Martedì 2 febbraio 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 febbraio 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 15
Università-sindacati: insieme contro la crisi
Incontro col rettore in vista dello sciopero generale di venerdì. Melis: il nostro appoggio per lo sviluppo
 
«L’Università di Cagliari non farà mancare il proprio contributo di idee e proposte alla difficile sfida per lo sviluppo che attende la Sardegna». Lo ha detto il rettore, Giovanni Melis, introducendo l’incontro con le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, che hanno illustrato ai rappresentanti del mondo universitario le ragioni dello sciopero generale indetto per venerdì prossimo.
Erano presenti i componenti del Senato accademico e del Consiglio degli studenti. «Si tratta - ha rimarcato il rettore, evidenziando come il rapporto dell’Università con le forze sociali non sia un fatto episodico - di un’iniziativa a sostegno delle classi più deboli e, soprattutto, dei nostri giovani. Occorre essere certi che il futuro è in Europa, di cui occorre accettare le regole ed essere capaci di produrre nuova ricchezza: questa è la prospettiva che ci attende. Ma per questo chiediamo pari opportunità rispetto alle altre regioni: è un problema che abbiamo posto anche al ministro Gelmini e alla classe politica regionale».
SINDACATI Enzo Costa, segretario regionale Cgil, ha chiarito che «lo sciopero generale è lo strumento estremo contro la crisi, non contro il presidente della Giunta regionale o del Consiglio, ai quali pure chiediamo un’azione più incisiva. La Sardegna non può assorbire ulteriori tagli». Dopo aver sottolineato l’unità che contraddistingue da oltre un anno i sindacati sardi, Costa ha aggiunto che «in 15 mesi sono stati persi 30mila posti di lavoro, e più di 600 imprese hanno proclamato lo stato di crisi. Abbiamo bisogno di offrire ai giovani una prospettiva certa: per questo chiediamo che l’attuale situazione di difficoltà venga affrontata come l’emergenza dell’intero sistema regionale». Sulla necessità di stare uniti è tornata Oriana Putzolu (Cisl). «Serve una Regione che abbia capacità di progettazione e di spesa, perché il nostro è un sistema sociale fortemente indebolito». Il segretario della Uil, Francesca Ticca, ha riconosciuto che «la sensibilità dei rettori è una grande opportunità per il sindacato. Abbiamo lanciato una sfida e serve grande unità di intenti per decidere su quale modello di sviluppo investire. Luoghi come questo, che producono conoscenza, possono aiutare l’Isola ad uscire dal pantano». Gli interventi di alcuni presidi e di alcuni rappresentanti degli studenti hanno concluso l’incontro.
 
2 – L’Unione Sarda
Iglesias Pagina 19
Università, prove di sopravvivenza
«Studiamo qui le tecniche per bonificare i siti minerari»
Monteponi. Ecco il piano dell’Ausi contro lo smantellamento: un Polo tecnologico
L’Ausi: mettere insieme Università, Igea, Parco geominerario e aziende e dare vita a un centro interdipartimentale tra Monteponi e Serbariu
 
L’Università del Sulcis Iglesiente non intende piegarsi a quello che, dopo il trasferimento a Cagliari di tutti i corsi prima attivi a Monteponi, sembra un destino già scritto.
Di chiusura non si vuole nemmeno sentir parlare a Villa Bellavista, dove anzi si pensa a un rilancio delle attività didattiche e scientifiche che per 10 anni hanno caratterizzato e dato lustro al Polo di Monteponi, con l’attivazione di master e corsi di alta formazione, ma soprattutto attraverso l’istituzione di un Centro interdipartimentale permanente di ricerca nei settori della Scienza dei Materiali, Ambiente ed Energia.
IL CENTRO Un progetto ambizioso che, si legge nelle linee-guida preparate congiuntamente da Ausi e Università di Cagliari, «si collega all’ormai consolidata esperienza didattica che fa capo ai corsi di Laurea attivati nella sede di Monteponi, e si inserisce nelle iniziative rivolte alla soluzione delle problematiche industriali e ambientali specifiche del Sulcis-Iglesiente». Bonifiche, riconversione dei siti ex minerari e industriali, valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale legato alla storia produttiva del territorio: tutti temi chiave del futuro del sud ovest dell’Isola, che secondo l’Ausi, l’Università di Cagliari e i docenti che hanno insegnato a Monteponi, possono essere meglio affrontati se accompagnati da un’adeguata attività scientifica e di ricerca.
Di qui l’idea del Centro, embrione di un vero e proprio «Polo tecnologico che riunisca tutti i soggetti che operano nel campo della produzione, dell’innovazione e della ricerca: aziende dei poli industriali, Igea, Parco Geominerario, Carbosulcis, Sotacarbo, Sardegna Ricerche». L’apertura del Centro, spiegano all’Università, permetterebbe di «riunire in un’unica struttura le diverse competenze scientifiche e ingegneristiche che appaiono indispensabili per lo sviluppo dei temi di ricerca previsti, fortemente interdisciplinari».
DOPPIA SEDE Le attività di ricerca previste «si attueranno attraverso laboratori che avranno sede nei due poli: in quello di Monteponi si realizzerà quello dedicato alla Protezione e recupero ambientale, in quello di Serbariu il laboratorio su Nuovi materiali e nuove tecnologie per l’Ambiente ed Energia. Il Centro interdipartimentale sarebbe unico in Sardegna, e la sua attività rilancerebbe l’attività della sede decentrata di Monteponi e le prospettive per lo sviluppo del territorio. L’unico nodo da sciogliere sarà la disponibilità della Regione a finanziare il nuovo progetto.
PAOLO MOCCI
 
Iglesias Pagina 19
Auci
Gli studenti: «Avviamo i corsi di lingue»
 
Una proposta per evitare la chiusura di Monteponi e contribuire al rilancio della sua attività arriva anche dall’Associazione che riunisce gli universitari del Sulcis Iglesiente (Auci). La richiesta è quella di realizzare a Villa Bellavista un laboratorio linguistico, con la collaborazione del Centro linguistico d’Ateneo e di Sardegna speaks english. «Tenuto conto che sono più di 4000 gli studenti della provincia che seguono i corsi universitari a Cagliari - spiega Sandro Palmieri, presidente dell’Auci - e dei cospicui finanziamenti stanziati dalla Regione per il potenziamento del Centro linguistico d’Ateneo, la sede decentrata del Sulcis Iglesiente potrebbe fruire dell’opportunità per offrire un servizio utilissimo, tanto agli universitari fuori sede, quanto a enti, istituzioni e aziende per l’aggiornamento dei dipendenti». I fondi disponibili ammontano a 4 milioni di euro, grazie ai quali potranno essere istituiti corsi - completamente finanziati dalla Regione, quindi gratuiti per gli iscritti - di inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo, cinese, russo e italiano per cittadini stranieri. ( p. m. )
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 20
sassari Incontro con La Spisa
Gestione allegra La Regione congela i soldi per l’Ateneo
 
 L’ispezione del ministero delle Finanze sui conti dell’Ateneo sassarese manda in freezer i finanziamenti regionali per l’edilizia universitaria. A Sassari arriva l’assessore regionale alla Programmazione, Giorgio La Spisa, e chi si aspettava che arrivasse con una borsa carica di finanziamenti e promesse, rimane deluso.
Le speranze sono state raggelate dalle parole di La Spisa. «In questo momento non mi sembra il caso di prendere decisioni su progetti e finanziamenti, vedremo», spiega l’assessore regionale alla Programmazione, rispondendo a una domanda sulla possibilità di foraggiare i lavori per ultimare il Polo bionaturalistico di Piandanna. «La Regione segue attentamente gli accertamenti». La Spisa, in visita al centro ricerche di Porto Conte e all’Orto botanico dell’Università, a Piandanna, non punta il dito contro nessuno. Fa capire però che prima di scucire un solo euro, la Regione vuole vederci chiaro sui 39 rilievi amministrativi che l’ispettore della Ragioneria dello Stato, Donato Centrone, ha mosso nei confronti della gestione dell’Ateneo. Da aprile a luglio 2009 l’ispettore ha scandagliato bilanci e delibere, e alla fine ha stilato una relazione con cui accusa l’Università di Sassari di una lunga serie di atti amministrativi illeciti. Consulenze, locazioni, acquisti di immobili, dirigenti assunti con contratti dubbi: un calderone di irregolarità segnalate alla Corte dei conti, che hanno mandato in subbuglio l’intero Ateneo, proprio nel momento in cui ha imboccato una svolta, sotto la guida del nuovo rettore, Attilio Mastino. È proprio lui Mastino, a prendere la parola nell’aula magna dell’avveniristica struttura di Piandanna. Prima di illustrare all’assessore le richieste dell’Università alla Regione, il Magnifico non nasconde i panni sporchi, e precisa: «Nella relazione del giovane ispettore del Ministero ci sono tante accuse ingiuste, inesatte», spiega. «Noi difendiamo l’Università, la sua immagine, non solo a parole, ma con i fatti. Tutto questo senza fare sconti a nessuno su legalità e la trasparenza». Dopo il preambolo, arrivano le richieste alla Regione. Sono richieste di sostegno economico per avviare o ultimare molte opere. L’assessore non chiude le porte, ma fa capire che serve rigidità: «Abbiamo aumentato i fondi a disposizione per le Università, e premieremo i progetti migliori e la qualità, non ci possono essere sprechi». Il messaggio è chiaro, se i conti dell’Ateneo sassarese sono quelli descritti dal Ministero, le speranze per Sassari sono ridotte al lumicino.
VINCENZO GAROFALO
 
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 21
Alghero
Architettura: svolta multimediale
 
