Giovedì 4 febbraio 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 febbraio 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 17
C’era una volta la libera professione
Avvocati e commercialisti: praticanti dimezzati in 3 anni
Il caso. Le nuove leve scoraggiate dalla grande concorrenza e dalla prospettiva di lunghe gavette non retribuite
 
 Dopo anni di intasamento degli albi con conseguente glorificazione della libera professione, ecco il contrordine: l’esercito di aspiranti avvocati e commercialisti si sta assottigliando. Un’emorragia continua e inarrestabile: «In tre anni il numero dei praticanti si è quasi dimezzato», racconta Roberto Di Tucci, segretario dell’ordine degli avvocati di Cagliari. Nel 2006 le nuove leve erano 256, ora sono 157. Stesso discorso per il presidente dell’Ordine dei commercialisti, Giancarlo Murgia. «Nel 2008 erano 419, l’ultimo bollettino di gennaio parla di 317 iscritti».
LE CAUSE I motivi del crollo, spiegano i diretti interessati, sono tanti. Primo: gavette troppo lunghe, quasi mai retribuite, asfissiate da compiti più vicini a quelli dei segretari che non alla professione legale. Secondo, la grande concorrenza: a Cagliari, dopo decenni passati a sfornare laureati in Giurisprudenza e Economia e commercio, il mercato si è saturato lasciando pochi spiragli a chi comincia da zero. Terzo, i costi che i giovani professionisti devono sostenere per cercar di tirar fuori la testa dal guscio: l’affitto dello studio, le bollette, le spese da anticipare per i clienti, l’iscrizione agli ordini, assicurazioni e casse previdenziali varie.
GLI ORDINI Secondo Di Tucci, oltre al «calo demografico in atto da anni, con il quale prima o poi avremmo dovuto fare i conti», c’è anche un «atteggiamento pessimistico nell’approccio alla libera professione, causato dal numero spaventoso di avvocati entrato nel mercato ultimamente». Morale: «La torta è rimasta la stessa, ma le fette da spartire diminuiscono». L’albo conta circa 2.200 iscritti, ovvero - più o meno - un legale ogni 72 abitanti.
Murgia invece spiega l’appruata dei nuovi commercialisti con «il pesante accerchiamento che ha subito il nostro ruolo: per le dichiarazioni dei redditi ci si può rivolgere a Caf e associazioni di categoria, il lavoro è diminuito sensibilmente». Ancora: «L’esame di stato a Cagliari è molto difficile e a questo si somma la prospettiva di fare tre anni di praticantato, magari mal pagati». E allora, visto che la vita è una, molti preferiscono tentare altre strade. Magari con meno blasone, ma più sicure.
MICHELE RUFFI
 
2 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 44
La menzogna della razza ha le gambe lunghe
A Cagliari, Cittadella dei musei, un convegno (“Xenoi”) e due mostre per raccontare razzismi antichi e moderni
 
