UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 10 febbraio 2010

Mercoledì 10 febbraio 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 febbraio 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 22
Università, accordo con le imprese
Il rettore: nuova sinergia per la formazione e lo sviluppo
Con la firma del protocollo d'intesa parte la collaborazione con il mondo di Confindustria
 
Sempre più stretta la collaborazione tra l'Ateneo cagliaritano e le imprese per lo sviluppo del territorio.
Da una parte i laureati, dall'altra il mercato del lavoro. In mezzo una distanza siderale, motivo per cui domanda e offerta non sempre si incrociano. Per colmare il vuoto è importante rafforzare il legame tra imprese e Università, attivando occasioni di confronto sui percorsi formativi, di ricerca e di trasferimento tecnologico nel segno di una reciproca collaborazione.
INTESA Così con il protocollo d'intesa firmato ieri dal rettore Giovanni Melis e dal presidente di Confindustria Sardegna meridionale, Alberto Scanu, si fanno più strette le sinergie tra il mondo accademico e imprenditoriale per favorire l'orientamento e l'avviamento al lavoro di studenti, laureandi e laureati. Un nuovo tassello all'interno di un percorso che già nel passato ha portato le due istituzioni a collaborare per lo sviluppo del territorio, aumentando le opportunità di lavoro per chi esce dall'Università, accrescendo il numero di stage nelle aziende e rispondendo ai bisogni che emergono dal mondo delle imprese isolane. «In un momento di crisi - ha sottolineato il presidente degli industriali cagliaritani durante la sigla dell'accordo nella sede di viale Colombo - l'intesa assume un significato particolarmente rilevante per diffondere la cultura del dialogo tra il mondo universitario e le imprese soprattutto nei settori della ricerca, dell'innovazione e dello sviluppo». È il secondo protocollo per l'Ateneo cagliaritano impegnato a portare avanti quella che chiama “terza missione”. «L'accordo segue di pochi giorni quello raggiunto con la Provincia - ha detto il rettore di Cagliari - e insieme si inseriscono nella strategia dell'Ateneo che vuol mettere le sue competenze al servizio del territorio, consentendo al sistema regionale di superare l'attuale fase di crisi e realizzare condizioni infrastrutturali stabili».
ALTA FORMAZIONE Tanti gli obiettivi del protocollo che punta in alto, anche a una scuola di specializzazione internazionale nel Mediterraneo per studenti sardi e stranieri, soprattutto del Nord Africa, gestita assieme da Università e imprenditori isolani. «Se vogliamo rafforzare le condizioni dello sviluppo - ha spiegato Melis - dobbiamo investire e formare “quadri” che un domani possano diventare punti di riferimento per le imprese». D'altra parte, ha aggiunto Scanu, «una scuola di questo tipo manca nel nostro mercato del lavoro dove si sente la necessità di un continuo aggiornamento. Cagliari può essere una delle antenne nel bacino del Mediterraneo». Altre forme di collaborazione sono attive attraverso il Forgea (consorzio partecipato dall'Università): «A Iglesias si tengono già corsi-full immersion - ha ricordato il prorettore per l'Innovazione Raimondo Ciccu - per il personale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni di quei Paesi. L'offerta formativa deve essere ampliata: abbiamo in programma un master in Egitto sull'ambiente e un accordo con la Giordania per combattere la desertificazione». (c.ra.)
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 17
università
Borse di formazione in paesi extracomunitari
 
