio», aggiunge Pippobello, che della società di gestione dell’aeroporto è l’amministratore. La creazione di una mini galleria d’arte, 104 metri quadri per un percorso fruibile in massimo 15 minuti, porta la firma di Maria Assunta Fodde, che prima l’ha proposta alla Geasar e poi ha trovato il consenso di Comune e Sovrintendenza. «Di solito le mostre si fanno in luoghi appositi - interviene D’Oriano -, qui è diverso. Le persone che passano per caso si troveranno ad ammirare questo o quel reperto. Trovo l’operazione molto interessante». «Olbia ha molta fame di cultura e spazi, ben vengano iniziative come questa», conclude il sindaco.
 
 

Questionario e social

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