Domenica 18 aprile 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 aprile 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e web 

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari      Pagina 17
Ricerca. Quaranta iscritti
Piante medicinali, il master diventa più internazionale
 
Duemila e seicento specie vegetali, di cui circa trecento erbe medicinali. La Sardegna ha una varietà botanica indiscutibile per qualità e quantità, tanto che l'Isola è sempre più al centro dell'interesse della ricerca fitoterapica internazionale. Uno scenario perfetto dunque per organizzare il Master di secondo livello in Fitoterapia ideato dall'ateneo cagliaritano e giunto quest'anno alla sua seconda edizione.
Venerdì la prima lezione, dopo la presentazione del seminario nella cornice del sottopiano del Palazzo civico, tenuta dal direttore del master Gaetano Di Chiara. «Ormai la fitoterapia fa parte dell'armamentario terapeutico correntemente usato in Italia e negli altri paesi europei, grazie a una presa di coscienza dei suoi effetti positivi», ha affermato il ricercatore, da sempre sostenitore di un uso più razionale di uno strumento terapeutico che in molti casi può essere sostitutivo di un farmaco sintetico. «La fitoterapia va tolta dall'ambito della medicina alternativa - aggiunge il professore -, e inserita in quello della medicina complementare».
Il master, rivolto a quaranta laureati in farmacia e medicina, è frutto di un accordo di cooperazione internazionale tra le università di Cagliari e la Complutense di Madrid. Un anno di lezioni divise in tre moduli, poi gli stages e la formazione itinerante tra Sardegna, Toscana e Spagna (i periodi di soggiorno sono inclusi nella quota individuale di iscrizione). Al termine del corso i partecipanti riceveranno un doppio titolo: il «Diploma di Master di II livello in Fitoterapia» e l'equivalente «Titulo de Especialista en Fitoterapia», entrambi riconosciuti in tutti i paesi dell'Unione europea. Le prospettive occupazionali sono ottime, tanto che i partecipanti al primo master hanno tutti trovato un impiego. «La levatura internazionale di questa edizione è ancora maggiore - spiega il responsabile didattico e scientifico Corrado Giua -, con docenti di fama provenienti dall'Europa e dall'America Latina». Ma l'edizione 2010 si caratterizza per una maggiore internazionalità anche relativamente agli allievi, con un forte aumento degli iscritti di altri Paesi, principalmente spagnoli.
Un dato di cui Giua è fiero: «Siamo in grado di portare studenti stranieri nel nostro ateneo». Studenti ma non solo: ai convegni sulla fitoterapia che si terranno a Cagliari a giugno e settembre parteciperanno tantissimi ricercatori stranieri, a dimostrazione che in questo ambito scientifico l'Isola è ormai un punto di riferimento.
MANUELA VACCA
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari      Pagina 16
Università Finale nazionale a Cagliari
Sfida a colpi di codici Gli studenti sardi medaglia d'argento
 
Troppo brave le due studentesse dell'università di Siena. I quattro colleghi dell'ateneo cagliaritano ce l'hanno messa tutta, ma alla fine si sono dovuti arrendere. A loro è comunque andato un onorevolissimo secondo posto nella finale nazionale del processo simulato di diritto civile - nota come National Moot Court Competition - che per la prima volta si è svolta a Cagliari, nell'aula della corte d'appello del Tribunale, grazie all'impegno della sezione locale dell'Elsa, l'associazione internazionale degli studenti di Giurisprudenza presente in 240 università del mondo.
SECONDI Anna Elena Piras, di Villacidro, Tania Scanu, di Guspini, Nicola Calì e Livio Perra, rispettivamente di Capoterra e Cagliari, hanno comunque ricevuto i complimenti della giuria presieduta dal professor Angelo Luminoso, ordinario di diritto civile a Cagliari, composta da docenti, magistrati ed esperti di diritto di primissimo piano. Sul gradino più alto del podio sono però meritatamente salite Gersa Gerbi di Belluno, e Ilaria Marè di Prato, entrambe ventiduenni, rappresentanti dell'università senese, con la prima, davvero bravissima, che ha anche conquistato la palma di miglior oratore tra tutti i concorrenti. «La prova è consistita nella simulazione di una causa civile - ha spiegato Francesco Deidda, dell'Elsa di Cagliari, responsabile nazionale dei processi simulati e organizzatore dell'evento - avente ad oggetto l'acquisto di quote societarie di un complesso alberghiero e termale. A estrazione si è deciso chi dovesse perorare le ragioni della parte attrice, toccata ai ragazzi cagliaritani, e chi quelle della parte convenuta, affidata alle avversarie senesi». Così, uno a uno, i sei studenti hanno indossato la toga dando grande sfoggio di oratoria e nozioni giuridiche, non senza un pizzico di emozione ma rivolgendosi alla folta giuria come se stessero affrontando un vero processo davanti a un vero Tribunale.
L'INZIATIVA Una finale a cui si è arrivati dopo le eliminatorie che si sono svolte in 24 università italiane. Venerdì le migliori otto squadre, provenienti oltreché da Cagliari e Siena dagli atenei di Ferrara, Sassari, Palermo, Torino e Urbino, si sono affrontate tra loro, eleggendo i due gruppi che ieri si sono sfidati nella finalissima a colpi di norme, interpretazioni dottrinarie e giurisprudenza. «Mi piacerebbe fare il magistrato - ha spiegato la vincitrice Gersa Gerbi, autrice di una prova davvero formidabile - per chi ama il diritto credo sia il massimo». Entusiasta il professor Luminoso: «Qua c'è la migliore classe studentesca del Paese - ha detto nel salutare gli studenti -, come vostri docenti confidiamo molto in voi». ( m. le. )
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari      Pagina 43
Alghero Contro l'erosione a Maria Pia
Barriere e palme per fermare la sabbia
 
Barriere di protezione e filari di palme per fermare la sabbia sul litorale di Maria Pia. Ieri hanno preso il via gli interventi di salvaguardia dell'arenile nel tratto verso Fertilia.
L'Amministrazione ha ottenuto le autorizzazioni necessarie dagli uffici dei Lavori pubblici dalla Provincia, dalla Forestale e dall'Ufficio tutela del paesaggio. L'opera rientra nel programma per la riqualificazione del verde urbano di Alghero, per il quale il Comune ha messo in campo quasi sette milioni. L'appalto è in corso di esecuzione e comprende anche la pineta di Maria Pia, con un importante capitolo dedicato alla salvaguardia della spiaggia di fronte al palazzo dei Congressi, tra le più delicate della costa algherese.
Sarà realizzata una staccionata di protezione con materiali naturali, in modo che la duna possa ricostituirsi. La barriera sarà completata da una fascia costituita da canne, in maniera da formare una recinzione continua ed efficace. Verrà realizzato un marciapiede che andrà a congiungersi con quello esistente nella pineta, per evitare il parcheggio selvaggio sul lato mare. «Questa iniziativa di contrasto all'erosione dell'arenile è un primo passo per risolvere un fenomeno che interessa le coste algheresi - ha detto il sindaco Marco Tedde nel corso del sopralluogo - nei confronti del quale l'Amministrazione ha voluto la costituzione di un gruppo di lavoro formato da esperti del settore per valutare le azioni risolutive nell'ambito dell'erosione costiera». Un piccolo gruppo di concessionari di stabilimenti balneari invece ha deciso di finanziare un progetto per la spiaggia delle Bombarde.
L'associazione no profit (Salviamo le Bombarde) ha chiesto aiuto a uno dei massimi esperti del settore, Enzo Pranzini , geologo dell'Università di Firenze il quale ha avviato uno studio per capire dove fossero finiti i metri cubi di sedimento scomparsi dalla spiaggia dei vip. I risultati sono stati consegnati al Comune che, d'intesa con gli imprenditori, dovrà decidere il da farsi.
C. FI.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ
Didattica di qualità promossa a pieni voti
 
CAGLIARI. «Vogliamo promuovere il laboratorio sperimentale cagliaritano sulla qualità della didattica a sistema nazionale». Lo ha detto Emanuela Stefani, direttore della Conferenza dei rettori delle università, ieri mattina nel suo intervento al convegno «Insegnamento e apprendimento», nell’aula magna del Rettorato, in riferimento alla fortunata esperienza del laboratorio didattico calaritano. All’inizio dell’incontro, il prorettore vicario, Giorgio Piccaluga ha spiegato che «i parametri nazionali per la ripartizione delle risorse agli atenei sono puramente quantitativi e purtroppo c’è poca attenzione verso la qualità. La nostra università continua invece a credere proprio nella qualità: siamo convinti che questa sia la strada giusta. La riprova è nel “laboratorio calaritano”, che mostra quanto sia decisivo puntare sull’efficacia dell’insegnamento». L’appuntamento organizzato dal Centro d’Ateneo per la Qualità, diretto da Vincenzo Solinas, è servito per fare il punto sull’esperimento, che ha tra i principali obiettivi quello della verifica oggettiva dell’apprendimento da parte degli studenti e della reale capacità di insegnamento. Nei mesi scorsi più di 50 docenti si sono impegnati in tal senso sotto la guida di Paolo Orefice, già prorettore dell’università di Firenze, nell’innovazione della didattica. Il progetto, cominciato a gennaio dell’anno scorso, terminerà a giugno con il monitoraggio dei risultati.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Il caso. L’appello è stato lanciato da imprenditori e forze sociali dopo il taglio dei finanziamenti: a rischio la ricerca
«Non azzoppate la facoltà di architettura»
Il preside Antonello Sanna: «Viviamo una stagione felice, ma il futuro è incerto»
 
CAGLIARI. Cento tra enti locali e imprese, negli ultimi mesi, hanno chiamato a consulto la facoltà di architettura. L’ultimo nato tra i corsi di laurea in Sardegna ha dimostrato subito le sue grandi potenzialità in termini di servizi al territorio, affermando un proprio ruolo sociale, culturale ed economico-professionale. L’importanza di questa forza motrice è stata riconosciuta avant’ieri da tutti i rappresentanti del comitato di indirizzo delle parti sociali interessate, convocate dal preside Antonello Sanna per costituire un organo consultivo permanente per le relazioni socio-economiche. «La facoltà - ha detto Sanna - attraversa una delle fasi più delicate della sua pur breve storia. Nel generale contesto di crisi, i drammatici tagli ai fondi per l’università sottraggono si sa risorse alla ricerca e alla didattica, proprio quando dovrebbero invece rappresentare l’unica reale prospettiva per il futuro delle giovani generazioni». I problemi principali? Sono i tagli al corpo insiegnante e soprattutto ai finanziamenti. «Facciamo già i conti con la prossima uscita di scena di una parte consistente dei docenti, che senza un ricambio generazionale comprometterà l’erogazione dei servizi di base. La mancanza di finanziamenti adeguati - ha aggiunto il preside - non permetterà nemmeno di garantire quelle attività specifiche di un corso di alta formazione in architettura, come laboratori, tirocini e workshop che invece hanno caratterizzato l’avvio positivo dei corsi di laurea della facoltà». In proposito Antonio Tramontin, docente di composizione architettonica, ha confermato che proprio l’architettura oggi conosce in Sardegna una stagione felice, con tanti giovani di talento che meritano idonee prospettive di studio e di lavoro. In definitiva, si chiede di sostenere e sviluppare l’alta formazione in architettura, in Sardegna e soprattutto a Cagliari. L’appello si è trasformato in una mozione che nei prossimi giorni sarà formalizzata. «La mozione - ha detto il segretario generale della Cgil Enzo Costa - deve essere allargata, coinvolgendo non solo la Regione ma anche il Governo, che deve affrontare la questione sarda insieme all’Unione Europea perché nell’isola non possono mancare gli investimenti su cultura e conoscenza». (ps)
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Lauree magistrali, stravolte le iscrizioni
La polemica. Gli studenti contestano la decisione presa a maggioranza dal Senato accademico
 