Al via la selezione Globus placement. Si tratta di 44 borse di formazione, della durata di 3 mesi ciascuna, finalizzate alla frequentazione di attività di tirocinio pratico in aziende estere, situate sul territorio extracomunitario.
Le borse di formazione consentiranno agli studenti di realizzare il tirocinio nelle aziende estere, individuate dai selezionati come le più idonee a garantire una formazione qualificata e a consentire l'acquisizione di tecniche e metodologie ad alta professionalità.
L'ammontare di ciascuna borsa Globus placement è pari a 750 euro lordi mensili ai quali va sommato un rimborso per le spese di viaggio di 900 euro.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per le 12 del primo marzo 2010 e le domande andranno spedite o consegnate al settore Mobilità Studentesca dell'Università di Cagliari (Campus Aresu, via San Giorgio 12, ingresso n°2, 09124).
Il testo integrale dell'avviso di selezione è disponibile sul sito web all'indirizzo Internet http://www.unica.it/pub/6/show.jsp?id=10674&iso=218&is=6
 
3 – L’Unione Sarda
Economia – pagina 13
Master and Back, corsa ad ostacoli
Gli studenti si lamentano: ritardi e risorse insufficienti
Formazione. Futuro incerto per chi ha finito l'esperienza all'estero: servono più finanziamenti per il rientro in azienda
 
Gli studenti sardi denunciano i ritardi sul Master and Back, il programma regionale per l'alta formazione.
Polemiche su Master and Back, il programma regionale per l'alta formazione di giovani laureti sardi. Il 15 settembre 2009 si è chiuso l'ultimo bando di selezione (aperto il 7 luglio), mentre un mese e mezzo dopo (il 29 ottobre) è stato avviato il percorso di rientro in azienda per chi, negli anni scorsi, aveva fatto le valigie per studiare all'estero. Entrambi i bandi, però, sono partiti col piede sbagliato.
I PROBLEMI Prima di tutto, i ritardi: i bandi (sia per le nuove borse di studio che per i percorsi di rientro) dovevano essere aperti a gennaio 2009, ma sono slittati di sei mesi. Poi, le risorse: non bastano. Lo stanziamento per i prossimi tirocini può coprire solo un terzo delle domande. Ancora peggiore è la situazione per i 1.500 ragazzi che hanno terminato l'esperienza di studio fuori dall'Isola. All'Agenzia regionale del lavoro - ente gestore del Master and Back - si calcola che servirebbero 45 milioni per i percorsi di rientro, a fronte dei 15 milioni oggi a disposizione. Tradotto: se la Regione non interviene con un finanziamento aggiuntivo, molti studenti rischiano di perdere la possibilità di uno stage in azienda, o addirittura di un contratto. «Le richieste sono state più del previsto», spiega Giovanni Ineichen, il consulente responsabile del programma Master and Back: «Le domande sono lievitate perché c'è più consapevolezza dello strumento, soprattutto in questa fase di crisi economica. Inoltre», precisa Ineichen, «va considerato che i percorsi di rientro possono essere sfruttati anche da chi non ha partecipato al programma e che, magari, ha fatto un master all'estero pagando di tasca sua».
I TEMPI Regna invece l'incertezza sui tempi di attesa. L'Agenzia regionale del lavoro ha fatto sapere in una nota che, «in considerazione dell'elevatissimo numero di domande pervenute in risposta agli avvisi pubblici relativi ai percorsi di rientro e ai tirocini, le attività istruttorie potrebbero avere una durata superiore al previsto. Si sta comunque cercando di tenere conto delle conseguenze che tale differimento comporterà, soprattutto in relazione ad alcune tipologie di percorsi». Il comunicato dell'Agenzia non è piaciuto a molti giovani sardi, che su Facebook lamentano i disagi subiti in questi mesi.
LE PROTESTE Gli studenti puntano il dito sull'ultimo bando per l'alta formazione, pubblicato lo scorso 7 luglio e chiuso il 15 settembre. I candidati ammessi al finanziamento sono 450: quelli esclusi sono una cinquantina. «Sono rimasti fuori semplicemente perché non hanno barrato alcune caselle riguardanti una serie di dichiarazioni ininfluenti per la valutazione finale», accusa uno studente che preferisce l'anonimato. Chi esce allo scoperto è Alessandra Frau, laureanda iscritta al gruppo Università per gli studenti: «Il bando, nel paragrafo quattro, prevede che uno studente debba possedere una laurea specialistica o a ciclo unico. Questo, di fatto, ha precluso agli studenti che si laureano in corso nell'anno 2008-2009 di poter accedere al programma, poiché le sessioni di laurea, di tutti i corsi, sia a Cagliari che a Sassari, vengono svolte mediamente dal 10 luglio in poi. Per ovviare al problema», aggiunge Frau, «la Regione aveva dichiarato che avrebbe, entro fine dicembre 2009, pubblicato un altro bando, che tuttora non è stato presentato. Come mai», si chiede la studentessa, «la Regione ha fatto un bando che agevola i fuori corso ed elimina praticamente la possibilità di partecipare agli studenti in corso, che con tanti sacrifici si sono laureati puntuali e con una votazione superiore a 100/110?».
IL DIRETTORE Infine, c'è un'incognita che complica la gestione del programma Master and Back. La giunta regionale, appena si è insediata, ha commissariato l'Agenzia del Lavoro, in attesa della nomina del nuovo direttore. Anche in questo caso, il ritardo si è accumulato, creando non poche difficoltà. Risultato: il mandato del commissario è scaduto il 6 gennaio scorso, mentre il nome del direttore non è ancora saltato fuori ufficialmente.
LANFRANCO OLIVIERI
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Formazione e ricerca: la grande sfida 
Università e Confindustria hanno firmato un accordo strategico 
 
