Mercoledì 7 aprile 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 aprile 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Gli eccessi e il rispetto dei diritti
Ma le intercettazioni non violino la privacy
di Leonardo Filippi *
 
La distorta prassi della pubblicazione del contenuto di intercettazioni ancora segrete è un vizio tutto italiano, che non trova riscontro in altri Paesi, dove invece la tutela della segretezza delle indagini e ad un tempo il rispetto della privatezza viene prima di ogni altra cosa e la loro violazione è pesantemente sanzionata, in concreto, sul piano penale e disciplinare. Da noi invece si pubblicano le intercettazioni su indagini ancora in corso (con grave pregiudizio per le investigazioni) e spesso su persone o circostanze estranee al processo (senza alcun riguardo per la privacy): notizie quindi non di pubblico interesse ma di morboso interesse del pubblico.
L'ultimo clamorosa fuga di notizie ha riguardato le telefonate del presidente del Consiglio, che sono state divulgate alla vigilia delle elezioni regionali in un'inchiesta anomala quantomeno nelle forme: infatti per i reati ministeriali non poteva procedere la procura di Trani, ma quella del capoluogo del distretto ove si suppone commesso il reato e poiché le telefonate sarebbero avvenute a Roma, solo la procura della capitale era competente a svolgerle, come i magistrati pugliesi hanno dovuto fare, sia pure dopo qualche mese.
Per quell'illecita divulgazione, che è sembrata "ad orologeria", sono indagati soltanto due giornalisti, accusati di furto e ricettazione del contenuto delle intercettazioni, ma l'iniziativa è risibile: è mai credibile che due giornalisti siano potuti entrare in un ufficio di procura, presidiato dalla polizia giudiziaria, da segretari, da commessi e da magistrati e trafugare i contenuti delle intercettazioni senza la complicità di qualcuno che in quell'ufficio lavora? E' il solito sistema "all'italiana" per cui, alla fine della giostra, volano soltanto gli stracci.
Per tentare di porre un argine alla illecita divulgazione del contenuto di intercettazioni, il disegno di legge governativo già approvato dalla Camera e ora all'esame del Senato prevede per le intercettazioni una protrazione dei tempi in cui è vietata la pubblicazione (fino all'udienza preliminare), accompagnato da un inasprimento delle pene per chi pubblica arbitrariamente (e per la testata giornalistica), oltre alla nuova incriminazione per accesso abusivo agli atti del procedimento penale.
Gli aggravamenti di pena, di per sé, storicamente non hanno mai sortito grandi effetti, senza una più matura crescita culturale verso il rispetto degli altrui diritti, per cui c'è soltanto da sperare in una maggiore sensibilità dell'opinione pubblica per l'altrui riservatezza.
Naturalmente deve rimanere impregiudicata la potenzialità investigativa delle intercettazioni telefoniche e ambientali: si tratta di strumenti di indagine tra i più efficaci nella lotta alla criminalità organizzata.
*Ordinario di Diritto processuale penale Università di Cagliari
 
2 – L’Unione Sarda
Regione – pagina 7
Giunta, sostegno ai bisognosi
Fondi per la cultura e per la la promozione dei prodotti sardi a scuola
 
