Lunedì 29 marzo 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 marzo 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  

 
L’UNIONE SARDA
1 - E se la Sardegna cacciasse via i sardi? di Giuseppe Marci
2 - Porto Conte. Marchio di qualità per i prodotti del parco
 
LA NUOVA SARDEGNA
3 - Sassari. Università, assegni di ricerca
4 - Irs e Cisl sull’emergenza precari
5 - Olbia. La Luiss a caccia di talenti
  
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Difetti e pregiudizi
E se la Sardegna cacciasse via i sardi?
di Giuseppe Marci
Quando parliamo della Sardegna e del nostro modo di essere, dei tratti del carattere e delle visioni del mondo che ci sono proprie, per lo più lo facciamo ricorrendo a un repertorio tradizionale di concetti, parole, frasi, proverbi che riteniamo ci definiscano; nel bene e nel male. Fino ad accogliere acriticamente anche autentiche stupidaggini come quella del re che diceva «locos» i nostri antenati: senza nemmeno chiederci dei titoli, non dinastici ma etici e intellettuali, di chi le pronunziava.
È che, come diceva Giuseppe Dessì, viviamo in un eterno presente e non selezioniamo quel che il tempo ha prodotto, ma accumuliamo dando a ogni elemento il medesimo valore: i beni preziosi e le carabattole, tutto sullo stesso piano.
Si genera in tal modo un patrimonio di conoscenza e un repertorio tradizionale che finisce con l'irretirci, col paralizzare l'azione, col far sì che troppe cose accettiamo come inevitabili, irreversibili, immutabili. Arriviamo a pensare che gli eventi accadano senza che noi possiamo fare nulla. Forse sarebbe utile, ogni tanto, aprire la finestra e confrontarsi maggiormente col mondo; anche con quello antico, se così più ci aggrada.
Può aiutare a capire che abbiamo una parte di responsabilità soggettiva, solo nostra, e non possiamo attribuire la colpa di tutto ai dominatori del passato o al Governo nazionale odierno.
È per questo che vorrei proporre un pensiero di uno dei Padri del deserto, eremiti che nei primi secoli del cristianesimo lasciavano le città per vivere in regioni solitarie e inospitali: «Se uno è rimasto in un luogo e non ha prodotto frutti, è proprio il luogo a respingerlo, perché non è stato reso fertile».
Nessuno pensi che stiamo trattando di un tempo lontano, di un mondo che non esiste più. Il detto parla anche di noi, dell'Autonomia sarda, delle Giunte che si sono succedute, dall'inizio a oggi; di quella precedente, che ha generato situazioni di indiscutibile sofferenza, di questa attuale, che per molti altri aspetti deve ancora dare prova di sé.
Volgiamo lo sguardo intorno e facciamo una ricognizione su ciò che l'età presente propone, settore per settore, analiticamente, senza allarmismi ma anche senza formulare giudizi benevolenti e pietose autoassoluzioni.
Se vogliamo costruire un futuro credibile per la nostra terra, dobbiamo prima essere capaci di ragionare sapendo che non c'è luogo al mondo inadatto a produrre frutti. Sono gli uomini, dice il saggio antico, che non ne producono e, quando ciò avviene, il luogo si erge come fosse animato e li respinge, perché inutili e indegni di abitarlo.
Pensiamoci, prima di attribuire agli altri le responsabilità, e chiediamoci se, per caso, la Sardegna non ci stia respingendo. «Bogaus a son'e corru», come ci piace dire: cacciati via; forse a ragione.

 
2 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 55
Porto Conte. L'obiettivo è trasformare l'area in un modello da imitare per tutte le altre realtà
Marchio di qualità per i prodotti del parco
La conta dei cinghiali è già stata eseguita, ora l'Ente foreste della Sardegna è impegnato nella campagna di censimento dei daini presenti nel territorio del parco. Nel cantiere demaniale di Prigionette, una riserva naturalistica meglio nota come l'Arca di Noè, tra Porto Conte e Tramariglio, sono state allestite diciassette postazioni che coprono un territorio di ottocento ettari.
«Sono oltre un centinaio i daini avvistati finora - racconta entusiasta Lidia Fleba, esperta faunistica - segno che la popolazione, in sofferenza nel 2008, adesso invece gode di ottima salute».
Armati di binocolo e tanta pazienza, gli osservatori conteggiano i capi e annotano in un registro il genere e l'età presunta degli animali attirati in punti precisi con del mangime. È una delle tante iniziative nate dalla collaborazione tra l'Ente foreste e il parco regionale di Porto Conte.
Le due istituzioni hanno sottoscritto nei giorni scorsi una convenzione per la gestione e la salvaguardia della fauna e della flora dell'area protetta.
Il protocollo d'intesa è stato firmato nella sede di casa Gioiosa, dal direttore del parco Vittorio Gazale e dal direttore generale dell'Ente foreste Graziano Nudda. «Un atto dovuto, ma anche fortemente voluto - è stato il commento di Antonello Usai, presidente della riserva di Porto Conte - visto che l'Ente foreste è proprietario di tremila e 900 ettari degli oltre cinquemila del territorio sottoposto a tutela. L'esperienza e la professionalità del personale sarà utile per amministrare al meglio questo paradiso naturalistico».
Per l'occasione il consiglio di amministrazione dell'Ente Foreste, presieduto da Salvatore Paolo Farina, si è riunito nella sede del parco per ratificare il patto di ferro. L'obiettivo è trasformare il parco algherese in un modello da imitare per tutte le altre realtà naturalistiche dell'Isola.
A breve verrà presentato il marchio, una sorta di sigillo di garanzia che caratterizzerà le produzioni e i servizi che i turisti potranno trovare all'interno dell'area protetta. Nascerà anche una linea di prodotti a base di oli essenziali: saponi, profumi, essenze create direttamente nel laboratorio di piante officinali che sorgerà nei locali di casa Gioiosa in sinergia con la facoltà di Farmacia dell'Università di Sassari.
La stessa Arca di Noè, quartier generale dell'Ente foreste e del corpo forestale, dovrà cominciare a offrire servizi guida e punti di ristoro per i trentamila visitatori che annualmente oltrepassano il cancello della riserva. Nulla dovrà cambiare per quanto riguarda la tutela della flora e della fauna. Ma non sarà un parco-teca che nasconde le sue bellezze.
C. FI.  
   