CAGLIARI. Nei progetti di sviluppo locale la formazione e la ricerca devono assumere un ruolo realmente primario, per assegnare alla conoscenza e al capitale umano un effettivo e concreto valore strategico. Per questo comune obiettivo università e imprese devono attivare subito percorsi di confronto su formazione, ricerca e trasferimento tecnologico. È questa la vinzione dell’Associazione industriali e dell’università, che ieri mattina, con il presidente Alberto Scanu e il rettore Giovanni Melis, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa. Oltre a ricerca, innovazione e alte tecnologie, le altre linee guida messe nero su bianco nell’accordo riguardano la formazione e il sostegno all’auto imprenditorialità, puntando sulla specializzazione tecnica e manageriale dei laureandi.
Un altro aspetto importante dell’intesa è incentrato su offerta universitaria, orientamento e inserimento lavorativo, attraverso una maggiore coerenza tra studi e fabbisogno del sistema produttivo.
 Nel capitolo dedicato a ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, l’accordo appena sottoscritto servirà a ‹‹promuovere l’incontro tra domanda e offerta universitaria di base - si legge nel documento - favorire la nascita di nuove imprese anche attraverso la procedura di spin off a partire dalla ricerca universitaria. E ancora: valorizzare i centri di competenza tecnologica e rafforzare l’azione di rapporto diretto università-impresa».
Sul versante della formazione tecnica e manageriale e sull’auto impiego, l’Assoindustriali e l’università intendono inoltre ‹‹attiveranno una scuola di alta formazione di livello internazionale finalizzata a garantire ai giovani neolaureati un efficace inserimento nel mondo del lavoro - recita l’accordo - e un centro di eccellenza tematico in grado di attrarre studenti, ricercatori, professionisti e imprenditori di altri paesi, con particolare riferimento all’area mediterranea››.
 Infine, per rafforzare il rapporto tra impresa e università, insieme punteranno sull’adeguamento dell’offerta formativa e elaboreranno ricerche e indagini sul territorio sui fabbisogni educativi e di competenza del sistema delle imprese nel breve, medio e lungo termine.
Un ruolo preminente avranno inoltre l’e-learning, le attività di orientamento e la formazione permanente.
 Questo è stato il primo passo, adesso l’accordo dovrà incidere davvero sulla voglia di ripresa economica non solo degli imprenditori, ma anche dell’università. (ps)
 
Pagina 2 - Cagliari
L’APPELLO 
Più attenzione e servizi per gli studenti pendolari 
 
CAGLIARI. ‹‹Ogni giorno sulla città orbitano almeno 19 mila studenti universitari pendolari. Mi auguro che il piano strategico di sviluppo del Comune tenga conto delle loro esigenze››. È l’auspicio espresso dal rettore Giovanni Melis durante la presentazione del protocollo d’intesa con l’Assoindustriali. ‹‹I servizi di accoglienza sono cruciali anche per sviluppare rapporti di collaborazione con altre università - ha sottolineato - e ospitare studenti e ricercatori stranieri, incrementando il richiamo di Cagliari anche come città universitaria››. È il problema dell’accoglienza degli studenti le varie amministrazioni non sono riuscite ancora ad affrontarlo come avrebbero dovuto. (ps)
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Cagliari
Una giornata di studio in programma sul complicato rapporto tra gli adulti e i ragazzi 
Il misterioso mondo degli adolescenti 
«Dire, fare pensare l’adolescenza» 
ENRICO CAMBEDDA 
 
 CARBONIA. «Dire, fare, pensare l’adolescenza». È un appuntamento, sotto forma di convegno, che l’amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias ha deciso di realizzare a brevissima scadenza. Il programma è pronto: si tratta di una giornata di studio e di approfondimento sulle tematiche dell’adolescenza. Si riuniranno esperti di varia provenienza: Politica, Università, Magistratura, Forze dell’Ordine, Associazionismo, Operatori dell’informazione, Pubblicitari: «La Provincia, tra le proprie competenze - ha spiegato, l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e della Famiglia, Emanuela Valdarchi -, si occupa anche di promozione del libero sviluppo della persona umana e della sua partecipazione sociale e culturale alla vita della comunità locale, anche al fine della prevenzione, riduzione ed eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare, attraverso attività di sensibilizzazione in ambito sociale». Per la riuscita del convegno la Provincia ha chiesto il contributo della Regione Sarda e della Fondazione Banco di Sardegna. Si tratta, infatti, di un’iniziativa particolarmente complessa che richiede un’intera giornata di studio e di approfondimento. Perché il tema dell’adolescenza?: «Perché si tratta di una tappa fondamentale nel processo di sviluppo e maturazione della persona - aggiunge l’assessore - oltre ad essere una fase della vita molto importante, l’adolescenza mette a dura prova anche i genitori, l’intero nucleo familiare e la società in generale». Da tempo, ormai, anche nel territorio del Sulcis Iglesiente, è cresciuta l’esigenza di capire meglio i ragazzi e di valutare l’efficacia delle metodologie di comunicazione e di ascolto: «L’iniziativa nasce, quindi, come occasione di scambio e di riflessione sulle opportunità di ascolto, prevenzione e intervento a sostegno degli adolescenti - conclude Emanuela Valdarchi - approfondendo alcuni degli interrogativi che ruotano intorno alla relazione adolescenti - adulti nei diversi contesti, e vuole essere uno strumento di confronto per condividere esperienze e modalità di azione da parte di insegnanti, educatori, operatori dei servizi psicosociali e degli stessi genitori». Ora, è indispensabile mettere a confronto le varie esperienze, anche nell’ottica di un lavoro che possa avviare un nuovo rapporto tra adulto e adolescente.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Amadu: «No alla commissione d’inchiesta
l’università non va screditata» 
 
