UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 12 febbraio 2010

Venerdì 12 febbraio 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 febbraio 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Cultura – pagina 44
Unicef, Spatafora a Cagliari
Il presidente nazionale apre oggi il corso di educazione allo sviluppo
 
Sarà Vincenzo Spatafora, presidente nazionale Unicef, a inaugurare stasera alle 18 nell’aula magna della Facoltà di Scienze della Formazione di Cagliari, il XVI corso universitario multisciplinare di Educazione allo Sviluppo, organizzato dal Comitato provinciale Unicef. Sino al 28 maggio, le lezioni verteranno sui problemi della infanzia, sull’applicazione della Convenzione ONU sui diritti dei minori, ma verranno trattati anche immigrazione, giustizia minorile, diversità culturali, problemi legati all’integrazione, Aids. Soprattutto, l’impegno dell’Unicef nel mondo e l’impiego delle sue risorse. Dopo Spatafora interverranno le due presidenti, regionale e provinciale Unicef Sardegna, Paola Manconi e Rosella Onnis (che ha esordito nell’impegno Unicef col primo corso), il preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Antonio Cadeddu, il direttore del corso Sergio Del Giacco.
Tra i temi affrontati, nelle lezioni, particolare attenzione verrà dato al problema della giustizia minorile e alla istituenda figura del Garante Nazionale per i minori, argomenti che verranno discussi da Laura Baldassarre, responsabile Area Advocacy- Unicef Italia e da Gianluigi Ferrero, garante Infanzia della provincia. Laura Boldrini, portavoce UNHCR Italia e Giacomo Biagioni, università di Cagliari, parleranno di diritti umani e rifugiati politici. Di impegno dell’Unicef e impiego delle risorse parleranno il direttore generale Unicef Italia, Roberto Salvan, e Aldo Pavan, università di Cagliari. Il ciclo di lezioni chiude il 28 maggio con l’attore Alessio Boni, protagonista de “La meglio gioventù”, che come Goodwill Ambassador dell’Unicef ha partecipato a missioni in Mozambico e Malawi.
Duecentocinquanta i corsisti: studenti e neolaureati delle Facoltà cagliaritane, operatori sociali ed educatori. Tra gli altri protagonisti Renata Corona, Unicef Italia, direttrice dei laboratori, Jab Rizk Soliman, mediatore culturale provincia di Cagliari, Blandina Stecca, responsabile progetto Child disability, Veronica Avati, Child Protection Section, Mauro Maggi, rappresentante Gruppo Abele. E molti docenti dell’ateneo: Grazia Maria De Matteis, Enrico Euli, Giacomo Biagioni, Emilio Botazzi, Aldo Pavan, Patrizia Manduchi. E Bianca Maria Carcangiu, Rita Fadda, Gianni Loy, Laura Zedda, Sergio Vacca (comitato didattico scientifico).
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 18
università
Insulti sul web, licenziato un geometra
 
Licenziato per aver pubblicato in un sito internet frasi scomode e ingiuriose, rivolte a un dirigente dell’Ateneo di Cagliari. Ieri, con un provvedimento del direttore amministrativo, è stata ufficializzata la rescissione del contratto del geometra Cosimo Veglio. Al dipendente è stato dato un preavviso di quattro mesi.
Le motivazioni della sanzione: aver pubblicato sul web una mail con affermazioni «gravemente lesive dell’Università e di un dirigente», con tanto di recidiva nel biennio. Lo ha comunicato la segreteria della Cisl dell’Ateneo cagliaritano.
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari – pagina 26
San Basilio. Incontro al ministero delle Telecomunicazioni fissato per i prossimi giorni
Il parco eolico oscura il radiotelescopio
Le grandi pale troppo vicine all’impianto di Pranu Sanguni
Il pericolo è reale. Le pale del parco eolico potrebbero disturbare il funzionamento del radiotelescopio in costruzione a Pranu Sanguini.
ANDREA PIRAS
 
SAN BASILIO Pensando al futuro, proprio non si piacciono. Perché la loro presenza, nelle colline e nelle vallate tra San Basilio e Siurgus Donigala, potrebbe davvero metterli in competizione. E a rimetterci, da questa convivenza forzata, sarebbe inevitabilmente non gli acchiappavento , le immense pale del parco eolico ancora in costruzione, ma il radiotelescopio di Pranu Sanguni, il sofisticatissimo e immenso impianto che alla fine dell’anno sarà definitivamente completato e pronto per entrare in funzione.
Incompatibili? Il rischio esiste. Tanto che nei pressi di apparecchiature come i radiotelescopi (lo impongono le leggi) non possono sorgere altri impianti capaci di interagire negativamente e disturbare. Eppure è proprio questo che sta avvenendo. Il primo mattone del progetto è stato messo all’inizio di giugno, quando ha preso il via la costruzione del parco eolico che Fri-El Green Power realizzerà in partnership con Rwe Innogy Italia. Avrà una capacità installata pari a 24,65 mw e per la fornitura delle turbine eoliche è stato siglato un supply contract con Vestas che prevede 29 aerogeneratori del tipo V52 da 850 chilowat. Con il Gruppo danese è stato inoltre siglato un contratto della durata di dieci anni. Entro la prossima estate, invece, la chiusura del cantiere e l’avvio dell’attività. Una volta a pieno regime, il parco eolico di San Basilio produrrà energia elettrica capace di coprire il fabbisogno annuo di circa 14 mila famiglie.
Sta di fatto che quelle pale capaci di trasformare il vento in energia, potrebbero ostacolare proprio quel mastodontico Sardinian Radio Telescope che l’intero Gerrei e in particolare le amministrazioni comunali di San Basilio, Siurgus Donigala, Goni, Sant’Andrea Frius, Silius, Villasalto, Armungia ma anche Escalaplano hanno voluto con forza. E con insistenza ha voluto l’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica istituito nel 2001 dalla fusione dei dodici osservatori astronomici e astrofisici presenti nel nostro Paese. Un progetto che attende con impazienza anche l’Agenzia spaziale italiana viste le caratteristiche di quest’impianto considerato un vero e proprio gioiello, di sicuro il più tecnologicamente avanzato in Europa e il secondo, per importanza, nel mondo. Per il quale sono stati investiti quasi settanta milioni di euro.
Sta di fatto che mentre il radiotelescopio sta venendo su (tra breve la parabola larga 64 metri con i suoi mille pannelli d’alluminio sarà montata sulla torre alta 70) velocemente e tra breve potrà essere acceso per raccogliere e trasmettere informazioni e immagini spettacolari nascoste tra stelle e pianeti, nelle immediate vicinanze di Pranu Sanguini stanno spuntando anche le pale eoliche. Tra polemiche e molti timori.
«La verità è che mentre la legge in materia parla chiaro, il Parco eolico è stato realizzato proprio lungo la “linea di vista” del radiotelescopio», dice il professor Nichi D’Amico, docente di Astrofisica all’Università di Cagliari, direttore dell’Osservatorio dell’Istituto nazionale di Fisica e responsabile del progetto di Pranu Sanguni. «Per la prossima settimana è già fissato un appuntamento al ministero delle Telecomunicazioni in cui si affronterà proprio il caso Sardegna. La ditta dovrà dimostrare che le pale eoliche non condizioneranno il funzionamento del radiotelescopio. Nel caso contrario si dovranno trovare soluzioni».
Per gli studiosi non è proprio pensabile che dopo aver individuato un’area, come quella di Pranu Sanguni, ideale per la nascita del radiotelescopio, adesso possano sorgere disturbi sul suo funzionamento. Nonostante l’accordo di programma del radiotelescopio risalga al 1998-99, ben prima del progetto parco.
 
4 – L’Unione Sarda
Sulcis – pagina 24
Medici pubblici in ambulatori privati
Due sanitari sono indagati per truffa e abuso d’ufficio
Carbonia. Dipendenti a tempo pieno della Asl 7 e dell’Università lavoravano anche in una struttura a pagamento
 
Truffa aggravata, abuso d’ufficio, ricettazione: un medico della Asl 7 e una dottoressa cagliaritana, entrambi con ambulatorio a Carbonia, sono finiti nei guai dopo un controllo del Nas.
Lavorano in strutture pubbliche eppure, dopo aver scelto il tempo pieno, hanno prestato servizio anche in un ambulatorio privato. Non solo: hanno dirottato alcuni pazienti dall’ospedale allo studio privato dove hanno conservato farmaci che possono essere somministrati esclusivamente in ospedale. In un’occasione hanno fatto credere al paziente che un esame eco-doppler fosse urgentissimo: non poteva aspettare il suo turno nell’ospedale pubblico, bisognava fare l’analisi subito, nel loro studio privato, a pagamento.
Due medici (l’uomo dipendente della Asl di Carbonia, la donna dell’università di Cagliari) che lavorano anche in uno studio privato di Carbonia sono indagati per truffa aggravata, abuso d’ufficio, ricettazione.
La notizia, coperta da un fitto riserbo istruttorio, è filtrata due giorni fa quando gli ufficiali di polizia giudiziaria delegati dal sostituto procuratore di Cagliari Giangiacomo Pilia hanno bussato agli uffici della direzione amministrativa dell’Università di Cagliari: sì, perché la dottoressa è una ricercatrice universitaria e avant’ieri mattina gli investigatori stavano cercando il contratto di lavoro, i tabulati delle presenze, la documentazione relativa ai compensi previsti per il tempo pieno.
Impossibile in questa fase conoscere i nomi dei due medici finiti sotto inchiesta. Si sa soltanto che uno è di Carbonia e lavora per la Asl 7, l’altra è una internista cagliaritana dipendente dell’Università, e che lavorano nello stesso ambulatorio di Carbonia.
La vicenda è saltata fuori nel novembre dello scorso anno dopo un controllo di routine dei carabinieri del nucleo antisofisticazioni: nell’ambulatorio di Carbonia dove lavorano i due medici i militari hanno trovato un farmaco per la cura di malattie vascolari che può essere somministrato soltanto in ospedale. A quel punto sono scattati controlli molto più accurati e si è scoperto che in realtà i due medici non avrebbero potuto prestare servizio in ambulatorio privato: sono dipendenti di strutture pubbliche che hanno scelto il tempo pieno, quindi a loro è vietata la cosiddetta attività extramuraria.
Dopo aver informato il magistrato, i carabinieri hanno continuato le indagini sentendo come testimoni i pazienti dello studio privato di Carbonia. Ed è a quel punto che è saltato fuori il resto: i due medici avrebbero dirottato i pazienti dall’ospedale all’ambulatorio privato in violazione del dovere di astensione. In un caso il medico di Carbonia avrebbe addirittura paventato al paziente un pericolo di vita imminente per convincerlo a sottoporsi a un esame eco-doppler nel suo studio professionale. Il paziente si era invece rivolto ad altri medici i quali lo avevano rassicurato: non era un esame da fare con tanta urgenza, poteva benissimo aspettare il suo turno all’ospedale Brotzu di Cagliari.
La truffa è legata al fatto che i due medici esercitassero in privato nonostante la scelta del tempo pieno nel pubblico, l’abuso d’ufficio è dovuto al dirottamento dei pazienti dalla struttura pubblica in quella privata, la ricettazione è stata contestata a causa del farmaco per la cura delle malattie vascolari trovato nell’ambulatorio di Carbonia e sequestrato dai carabinieri del Nas.
L’inchiesta non è ancora conclusa. L’ultimo atto è stata l’acquisizione della documentazione relativa al contratto della dottoressa con l’Università di Cagliari. Un’attività analoga sarà ora effettuata presso gli uffici amministrativi della Asl di Carbonia per acquisire i documenti relativi al rapporto di lavoro del medico.
M. F. CH.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ 
Altri trentotto posti per Master and Back 
 
CAGLIARI. L’università ha bandito nuove selezioni pubbliche per individuare 38 candidati, con i quali cui stipulare i contratti di rientro previsti dal Master and Back. Le selezioni sono riservate esclusivamente ai laureati in possesso dei requisiti previsti dal programma, che abbiano presentato istanza di inserimento nelle vetrine «candidati» all’Agenzia per il Lavoro entro l’11 dicembre. La scadenza per le domande è fissata alle 13 del 17 febbraio. Per informazioni, Settore Concorsi in via Università 40, telefono 070/6752375, e.mail concorsi@amm.unica.it.
 

Questionario e social

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