 

 
LA NUOVA SARDEGNA

3 - La Nuova Sardegna
Pagina 14 - Sassari
UNIVERSITÀ
Assegni di ricerca
SASSARI. Scadono oggi alle 13 i termini per le domande relative a sette assegni biennali di ricerca messi a disposizione dall’Università di Sassari. Si tratta di materie attinenti fra l’altro alla Chimica farmaceutica, alla Chimica degli alimenti e alla Biologia farmaceutica. Gli interessati possono prendere visione del bando all’Ufficio concorsi in via e largo Macao. Il 31 marzo, invece, alle ore 12, scadono i termini per far pervenire le domande di ammissione al primo anno delle scuole di specializzazione per laureati in Medicina.
 
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Nazionale
Solidarietà e tavoli di lavoro per i lavoratori di Comune, della Provincia e dell’università 
Irs e Cisl sull’emergenza precari 
CAGLIARI. Emergenza precari nel capoluogo. Da oltre sei mesi i lavoratori precari del comune di Cagliari protestano, accampati in una tenda, davanti al palazzo municipale per chiedere una occupazione stabile. Una situazione definita «assurda» dall’indipendentista Doddore Meloni, presidente della Repubblica di Malu Entu, che ha così deciso di dare vita ad una veglia di preghiera, nella Basilica di Bonaria, che scuota le coscienze durante la Settimana Santa e per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla difficile vita dei precari. Gli ex operai stagionali del Comune di Cagliari chiedono un lavoro stabile ed il coordinamento dei precari ha rinnovato la richiesta di applicazione della legge regionale 3 del 7 agosto 2009, l’apertura immediata dei cantieri comunali e di un sussidio straordinario. Irs ha espresso solidarietà anche ai ricercatori universitari che sono il 40 per cento dell’ateneo, molta della didattica si regge su di loro, ma non hanno futuro: «Irs esprime piena solidarietà ai ricercatori dell’ateneo cagliaritano che da diversi mesi portano avanti una impegnativa protesta contro l’ultimo ambiguo progetto ministeriale di riforma universitaria, che prevede ingenti tagli ai fondi di tutte le università ma non solo, visto che cancella la figura del ricercatore a tempo indeterminato sostituendola con un ricercatore a tempo determinato per tre anni». Così in una nota la coordinatrice nazionale di Irs Ornella Demuru. «L’anno prossimo i precari universitari si limiteranno a fare la ricerca per cui sono pagati: questo significa che, senza l’apporto fondamentale di questo “ufficioso” corpo docente, la maggiore università sarda si troverà costretta a non poter attivare moltissimi e comuni corsi di laurea cancellandone così in un colpo solo buona parte dell’offerta».
Infine, una nota della Cisl ai lavoratori precari della Provincia che hanno protestato sotto la sede del sindacato: ora bisogna avviare un tavolo per dare corso al procedimento di stabilizzazione dei precari.
(p.s.)


5 - Pagina 15 - Cronaca
UNIVERSITÀ 
La Luiss a caccia di talenti 
OLBIA. La Luiss in tour per l’isola a caccia di baby cervelli. Domani alle 15 l’università della Confindustria fa tappa a Olbia, al liceo Gramsci, per presentare le sue opportunità di studio e gli sbocchi professionali offerti dal suo ateneo. L’incontro è per gli studenti dell’ultimo e del penultimo anno delle superiori di Gallura, Sassari e Nuoro. Ad aprire i lavori Pietro Rau, presidente dei giovani imprenditori del nord Sardegna. Seguirà Paolo Mazzoletti, docente di marketing, che presenterà l’offerta delle tre facoltà della Luiss, scienze politiche, giurisprudenza ed economia. La prova d’ammissione ai corsi si terrà il 14 aprile a Roma e in altre città come Cagliari (Pacinotti) e Sassari (Azuni).
(al.pi.)
  
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA

Questionario e social

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