Sabato 13 marzo 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 marzo 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  

 
L’UNIONE SARDA
LA NUOVA SARDEGNA

L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 15
manifestazione
In centocinquanta sfilano al corteo studentesco
Scarsa partecipazione ieri mattina alla manifestazione studentesca contro la riforma del sistema di istruzione superiore e universitaria. Al corteo indetto dall’Unione degli studenti assieme a Link-Coordinamento universitario hanno partecipato appena 150 giovani che si sono ritrovati alle 9 in piazza Garibaldi per marciare compatti fino a piazza del Carmine. Il traffico non ne ha risentito perché il percorso si è snodato lungo via Garibaldi e via Manno, anziché in via Sonnino e via Roma come accaduto in passato. Giunti in piazza del Carmine, gli studenti si sono mescolati ai manifestanti della Cgil che erano ugualmente pochi (un centinaio). Il sindacato peraltro aveva revocato lo sciopero la sera prima e inoltre erano assenti i Cobas (poiché tutti, o quasi, a Roma). Il portavoce degli studenti Giacomo Spanu - 16 anni, del liceo Siotto - non si è detto sorpreso. «Siamo nel secondo quadrimestre», ha commentato, «e molti ragazzi devono recuperare e non possono perdere giorni di lezione. Eravamo pochi, è vero, ma c’erano comunque i rappresentanti di Siotto, Dettori, Buccari, Artistico, Pacinotti, Michelangelo, Brotzu di Quartu, oltre a una delegazione proveniente da Sorgono».
( p. l. )
 

2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 18
la mostra
Carte storiche a Palazzo Belgrano
Sarà inaugurata martedì prossimo, con un incontro in programma alle 16,30 nell’Aula magna del Rettorato, la mostra “Frontiere, migranti e rifugiati”, che resterà visitabile nell’atrio di via Università fino al 19 marzo.
Per la prima volta Palazzo Belgrano viene utilizzato per ospitare un’iniziativa culturale: l’esposizione, composta da 20 carte disegnate a mano da Philippe Rekacewicz, geografo e cartografo di Le Monde diplomatique , verranno accompagnate da testi in francese tradotti in italiano.
 

3 - L’Unione Sarda
Pagina 2 - Cagliari
CITTADELLA
C’è «Vietato non toccare».
Fino al 28 marzo è aperta alla Cittadella dei musei la mostra «Vietato non toccare», itinerario su come possono essere abbattute le barriere architettoniche e quelle sensoriali. Questi i giorni e gli orari: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.


4 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – Pagina 23
Andrea Mei è il miglior realizzatore del torneo
Maracanà, le triplette del bomber “bocconiano”
È un operatore di call-center laureato alla Bocconi il cannoniere principe del torneo Maracanà di calcio a sette. Andrea Mei, 36 anni, originario di Carbonia ma residente a Cagliari, è la stella dell’iCall, compagine che milita nella Seconda divisione dove contende il primato alla corazzata Mutui Online. Quest’anno il bomber ha già segnato 38 gol in 18 partite siglando quattro triplette, tre quaterne e aggiudicandosi per 6 volte il titolo di “best of the match”. La sua passione per il calcio risale all’infanzia. «Mio padre ha sempre fatto l’allenatore», ricorda, «e mi ha insegnato lui a giocare. I primi calci al pallone li ho dati a 6 anni, dopodichè sono cresciuto nelle giovanili della Don Sguotti Carbonia arrivando a 16 anni a esordire in Promozione». Successivamente ha militato in Terza categoria, prima col Nuxis e poi con l’Is Gannaus (frazione di Carbonia). Dopo il diploma ha lasciato la Sardegna per iscriversi alla Bocconi e ha vissuto a Milano per 15 anni. «Mi sono laureato in Discipline economiche sociali», spiega, «ma durante gli anni di studio fuori regione non ho mai rinunciato a coltivare le mie due passioni: il teatro e soprattutto il calcio».
In Lombardia Mei ha militato nello Sporting San Donato, squadra di Prima categoria, e dopo la laurea è rientrato nell’Isola dove oggi svolge un doppio lavoro: è “contrattista esterno” dell’Università di Cagliari (Facoltà di Scienze della Formazione) ma lavora anche nel call-center iCall di via dei Carroz. «Il calcio a 11 l’ho quasi abbandonato», confessa, «ma continuo a divertirmi con gli amici sui campi di calcio a sette». Per Mei si tratta della prima partecipazione al Maracanà, mentre per la sua squadra è la seconda esperienza. «Siamo tutti colleghi», spiega il bomber, «e rispetto all’anno scorso il gruppo si è rinforzato. Abbiamo alcuni elementi di spicco come Alessandro Pinna (portiere cresciuto nel Chievo Verona) e l’attaccante Salvatore Mereu (che vanta trascorsi in Eccellenza)».
Mei (180 centimetri d’altezza per 80 chili di peso) è il miglior realizzatore assoluto dell’intero torneo, dato che nessuno ha fatto meglio di lui neppure considerando l’altra divisione. «È uno che corre sempre a testa alta», lo descrive l’organizzatore Angelo Sarritzu. «Si muove bene in tutte le posizioni del campo e ha un tiro secco e preciso che gli consente di segnare parecchio anche su punizione. Il suo ruolo non è proprio punta, è più un centrocampista che agisce davanti alla difesa a mo’ di regista». Mei è anche un giocatore correttissimo: in 18 partite ha rimediato un solo cartellino giallo.
Paolo Loche
 
