Martedì 9 marzo 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 marzo 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina     
La laurea non dà più certezze
Studenti, quale futuro
La risposta non c'è
di Giuseppe Marci
 
Nelle immagini relative alla visita del presidente della Camera al Liceo "De Castro" di Oristano, il telespettatore avrà notato i volti degli studenti. Composti e attenti. Un ulteriore prova della qualità di quell'Istituto scolastico che ha saputo organizzare l'importante incontro.
A me è capitato, nei giorni scorsi, di fare un'esperienza simile in un liceo cagliaritano in cui sono stato chiamato per una lezione e vorrei darne conto al lettore. Cominciando col dire dei locali: ambienti ampi, luminosi e puliti, vernici alle pareti rinnovate di fresco. L'aula magna non è al momento agibile per interventi di ristrutturazione; operai lavorano su una parete esterna con un martello elettrico che produce il tipico rumore; qualche sedia ha perso il rivestimento ed è rabberciata col nastro adesivo. Fra aspetti positivi e negativi, il bilancio è sufficiente.
In un'aula capiente sono state riunite classi diverse del ginnasio e del liceo. Una situazione potenzialmente non favorevole per il rischio di disomogeneità. Ma, capisco subito, gli insegnanti hanno lavorato bene. Nonostante sui banchi ci sia un centinaio di studenti, non si sente un brusio. Non sto parlando di disciplina, ma di competenza. Avevano studiato, sapevano di che cosa avrei parlato, erano interessati al tema. Un pubblico ideale. Sono poche, credetemi, le occasioni nelle quali un oratore può sperare di incontrare ascoltatori migliori di questi, motivati e competenti, capaci di seguire un lungo e articolato ragionamento, di fare, alla fine, domande appropriate.
E anche di superare lo specifico ambito letterario per collegare il tema a questioni più ampie. Una studentessa mi ha chiesto che senso ha studiare, se giovani con due lauree sono senza lavoro. Non era, la sua, una ripulsa negativa; piuttosto la richiesta di un'ulteriore motivazione: ho provato a dargliela, come può fare un insegnante, con le competenze, i mezzi e i sentimenti di cui dispone. Il resto, me ne dispiace ma è giusto che sia così, non è nelle nostre mani. Una democrazia affida la soluzione dei problemi ai rappresentanti politici liberamente eletti.
Erano presenti, i politici, a Oristano, insieme agli studenti che ascoltavano il presidente della Camera. Sicuramente conoscono i problemi della scuola, avranno visto, come me, le sedie sistemate alla meglio, forse si saranno spinti in biblioteca e avranno scoperto che mancano i fondi per l'acquisto libri.
Se hanno presenziato a quell'incontro con sincerità di intendimenti, a loro giro, per competenza, la domanda che mi ha rivolto la studentessa: cosa vorrete fare, signori, perché il futuro non sia, per gli adolescenti, un'incognita inquietante ma una prospettiva verso la quale avviarsi sapendo che il lavoro fatto con merito produrrà il risultato voluto dagli studenti e dalle famiglie?
 
2 – L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 44
Saggi
Si presenta la “Teoria delle mine vaganti”
 
“Teoria delle mine vaganti”, ovvero come maneggiare il lato oscuro della forza: è il titolo del saggio firmato da Andrea Seganti, psichiatra e psicoanalista, che sarà presentato questo pomeriggio alle 18 nell'Aula Specchi del corpo aggiunto della facoltà di Scienze della Formazione, a Cagliari, in via Is Mirrionis.
Al dibattito intorno ai temi centrali del libro (l'incontro è promosso dal Dipartimento di psicologia dell'Università cagliaritana) interverranno con l'autore, didatta della Società psicoanalitica italiana, anche Stefano Carta, psicoanalista dell'A.I.P.A., professore associato di Psicologia dinamica a Cagliari, Silvio Maggetti neuropsichiatra infantile, docente dell'A.Ps.I.A., Alessandro Poddesu, psicologo e psicoterapeuta, Silvana Ros, psichiatra, psicoterapeuta e docente dell'APsIA.
Pubblicato da Armando Editore (20 euro) il saggio “Teoria delle mine vaganti” si rivolge «a tutti coloro che sono interessati a conoscere e combattere gli abusi della manipolazione mentale che fisiologicamente avviene tra le persone».
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano  - Pagina 18
ordine dei medici
Corsi di preparazione per i test universitari
 
Inizia venerdi nella sede dell'Ordine dei Medici, il Corso di preparazione ai test d'ingresso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Farmacia, Veterinaria, Scienze Infermieristiche e per tutte le altre professioni sanitarie con iscrizioni a numero chiuso. Il corso è articolato in otto ore di lezione settimanali, nell'arco di due pomeriggi, e ha la durata complessiva di quattro mesi, per un totale di 146 ore di lezione. L'iniziativa, patrocinata dall'Ordine dei medici di Oristano, è organizzata dall'Associazione culturale “Dictatum Discere” di Cagliari, «che ormai da anni prepara i ragazzi desiderosi di intraprendere una professione sanitaria ad affrontare adeguatamente la difficile prova di selezione per l'accesso all'Università», sottolinea il presidente dell'Ordine Antonio Sulis. Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi all'Ordine dei medici o telefonare al 349.7327006.
 
4 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 17
Oggi si apre il tavolo di confronto tra Regione e Comune su sviluppo e infrastrutture: ecco tutte le proposte in campo
«Tuvixeddu, ripartire dall'accordo»
Così Cappellacci alla vigilia del vertice col sindaco Floris
In agenda anche i progetti su fronte mare, quartiere e stadio di Sant'Elia, Poetto, università, grandi eventi, servitù militari, metropolitana e vaibilità, zone umide e parchi.
 
Cagliari da anni sogna di diventare capitale del Mediterraneo. Da altrettanto tempo è ferma al palo: lavori che non partono, finanziamenti che non arrivano e collaborazioni che non decollano. Per questo oggi il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci e il sindaco di Cagliari Emilio Floris apriranno un tavolo di confronto che è destinato a individuare priorità strategiche e criticità per l'avvio di progetti che possano regalare al capoluogo quel salto di qualità da troppo tempo atteso.
L'Unione Sarda, per presentare l'incontro, ha chiesto a Cappellacci e Floris di dire la loro a proposito di dieci grandi questioni in attesa di risoluzione.
TUVIXEDDU Cappellacci: «Il mio approccio alla questione è lo stesso espresso dalla delibera di Giunta del dicembre scorso. C'è un accordo di programma valido e noi dobbiamo tenerne conto. Ci sono criticità che vanno affrontate e risolte. Ma non credo ci si possa affidare a soluzioni estemporanee e che non tengano conto dell'interesse pubblico e di quello privato. L'ordine del giorno del Consiglio? Credo che rafforzi la mia visione e che non vada interpretato in senso letterale».
Floris: «Il nostro obiettivo è quello di dotare la città di un parco di valenza archeologica, per migliorare la qualità della vita dei residenti e aumentare l'offerta culturale e turistica. Nell'accordo di programma, nel quale siamo parte attiva, abbiamo privilegiato la questione della viabilità: l'asse via Cadello-via San Paolo va completato. Per la parte residenziale è inutile parlarsi a distanza: noi e la Regione dobbiamo sederci a un tavolo con l'imprenditore e concordare una soluzione condivisa».
FRONTE MARE Cappellacci: «Non si può pretendere di essere capitale del Mediterraneo e non dotarsi di un lungomare che parta da via Roma e arrivi a Sant'Elia. Il water front deve essere il motore propulsivo per far crescere una città che non va vista scollegata dal resto del sistema-Sardegna. Una Cagliari migliore e più forte aiuta il resto dell'Isola a migliorare. Siamo pronti a fare la nostra parte per favorire i progetti del Comune, di concerto con l'Ente fiera e gli imprenditori interessati a concorrere».
Floris: «Abbiamo tanti progetti, sia definitivi che preliminari, che attendono solo di essere varati. Ma prima di decidere vogliamo confrontarci con la Regione, sia per un aiuto sul fronte delle risorse e sia per una sinergia a proposito della scelta strategica, anche in base ai loro progetti di sviluppo. Servono collegamenti (su tutti quello tra Marina Piccola e Calamosca) e la possibilità di utilizzare il grande parco tra la zona militare e il quartiere di Sant'Elia».
SANT'ELIA E STADIO Cappellacci: «La rinascita di quella parte della città, il decollo della zona franca e la costruzione di un porticciolo turistico nel villaggio dei pescatori è un orizzonte che condividiamo. Personalmente ho sempre ritenuto che quella sia la parte più bella della città. Va resa fruibile a tutti i cittadini. Per quel che riguarda lo stadio posso solo dire che quando siamo stati chiamati in causa abbiamo risposto. Se il Comune ha bisogno di ulteriori aiuti per andare avanti siamo pronti a darli».
Floris: «L'aiuto della Regione in questa specifica area di intervento sarà decisivo: abbiamo un progetto di riqualificazione complessiva del quartiere, per il quale contiamo di recuperare i finanziamenti che l'istituto Area (ex Iacp) ci aveva messo a disposizione. Sullo stadio vale il discorso che ho già fatto più volte in passato: l'amministrazione vuole un nuovo impianto, a prescindere dall'assegnazione dei campionati europei del 2016».
POETTO Cappellacci: «Il nostro assessorato ai Lavori pubblici, dopo aver ricevuto i chiarimenti richiesti al Comune, è pronto a sbloccare i lavori di riqualificazione del lungomare. Questo può essere un primo passo. Per quel che riguarda la questione dei baretti, la Regione ha prorogato le concessioni demaniali, ora sta all'amministrazione dotarsi di un Pul. Più in generale credo che anche la spiaggia urbana di Cagliari debba essere considerata una risorsa per lo sviluppo economico della città».
Floris: «I lavori di riqualificazione del lungomare andranno presto in appalto, ma quello che più ci preme è avviare una rivoluzione virtuosa, che valorizzi veramente questa spiaggia dall'impareggiabile bellezza. Contiamo di trovare al più presto una soluzione definitiva per il problema dei baretti, dalla Regione ci servirebbe un aiuto per quel che riguarda l'ex ospedale Marino: non può rimanere così ancora a lungo».
UNIVERSITÀ Cappellacci: «L'accoglienza ai ragazzi che arrivano qua a studiare, sia dal resto della Sardegna che dall'estero deve migliorare non solo nel senso dell'ospitalità. Dobbiamo integrarli meglio con la comunità, prendendo esempio da realtà come Pisa e Bologna. Penso a una presenza capillare e diffusa. Su questo siamo aperti alle proposte del Comune».
Floris: «Dobbiamo risolvere la questione delle residenze per i ragazzi. Pensiamo di poter recuperare l'iniziale idea di uno studentato in viale La Playa ma non trascuriamo l'ipotesi di realizzare residenze “diffuse” a Castello, Villanova o alla Marina, senza scordare il fatto che anche il San Giovanni di Dio (una volta dismesso) potrebbe diventare una residenza universitaria».
GRANDI EVENTI Cappellacci: «Cagliari può e deve diventare sede di appuntamenti sportivi e culturali di richiamo. Stadio e palazzetto nuovi potrebbero portarci gli Europei di calcio e volley, la vela è ormai una certezza da anni. Ma penso anche alla proposta di far diventare la città una sede per produzioni cinematografiche di alto livello. Abbiamo sedi come quella dell'ex Manifattura tabacchi che potrebbero fare al caso nostro. E poi le bellezze naturali. Se ci fosse un progetto noi saremmo disponibili a fare la nostra parte dal punto di vista finanziario».
Floris: «Da anni siamo impegnati a ospitare grandissimi eventi, basti pensare ai tanti campionati internazionali di vela che abbiamo promosso e patrocinato. Su stadio e palazzetto mi sono più volte espresso. Ci manca forse uno spazio per gli appuntamenti musicali più importanti, quelli che a Cagliari potrebbero essere ospitati tutto l'anno».
SERVITÙ MILITARI Cappellacci: «La Regione è pronta a mettere a disposizione del Comune le strutture che lo Stato ha rimesso a disposizione dei sardi. Non avremo difficoltà a trovare progetti in grado di assicurarne un ottimo utilizzo».
Floris: «Il Consiglio comunale ha non da molto ultimato un'attenta ricognizione dei beni che sono tornati nella disponibilità della Regione per essere poi passati all'amministrazione, come dice l'accordo sulla loro dismissione. Abbiamo chiaro il loro utilizzo futuro, bisogna solo mettersi d'accordo sulla procedura».
METROPOLITANA E VIA ROMA Cappellacci: «Quella delle infrastrutture è una partita decisiva per il futuro non solo del capoluogo ma di tutta la Sardegna. Per quelle che devono passare per il Cipe possiamo assicurare un'opera di coinvolgimento del Governo, per quelle di nostra competenza assicuriamo la massima velocità nell'esame dei progetti e nella spesa dei fondi».
Floris: «Gli interventi sulla mobilità sono centrali per lo sviluppo futuro della città e in un certo senso sono integrati fra loro. Metropolitana, tunnel sotterraneo in via Roma e grande piazza sul mare viaggiano assieme. Abbiamo necessità di certezze e forza politica per ottenere sia i fondi che il via libera definitivo ai progetti».
ZONE UMIDE Cappellacci: «La tutela dell'ambiente, il suo sviluppo in un'ottica di sostenibilità sono due dei principi che guidano la nostra azione. I parchi di Molentargius e Santa Gilla possono contribuire a consolidare l'immagine magica che questa città regala ai suoi visitatori».
Floris: «Abbiamo progetti chiari per lo sviluppo di queste due aree, centrali per la città anche se periferiche dal punto di vista logistico. Dobbiamo anzitutto avere le idee chiare noi e poi cercare il confronto con gli altri comuni coinvolti».
ANTHONY MURONI
 

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
«Subito il campus universitario»
L’appello del presidente dell’Ersu, Daniela Noli, al Comune
 
 CAGLIARI. Il neo presidente dell’Ersu, Daniela Noli, non ha dubbi: «Il campus universitario di viale La Playa dev’essere costruito subito. Un terreno pagato quaranta milioni e sono tutti soldi pubblici non può restare inutilizzato».
 In un’intervista al magazine dell’università, Unicanews, l’ex assessore chiede al Comune “di trasformare l’area in un luogo di servizi, ma la veirà è che la Giunta non ha un’idea chiara di sviluppo quell’area”.
 Resta il grande problema degli alloggi per gli studenti fuorisede, che sono schiacciati da sempre tra la mancanza di posti letto nella Casa di via Trentino o nelle altre strutture pubbliche e il mercato nero degli affitti che continua a crescere anno dopo anno. «L’idea di una città a misura di studente - dice Daniela Noli - non va assolutamente scartata. Penso a un bando rivolto alle agenzie immobiliari, per mettere a disposizione degli studenti un certo numero di appartamenti nei quartieri dove sono concentrate le facoltà. Questo tentativo va sperimentato per due motivi: ridurre il caos degli affitti e diminuire gli oneri a carico dell’Ersu». Ma prima di tutto, dice il presidente dell’Ersu, va costruito il campus universitario in viale La Playa e la palla, a questo punto, la palla è tutta nelle mani del Comune.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Nuoro
«Università, uniamoci con Oristano»
Il sindaco Zidda scrive al sindaco Nonnis e ai presidenti delle Province «Creiamo un polo unico in cui far confluire le nostre esperienze»
 
 NUORO. Un unico Polo universitario della Sardegna centrale. Nel quale confluiscano l’esperienza nuorese e quella oristanese. E si mettano in sinergia tra di loro per creare un polo di valenza regionale.
 Questa la proposta del sindaco di Nuoro, Mario Zidda, che ha inviato nei giorni scorsi una lettera al sindaco di Oristano, Angela Nonnis, al presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, e a quello della Provincia di Oristano, Pasquale Onida, nella quale propone un incontro a stretto giro di posta fra i quattro enti nel quale si possa discutere della possibilità della creazione del polo universitario unitario.
 «L’approvazione dell’emendamento all’articolo 7 della Legge regionale del dicembre scorso - ha sottolineato Zidda nella lettera inviata ai tre «colleghi» - al dì là delle criticità applicativa chiede un indirizzo rivolto alle amministrazioni locali di Nuoro e Oristano perché assumano iniziative volte alla creazione di un Consorzio che unifichi, in un unico polo di valenza regionale, l’Università della Sardegna centrale e raccolga in esso le parallele e fin qui separate esperienze di università avviate nei due territori di riferimento».
 Nella lettera il sindaco sottolinea il favore che la proposta ha ricevuto sia nell’opinione pubblica e in buona misura anche fra gli amministratori locali ma anche la necessità di affrontare le questioni tecnico-giuridiche e politico-amministrative che essa pone.
 «Pur non essendo tra coloro - ha sottolineato Zidda - che ritengono esaustiva l’iniziativa del consiglio regionale (in assenza di una iniziativa forte degli organi di governo regionale, attorno a un unico tavolo con le università e gli enti territoriali competenti, che chiarisca in via definitiva la reale volontà e l’impegno di tutti per la creazione del terzo polo universitario) sono tuttavia convinto della sua indubbia attualità».
 «Chiedo perciò - ha concluso il sindaco Zidda - la disponibilità ad un incontro in tempi brevi, per un immediato avvio dei lavori costitutivi della nuova unica realtà dell’Università della Sardegna centrale».
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
La proposta è arrivata direttamente dall’assessore regionale alla Sanità Liori durante un convegno del Pdl
«E’ meglio un ospedale unico»
Comprenderà il Santissima Annunziata, le cliniche e il presidio di Alghero
GABRIELLA GRIMALDI
 
 SASSARI. L’azienda mista rischia di scomparire prematuramente, senza neanche aver completato l’atto programmatico. Il progetto di un ospedale unico che comprenda il Santissima Annunziata, le cliniche e il presidio di Alghero sta apparendo sempre più realistico.
 Lo ha confermato ieri l’intervento dell’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori a conclusione di un dibattito sulla «Sanità verso l’eccellenza» organizzato da esponenti politici del centrodestra.
 La serata era incentrata sulla proposta di legge regionale di riforma sanitaria che in questi giorni si sta discutendo in commissione e che presto passerà al vaglio del consiglio regionale.
 Al centro della futura normativa la riorganizzazione delle aziende sanitarie della Sardegna che prevede, fra l’altro lo scorporo di diversi ospedali dalle Asl e la loro costituzione in aziende autonome. Niente si dice, nella bozza, di ciò che dovrebbe succedere a Sassari. Il motivo è che da qui sono arrivate in Regione indicazioni contrastanti e l’assessore ha scelto di astenersi da azioni di forza. Il tempo stringe però, e i politici, gli enti locali, le forze sincacali e sociali dovranno dire se la proposta di Liori è accettabile.
 I numeri, d’altra parte, sembrerebbero parlare chiaro: un’azienda, dal punto di vista dei costi, è meglio di due. C’è da aggiungere che i soldi davvero disponibili attualmente ce ne sono pochini: per l’edilizia 102 milioni di euro destinati alla Asl, 60 per l’azienda mista e 50 per l’ospedale di Alghero. Troppo pochi per costruire tre nuovi ospedali, ma un gruzzoletto di tutto rispetto per realizzarne uno soltanto. E allora via alla creazione di un unica azienda ospedaliera che metta dentro le cliniche universitarie, il Santissima Annunziata e il presidio di Alghero. Circa mille posti letto da gestire con un unico apparato amministrativo e un’unica direzione generale. Resterebbe in piedi la Asl come azienda provinciale per erogare servizi nel territorio.
 Ad accompagnare questa riforma però ci sarà la costituzione, già prevista nella bozza di legge, della macroarea: un consorzio formato dalle varie aziende che centralizzerà il settore degli acquisti di beni, delle gare di appalto e della gestione del personale.
 «Non si tratta di una struttura calata dall’alto - ha specificato Liori - ma di una sinergia fra le aziende che verranno alleggerite di tutta una serie di compiti che oggi ingolfano la pura attività di assistenza».
 L’appuntamento è a brevissimo per dare concretezza alla proposta e l’assessore ha concluso: «Una decisione diversa significherebbe assecondare la voglia di primari e direttori di tenersi stretto il loro potere».
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
NOMINE
Azienda mista senza direttore sanitario
 
 SASSARI. Mentre si discute della sua stessa sopravvivenza, l’azienda ospedaliero universitaria continua a zoppicare. Basti pensare che lo staff manageriale attualmente è privo del direttore sanitario, una figura centrale, come è facile immaginare, in una struttura che si occupa di assistenza negli ospedali.
 Il posto è vacante da circa dieci giorni, quando è scaduto l’incarico di Nicolò Licheri, medico ozierese nominato a suo tempo dal direttore generale dell’azienda Renato Mura. Con il passaggio del timone al commissario Gianni Cavalieri le nomine fatte da Mura sono scadute, ma mentre il direttore amministrativo è stato già sostituito dalla Regione con Piero Tamponi non si sa ancora nulla del delicato ruolo di direttore sanitario. Intanto l’azienda continua a navigare tra mille difficoltà e a pagarne le conseguenze sono come sempre i pazient. (g.g.)
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
Master & Back, votato l’accordo politico
Tutte le domande saranno finanziate, soddisfatti i giovani riuniti nel Comitato
FILIPPO PERETTI
 
CAGLIARI. Di questi tempi sembra un miracolo. Il Consiglio regionale, messe da parte tutte le polemiche, ha approvato un ordine del giorno unitario per risolvere i problemi del Master & Back. I laureati in attesa dei fondi hanno manifestato davanti al palazzo di via Roma con valigie e palloncini («i cervelli in fuga») e hanno avuto ragione. E’ un buon segno se la cultura mette d’accordo la politica.
 A favorire l’accordo è stata la mozione dell’opposizione di centrosinistra discussa ieri mattina in aula. Durante il dibattito non ci sono stati grandi differenze (del resto nei giorni scorsi la giunta di Ugo Cappellacci aveva anticipato alcune soluzioni) e infatti non è stato difficile scrivere un ordine del giorno unitario: lo hanno firmato tutti i gruppi. «Il documento - hanno dichiarato per il Pd il capogruppo Maroi Bruno e il vice Giampaolo Diana - contiene tutte le indicazioni della mozione».
 Sul piano politico c’è da rilevare la svolta in atto in Consiglio: la settimana scorsa sono stati approvati l’odg su Tuvixeddu e il rifinanziamento dell’assistenza ai disabili (entrambi proposti dall’opposizione), ieri c’è stato l’accordo sul Master & Back. Insomma, sembra che l’agenda sia passata in mano al centrosinistra, che infatti, rilevando l’assenza del presidente Ugo Cappellacci per il dibattito sul mancato G8 a La Maddalena, ha abbandonato l’aula per rimarcare di essere ormai in grado di fare il buono e il cattivo tempo. Ed è una svolta che si verifica proprio in un momento di forte contrapposizione politica generale.
 L’ordine del giorno, che ha avuto 56 sì e 8 astensioni, innanzitutto impegna la giunta ad «assicurare per una sola volta e in via transitoria, il finanziamento di tutti i percorsi di rientro e di tirocinio di alta formazione artistico musicale del programma 2009, attualmente in corso, e a predisporre un piano pluriennale di sviluppo di Master & Back».
Alla giunta viene poi chiesto di realizzare una fase di monitoraggio finalizzata alla valorizzazione del merito e a definire le risorse per incrementare gli attuali livelli di finanziamento. Inoltre, si prevede una specifica normativa che introduca nei bandi per l’accesso alle incentivazioni finanziarie, in capo alle aziende, misure in grado di favorire la creazione di nuova impresa da parte dei giovani, la predisposizione di un’adeguata articolazione per profili e la programmazione degli interventi. Il piano predisposto dalla giunta dovrà essere esaminato dalle commissioni consiliari.
 Soddisfazione è stata espressa da Sinistra (con il capogruppo Luciano Uras) e dal Pd. Tra gli altri è intervenuto in aula anche Renato Soru, il quale ha detto che è positivo che si prosegua sulla strada dell’alta formazione e si incentivino i giovani a creare imprese. Per la giunta Ugo Cappellacci e l’assessore Franco Manca hanno detto che «la linea intrapresa trova ora una sostanziale adesione da parte dell’intera assemblea». Cappellacci ha ricordato che sabato scorso erano state annunciate le soluzioni sollecitate dai giovani laureati in attesa dei finanziamenti. Per il Pdl il capogruppo Mario Diana e la vice Simona De Francisci hanno sottolineato che «bene ha fatto la giunta a reperire i nuovi fondi e a smentire quanti l’accusavano di voler smantellare il Master & Back».
 
 

Questionario e social

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