 SASSARI. I consiglieri regionali di Sassari si sono astenuti dal firmare la richiesta di istituire una commissione regionale d’inchiesta per chiarire la posizione dell’università di Sassari rispetto ai rilievi mossi dal ministero sull’attività contabile.
 La posizione dei consiglieri di Sassari è stata considerata da molti inspiegabile ma il consigliere regionale del Pdl Tore Amadu dice che si è astenuto per molti tutt’altro che inspiegabili ragioni. «La prima riguarda la necessità di evitare qualunque strumentalizzazione e un uso politico, improprio di quella che, al momento, è soltanto una relazione di un ispettore ministeriale, su cui aspetto di conoscere le contro deduzioni e i risultati della verifica che, molto opportunamente, il rettore Attilio Mastino ha predisposto per giungere al più presto a un chiarimento anche circa le modalità con cui sono stati spesi i fondi della Regione: un interesse, mi pare, che riguarda l’intera comunità regionale e la cittadinanza sassarese che rappresento».
 Amadu si addentra fra i rilievi dell’ispettore: «Al momento si tratta di mere osservazioni. Gettare discredito, avanzare dubbi, addensare ombre, talora per ragioni personalistiche su quest’antica istituzione non giova a nessuno. E sarebbe bene per tutti che si aspettasse che l’indagine completasse il suo naturale iter, mettendo in campo politiche e lavorando insieme per un rilancio dell’università».
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
I primi passi del commissario dell’Azienda ospedaliero universitaria in Regione per risolvere le urgenze 
Cavalieri: «Abbiamo chiesto di indebitarci» 
A breve arriverà un finanziamento da tre milioni di euro 
 
SASSARI. È arrivato da poco più di un mese e ha già capito che per tamponare le emergenze è invitabile indebitarsi. È l’autorizzazione che Gianni Cavalieri, neo commissario dell’azienda ospedaliero universitaria, ha chiesto all’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori. Servono 700 mila euro per acquistare un accessorio da abbinare all’acceleratore lineare.
 L’operazione servirebbe ad evitare una volta per sempre il ricorso all’officina per le maschere di piombo. Basterebbe un «collimatore» che, inserito nella macchina, delimiterebbe via computer la zona da trattare.
 Anche per una spesa da 700 mila euro attribuibile al fondo corrente si deve ricorrere alle banche. E infatti Cavalieri sta studiando il modo di sbloccare finanziamenti ben più consistenti già assegnati a Sassari per l’ammodernamento tecnologico. «Ci sono tre milioni di euro a disposizione - dice Gianni Cavalieri - e la Regione dovrebbe metterli a disposizione in breve tempo». Ben poca cosa se si considera che con quella cifra si comprano sì e no due macchine di nuova generazione. Si capisce che il commissario è preoccupato perchè «anche l’assessorato è in difficoltà, soldi non ce ne sono».
 Comunquela giunta regionale il 17 novembre del 2009 ha deliberato in via preliminare il Piano straordinario per investimenti tecnologici e strutturali in sanità. A Sassari, oltre i tre milioni per l’ammodernamento delle apparecchiature, sono attribuiti 120 milioni e mezzo per la costruzione del nuovo ospedale, 80 milioni per l’ospedale di Alghero e 5 milioni per le case della salute.
 Più a lungo termine ci sarebbero da rimodulare i 60 milioni di fondi Fas che rischiano di diventare una proiezione della fantasia.
 A Cavalieri in ogni caso non si possono chiedere miracoli. È stato nominato con tre obiettivi: «Devo contribuire - dice lui stesso - a creare l’area vasta, un centro unico regionale che presiederà agli acquisti e ai contratti di tutte le Asl e le aziende sanitarie dell’isola. Devo portare avanti l’ordinaria amministrazione e traghettare l’Aou verso la costituzione di un’unica azienda». Un’operazione che solo a parlarne sta già creando aspre polemiche. (g.g.)
8 - Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 17
Formare i dirigenti del Mediterraneo
Ateneo. Nell’accordo tra Università e Confindustria anche il supporto a imprese creative di ICT e biotecnologie
 
Implementerà la nascita di nuove imprese attraverso procedure di spin-off a partire dalla ricerca universitaria e aprirà la strada a una scuola di alta formazione di livello internazionale il protocollo d’intesa fra università e Confindustria firmato ieri dal rettore Giovanni Giovanni Melis Melis e dal presidente degli industriali Alberto Scanu. Con L’accordo triennale valido fino al 31 dicembre 2010 si propongono di strutturare le attività comuni, guidate da un comitato d’indirizzo composto dal rettore e dal presidente dell’associazione. Sono una trentina le idee per imprese innovative scaturite dalle ricerche dell’università. Quelle avviate in spin-off sono una quindicina, di cui una dozzina già operative, in particolare nei settori dell’Ict, biomedicina e biotecnologie, gli stessi che potranno costituire il perno della scuola di alta specializzazione destinata ad attrarre neolaureati in particolare dei Paesi del Nordafrica. L’iniziativa punta a formare quadri che possano diventare riferimento delle industrie italiane nel bacino del Mediterraneo anche in amministrazione di imprese e attività minerarie. Un’esperienza simile è già stata avviata nella sede universitaria di Iglesias con Forgea (Formazione geoambientale). ■  
 
9 - Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 18
Comune. Floris: “Ho già pronte le proposte sul futuro della città da portare in viale Trento, presto un incontro”
Aree militari, Sant’Elia e campus
Dal sindaco chiamata in Regione
Dibattito sulle servitù dimesse. “A Cappellacci reiterate le richieste già fatte a Soru”
 
Servitù militari, Sant’Elia e campus universitario. Solo alcuni dei nodi politici cittadini che il sindaco Emilio Floris dovrà affrontare con la Regione. In ballo la città del futuro: il restyling di Sant’Elia, Marina piccola, Molentargius, ma anche l’area verde tra villa Tigellio, l’ospedale San Giovanni di Dio e il carcere di Buoncammino. L’incontro è previsto nei prossimi giorni, come ha spiegato ieri in aula il sindaco Floris, al termine del lungo dibattito sulle servitù militari.
IL PRIMO cittadino è impegnato da 15 giorni nella redazione di schede, una per ogni “nodo”, sullo sviluppo della città del futuro. Un ruolo chiave è quello delle aree militari in via di dismissione: qualcuna è già in mano alla Regione, altre arriveranno. «Avevamo fatto una richiesta di incontro sulle aree militari a Soru e per essere sicuri che non sia stata smarrrita l’abbiamo reiterata al presidente Cappellacci», racconta il sindaco, «quella delle servitù è solo una partite dentro un confronto più ampio con la Regione che comprende altre importanti partite come Calamosca, Sant’Elia, Monte Urpinu e Molentargius ».
FLORIS mette in evidenza l’importanza di due aree strategiche: la prima è “il tirante” che va dall’ospedale San Giovanni di Dio al carcere di Buoncammino - che coinvolge siti delicati come l’ospedale militare, villa Tigellio, l’anfiteatro romano e l’orto dei cappuccini - per la quale il sindaco ipotizza un utilizzo in chiave museale o di valorizzazione della presenza degli studenti in città. La seconda invece è l’area che va da Marina piccola a Sant’Elia: in questo caso l’obiettivo annunciato è il recupero della fortezza di Sant’Ignazio - «dove c’è il miglior panorama della città».
E C’E’ L’OK per la trasformazione della caserma Ederle di viale Calamosca in hotel e per l’estensione della galleria comunale attraverso l’incameramento dei magazzini del vestiario di viale San vincenzo -«per esporre finalmente tutti i beni della collezione Ingrao»- dove si potrebbero realizzare anche alcune officine di restauro.
Si’ all’edilizia agevolata e anche alla cessione di alcuni beni per “fare cassa”. «I tempi sono più che maturi», ha concluso floris, «spero di condurre al meglio le trattative, e sono certo che dall’altra parte troverò persone che ci ascolteranno ». Maurizio Porcelli, che ha presentato l’interrogazione in conclusione dei sopralluoghi effettuati dalla commissione Cultura nelle aree dismesse, soddisfatto dell’impegno verbale del sindaco, non ha ritenuto opportuno mettere al voto un ordine del giorno ad hoc.
 
 

Questionario e social

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