 CAGLIARI. Il Senato accademico ha deciso che dal prossimo anno per potersi iscrivere a un corso di laurea magistrale gli studenti dovranno essere già laureati alla data di immatricolazione, oppure sarà possibile per loro l’iscrizione condizionata. In questo caso, entro il 30 settembre, dovranno avere almeno 160 crediti e comunque la laurea dovrà essere conseguita al massimo entro la fine di novembre pena l’annullamento della stessa iscrizione al corso magistrale. La decisione è passata grazie al voto favorevole dei presidi delle facoltà, all’astensione del rettore Giovanni Melis ed è stata bocciata dagli studenti. Studenti che ora protestano, per un provvedimento destinato a stravolgere il loro percorso universitario. Dura la protesta della lista Università per gli studenti: «Con il nuovo sistema - è scritto nel documento - non solo aumenteranno i disagi per chi oggi usufruisce dei benefici Ersu, le scadenze da una parte e dall’altra cozzano fra loro, ma soprattuto impedirà a tutti gli studenti in corso e fuori corso di avere una continuità tra la laurea triennale e quella magistrale visto che lascerà in sospeso per otto mesi tutti quelli i laureati nelle sessioni di dicembre e febbraio». Contestata la decisione del Senato accademico, la lista Università per gli studenti scrive ancora: «Non siamo riusciti ancora a capire quali siano stati i motivi che hanno spinto i presidi delle facoltà a mettere alle spalle al muro gli studenti». Lo scontro è aperto.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Oristano
Bosa. Gli amministratori fanno fronte compatto e chiedono che venga tutelato il diritto alla salute
La lunga marcia per salvare il Mastino
Centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione per l’ospedale
ALESSANDRO FARINA
 
BOSA. Mentre la testa del corteo varcava i cancelli del Mastino la folla voltava ancora l’angolo di viale Giovanni XXIII. Segno che l’adesione alla manifestazione organizzata dal Comitato in difesa dell’ospedale ha coinvolto migliaia di cittadini. Una splendida giornata di sole ha accolto infatti a Bosa amministratori comunali, rappresentanti istituzionali di Provincia, Regione e Parlamento.
 C’erano famiglie, lavoratori, parroci, associazioni di volontariato, studenti, casalinghe. Hanno scandito slogan e cori o seguito in silenzio il tragitto che, da piazza Monumento, porta all’ospedale. In testa al corteo uno striscione “L’ospedale è un diritto di tutti”, le insegne dei comuni, i sindaci di Planargia e Montiferru, amministratori di Marghine, Guilcer, Mejlogu, Alghero; il rettore dell’Università Attilio Mastino, le bandiere sindacali ed i rappresentanti provinciali di categoria, quelle dei partiti e tanti cartelli.
 «A Cagliari hanno deciso? - commenta un signore guardando la colonna dall’alto di via Pischedda -. Da oggi sarà difficile penalizzare il nostro ospedale». Perché la struttura, al di là di sfumature o contrapposizioni politiche, è vissuta come presenza irrinunciabile dello Stato. Concetti ribaditi negli interventi scanditi dal palco. «La manifestazione è riuscita - dice Franco Mozzo, a nome di Cgil, Cisl, Uil e Ugl -, resteremo in prima linea perché il territorio goda del diritto alla salute».
 Per Stefano Licheri, presidente della Conferenza del distretto Ghilarza-Bosa «È necessario, prima di operare la scelta fra struttura aziendale o territoriale, che da Cagliari arrivino linee precise sul piano sanitario regionale». Antonio Cinellu, vice presidente della commissione provinciale Sanità, afferma: «L’esperienza del Mastino non può esaurirsi in un semplice poliambulatorio. Per questo, se necessario, ci incateneremo». Il sindaco di Bosa Pierfranco Casula richiama all’unità, rilancia sui nuovi servizi - distretto sanitario, dialisi e Tac ad esterni - e prende posizione per l’ingresso nell’azienda sanitaria provinciale. Interventi spesso accorati o a denti stretti, come quello del chirurgo e assessore comunale alla Sanità Silvio Tanda, sono interrotti da più di un applauso.
 Non manca qualche fischio per gli assenti. Antioco Patta, segretario della Cisl, chiosa: «Questo è l’inizio della battaglia». Infine la giovane Delia: «Ho sentito parlare di numeri e percentuali. Ma nelle statistiche, come per il caso che ho vissuto in famiglia, non rientrano le sofferenze di malati e congiunti». Testimonianza e monito, applauditi con convinzione, perché il futuro che la politica riserverà al Mastino, come per altri ospedali dell’isola, valuti bisogni e aspirazioni di cittadini e territori.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 43 - Cultura e Spettacoli
Cagliari, al centro di questa nuova edizione i “sistemi” esperti” e i recenti sviluppi della intelligenza artificiale
Ma quel robot ne sa una più di te
I rapporti tra arte e numeri e lo spettacolo «Frigoriferi dell’altro mondo»
ROBERTO PARACCHINI
 