 «Carbonia stupisce ancora più di Littoria, l’agro redento è un prodigio, ma per afferrarne la portata occorre aver presente la desolazione che prima del fascismo regnava in quei luoghi, è una restituzione alla Madre Italia di una figlia che si credeva perduta». Bello vero? È l’incipit di un articolo intitolato “Gente di Carbonia, viaggio razziale per l’Italia”, pubblicato da un numero della rivista La Difesa della razza , che per sei anni, dal 1938 al 1943, fu un formidabile mezzo di propaganda razzista del regime mussoliniano. Sarebbe interessante leggerlo per intero, ma è sotto una teca di vetro, una delle tante che in questi giorni, fino a domenica, occupano la grande sala della Cittadella dei Musei, a Cagliari. Danno vita, con una serie di pannelli alle pareti, a una mostra documentaria che tutti gli studenti dovrebbero visitare. E non soltanto loro. Si intitola Una razza da difendere, una menzogna da costruire , e racconta con grande efficacia il razzismo dell’Italia fascista nella propaganda de La difesa della razza .
A inaugurare la mostra, ieri pomeriggio, è stata Simonetta Angiolillo. La docente di archeologia ha sottolineato l’importanza di una manifestazione che rappresenta una prosecuzione ideale della giornata della Memoria, ma anche un esercizio salutare. «Rivedendo queste immagini, leggendo questi testi, ci rendiamo ben conto che l’ebreo del ventennio è già stato sostituito dall’extracomunitario contemporaneo». Alla docente il compito di presentare l’associazione Itzokor (in sardo antico pare significhi proprio memoria). Composta da un gruppo di allievi ed ex allievi dell’università, «ha avuto il coraggio, la creatività, l’intelligenza di mettersi in gioco, offrendo una serie di servizi culturali importanti. Come questa mostra».
Una esposizione che, col contributo scientifico dei docenti promotori, racconta attraverso pannelli, riviste, documenti, immagini, una storia tristemente nota. Comincia, ci dice Matteo Tatti, presidente di Itzokor, il 15 luglio del 1938, quando sulle colonne del Popolo d’Italia, organo ufficiale del Partito Nazionale Fascista, compare quello che sarà ribattezzato il Manifesto degli scienziati razzisti: un documento programmatico che presto trovò l’appoggio di oltre duecento personalità del mondo accademico e intellettuale.
È l’Italia che improvvisamente si scopre razzista, con «una razza da difendere e una menzogna da costruire». «Affermare in Italia l’antisemitismo non fu facile. Innanzitutto bisognava individuare il nemico, poi cercare di contrastarlo, con il controllo della divulgazione di massa, indispensabile per produrre omologazione e appiattimento del pensiero». Fu così che all’astro nascente del giornalismo di regime, Telesio Interlandi, venne affidata la direzione di una rivista accattivante, leggera, bugiarda: La Difesa della razza , che puntando sulla forza delle immagini e delle parole produsse effetti importanti sulla opinione pubblica, spacciando per pseudo- scientifiche una quantità incredibile di teorie folli, giustificando il razzismo antisemita, ipotizzando una presunta purezza della razza ariana, diffondendo luoghi comuni, come quello della esistenza di una lobby ebraico-bolscevica, esaltando la classicità, e per quanto ci riguarda, propagando farneticanti teorie su una popolazione sarda antisemita, erede della grande tradizione nuragica di tradizione ariana. A fornire a Itzokor molta parte del materiale, è stata Marina Moncelsi, dell’Issra di Nuoro, ma anche Sandro Matta, ventiseienne studioso della Shoah, che propone anche l’interessante filmato Herbkrank del 1936. Proiettato senza soluzione di continuità, racconta come il nazismo abbia utilizzato in chiave di propaganda eugenetica immagini di tedeschi infermi, menomati, portatori di handicap. A questa grande mostra si aggiunge l’altra, più piccola ma preziosa, Arabesque . Vede impegnati nel recupero di un vecchio lavoro dell’Associazione “Ernesto De Martino” un gruppo di studiosi di antropologia. Connessioni è il nome della loro associazione. A presiederla è Francesco Bachis che ora propone un assaggio della mostra con la complicità dell’associazione Amicizia Sardegna-Palestina. Sono affascinanti immagini relative alla cinematografia americana e italiana sull’immaginario collettivo legato al mondo arabo. Da Alì Babà ai terroristi. Contestualmente alla mostra, nell’aula verde, è in corso (fino a sabato) il convegno internazionale. Xenoi , in greco “stranieri”. Promosso dai dipartimenti di Scienze archeologiche e storico-artistiche, di Filosofia e Teoria delle scienze umane, e di Filologie e letterature moderne, ha il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia. “Immagine e parola tra razzismi antichi e moderni” il sottotitolo della manifestazione, che si articola in quattro giornate di studio, l’ultima delle quali dedicata all’analisi della problematica razzistica tra Otto-Novecento in Sardegna. Vi prenderanno parte relatori di rilevanza nazionale e internazionale, oltre a giovani ricercatori dell’Ateneo cagliaritano e dell’associazionismo. Il Comitato scientifico, coordinato dai ricercatori Andrea Cannas (Dipartimento di Filologie e Letterature Moderne), Tatiana Cossu (Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze Umane) e Marco Giuman (Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche), promotori dell’iniziativa, è composto da Simonetta Angiolillo, Giulio Angioni, Gonaria Floris, Giancarlo Nonnoi (Università di Cagliari), Alessandra Coppola (Padova), Mauro Menichetti (Salerno). Obiettivo dell’iniziativa, analizzare l’impatto di immagine e parola tra razzismi antichi e moderni.
Nel ’96 fu l’Issra a portare a Cagliari una manifestazione che ha lasciato il segno. Un libro e una mostra, promossa dal Centro Furio Jesi di Bologna, che si intitolava “La Menzogna della razza”. Quindici anni dopo, la grande bugia ha ancora gambe molto lunghe. Quasi come il naso degli ebrei.
MARIA PAOLA MASALA

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Cagliari
“Biotecnologie in città: parole e fatti’ domani al Chiostro del Carmine 
Convegno sulla ricerca scientifica 
 