La Giunta ha stanziato oltre 30 milioni di euro per le azioni di contrasto alla povertà. Oggi alle ore 10.30, nella sala riunioni dell'assessorato della Sanità l'assessore Antonello Liori presenterà i dettagli del provvedimento. L'esecutivo mette in circolazione, quindi, la cifra accantonata nella Finanziaria 2010, operazione quantomai urgente visto lo stato di profonda crisi nel quale versa quasi un terzo della popolazione isolana.
La Giunta ha approvato, inoltre, le delibere sulla formazione in campo sanitario. Per gli 88 contratti di formazione specialistica (65 per Cagliari e 23 per Sassari) sono stati stanziati 2,2 milioni di euro finalizzati alla frequenza delle scuole di specializzazione delle facoltà di Medicina e chirurgia. I giovani medici percepiranno 25 mila euro per i primi due anni di frequenza e 26 mila per i successivi.
TURISMO La Regione parteciperà all'Expo Shanghai 2010: la Giunta ha approvato lo stanziamento di 400 mila euro per le iniziative di promozione della Sardegna in occasione dell'esposizione universale cinese. All'evento - dal primo maggio al 31 ottobre - parteciperanno circa 200 nazioni, previsto un afflusso di 70 milioni di spettatori. La Regione, nello stand Italia, dal 24 al 31 agosto avrà uno spazio di 190 metri quadrati.
SPORT Sempre nella seduta di ieri, è stato sbloccato l'intervento straordinario di 480 mila euro per la Dinamo Sassari (basket, Legadue), autorizzato con legge regionale il 10 marzo scorso. La società potrà utilizzare la cifra per le spese di gestione, compresa la copertura di quelle sostenute negli anni precedenti.
CULTURA La Giunta ha approvato la costituzione dell'Osservatorio regionale per la cultura e la lingua sarda. Organo consultivo dell'assessorato, ha il compito di definire le linee generali per il raggiungimento degli obiettivi indicati nella legge regionale 26 del 1997 sulla “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna”. Presieduto dall'assessore Lucia Biare, l'Osservatorio è composto, fra gli altri, da studiosi di prestigio nella vita culturale sarda.
AGRICOLTURA La Giunta ha definito la campagna di educazione alimentare dei prodotti lattiero-caseari nelle scuole della Sardegna. La Regione spenderà un milione e mezzo di euro per formare gli insegnanti. L'obiettivo è quello di educare i giovani al consumo di prodotti locali e in particolare dei formaggi con il marchio Dop (Pecorino romano, Pecorino sardo e Fiore sardo).
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 19
“Aprile dell'architettura”, ciclo di incontri
Università. Storia, idee e progetti dei maggiori esponenti italiani
 
Si apre venerdì, nell'aula magna di via Corte d'appello (ore 17.30), il ciclo di conferenze “Aprile dell'architettura a Cagliari”. Gli appuntamenti sono organizzati dalla facoltà di Architettura con alcuni protagonisti dell'architettura contemporanea. Il primo incontro (“Architettura e Novecento. Diritti, conflitti, valori”) consiste nella presentazione e discussione in anteprima assoluta del volume di Carlo Olmo, “Architettura e Novecento. Diritti, conflitti, valori”, un testo di straordinario interesse sul ruolo e sul contesto della progettazione contemporanea.
L'ESPERTO Carlo Olmo, storico dell'architettura, è stato preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino dal 2000 al 2007, e nello stesso periodo ha presieduto il collegio dei presidi delle Facoltà italiane. Ha insegnato all'École del Hautes Etudes en Sciences Sociales e al MIT di Boston. Direttore del Dizionario dell'Architettura del XX Secolo e del Giornale dell'Architettura, è autore tra l'altro di “Alle radici dell'Architettura contemporanea” e di “La città e le sue Storie”.
PROGRAMMA Seguirà, martedì 13 aprile, l'incontro con Nicola Di Battista, dal titolo “Architetture per la città pubblica”, mentre giovedì 22 aprile sarà la volta di Nieto y Sobejano arquitectos, con “Memory and Invention”. L'italiano Di Battista e gli spagnoli Nieto e Sobejano sono tra i maggiori rappresentanti della generazione dei cinquantenni con una forte affermazione internazionale, e insegnano nelle più prestigose università europee. I loro progetti sono pubblicati sulle principali riviste internazionali.

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
LA SANITÀ
Manca il direttore, Azienda in crisi 
Grande attesa per la nomina del dirigente sanitario alle cliniche 
Il preside di Medicina Madeddu: «Deve essere una persona con l’esperienza e i titoli giusti» 
GABRIELLA GRIMALDI 
 
SASSARI. Sembra essere finita la lunga attesa per la nomina del direttore sanitario dell’azienda ospedaliero universitaria. A giorni il commissario Gianni Cavalieri metterà la sua firma sul contratto con l’esperto di gestione aziendale. Ma sul nome al momento nulla trapela.
 Un momento molto atteso visto che dalla nomina dipende il corretto funzionamento di un’azienda nata sotto la luna sbagliata.
 Dal 2007 infatti, si sono succeduti direttori generali, sanitari, amministrativi e adesso anche commissari, a ritmo incessante. Cambiamenti di guardia che non hanno fatto bene all’attività di assistenza nelle corsie delle cliniche universitarie. La situazione ha infatti ostacolato un percorso che portasse a finanziamenti in grado di rinnovare la parte edilizia, gravemente degradata, e il parco tecnologico, altrettanto in crisi.
 Sarebbe esclusa comunque la conferma del direttore sanitario Nicolò Licheri, che pure era gradito all’università, decaduto circa un mese fa così come il direttore amministrativo. Ma mentre quest’ultimo incarico è stato immediatamente conferito a Piero Tamponi, il ruolo di direttore sanitario è tutt’ora vacante. Tra Licheri e Cavalieri la collaborazione non è stata ai massimi livelli e il commissario ha detto a chiare lettere che vuole essere messo in grado di lavorare. Al momento le funzioni vengono svolte da Ida Mura, che ha già svolto attività di tipo amministrativo in azienda.
 Un messaggio esplicito, quello di Cavalieri, inviato alle stanze della Regione dove si sta decidendo in queste ore il nome del nuovo direttore sanitario.
 «Al momento della nomina del commissario - commenta il preside della facoltà di Medicina Giuseppe Madeddu - avevamo chiesto all’assessore Liori che ci fosse un elemento di continuità con il vecchio staff. Se così non sarà pretendiamo che sia una persona in grado di svolgere l’incarico al meglio. E cioè che abbia l’esperienza e i titoli necessari».
 L’università è direttamente coinvolta nell’attività dell’azienda mista perchè, secondo la legge, il protocollo d’intesa che ha permesso la nascita dell’organismo è stato sottoscritto dagli allora presidente della Regione Soru e rettore dell’università Maida. «Il fatto più preoccupante di tutta la faccenda - sottolinea Madeddu - è che a causa del continui cambiamenti al vertice non è stato ancora possibile perfezionale l’atto aziendale: uno strumento essenziale per poter accedere a qualunque tipo di programmazione». Tant’è vero che l’università sta concordando con il commissario Cavalieri un atto minimo per poter procedere almeno all’istituzione dell’organo di indirizzo.
 «Si tratta di un organo essenziale - dice ancora il professor Madeddu - che permette di verificare che tutte le decisioni prese all’interno dell’azienda siano coerenti con le funzioni di ricerca e didattica».
 Ecco perchè anche la nomina del direttore sanitario viene attesa con particolare ansia. C’è da dire però che qualche segnale positivo nel campo dell’assistenza sembra esserci. L’assessore Liori ha dato l’ok per l’acquisto della Pet, un sofisticato macchinario per la diagnosi che a Sassari mancava del tutto. Mentre è già stato ordinato il collimatore per la macchina che effettua la radioterapia. Il «pezzo» consentirà di potenziare la terapia allargando il campo di applicazione e il bacino di utenza.
 Buone prospettive, infine, per la Tac multistrato, altra gravissima carenza della sanità cittadina.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
La Giunta crea l’Osservatorio per la Cultura e la lingua sarda 
 
CAGLIARI. La Giunta ha approvato la costituzione dell’Osservatorio regionale per la cultura e la lingua sarda, su proposta dell’assessore alla Pubblica istruzione Lucia Baire. L’organismo che è un organo consultivo dell’assessorato e sarà presieduto da Lucia Baire, è composto, tra gli altri, da studiosi di prestigio nella vita culturale sarda, tra cui cinque componenti designati dal Consiglio regionale, due rispettivamente dalle Università di Cagliari e Sassari e uno dalla pontificia Facoltà teologica della Sardegna, oltre ai rappresentanti nominati dalle otto Province. Fanno parte dell’Osservatorio anche il direttore per i beni culturali della Sardegna, il direttore scolastico regionale, il rappresentante legale dell’Agenzia per lo sviluppo dell’autonomia scolastica e il direttore generale dell’Istituto superiore regionale etnografico.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
LE DELIBERE 
Al via la formazione per i giovani medici 
 
 CAGLIARI. Approvate le delibere sulla formazione nella sanità. Stanziati per gli 88 contratti di formazione specialistica (65 per Cagliari e 23 per Sassari) 2,2 milioni di euro finalizzati alle scuole di specializzazione in Medicina. I giovani medici avranno 25.000 euro per i primi due anni di frequenza e 26.000 per i successivi. «Sebbene il numero dei laureati destinatari dei contratti sia stabilito dal ministero alle Regioni», ha detto l’assessore Liori, «è consentito, tenendo conto delle esigenze sanitarie, attivare ulteriori contratti di accesso alle Scuole di specializzazione. La Giunta ha deciso di incrementarli venendo incontro alle richieste di formazione dei laureati sardi».
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Carlo Olmo in conferenza
 
CAGLIARI. «Aprile dell’architettura a Cagliari»: ciclo di conferenze coi protagonisti dell’architettura organizzato dalla facoltà. Primo incontro con Carlo Olmo che dirige il Dizionario dell’Architettura del XX secolo. Ore 17.30, via Corte d’Appello.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Oristano
A settembre le Universiadi di equitazione: 18 squadre provenienti da tutto il mondo 
 
ORISTANO. Domani alle 10,30 nella sala consiliare dell’amministrazione provinciale, in via Senatore Carboni, verrà presentata la maifestazione denominata “Aiec - Srnc Sardegna 2010”, Universiadi di equitazione.
 L’evento, organizzato dai circoli ippici ‘Usignolo’ di Santa Giusta e ‘Grighine’ di Siamanna, con la collaborazione della Fise regionale, Coni provinciale, Gruppo equestre universitario nazionale e Aiec (Association nationale des etudiantes cavaliers) si svolgerà negli impianti del centro equestre ‘Usignolo’ di Santa giusta dal 17 al 19 settembre prossimi.
 Durante la conferenza stampa di domani, alla quale parteciperanno rappresentanti delle istituzioni sportive e di Enti che sostengono l’iniziativa, saranno illustrati i particolari della competizione sportiva che vedrà impegnate diciotto squadre di studenti universitari provenienti da tutto il mondo e tutte le attività e le manifestazioni collaterali in programma.
 Le Universiadi di equitazione si propongono come evento da non perdere per gli appassionati di uno sport che sta facendo registrare consensi sempre crescenti.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Nazionale
Tre lauree nell’università fantasma 
Elio Mingioni, pluridottore: «Ma il campus è una chimera» 
Il Terzo polo non è appetibile perciò non ci sono studenti iscritti, è soltanto una scatola vuota 
LUCIANO PIRAS 
 
 NUORO. È proprio vero: non c’è due senza tre. Così, Elio Mingioni, fedele all’antico proverbio, di lauree se ne è preso tre. L’ultima, una specialistica, conseguita il 25 marzo. All’università di Nuoro, come le altre. Stavolta, però, anche l’infaticabile studente, 63 anni compiuti, nuorese doc, ne ha le scatole piene. Anzi: vuote.
 Dice, infatti: «Ora basta. Non credo sia il caso di andare avanti con altre lauree. Ormai, dopo tutti questi anni, ho una sola certezza: il Campus non si farà più». «È chiaro - sottolinea - che l’università di Nuoro non è altro che una scatola vuota. Giriamola come vogliamo, ma la verità è che Nuoro non è appetibile, perciò non ci sono iscritti». Insomma: dopo tre lauree, Elio Mingioni, figlio di Pasquale, il mitico Mastru Mingioni (oggi novantacinquenne), non rilancia più quella che era la sua solita sfida provocatoria: «Scommetto - ripeteva ogni volta - che io prenderò un’altra laurea e questa città non avrà ancora il suo ateneo!».
 Così aveva detto nel giugno 2003, quando diventò dottore in Scienze ambientali. E così disse ancora una volta nel luglio 2006, quando prese anche il titolo in Scienze forestali. Ora, invece, ha centrato il terzo obiettivo di seguito, la laurea specialistica in “Progettazione e gestione dei sistemi forestali e ambientali”, discutendo la tesi “Il livello di meccanizzazione nei vivai gestiti dall’Ente foreste della Sardegna”. Relatore: professor Francesco Paschino. Correlatore: dottor Nicola Sanna. Nulla, tuttavia, è cambiato nell’orizzonte nuorese: lettera morta era, l’università del famoso “Terzo polo”, e lettera morta è rimasta. «Io alle solite promesse dei politici non ci ho mai creduto, anche se ho sempre sperato di sbagliarmi» racconta lui che alla fine degli anni Novanta è stato consigliere comunale, con l’amministrazione Forteleoni. Diploma di perito agrario, una vita da tecnico di laboratorio della Asl barbaricina, Mingioni ironizza davanti a una corposa rassegna stampa sul tema dell’università a Nuoro.
 «Ecco... era l’ottobre del 1999 - dice leggendo tra le righe di un vecchio articolo della Nuova Sardegna -, qualcuno allora assicurò che entro il gennaio seguente sarebbe partito l’appalto per i lavori della caserma di Pratosardo e che entro il marzo 2001 tutto sarebbe stato pronto. Dopo di che poteva iniziare anche il discorso sul campus universitario». Condizione fondamentale affinché quest’ultima struttura possa nascere nell’attuale Artiglieria del Quadrivio, infatti, è la disponibilità di una nuova caserma pronto uso per i militari dell’Esercito. Invece... Invece tutto tace e Nuoro è ferma all’anno zero. «Del resto non poteva essere che così - spiega il pluridottore -. L’università nuorese era legata allo sviluppo del parco del Gennargentu. Dal momento che il parco non c’è, è logico che anche l’università sia caduta nel vuoto».
 «Non vedo perché l’università debba continuare a spendere un sacco di soldi per mandare qui a Nuoro professori che fanno lezioni a tre, quattro studenti, come era il mio caso nel corso di laurea specialistica». Lui, che nel 1993 ha avuto un incidente gravissimo, che per tredici anni è stato alla guida degli invalidi civili della provincia, che è stato dirigente nazionale della Lega handicappati, in fondo di tempo libero ne ha fin troppo. E delle sue tre lauree può benissimo farne anche a meno. «Ma i ragazzi no, loro devono sapere» dice con l’amaro in bocca. Sposato e padre di tre figli, Elio Mingioni non sopporta l’idea tradire le aspettative dei giovani studenti.
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Fatto del giorno
BREVETTO A PULA 
Biopetrolio dalle microalghe 
 
CAGLIARI. Un gruppo di ricercatori sardi ha messo a punto e brevettato un procedimento per produrre biopetrolio dall’anidride carbonica. L’azienda B.T. (Biomedical Tissues) Srl, con sede operativa nel Parco scientifico e tecnologico della Sardegna a Pula, il 31 marzo ha depositato il brevetto europeo «Process for bio-oil production which makes use of carbon dioxide». Il «Procedimento per la produzione di biopetrolio che prevede l’impiego di CO2 - spiega una nota - si basa sull’impiego di microalghe dalle quali il biopetrolio viene estratto. Consente l’ottenimento di biocarburanti quali, per esempio, biodiesel e carbone verde». Inoltre si ottengono composti impiegabili come materia prima nell’industria alimentare, biomedicale, cosmetica e zootecnica. La B.T. Srl collabora con il gruppo di ricerca coordinato da Giacomo Cao, docente di ingegneria chimica e di ingegneria dell’ambiente all’università di Cagliari.
11 – Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 20
Università. In via Corte d’appello
L’architettura a Cagliari
Da venerdì ciclo di incontri
 
Comincia venerdì il ciclo di conferenze “Aprile dell'Architettura a Cagliari”. Si tratta di appuntamenti organizzati dalla facoltà di Architettura con alcuni protagonisti dell'architettura contemporanea. Il primo incontro, dal titolo “Architettura e Novecento. Diritti, conflitti, valori” consiste nella presentazione e discussione in anteprima assoluta del volume di Carlo Olmo, un testo sul ruolo e sul contesto della progettazione contemporanea. Seguirà, martedì 13 aprile, l’incontro con Nicola Di Battista, dal titolo “Architetture per la città pubblica”, mentre giovedì 22 aprile sarà la volta di Nieto y Sobejano arquitectos, con “Memory and Inventino”. Sede degli incontri in cartellone per il ciclo di conferenze - che cominceranno alle 17.30 - è l’Aula magna di via Corte d’Appello.
 
12 – Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 19
Dall’anidride carbonica al bio-petrolio
“La Sardegna in prima linea nella ricerca”
La società sarda BT srl ha depositato il brevetto europeo per la produzioni di combustibili
Rinnovabili, grazie alla collaborazione con Università, Crs4 e Cnr
di Enrica La Nasa
 
Dall'anidride carbonica al bio-petrolio, utilizzando le microalghe. Parte dalla Sardegna l'innovativo brevetto per la produzione di combustibili rinnovabili e, nel contempo, per la salvaguardia dell'equilibrio ambientale del nostro pianeta, messo a rischio dall'emissione dei cosiddetti gas serra.
Il 31 marzo la società B.T. srl, ha depositato il brevetto europeo sul “Procedimento per la produzione di bio-petrolio che prevede l'utilizzo dell'anidride carbonica”. Brevetto realizzato grazie alla collaborazione con l'Università di Cagliari, il Crs4 e il Cnr, coordinata dal professor Giacomo Cao, docente della Facoltà di ingegneria di Cagliari,
Prof. Cao in cosa consiste questo brevetto?
 «Si tratta di un procedimento per la produzione del biopetrolio, attraverso l'utilizzo delle microalghe e dell'anidride carbonica prodotta dalle centrali termoelettriche».
In che modo?
«Le alghe unicellulari sono in grado di utilizzare l'anidride carbonica per accrescersi e moltiplicarsi attraverso processi di fotosintesi in fotobioreattori. Ultimato questo processo, è possibile estrarre dalle alghe il bio-petrolio, utilizzabile per la produzione del bio-disel, ma anche di vitamine, anti-ossidanti, anti-microbici e anti-tumorali ».
Tutto questo utilizzando i gas serra?
«Esatto. Questo brevetto, unico in Italia, ha un duplice obiettivo: produrre combustibili rinnovabili e ridurre l'immissione nell'atmosfera dell'anidride carbonica, che è tra i gas che stanno creando l'effetto serra nel nostro pianeta».
In Europa ci sono ricerche avviate come questa?
«A quanto mi risulta non ci sono attività di rilievo, mentre sono molto avanti negli Stati Uniti. Noi stiamo procedendo per piccoli passi. Abbiamo sviluppato la tecnologia su scala pilota, ora, dopo che il brevetto europeo verrà concesso, inizieremo a testarla sul campo».
In che modo?
«Valuteremo l'efficacia della tecnologia e le sue potenzialità a “bocca di emissione”, ossia preleveremo una corrente gassosa industriale direttamente all'origine di emissione per poi trattarla con la tecnologia da noi inventata».
Come si può tradurre in numeri?
«Sull'ipotesi di captare il 18 per cento dell'anidride carbonica emessa da una centrale termoelettrica della Sardegna, come quella di Fiumesanto, e convertendola in bio-petrolio si potrebbe soddisfare circa l'11 per cento dell'intera domanda della Sardegna».
Sarebbe un risultato straordinario che nascerebbe dalle intelligenze sarde. C’è qualcosa che cambia nella nostra Isola?
«È un grande risultato sia per l'Università di Cagliari sia per la società B.T. (Biomedical) srl, che ha la sua sede operativa nel Parco scientifico e tecnologico della Sardegna. Siamo riusciti a dare seguito alla logica dell'interazione tra mondo imprenditoriale e quello della ricerca».
La BT è un’azienda sarda?
«Sì, è stata fondata da quattro giovani ricercatori, che hanno meno di 30 anni, e che si sono formati in Sardegna. Nell'Isola manca ancora un tessuto di piccole e medie imprese che gravitino nel settore dell'innovazione tecnologica. Ma forse qualcosa sta cambiando». ■
 
 

Questionario e social

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