 CAGLIARI. In «2001 Odissea nello spazio» di Kubrick due componenti dell’equipaggio si nascondono per non farsi sentire da Hal (il computer di bordo che sta prendendo il controllo dell’astronave), ma non si accorgono che quest’ultimo legge dalle loro labbra quello che dicono. E così Hal, forse il più popolare esempio di intelligenza artificiale, prenderà le sue contromosse. Ma pochi sanno, come ha spiegato Massimo Ferri, professore di geometria all’univeristà di Bologna, che quella lettura è realmente possibile anche da parte di un sistema esperto grazie alla serie di Joseph Fourier, matematico francese che dopo aver rischiato di essere ghigliottinato da Robespierre, divenne un pupillo di Napoleone.
 L’altro ieri in un’aula della facoltà di Fisica del palazzo delle Scienze di Cagliari, Ferri ha spiegato all’uditorio come la matematica sia il cuore degli sviluppi dell’intelligenza artificiale, di cui i sistemi esperti rappresentano solo i primi passi. Un campo, comunemente noto come «quello dei robot», sempre più presente nella nostra vita, di cui si è parlato durante la manifestazione Do you play mathematics?, una settimana dedicata alle meraviglie della matematica e che termina oggi, promossa dall’università di Cagliari.
 Vedere e guardare sembra una cosa facile, ma di certo non è semplice: solo di recente i neuroscienziati hanno inziato a capire che si tratta di un processo complesso, che interessa diversi settori del cervello. Per averne un’idea basta pensare, come ha spiegato Ferri, alle difficoltà di individuare e riconoscere tramite opportuni sensori, un oggetto in posizione obliqua o distorta. «Big dog» si chiama, invece, un oggetto che si muove da una parte all’altra scansando gli ostacoli, realizzato anche con cellule di ratto. Ma al di là di scenari futuribili, per il «qui ed ora» ha chiarito Ferri, si può parlare pure di interventi utili ai parablegici, come dimostra l’esperimento fatto con una scimmia macaco, a cui è stato inserito un elettrodo nel cervello, collegato senza fili a un arto artificiale. In questo caso il primate ha imparato a utilizzare l’arto attraverso un processo di prove ed errori. E la ricerca prosegue sino ad arrivare alle interazioni emotive coi robot, che percepiscono il nostro animo e sorridono e si rattristano se li sgridiamo...
 Un mondo di sorprese in cui la matematica occupa una parte centrale, assieme al cognitivismo e alle neuroscienze. Ma la matematica vera è soprattutto creatività, come diceva Godfrey Hardy, studioso della teoria dei numeri della prima metà del Novecento. E così nella manifestazione Do you play mathematics? si è parlato anche di arte col parigino Christian Lavigne, che ha presentato le sue «Sculture digitali, l’era di un nuovo rinascimento». Mentre un viaggio nella quarta dimensione (in matematica vi sono spazi a «n» dimensioni) è stato raccontato teatralmente con «Frigoriferi dell’altro mondo», che ha mostrato alcune contraddizioni legate alla nostra percezione della realtà. Il tutto completato (alla Cittadela dei musei) da laboratori interattivi per gli studenti e alcune mostre: da Pitagora sino a quella prodotta da oggetti matematici, vere sculture fascinose e intriganti.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie