UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 23 febbraio 2010

Martedì 23 febbraio 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 febbraio 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina24
Gli studenti a caccia della facoltà giusta
Con Unica Open Day l'Università si presenta ai ragazzi delle superiori da oggi a sabato alla Cittadella
Simulazioni dei test d'ingresso e consulenze sugli sbocchi occupazionali
L'iniziativa è rivolta agli studenti dell'ultimo e del penultimo anno delle superiori. Per loro a disposizione tutor e manager didattici
 
L'Università di Cagliari si presenta agli studenti delle scuole superiori. L'edizione 2010 della tradizionale manifestazione dedicata all'orientamento, ribattezzata “Unica Open Day”, si aprirà stamattina alla Cittadella universitaria di Monserrato (al km 4,5 della statale 554, all'altezza del bivio per Sestu) ed andrà avanti sino a sabato con un calendario fitto di appuntamenti.
Secondo le stime degli organizzatori, saranno più di diecimila i ragazzi che giungeranno in città da tutta l'isola per visitare gli spazi della Cittadella (aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13,30). Nella sola giornata di oggi sono attesi duemila studenti accompagnati dai rispettivi docenti.
TEST E VISITE Il programma prevede momenti dedicati alla presentazione delle 11 facoltà dell'ateneo (Architettura, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e filosofia, Lingue e letterature straniere, Medicina e chirurgia, Scienze della formazione, Scienze politiche, Scienze matematiche, fisiche e naturali) ma anche iniziative collaterali, a cominciare dalle simulazioni dei test per l'accesso alle facoltà a numero chiuso. In programma anche conferenze e visite guidate ai musei della Cittadella (Antropologia ed etnografia, Fisica e Chimica) con possibilità di assistere a dei piccoli esperimenti. L'obiettivo? Offrire un valido supporto informativo per una scelta consapevole del percorso universitario e professionale da intraprendere alla conclusione del ciclo scolastico. L'iniziativa è rivolta, nello specifico, agli studenti iscritti all'ultimo e penultimo anno delle superiori che avranno a disposizione dei tutor e manager didattici incaricati di fornire loro tutte le informazioni necessarie sull'accesso ai corsi e sui servizi generali dell'ateneo. Per agevolare la partecipazione degli studenti provenienti da centri distanti, giovedì la manifestazione non si concluderà alle 13,30 bensì alle 16.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI Sarà inoltre disponibile una postazione della “Direzione per l'orientamento”, dove gli studenti potranno acquisire informazioni sugli sbocchi occupazionali, i profili più richiesti dal mercato e le professioni emergenti. Gli studenti potranno conoscere i dati relativi alle indagini statistiche in materia di tassi di occupazione, tempi di attesa per l'inserimento nel mondo del lavoro ed età media di ingresso nel circuito lavorativo. All'interno della postazione sarà infine possibile ricevere informazioni sulle agevolazioni offerte dall'Ersu (in primis borse di studio, contributi fitto casa e servizio mensa).
PAOLO LOCHE 
 
2 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 15
Università di Cagliari
Tirocinio all'estero, selezioni per 44 borse
 
Un tirocinio all'estero, un'opportunità offerta dall'università di Cagliari. Grazie all'iniziativa Globus Placement, l'offerta è di 44 borse di formazione di mobilità individuale. L'importo oscillerà tra i 750 e i 900 euro in base alla destinazione. I tirocinanti potranno anche avere il compito di elaborare studi o ricerche utili per gli uffici ospitanti e per il proprio percorso formativo attraverso crediti formativi universitari.
I tirocini saranno rivolti agli studenti regolarmente iscritti ad un corso di laurea triennale di I livello o di laurea specialistica di II livello o di laurea magistrale o a ciclo unico; avere una media ponderata degli esami non inferiore a 24/30; essere cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea o avere ottenuto lo stato di rifugiato o apolide in uno Stato o, se cittadini extracomunitari, essere residenti permanenti; avere non più di 28 anni per gli studenti della laurea specialistica di II livello o magistrale a ciclo unico e non superiore ai 24 anni per quelli delle lauree triennali; possedere una lettera di accettazione con cui un'azienda estera manifesti la disponibilità ad accogliere il tirocinante per tre mesi; avere una buona conoscenza della lingua straniera in uso nell'azienda di destinazione; non usufruire contemporaneamente di altri contributi alla mobilità su fondi comunitari o d'ateneo; non essere risultati precedentemente beneficiari di altre borse Leonardo da Vinci, Goforit o Intime36.
Gli interessati dovranno presentare la domanda al Settore Mobilità Studentesca e Fund Raising Campus Aresu in via San Giorgio 12 (ingresso due) 09124 Cagliari, e-mail erasmus@unica.it entro lunedì primo marzo. Per saperne di più è possibile visitare il sito www.unica.it. (al. co.) 
 
3 – L’Unione Sarda
Prov Sulcis Pagina 21
Disservizi e carenza di infrastrutture nei porti di Buggerru, Calasetta, Carloforte, Portoscuso e Sant'Antioco
Turismo nautico, occasioni sprecate
Mancano i posti barca, il futuro è nella cantieristica
L'impegno degli operatori non basta. Servono servizi e infrastrutture per lo sviluppo del turismo nautico. Nei porti del Sulcis Iglesiente non possono attraccare le grandi navi
 
Arrivano, si fermano, ripartono, qualche volta ritornano, ma spesso i proprietari di yacht, vele, motoscafi e barche di varia lunghezza restano insoddisfatti dei servizi. Ci sono tante cose che non vanno nei porti turistici del sud-ovest. Gli esperti e gli addetti ai lavori però scommettono sul grande potenziale di un settore, quello della nautica da diporto, che comunque rappresenta una voce molto importante dell'economia malconcia del Sulcis Iglesiente. I posti barca non sono tantissimi e la stagione delle vacanze dura giusto qualche settimana.
«L'offerta è carente rispetto alla domanda potenziale», dice Paolo Ritossa, professore ordinario di Trasporti marittimi nella facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari. «Sia chiaro - continua - i porti, soprattutto quelli pubblici, sono carenti per quanto riguarda i servizi. E non solo nel Sulcis. Questo vale per tutta la Sardegna».
LE CRITICHE L'analisi di Paolo Ritossa è spietata. «I porti del Sud non sono molto appetibili. L'elenco delle cose che non vanno sarebbe lungo. Penso alle difficoltà per fare carburante, mancano i negozi per fare acquisti». I problemi riguardano il bunkeraggio, l'alaggio e ovviamente anche la gestione delle strutture. Le istituzioni in questo senso si sono mosse in modo confuso. Anche la politica è stata poco attenta. Nei giorni scorsi i Riformatori Sardi hanno presentato una proposta di legge sullo sviluppo del turismo nautico.
«Attualmente la Sardegna - spiega Paolo Ritossa - dispone di 15 mila posti barca. C'è la possibilità di crearne altri diecimila. Il Sulcis ha molte carte da giocare. A Carloforte si potrebbero recuperare tanti posti barca spendendo poco. Stesso discorso per Sant'Antioco. Una grande opportunità arriva dalla cantieristica. E poi non dobbiamo dimenticare che si possono creare nuovi posti di lavoro. Credo inoltre che i porti vadano costruiti vicino ai centri abitati e bisogna superare i problemi legati all'accessibilità. Servono inoltre i collegamenti con gli aeroporti».
GLI OPERATORI «I problemi? Sono tanti. Troppi». Immacolata Flore, responsabile della Gest Portur srl che gestisce il porto di Calasetta, fa capire l'emergenza numero uno sono le infrastrutture. «I turisti - spiega - molte volte chiudono un occhio perché restano incantati dalla bellezza dei luoghi. Ma questo non risolve i problemi. Le banche hanno bisogno di manutenzione, di essere riparate. I diportisti arrivano, ma potrebbero essere molti di più. Credo che sforzi delle istituzioni sul fronte promozionale siamo molto importanti, ma ripeto, bisogna agire sulle infrastrutture». Le pensa nello stesso Roberto Porcina della Malfidato Global Service, la coop che gestisce il porto di Buggerru. «Ci sono grandi potenzialità - dice - ma non abbiamo mai lavorato a pieno regime». La storia del porto turistico del piccolo centro minerario la conoscono tutti. C'è il problema dell'insabbiamento e soprattutto quello dei finanziamenti che spariscono e riappaiono a secondo del vento politico.
I POSTI BARCA Milletrecentoquarantotto posti disponibili, quasi tutti accessibili alle barche di lunghezza inferiore ai dieci metri. I grossi yacht non possono attraccare nei porti turistici del Sulcis Iglesiente. Servono altri spazi, altri servizi, altre strutture. Lo sviluppo della nautica da diporto forse non risolverà i problemi di un territorio fiaccato dalla crisi economica, ma potrebbe rappresentare una voce importante per smuovere le acque stagnanti del turismo.
FRANCESCO PINTORE 
 
4 – L’Unione Sarda
Nuoro e Marghine Pagina 22
macomer
L'Azione cattolica al convegno sul lavoro
 
Si è data appuntamento sabato a Macomer, l'Azione Cattolica regionale. L'incontro, a cui parteciperà anche la presidenza nazionale dell'associazione porta il titolo: “Quale lavoro per quale futuro? L'occupazione sostenibile e il sostegno ai lavoratori in Sardegna”. Si comincia alle 16 nel salone Castagna dove apriranno i lavori i saluti del delegato regionale Tonino Satta e del sindaco Riccardo Uda.
Interverranno all'incontro, Francesco Pigliaru, docente di economia dell'Università di Cagliari e Monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Tempio-Ampurias e delegato della conferenza episcopale sarda. Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale dell'Azione Cattolica Franco Miano. ( l. c. ) 
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Olbia Pagina 19
università
Master gratuiti sui servizi alberghieri
 
L'università di Olbia ha attivato un master gratuito in "Revenue managment", ovvero un corso - riservato a soli dieci iscritti - per approfondire i sistemi di distribuzione elettronica, channel management e account management, indispensabili per inserirsi con successo nel mercato dei servizi alberghieri, con particolare riferimento ai servizi di prenotazione, offrendo competenze tecniche e gestionali avanzate in grado di assicurare capacità superiori, in vista dell'inserimento lavorativo in aziende del settore alberghiero. Il corso è indirizzato agli studenti del terzo anno, degli anni successivi e ai giovani laureati del Corso di laurea in Economia e imprese del turismo. La durata del master è stato di 84 ore, e prevede il completamento di 5 moduli per un totale di 12 crediti formativi universitari per i quali è prevista una frequenza obbligatoria di almeno il 70 per cento delle lezioni. Le attività didattiche sono state articolate in lezioni frontali, esercitazioni pratiche, discussione di casi concreti, seminari, tenute da docenti universitari, dirigenti di aziende private, professionisti, esperti del settore. Al termine del corso gli allievi sono stati sottoposti all'esame finale. ( c. c. ) 
 
6 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 44
Nel cuore di Umberto Cardia
 “Il mondo che ho vissuto”, fogli sparsi di una vita
Il libro. Curato da Giuseppe Marci, ha la prefazione di Joseph Buttigieg
 
 «Il mondo della mia infanzia era un mondo di spiaggie, di scogliere di porfido, di libeccio e di mare». Aveva sessant'anni, Umberto Cardia, quando affidò a 160 fogli a righe una sorta di memoriale che ricostruisce la sua giovinezza e la Sardegna dell'epoca. Il manoscritto, redatto in una minutissima grafia, è ora pubblicato - a cura di Giuseppe Marci - dal Centro di Studi Filologici Sardi/Cuec col titolo Il mondo che ho vissuto .
Il volume si apre con una prefazione in inglese di Joseph Buttigieg, professore alla Notre Dame University, Fellow del Nanovic Institute for European Studies e presidente dell'International Gramsci Society. «Mi occupo dell'opera di un uomo che a me si è voluto rivolgere con “paterna festa” e a cui ho guardato e guardo come a figura di non comune maestro», scrive Giuseppe Marci, ordinario di Filologia Italiana all'Università di Cagliari, nella sua introduzione al testo.
Umberto Cardia era nato ad Arbatax nel 1921. Figlio di un assistente al Genio Civile, nipote di un capitano di porto, discendente di un Marcantonio che nel 1644 fu fatto cavaliere, nobile e don, descrive il suo piccolo paese e la sua casa con toni piani e poetici. Ai piedi delle rocce rosse d'Ogliastra - dice - raccoglievamo conchiglie e pezzetti di corallo, catturavamo polpi, gamberi e seppie, vedevamo guizzare i cefali. Per arrivare fin lì da Cagliari ci voleva un giorno di viaggio in treno. Sulla strada bianca che portava a Tortolì, orti e giardini, un allevamento di struzzi e la domenica, sulla finissima sabbia di Orrì, i carri dei gitanti che venivano giù dalle montagne».
Non è solo la vicenda personale dell'autore, a venir fuori da annotazioni che abbracciano due decenni e includono riferimenti storici e sociali. Il trasferimento a Bosa porta il giovanissimo Umberto a constatare l'esistenza di una miseria prima ignorata. È colpito, a fondo, dalla povertà drammatica dei giornalieri disoccupati che abitavano i tuguri di Sa Costa e dei pescatori concentrati sulle rive del Temo. «In quella cittadina ebbi, per la prima volta, sentore che la società, in cui io e la mia famiglia vivevamo tranquilli, se non felici, non era una società di eguali e non era una società giusta». Dell'affermazione del fascismo, dell'arresto di Antonio Gramsci, dell'invio al confino di Emilio Lussu, della crisi economica del '29 - aggiunge - non sapevamo quasi niente. Nel 1931 la nuova destinazione è Cagliari. Davanti all'appartamento affittato nel quartiere di San Benedetto, allora piena campagna, c'era la "brughiera" del Campo Carrera, uno sterrato teatro di partite di pallone e di battaglie tra le bande dei ragazzini del Palazzo Incis e quelli di via Bacaredda. Sono le aule del Liceo Dettori, ad accogliere uno studente che fece la prima elementare a quattro anni e diede la maturità a diciassette. La vita scorre tranquilla, nonostante gli studi gravosi e l'obbligo di indossare la divisa durante le marce d'addestramento mussoliniane. «La grande politica entrò nelle nostre case, nelle nostre aule raccolte, gelide d'inverno, surriscaldate di primavera e d'autunno per il sole che picchiava …con la conquista dell'Impero africano». Molti sardi partirono per l'impresa coloniale: contadini e pastori che sul Canale di Suez avrebbero incontrato Velio Spano che diffondeva materiale di propaganda antiespansionistica.
La fanciullezza, per Umberto Cardia, era ormai del tutto lontana. Comincia a sentire un disagio interiore che gli fa abbandonare gli studi di Giurisprudenza (si sarebbe più tardi laureato in Lettere, con una tesi sulla Vita Nuova di Dante) e cerca di avere contatti con gli operai, con la classe lavoratrice che gli risponde con un certo, rispettoso, distacco.
Il suo cammino successivo è noto: consigliere comunale e regionale, deputato alla Camera, parlamentare europeo, giornalista Rai, appassionato studioso gramsciano.
Uomo colto e amabile, è scomparso nel 2003 dopo una lunga, dolorosa malattia. Le pagine di questo suo “silenzioso lavoro” intendevano contribuire a far meglio conoscere un'isola, dice, «che si leva dalla sua millenaria agonia e riflette su se medesima e vuole leggere nel suo misterioso destino».
ALESSANDRA MENESINI 
 
7 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 23
 “Formazione, lavoro ed Europa”
 
Tre giornate tematiche per informare i neolaureati, o in procinto di laurea, sulle opportunità formative e lavorative disponibili al termine del proprio corso di studi universitario, e fornire strumenti che consentano un agevole inserimento nel mondo del lavoro. È l'obiettivo di “Formazione, Lavoro ed Europa”, organizzato da Aegee ed Elsa in collaborazione con la Facoltà di Economia e la direzione Orientamento ed Occupazione dell'Università. L'evento si svolgerà dal 4 al 6 marzo nell'aula 1 della Facoltà di Economia. (f.fu.)
 
8 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 24
sardegna ricerche
Energie rinnovabili, concorso sulle migliori idee
 
“Dai vita all'energia che nasce dalle tue idee!”. Con questo slogan Sardegna Ricerche bandisce il concorso a premi “Energicamente”, rivolto sia agli studenti delle scuole superiori che agli universitari sardi di tutte le facoltà.
L'obiettivo del concorso, incentrato sul tema delle energie rinnovabili, è avvicinare i giovani all'ecosostenibilità ambientale coinvolgendoli in prima persona nella realizzazione di elaborati e progetti.
DUE SEZIONI Due le sezioni previste: scuola superiore e università. La prima si rivolge a singole classi o gruppi di studenti che potranno partecipare presentando elaborati di varia natura sul tema delle energie rinnovabili. L'istituto primo classificato riceverà un premio in denaro pari a 4 mila euro destinato all'organizzazione di un viaggio studio per la stessa classe o gruppo coinvolto o, in alternativa, all'acquisto di materiale didattico e strumenti di laboratorio sul tema delle energie rinnovabili. L'altra sezione è invece rivolta agli studenti (singoli o gruppi) delle università sarde che dovranno progettare un dispositivo per l'impiego dell'energia rinnovabile.
IL PREMIO La migliore idea sarà premiata con un assegno da 2 mila euro e con un finanziamento aggiuntivo (fino ad un massimo di 12 mila euro) finalizzato alla realizzazione fisica del dispositivo progettato che dovrà essere completata dal vincitore entro il 30 giugno di quest'anno. Tutti gli elaborati e i progetti dovranno pervenire a Sardegna Ricerche entro le ore 12 di questo venerdì, 26 febbraio.
INFORMAZIONI La locandina, la modulistica e il regolamento completo del concorso, contenente tutte le informazioni sugli ulteriori premi in palio e sulle modalità di partecipazione, sono scaricabili nella sezione “Bandi” del sito internet di Sardegna ricerche (www.sardegnaricerche.it). In alternativa si può contattare Michela Sergi, dell'ufficio “Ricerca e sviluppo”, all'indirizzo di posta elettronica ric@sardegnaricerche.it oppure al numero di telefono 070/9243.2204. (p.l.) 
 
9 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 15
Ateneo, 22 contratti
 
Università di Cagliari ha indetto una selezione pubblica per la stipula di ventidue contratti di lavoro autonomo, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, per assistente alle presidenze di facoltà e ai manager didattici per la qualità, l'orientamento e il tutoraggio. I candidati devono aver conseguito la laurea (specialistica, magistrale o col previgente ordinamento) da non più di due anni. Domande entro il 3 marzo. Bando su www.unica.it

 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
«Stiamo uscendo dalla crisi» 
Industriali, economisti e operatori commentano i dati dell’erario 
ROBERTO PARACCHINI 
 
CAGLIARI. Il capoluogo dell’isola «col ventottesimo posto in Italia per reddito medio annuo, “esce” dal Mezzogiorno», afferma Gian Carlo Deidda (presidente della Camera di Commercio di Cagliari e della Confcommercio). «Questo - continua - vuol dire, crisi permettendo, che la strada intrapresa era ed è quella giusta: creazione di consorzi di produzione, sburocratizzazione delle pratiche per fare impresa e potenziamento del turismo. Gli analisti internazionali non devono più considerarci come zona a rischio. Ma ora deve velocizzarsi anche il credito». Ottimista anche Alberto Scanu (presidente della Confindustria del sud dell’isola): «In questo modo ci situiamo nella fascia alta del reddito nazionale. Noi stiamo puntando a fare di Cagliari una “città di destinazione” per i settori turistico, di investimento imprenditoriale, di acquisto di residenze e di ricerca universitaria. I dati pubblicati da Il Sole 24 ore dimostrano che l’indicazione nazionale, che ci pone come terza area del Mezzogiorno, dopo Napoli e Bari, è giusta». Ma il capoluogo è una città in cui l’occupazione è prodotta prevalentemente dal terziario. «Sì - precisa Scanu - ma in questo c’è anche l’informatica e la telematica, da considerarsi ormai come comparti industriali, che ci pongono al top dell’innovazione».
 Più cauta, invece, è la sociologa Anna Oppo (già presidente del corso di laurea in Scienze sociali dello sviluppo dell’università di Cagliari), che precisa come in città oltre l’ottanta per cento della produzione sia interna al terziario, con la maggioranza delle buste paga provenienti da impieghi pubblici. «Un fatto quest’ultimo - spiega - che riduce sia l’evasione che, soprattutto, l’elusione fiscale: la busta paga impedisce di aggirare il prelievo da parte dell’Agenzia delle entrate. Certo, anche in tante altre parti del Meridione l’impiego pubblico è prevalente, ma a Caglari c’è anche una particolare composizione demografica». Il capoluogo è infatti uno dei centri d’Italia con l’indice di vecchiaia più alto (è di 177, contro una media nazionale di 131). Il che significa che la popolazione con oltre 65 anni è numericamente molto superiore a quella tra i 0 e i 14. E questo fa aumentare artificiosamente la ricchezza in quanto riduce chi, per età, non può avere un lavoro.
 In rapporto all’alto tasso di occupazione pubblica presente, ad esempio, in città come Palermo («anche superiore al nostro») a fronte di un reddito medio inferiore, l’economista Antonio Sassu (ordinario di Economia politica, già presidente del Banco di Sardegna») sostiene che in questo caso conta la quantità di evasione fiscale dei settori imprenditoriali e autonomi: «Il livello di cultura civica del capoluogo siciliano - afferma - è minore del nostro». Come dire che la criminalità mafiosa fa aumentare esponenzialmente l’evasione. «Ed è per questo che noi abbiamo un reddito medio superiore a Palermo», che si trova al settantatreesimo posto.
 L’importanza dell’indice di vecchiaia viene sottolineato anche da Enzo Costa, segretario regionale generale della Cgil: «Non dimentichiamo che Cagliari è una città molto chiusa e che da vent’anni continua a perdere abitanti a vantaggio dell’hinterland che, oggi, è la sua vera periferia, molto più grande del nucleo cittadino, ma anche coi maggiori disagi. Non scordiamoci infine che in provincia c’è il più alto tasso di disoccupazione d’Italia». Insomma «i dati del Sole 24 ore vanno letti nel contesto dell’area vasta. Altrimenti non valgono».
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
IL PALAZZO DI VIA DIAZ 
Il Comune cede all’Università l’Istituto dei ciechi e 11 alunni delle medie fanno le valigie 
Gli studenti finiranno tra i bambini delle elementari 
 
 SASSARI. Il comune cede all’Università l’Istituto dei ciechi e 11 bambini di una scuola media devono fare le valigie. Magari è solo una coincidenza, ma le cose sono andate così. Nel vecchio edificio di via Diaz caduti dei calcinacci. La struttura è stata dichiarata pericolante. Non sarà Palazzo Ducale ad occuparsi della ristrutturazione perché la giunta ha deliberato il trasferimento di proprietà «al fine di garantire la tutela e la varolizzazione dell’immobile». Infatti l’Università ha voluto acquisire l’Istituto per potenziare il polo umanistico letterario. Ma, in questa alienazione immobiliare, che c’entrano undici studenti delle medie? La loro sfortuna è che, all’Istituto dei ciechi, si trovavano una serie di uffici e lo stabile dovrà essere consegnato vuoto al nuovo proprietario. Quindi tutto ciò che c’era dentro finisce da un’altra parte, e precisamente in via Venezia, nell’edificio scolastico che ospita l’istituto d’arte. Qui al piano terra ci sono gli alunni delle superiori, ma al primo piano fa lezione una terza media, che oltre ad un’aula può disporre anche delle sale dei laboratori e di una segreteria. A 4 mesi dalla fine delle lezioni i ragazzi dovranno traslocare dei ciechi. Non basta: finiranno anche al secondo piano delle scuole elementari di San Giuseppe, in via Enrico Costa. E la prospettiva di esser circondati da bambini molto più piccoli di loro, non li entusiasma affatto.
 
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Fu docente universitario e consigliere comunale 
Facoltà umanistiche, la biblioteca intitolata al professor Aimo 
 
 SASSARI. In una breve cerimonia tenuta lo scorso 15 febbraio, l’amministrazione comunale in accordo con l’università degli studi di Sassari, ha realizzato una targa per intitolare la biblioteca delle facoltà umanistiche dell’università di Sassari, di recente ampliata e rimodernata, alla memoria del professor Marco Antonio Aimo.
 Scomparso nel settembre del 2002, già docente presso l’ateneo sassarese, Marco Antonio Aimo è stato assessore e consigliere comunale della città.
 Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, il rettore dell’università Attilio Mastino e il suo predecessore, Alessandro Maida oltre ai familiari del professor Marco Antonio Aimo.
 Tra gli altri, erano presenti la responsabile della biblioteca universitaria Elisabetta Pilia, molti docenti e studenti dell’ateneo.
 Nel corso della cerimonia è stata ricordata la figura del professor Aimo, chiaro esempio di accademico “prestato” alla città.
 Nato a Mondovì nel 1925 e arrivato a Sassari nei primi anni Sessanta, Marco Antonio Aimo è stato tra i più grandi animatori del movimento culturale locale, facendosi promotore dell’istituzione della facoltà di Magistero e dell’organizzazione della biblioteca universitaria, assumendo l’insegnamento dei Storia della filosofia e Storia delle dottrine politiche.
 Fu impegnato anche nelle redazioni delle riviste Ichnusa e Trasimaco, partecipando nel contempo al dibattito politico cittadino. Eletto consigliere comunale nelle liste del Partito Socialista Italiano ne 1970, ricoprì per tre anni l’incarico di assessore alla Sanità.
 Da subito punto di riferimento del mondo progressista sassarese, Aimo raccolse l’eredità di Antonio Pigliaru, ricoprendo il ruolo non formalizzato di leader della maggioranza di centrosinistra, la stessa che muoveva i suoi primi passi nel Paese.
 
 

Questionario e social

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