Sabato 3 aprile 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 aprile 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Il futuro dei giovani in Sardegna
Studiare e capire per non essere isolati
di Giuseppe Marci  
 
Al termine di un dibattito in cui si parlava di letteratura e identità, un illustre professore che giunge dal Continente si avvicina e si complimenta per l’apertura delle mie posizioni: «Vengo in Sardegna dal 1968 - dice - e ricordo atteggiamenti di chiusura: per questo non ero favorevole a introdurre nel nostro convegno un tema che lo avrebbe potuto portare in una dimensione locale».
Solo le ragioni dell’ospitalità mi impediscono di dirgli bruscamente che non gradisco tale tipo di complimenti e di chiedergli con tono perentorio: «Scusi, ma con chi ha parlato, Lei, nel 1968? E come fa a ricavare, dalla conversazione con alcuni interlocutori, conclusioni valide per la generalità dei Sardi?».
Io, nel 1968, c’ero, cominciavo a guardarmi intorno e, soprattutto, ascoltavo i maestri che hanno aiutato me e molti altri a crescere e capire. La prima cosa che spiegavano era la differenza fra lo sguardo del visitatore distratto e quello di chi, nato in una terra segnata da caratteri peculiari, deve formarsi una conoscenza capace di mettere insieme la storia e la geografia, la visione del proprio luogo d’origine e lo studio delle relazioni con i potenti vicini e con popoli provenienti da un altrove in qualche caso molto lontano. Parlavano della Sardegna e, contemporaneamente, della penisola italica e di quella iberica, del vicino e del medio Oriente, delle coste africane, di quelle liguri, del bacino mediterraneo. Dell’Europa e del mondo. Di guerre combattute in età lontanissime e di quelle, drammaticamente vicine nei loro discorsi, del Novecento: la Prima e la Seconda guerra mondiale. Navigazioni e contatti; genti che si incontravano e imparavano a capirsi; le trincee che mettevano insieme soldati provenienti da ogni parte d’Italia; le strade e le fabbriche della Torino operaia nel primo dopoguerra; Lussu e Gramsci, la scuola dell’antifascismo internazionale e quella del carcere: Lipari, Parigi, Trani di Bari.
«Scusi, Professore: ma con chi crede di parlare?».
Siamo cresciuti in un clima internazionale: perciò profondamente radicati nella nostra terra; capaci di affrontare la globalizzazione proprio perché immersi in un locale che non è stato chiuso in se stesso ma dialogante, desideroso di offrire e ricevere il dono delle sapienze elaborate nel corso dei millenni nei paesi e nelle città del mondo.
E abbiamo dovuto sopportare, per tutta la vita, la prevenzione di chi non ha mai compreso che il problema non è quanto è grande il paese in cui abiti, quanto pesa politicamente nella scena del mondo: ciò che conta è il metodo che tu adoperi per osservare i fenomeni. Spero che lo capiscano, e subito, i giovani che crescono e stanno per affrontare problemi più impegnativi di quelli che abbiamo trovato noi.
Nello scioglimento di quel nodo sta la chiave del loro futuro.
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 19
Università. La protesta dei ricercatori continua a bloccare i consigli di facoltà
«Spazio ai giovani, basta proroghe ai docenti»
   
L’astensione dall’insegnamento dei ricercatori cagliaritani continua a creare problemi alle varie facoltà nella predisposizione dell’offerta formativa del prossimo anno. Diversi consigli di facoltà, ritrovandosi con le mani legate, non possono far altro che prendere atto della protesta contro il decreto Gelmini ed esprimere solidarietà ai ricercatori.
NUOVA PROTESTA Questi ultimi ieri si sono fatti di nuovo sentire, e non solo per i tagli del Governo. Ce l’hanno anche contro «i docenti anziani che, pur lavorando come liberi professionisti, continuano a chiedere proroghe rispetto all’età pensionabile e a impedire ai giovani di essere assunti e di impegnarsi nell’insegnamento».
MATERIE A RISCHIO In tutta l’Università si respira un clima generale di preoccupazione, che coinvolge un po’ tutti, a partire dai presidi che con fatica stanno cercando di salvaguardare il legittimo diritto dei ricercatori e le aspettative degli studenti a un regolare svolgimento delle lezioni negli insegnamenti previsti dai piani di studio. Il 13 aprile si riunirà anche il consiglio di facoltà di Giurisprudenza per pronunciarsi sulla bozza di offerta formativa messa giù dal preside Massimo Deiana. «Prendiamo atto dell’indisponibilità dei ricercatori ad assumere incarichi didattici - spiega Deiana - e riteniamo che la loro protesta vada sostenuta, condivisa e assecondata anche per il suo alto valore simbolico».
GIURISPRUDENZA Naturalmente l’attribuzione degli incarichi didattici ai soli professori ordinari e associati, a meno di uno spiraglio da parte del Governo che convinca i ricercatori a tornare sui loro passi, comporterà anche in Giurisprudenza una rivisitazione dell’offerta formativa per il prossimo anno, con possibile taglio di alcuni insegnamenti dei ricercatori, salvo il ricorso a contratti esterni.
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 21
Via sms tutte le notizie su esami e lezioni
Università. Nuovi servizi tecnologici per gli studenti di Filosofia
   
Sono stati attivati a fine marzo in via sperimentale i servizi di Sms Alert e Newsletter dedicati agli studenti del corso di filosofia dell’Università di Cagliari. Il progetto, realizzato con i fondi dell’ex articolo 5, è stato fortemente sostenuto dagli studenti e dal personale docente. Una piccola rivoluzione culturale e tecnologica che pone la facoltà dell’ateneo cagliaritano al passo coi tempi.
D’ora in avanti gli studenti del corso di filosofia dell’Università di Cagliari riceveranno sul proprio cellulare, previa registrazione, gli aggiornamenti dell’ultimo minuto sulle date degli esami, eventuali modifiche degli orari e tante altre notizie sulla vita della facoltà.
Attivare il servizio è semplice e veloce. È necessario collegarsi all’indirizzo internet www.servizistudenti.it, inserire i propri dati anagrafici, il numero di telefono cellulare e selezionare i docenti di cui si sta seguendo le lezioni. Automaticamente lo studente verrà iscritto al sistema di gestione Sms Alert e alla Newsletter “FiloNews” dedicati appunto agli studenti del corso di filosofia. La registrazione ha durata semestrale: al termine del periodi di validità sarà dunque necessario effettuare una nuova iscrizione.
L’altra novità per gli studenti del corso di Filosofia è “FiloNews”: si tratta di una newsletter grazie a cui tenersi costantemente informati su quanto accade nel proprio ateneo, una finestra del mondo universitario e culturale dell’Università di Cagliari che tiene lo studente costantemente aggiornato su convegni, iniziative, scadenze e tante altre notizie dal mondo della filosofia.
 
4 – L’Unione Sarda
Nuoro – pagina 19
Ottana. Ieri il vertice
Università ed Enas indagheranno sui fanghi inquinati
   
Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta sui veleni di Ottana, che promette nuovi sviluppi a breve scadenza. Ieri all’assessorato provinciale all’ambiente si è svolto un vertice di esperti presieduto dall’assessore Rocco Celentano ed è emerso che il paraxilene, l’idrocarburo aromatico che avrebbe inquinato i fanghi del depuratore del Consorzio industriale destinati all’agricoltura, non sarebbe stato riscontrato all’interno dell’impianto. Tuttavia ne esistono tracce sensibili nei fanghi che sono stati sparsi nei terreni del Nuorese da fertilizzare. Un vero e proprio giallo che potrebbe coinvolgere le discariche destinate allo smaltimento dei fanghi e le società incaricate del trasporto degli stessi.
Al termine della riunione di ieri è stato deciso di affidare all’Università di Sassari, sede di Nuoro, e all’Enas (l’ente acque Sardegna) l’incarico di valutare lo stato di salute dell’ambiente nell’area industriale di Ottana. Un compito certamente non facile, dato che la zona è stata per venticinque anni sede di un’intensa attività industriale soprattutto nel settore della chimica. I veleni potrebbero essersi accumulati nei terreni e a questo punto sarebbe veramente un problema organizzare una bonifica adeguata.
Dal Consorzio industriale, che gestisce il depuratore, continuano a manifestare ottimismo sull’esito della vicenda: «Secondo me l’equivoco è rappresentato dall’interpretazione dei livelli massimi di concentrazione di paraxilene - sostiene il presidente Tore Ghisu - speriamo di chiarirlo al più presto anche per evitare che sulla timida ripresa della attività industriale incomba questa scomoda ombra. Le analisi sugli scarichi del depuratore continuiamo a farle con rigore per cui la situazione non può ragionevolmente sfuggirci di mano». Intanto, però, i due massimi responsabili della gestione dell’impianto di depurazione, l’ingegner Giovanni Cherchi e il biologo Raimondo Marras, sono stati iscritti sul registro degli indagati della Procura della Repubblica. Si tratta di un atto dovuto per poter eseguire degli accertamenti a norma di legge.
La notizia della scoperta dell’inquinamento dei fanghi provenienti da Ottana sta intanto creando allarme e preoccupazione nelle aziende agricole del centro Sardegna che li utilizzano da anni come fertilizzanti. ( a. a. )

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
La storia di Tissi in una tesi di laurea 
E il lavoro di Salvatore Pintus è diventato un libro 
 
TISSI. Nell’ambito di un progetto di valorizzazione delle risorse culturali che testimoniano e documentano la storia del paese, rivolto soprattutto ai più giovani, l’amministrazione comunale ha presentato il libro di Salvatore Pintus dal titolo «Tissi, storia di un paese nella Sardegna contemporanea (1843-1939)». Tratto dalla tesi di laurea conseguita dall’autore alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Sassari il lavoro rappresenta un’accurata ricostruzione dei molteplici aspetti della società tissese nel contesto specifico del proprio territorio in un periodo ben definito, racchiuso tra il 1843 (l’anno di inizio «ufficiale» della proprietà privata delle terre a Tissi) e il 1939. «Un lasso di tempo - come scrive l’autore - nel quale rimasero sconvolti tutti gli equilibri economici radicati da secoli e si definirono i nuovi scenari che portarono, anno dopo anno, a modificazioni sociali, economiche e culturali che ancora oggi permangono sedimentate, e non solo nel ricordo di qualche anziano testimone». Per Aldo Borghesi, direttore dell’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia, si tratta di una delle migliori tesi di storiografia delle piccole realtà locali per l’approccio metodologico e la scrupolosa ricerca delle fonti. Oltre all’autore alla presentazione del libro erano presenti il sindaco di Tissi Maria Lucia Cocco, Aldo Borghesi, Piero Sanna (docente di Storia Moderna alla facoltà di Scienze politiche dell’ateneo sassarese), Paolo Cao (direttore dell’Archivio storico del Comune di Sassari) e Salvatore Masia e Paolo Desole, che, insieme all’autore, hanno curato alcune testimonianze che chiudono la pubblicazione. Per il sindaco Lucia Cocco «riaprire capitoli di storia del nostro paese assume il significato di ripercorrere con la memoria i sentieri di chi, prima di noi, ha abitato il paese di Tissi e lo ha trasformato sino a dargli le sembianze che oggi lo caratterizzano».
 Pubblicato da Angelica Editore (che ha la propria sede a Tissi) in collaborazione col Comune il libro è stato distribuito a tutte le famiglie del paese e messo a disposizione di tutti i sistemi bibliotecari del territorio e dell’isola e degli studiosi ed appassionati che ne hanno fatto richiesta. (p.s.)
 

Questionario e social

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