 
5 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Una ricerca di Legambiente
Traffico senza stress ma è sempre meglio evitare viale Marconi
 Viale Marconi nelle ore di punta resta una delle arterie più congestionate d’Europa, come certificato qualche anno fa dall’Automobile Club d’Italia, ma per i cagliaritani lo stress da traffico è enormemente migliore rispetto a quello delle città più ingolfate. Lo conferma uno studio di Legambiante presentato nei giorni scorsi nell’ambito della quinta Conferenza ministeriale “Ambiente e Salute”, appuntamento organizzato dai ministeri dell’Ambiente e della Salute italiani e dall’Oms Europa.
L’INDAGINE Dopo un’indagine durata due anni, gli esperti dell’associazione ambientalista hanno accertato che lo stress e la conflittualità che vengono generati al volante colpiscono sei italiani su dieci, anche a causa degli incolonnamenti e di reti di collegamento urbane che spesso risultano insufficienti a smaltire la mole di traffico. E se i romani ogni giorno devono mettersi in testa di trascorrere più di un’ora alla guida (per la precisione stanno in auto mediamente per 74 minuti), agli abitanti di Napoli (63 minuti), Torino (62), Milano (60), Palermo (58) e Genova (53 minuti) non va certo meglio. Dati che poi Legambiente ha incrociato con la velocità media di percorrenza, così da capire dove almeno si circola e dove si resta incolonnati: così è emerso che a Palermo si viaggia mediamente a 20 chilometri orari, a Napoli (21), a Milano (22), a Roma (23), a Genova (25) e a Torino si riesce a percorrere in un’ora circa 26 chilometri.
IL CAPOLUOGO E Cagliari? Il capoluogo sardo non compare tra i centri che pagano il prezzo più alto al traffico, nonostante numerosi intoppi nella rete stradale cittadina. Qualche anno fa, una speciale classifica stilata dall’Aci aveva inserito viale Marconi tra le vie più intasate del Vecchio Continente. Dati confermati anche nel recente piano della mobilità stilato dal Comune: ogni giorno in città si muovono 33.387 auto: 7.812 escono dalla città tra le 7,15 e le 8,15 a fronte di 14.128 ingressi. A contarle, lo scorso anno, era stato il Cirem, il Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità delle università di Cagliari e Sassari, i cui dati erano poi stati inseriti all’interno del piano. Numeri che avevano confermato come il 78% dei cagliaritani utilizzassero l’auto per recarsi al lavoro (fonte Istat), mentre solo l’8% si serviva dei mezzi pubblici. E se si pensa che, dati alla mano, nel capoluogo sardo circolano ogni giorno 64 auto ogni 100 abitanti, allora è confortante che Cagliari non compaia nella classifica di Legambiente.
Francesco Pinna
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA

6 - La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
BREVI
Università Giovedì 18, alle ore 16,30, nell’aula magna della Facoltà di Agraria, Dino Manca, docente di Filologia italiana e Letteratura sarda nella facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari, terrà una lezione su: «Il sistema letterario sardo tra bilinguismo e sentimento dell’identità».
Erasmus È attivo lo sportello di orientamento presso l’aula Benelux della facoltà di Giurisprudenza in viale Mancini 3. Apertura martedì dalla 10 alle 12 e il giovedì dalle 15,30 alle 16,30.
 
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Attualità
IN 300 MILA CON IL SINDACATO 
Studenti: «Siamo contro chi ci ruba il futuro» 
ROMA. Studenti, medi ed universitari, vestiti di verde o con indosso i sacchi della spazzatura, in piazza in tutta Italia per difendere la scuola pubblica e per protestare contro le politiche del Governo: non è stato il ritorno dell’Onda, e soprattutto non ci sono stati incidenti (danni per 10 mila euro sono segnalati a Milano), ma sono stati in migliaia in 40 città a protestare al grido «le vostre tasse le paga il nostro futuro». E a lanciare carta igienica, simbolo della «scuola che va a rotoli».
Gli studenti mobilitati sarebbero stati 300.000, il 30% si sarebbe astenuto dalle lezioni nelle scuole superiori. Presidi e manifestazioni sono state organizzate dall’Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti. Iniziative di protesta anche da parte dell’Unione degli studenti e dal coordinamento universitario Link. «Abbiamo aderito sulla base di nostre rivendicazioni, condivise con gli universitari dell’Udu, un’occasione per parlare di noi, del furto di futuro in corso», ha spiegato Sofia Sabatino, portavoce nazionale della Rete.
A Torino 5.000 studenti hanno sfilato per le vie del centro, alla manifestazione studentesca organizzata dalla Rete degli studenti medi, si sono uniti i lavoratori e i precari della Flc Cgil.
A Bolzano flash mob organizzato dagli Studenti Consapevoli. A Milano numerose le scuole in piazza con i propri striscioni, oltre 5.000 i partecipanti; lancio di uova, vernice e rotoli di carta igienica davanti al provveditorato. A Padova quasi 1.000 studenti da tutto il Veneto hanno riempito le strade della città. A Bologna 2.000 gli studenti medi e universitari hanno manifestato insieme alla Cgil.
 

8 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Università&Scuola. Gli studenti sono scesi ancora una volta in piazza e manifestato contro la riforma del ministro Stella Gelmini 
«Il futuro è nostro, non vogliamo essere asini» 
L’accusa del coordinamento Link: «Smantellano l’istruzione pubblica a colpi di piccone» 
La controproposta: maggiori investimenti su didattica e ricerca 
CAGLIARI. Allegri sempre, scatenati lo stesso: sono gli studenti universitari, che ieri mattina sono scesi ancora una volta in piazza, per protestare contro la riforma della scuola voluta dal ministro per la Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini, bersagliata con ogni tipo di slogan.
 Al corteo, partito da piazza Garibaldi, si sono unite anche alcune decine di studenti degli istituti superiori. Dopo aver attraversato le vie del centro storico, la manifestazione è approdata in piazza del Carmine per un partecipato sit-in in concomitanza con l’iniziativa voluta dalla Cgil su “Lavoro, fisco e cittadinanza”.
‹‹Gli ultimi provvedimenti del governo - hanno scritto in un volantino i promotori dell’iniziativa, dall’Unione degli studenti alla sigla Link-Coordinamento universitario - smascherano le vere politiche nazionali, vale a dire lo smantellamento del sistema di istruzione pubblica. Per questo chiediamo il ritiro immediato della “riforma Gelmini”, che in sostanza taglia decine di migliaia di posti di lavoro, cambia i nomi alle scuole e riduce il quadro orario di tutte le discipline di almeno un’ora››.
Gli studenti chiedono inoltre la cancellazione della norma che abbassa l’obbligo scolastico di fatto a 14 anni. ‹‹Si è stabilito - hanno aggiunto gli organizzatori - che fino a 16 anni si può evitare di andare a scuola lavorando con un contratto di apprendistato in azienda. È una decisione aberrante, i contributi sono pagati dallo Stato e lo stipendio sarà inferiore rispetto a quello del lavoratore. Inoltre, il pericolo più grave è che l’apprendista si formerà solo nel settore in cui lavora, restando un individuo carente di conoscenze a 360 gradi››. La lista si chiude con la richiesta di ritiro del progetto di legge Aprea, che prevede l’eliminazione delle rappresentanze studentesche e l’ingresso dei privati nel governo delle singole scuole.
Gli universitari non si limitano solo alle critiche: in parallelo hanno avanzato quattro proposte programmatiche per migliorare gli standard qualitativi del sistema dell’istruzione italiana. ‹‹Proponiamo maggiori investimenti nella conoscenza, nella didattica e nella ricerca - si legge in un documento distribuito nel corso della manifestazione - oltre all’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni, la costruzione di un biennio unitario delle scuole superiori per macro aree tematiche e l’istituzione di un fondo straordinario per l ‘edilizia scolastica e gli alloggi universitari››.
Gli studenti sempre ieri sono scesi in piazza anche a Nuoro e Siniscola, dove decine di persone hanno animato un corteo partito alle 9 da piazza IV Novembre e concluso in piazza Sardegna.
I problemi legati alle riforme scolastiche non toccano solo l’Italia, sono oramai una questione europea. Come ricordato ieri mattina, in contemporanea con le manifestazioni italiane anche in Francia gli aderenti all’Unl, il sindacato degli studenti transalpini, hanno organizzato una grande mobilitazione per protestare contro le scelte del loro governo in materia di politiche scolastiche.
Pablo Sole 
 


 
E POLIS - IL SARDEGNA
 
9 - E Polis - Il Sardegna
Culture – Pagina 32
RETTORATO
I percorsi dei migranti
mostra di Rekacewicz
Venti carte disegnate a mano da Philippe Rekacewicz, geografo e cartografo del Monde diplomatique, accompagnate da testi in francese tradotti in italiano. È la mostra “Frontiere, Migranti e Rifugiati”, che si terrà al Rettorato (via Università 40) da lunedì al 19 marzo.
 
 

Questionario e social

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