 ORISTANO. Non solo didattica ma anche ricerca. A dieci anni dalla sua istituzione, il corso di laurea in Biotecologie industriali attivato in città dall’Università di Cagliari presenta i risultati del primo progetto di ricerca universitaria svolto presso il Centro laboratori del Consorzio Uno e pubblicato sulla rivista scientifica giapponese «Bioscience, Biotechnology, and Biochemistry». Lo farà domani col convegno scientifico «Biotecnologie a Oristano: parole e fatti» in programma alle 10 al Chiostro del Carmine. La ricerca, realizzata dal team guidato da Enrico Sanjust e Vincenzo Solinas e composto dai ricercatori oristanesi Paolo Zucca e Maria Littarru, ha permesso di dimostrare la possibilità di applicare catalizzatori biologici, commercialmente disponibili a basso costo, a problematiche di trasformazioni chimiche selettive per la preparazione di prodotti utili nei campi degli aromi naturali per alimenti e dell’industria profumiera. Le medesime trasformazioni effettuate con metodi chimici ‘convenzionali’ comporterebbero l’uso di solventi pericolosi e la formazione di sottoprodotti difficili da separare, riutilizzare, smaltire in modo sicuro ed eco-compatibile.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Le polemiche sulle ore di straordinario per l’apertura fino alle 22 
Gli studenti: «I finanziamenti per le biblioteche sono in bilancio» 
 
CAGLIARI. Gli studenti universitari non vogliono entrare nelle polemiche su quanto saranno pagate le ore di straordinario ai dipendenti delle biblioteche (un euro per la precisione) chiedono soltanto al rettore di “ufficialiazzare al più presto l’apertura del servizio fino alle 22”. È scritto in un comunicato della lista «Università per gli studenti», che ricorda tra l’altro: «Nel bilancio di previsione approvato dal consiglio di amministrazione sono stati stanziati oltre due milioni per le biblioteche, con un amento di 950mila euro rispetto al 2009. Dunque, i fondi ci sono e non si capisce perché ci siano tanti problemi».
 A questo punto la palla ritorna al rettore, che nei prossimi giorni incontrerà i sindacati per cercare di chiudere definitvamente il caso delle ore di straordinario pagate soltanto un euro.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Truffe sul web, come difendersi 
Esperti alla Camera di commercio 
 
 SASSARI. Carte di credito, bancomat e shopping sul web hanno cambiato la vita dei consumatori agevolandoli. Ma acquistare con strumenti elettronici di pagamento comporta rischi contro i quali bisogna attrezzarsi: carte clonate e conti correnti svuotati da pirati informatici sempre più agguerriti stanno aumentando pericolosamente. Con effetti devastanti per quelle «vittime» che non possono essere risarcite del danno subito.
 A tutti questi aspetti vuole dare chiarimenti e suggerimenti il convegno che si tiene domani (inizio alle ore 9 e prosecuzione nel pomeriggio alle 15) alla Camera di commercio sul tema «Dal contante alla moneta elettronica - Evoluzione del sistema dei pagamenti: opportunità, rischi e presidi di sicurezza». Un’iniziativa che ha messo in moto un folto comitato organizzatore: la filiale della Banca d’Italia, il dipartimento di Scienze giuridiche dell’università, la Camera di commercio e gli ordini professionali di avvocati, commercialisti e notai. Relatori saranno esperti della Banca d’Italia, del Banco di Sardegna e della Banca di Sassari (Domenico Gammaldi, Flavio Ferlanti, Isabella Vicari, Elio Pala ed Ignazio Pischedda), protagonisti della grande distribuzione come Rinaldo Carta, investigatori della Guardia di Finanza e della Polizia delle comunicazioni (il capitano Pasquale Ambrosino e l’ispettore Roberto Manca), magistrati (il sostituto procuratore Gianni Caria), dirigenti dell’attività di prevenzione delle Poste (Giuseppe Mazzaraco) e i giuristi Roberto Zannotti, Adriana Cosseddu e Giovanni Maria Uda. I lavori saranno aperti dal direttore della filiale di Bankitalia Gennaro Gigante e chiusi dal professor Antonio Serra.
6 – Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 19
Università
Strade nuove e biblioteche
Melis chiama la Provincia
 
Innovazione sulle tecniche di costruzione stradale e progetti e per le biblioteche. Università di Cagliari e Provincia insieme per lo sviluppo del territorio grazie alla firma di un Accordo di Programma Quadro siglato due giorni fa in rettorato. La collaborazione prevede l’integrazione dei lavoratori provinciali per il controllo del territorio e di quelli scientifici delle facoltà universitarie, con particolare riferimento al Centro geologico allestito dalla Provincia negli uffici di via Cadello. Ulteriori collaborazioni riguarderanno l’integrazione fra le biblioteche universitarie e provinciali e un più stretto rapporto tra facoltà universitarie e gli istituti superiori della provincia sul versante dell’orientamento scolastico. «Oggi», ha detto il rettore dell’ateneo cagliaritano Giovanni Melis, «le missioni dell’Università riguardano la didattica, la ricerca e i servizi al territorio con il trasferimento e la condivisione delle conoscenze con tutti gli attori chiamati allo sviluppo dell’area provinciale». ■  
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie