Lunedì 15 marzo 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 marzo 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  

 
L’UNIONE SARDA
1 - Master&back, in fila per arrivare primi
 
LA NUOVA SARDEGNA
2 - Tutta la notte in fila per il Master & Back
3 - Dipendenti dell’Aou proclamano lo stato di agitazione

IL SARDEGNA
4 - Master and back. Trenta ore di fila con stufe e tende
5 - Mappe e migrazioni, mostra in Rettorato
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 11
Corsa per depositare le domande: l’Agenzia regionale per il lavoro aprirà stamattina
Master&back, in fila per arrivare primi
Notte all’aperto per gli studenti a caccia del finanziamento
Presentare la richiesta subito significa avere una risposta in tempi brevi.
L’appello viene fatto ogni ora: a turno uno dei ragazzi sfila la lista incastrata tra le sbarre del cancello e snocciola l’elenco di nomi. «Ci hanno detto che la Protezione civile darà a ciascuno i braccialetti numerati», spiega Riccardo, trent’anni, in fila davanti all’Agenzia regionale per il lavoro dalle 10 di ieri. Alle 19, mentre sul marciapiede di via Is Mirrionis soffia un maestrale tagliente, sono in 70: tutti laureati, con un master lontano dalla Sardegna alle spalle e il desiderio di tornare nell’Isola. Anche se l’ufficio protocollo aprirà solo stamattina, molti hanno trascorso qui la domenica per essere tra i primi a consegnare la domanda di finanziamento per la seconda parte del progetto Master&back . Cioè il loro ritorno, da lavoratori, nella propria terra.
L’ATTESA I soldi per finanziare i progetti ci saranno tutti - queste le rassicurazioni dell’assessorato -, ma presentare la richiesta tra le prime significa avere una risposta in tempi brevi («le pratiche verranno aperte in ordine di consegna dei moduli», chiariscono gli studenti) e dunque iniziare subito a lavorare. Nelle liste pubblicate sul sito internet della Regione Sardegna sono più di 900, anche se tutti sperano di rientrare nei primi 300. Questo vuol dire mettere in conto una notte nel sacco a pelo, sotto il tendone bianco tirato su dalla Protezione civile che però, nonostante il freddo e il fatto che la coda di giubbotti imbottiti e sciarpe arrivasse fino alla strada, non è stato aperto prima delle 23. «Distribuiranno pasti caldi e bottigliette d’acqua. Ci sarà anche un’ambulanza», precisano le guardie giurate che sbarrano l’ingresso dell’Agenzia.
LA STORIA Roberto Pireddu, 27 anni, è laureato in giurisprudenza e ha frequentato un corso di specializzazione in gestione delle risorse umane. Ora lo attende un contratto a tempo determinato - due anni - con l’Università di Cagliari. Il sogno? «Lavorare in un ente pubblico o in una grande azienda. Il mio settore qui non è ancora stato sfruttato, nei prossimi anni credo che le nostre competenze serviranno». È in fila dal pomeriggio: «Tutti puntano a consegnare la domanda subito, per avere la certezza che la propria pratica verrà approvata in poco tempo. Il Master&back è stata una grossa opportunità: mi sono specializzato e non sono constato un euro ai miei genitori».
L’INGEGNERE Alice Palla, ha 29 anni e dopo la laurea in ingegneria è andata a studiare “Recupero dei beni storici” alla Sapienza di Roma. «Anche se ho avuto varie offerte di lavoro lì, ho preferito tornare a casa. Per dare un contributo, con la mia preparazione, alla Sardegna», dice mentre chiude il piumino verde petrolio.
Come tutti, ha frequentato un master grazie ai finanziamenti regionali: circa 950 euro netti al mese per le spese di vitto e alloggio, che ora dovrebbero diventare quasi 2000 per la seconda fase, quella del back . I primi due o tre anni (a seconda del tipo e della durata del contratto) di lavoro nelle aziende verranno pagati dalla Regione. A gennaio, su internet, sono state pubblicate due vetrine: una con la lista degli studenti ammessi e i loro curricula, un’altra con le società che partecipano al progetto. Da Abbanoa alla Saras, passando per gli Atenei sardi e una sfilza di enti pubblici e aziende.
Nell’elenco ci sono quasi tutte, anche se qualcuno ha notato un’assenza che suona come un paradosso: Tiscali. E dire che il Master&back è stato uno dei progetti su cui la giunta di Renato Soru - fondatore della società di comunicazione - aveva puntato di più.
Michele Ruffi
  

 
 
LA NUOVA SARDEGNA

2 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
Da questa mattina la presentazione delle domande per il finanziamento dei tirocini 
Tutta la notte in fila per il Master & Back 
CAGLIARI. In fila dalle 19 di ieri, davanti alla sede dell’Agenzia regionale del Lavoro, per presentare la domanda di partecipazione alla fase conclusiva del Master & Back. E’ capitato ai laureati rientrati in Sardegna dopo l’esperienza sulla penisola o all’estero. La consegna è prevista per questa mattina alle 11. Per il finanziamento decide il contestatissimo ordine cronologico. Alle 21.30 di ieri i giovani erano già 150, a mezzanotte almeno il doppio. La giunta regionale ha assicurato che saranno finanziati tutti i progetti, ma per ora ci sono i fondi solo per 300 (su probabili 900 richieste). Da qui la scelta di molti di presentarsi dalla sera prima. Per ridurre il disagio, i laureati hanno deciso di autogestire la fila con l’appello ogni ora: chi non risponde, riparte dalla fine. E’ stato organizzato un servizio della Protezione civile: gazebo riscaldati per la notte, bagni chimici e colazione calda al mattino.
(m.g.)
 
 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sassari
«Divario inaccettabile tra i lavoratori dell’Asl e dell’Azienda mista» 
I dipendenti dell’Aou proclamano lo stato di agitazione
Lettera aperta al commissario di Cgil, Cisl, Uil e Nursind 
SASSARI. Stato di agitazione in tutti i settori dell’azienda ospedaliero universitaria, da attuarsi «con forme di astensione dal lavoro che saranno definite nei prossimi giorni con i lavoratori». Le segreterie territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Nursing Up hanno dichiarato la guerra sindacale ai vertici dell’Azienda mista. È successo nei giorni scorsi, al termine di una affollata assemblea svoltasi in un clima di palpabile tensione e conclusasi con una decisione unanime.
Come scrivono in una lettera aperta al commissario della Azienda mista, Gianni Cavalieri, i lavoratori della sanità sassarese si sentono discriminati rispetto ai loro colleghi della Asl. Ora gli operatori della Aou sono decisi a scendere sul piede di guerra per rivendicare l’applicazione di importanti istituti contrattuali che, a loro parere, «mettono in evidenza il divario sempre più ampio fra i dipendenti dell’Asl 1 e quelli dell’azienda Ospedaliero Universitaria.
«Esempio eclatante - si legge in una nota diffusa al termine dell’assemblea - è quello della progressione economica orizzontale, già effettuata in Asl, mentre dell’Aou non sono state nemmeno attivate le procedure preliminari quale la quantificazione del fondo e il numero dei possibili beneficiari».
Ma ci sarebbero problemi anche nelle relazioni sindacali. «Ottenere informazioni e dati, essenziali per la contrattazione decentrata, è impresa più che ardua - scrivono i sindacalisti della sanità -. Innumerevoli le lamentele nei confronti del servizio gestione giuridica del personale».
Segue l’elenco dei problemi denunciati dagli iscritti a Cgil, Cisl, Uil e Nursind: mancanza di risposte, perdita di documentazione, interpretazione restrittiva delle norme contrattuali. «Il clou della organizzazione - attaccano le segreterie confederali - è stata la consegna dei buoni pasto: tre mesi di peregrinazioni e tentativi».
Nel corso dell’assemblea «non sono mancate - si legge ancora nella nota - le valutazioni sulla integrazione fra il personale dipendente del Servizio sanitario e quello universitario che opera nell’Asl. La valorizzazione delle due componenti doveva essere il punto di forza della giovane Azienda ospedaliera».
Questa positiva integrazione non sarebbe avvenuta e, secondo i sindacati, sarebbe un percorso inattuabile «senza il rispetto della pari dignità degli operatori e delle regole come sta avvenendo attualmente dove l’una prevarica scandalosamente sull’altra».
 
 
 


 
E POLIS - IL SARDEGNA
 
4 - E Polis - Il Sardegna
Pagina 20 - Grande Cagliari
Master and back
La notte in fila con le stufe per presentare una domanda
L’agenzia regionale del lavoro si prepara all’assalto dei laureati in cerca di un posto. Già ieri sera in cinquanta davanti ai cancelli aperti solo stamattina
 
Via Is Mirrionis. Allestimento da Protezione civile di fronte all’Agenzia regionale del Lavoro: fondi solo ai primi
Trenta ore di fila con stufe e tende
la lunga notte del Master and back
In cinquanta davanti ai cancelli già da ieri mattina per la presentazione della domanda
Per i giovani del master & back la prima esperienza formativa garantita è una fila di 29 ore. Arrivo alle 6 del mattino e
sosta sul marciapiede davanti all’ingresso dell’Agenzia del lavoro in via Is Mirrionis, fino a mezzanotte. Ma occhio e orecchio all’appello a ogni giro di lancette: chi non risponde è fuori. E non può andare a nanna nella tensostruttura montata nel cortile dell’Agenzia del Lavoro.
La colazione arriva alle 5 del mattino, servita dai volontari della Protezione civile, mobilitati apposta per l’occasione.
E poi in coda per l’accesso al finanziamento per il back, il rientro lavorativo in un’impresa sarda, dopo l’esperienza all’estero.
«Allucinante», commenta una ragazza al cancello dalle 7, «sembra un film di fantascienza, ma dove stiamo arrivando?».
CHI TEMEVA il caos per la domanda di ammissione al master & back è servito. Sono state contate 800 domande per il lavoro nell’Isola, dopo dell’esperienza maturata al’estero. Ma i 15 milioni regionali a disposizione garantiscono i fondi a circa trecento persone. E l’Agenzia del lavoro è stata chiara: le domande saranno accolte da lunedì 15 marzo in ordine di arrivo. E scatta la corsa. Ieri verso le 20 in coda già si contavano 104 persone. Coperte, sedie pieghevoli, pizze da asporto, birre e un po’ di musica. E tanti giovani. La prima della lista è Martina Pettinau, cagliaritana, al cancello dalle sei. Poi c’è Cristina Carta arrivata da Bosa, dopo un viaggio di 250 km, al cancello dalle 19, è 86esima. Paolo Deiosso, è arrivato poco dopo le 6. Ma ha iniziato a perlustrare il varco di via Is Mirrionis, da sabato sera.
ALLE 8,30 è uscito il direttore e abbiamo preso accordi», racconta il giovane, «ora stiamo preparando la lista. La posizione è da confermare ogni ora rispondendo all’appello. L’ingresso dentro è previsto a mezzanotte. Una volta dentro», aggiunge, «ci verrà dato un braccialetto e un numero che dovremo esibire per la fila vera e propria». Qualche momento di tensione quando qualcuno prova a contestare la validità della lista “autogestita”. «Non c’era soluzione», commentano i giovani al cancello.
Ennio Neri


 
 
5 - E Polis - Il Sardegna
Pagina 20 - Grande Cagliari
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA


Questionario e social

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