Studiare e produrre contenuti didattici multimediali servendosi delle più moderne tecnologie. È lo scopo del laboratorio costituito dalla facoltà di Architettura, che ha colto l’opportunità di una serie di progetti regionali per avviare un interessante lavoro che va avanti ormai da tre anni con ottimi risultati.
Domani, nell’aula magna dell’ex asilo Sella, sul lungomare Barcellona, si terrà un seminario per presentare i metodi e i progetti realizzati dal laboratorio, assieme all’archivio multimediale in web che offre al pubblico e agli studenti oltre duemila risorse e materiali tra video lezioni, presentazioni audio-video e tutorial.
L’incontro sarà aperto dal preside della facoltà di Giovanni Maciocco. Alla discussione parteciperanno inoltre Maria Lucia Baire, assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Attilio Mastino, rettore dell’Università di Sassari, Laura Manca , prorettore delegato alla didattica dell’Università di Sassari, Silvano Tagliagambe, docente della Facoltà di Architettura e il sindaco Marco Tedde. (c. fi.)   

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ.
Domande per il Master and Back
Le domande di partecipazione alle selezioni per il Master and Back 2009 dovranno essere presentate entro le 13 di domani. Per informazioni, Settore concorsi, via Università 40, 070/6752375, o concorsi@amm.unica.it.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
L’informazione credibile è pluralista 
Esperti e addetti ai lavori si confrontano al convegno promosso dal comitato L’Egalitè nell’aula magna dell’Università 
Robert Beveridge: così si garantisce l’indipendenza 
 
 SASSARI. «L’informazione attendibile. Pluralismo e indipendenza del giornalista». Questo il tema di un partecipato convegno organizzato da L Egalitè nell’aula magna dell’Università. Come ha sottolineato Paolo Fois a nome del comitato, il convegno era stato promosso per evidenziare che lo stato dell’informazione, in Italia come in qualsiasi altro paese europeo, non è più oggi una questione puramente «interna» ma interessa l’intero Continente europeo. Pluralismo dei media, indipendenza del giornalista, libertà di informare e di essere informati sono ormai valori affermatisi a livello europeo, a partire dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo del 1950. La giurisprudenza della Corte europea di Strasburgo è chiaramente orientata in questo senso: lo ha posto in luce Paolo Cancemi, referendario alla Cancelleria della Corte, insistendo sul fatto che, per i giudici di Strasburgo, la libertà di informazione costituisce uno dei fondamenti essenziali di una società democratica.
 Per Robert Beveridge, docente di «politica dei media» all’Università di Edimburgo, l’indipendenza del giornalista deve essere garantita soprattutto attraverso organi di controllo rappresentativi dell’intera società e tali da poter contare sul convinto consenso dell’opinione pubblica.
 Anche per Raffaele Fiengo, giornalista del Corriere della Sera e direttore della Scuola di giornalismo di Urbino, per contrastare l’opposizione del potere politico ed economico ad un’informazione libera e indipendente, occorre poter contare sull’appoggio determinante della pubblica opinione. Un comitato di redazione dotato di maggiori poteri e una legge che assicuri l’accesso ai documenti, sulla falsariga del «Freedom of Information Act» statunitense, sarebbero in ogni caso interventi altamente auspicabili.
 Nel corso del successivo dibattito, coordinato da Manlio Brigaglia, Francesco Birocchi, presidente dell’Associazione della Stampa Sarda, ha posto l’accento sulla scarsa influenza esercitata in Italia dai mezzi di informazione sulla politica, diversamente da quanto si verifica negli Stati Uniti e in numerosi paesi europei.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
TRAMARIGLIO 
Lo staff regionale in visita alla Porto Conte Ricerche 
I vasti locali dati in comodato gratuito dall’ateneo 
 
SASSARI. L’assessore La Spisa ieri mattina ha visitato la struttura di Porto Conte Ricerche a Tramariglio. Altra attività finita nel mirino dell’ispettore ministeriale che si chiede perchè l’intero immobile sia stato concesso dall’università, che ne è proprietaria, in comodato gratuito. La Spisa è stato accolto dal rettore Attilio Mastino, dall’amministratore unico della struttura Sergio Uzzau (docente dell’università), dai rappresentanti del comitato d’indirizzo scientifico della Porto Conte Ricerche e dal vice-presidente del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, Piero Cappuccinelli. L’assessore ha dichiarato che l’amministrazione regionale intende continuare a «scommettere sulla ricerca e sviluppo in Sardegna, dato che tutto ciò che può avere delle ricadute sullo sviluppo deve essere sostenuto» e di voler «continuare a sostenere e cercare di assegnare in futuro più risorse all’università di Sassari e alla Porto Conte Ricerche, ponendo attenzione alla qualità delle attività di ricerca svolte». Tutti i progetti saranno poi sottoposti a valutazione e valutati in base alla qualità. Un elemento di forte qualità è quello delle attività di ricerca che hanno un preciso impatto sulle imprese».
 La visita è stata occasione per l’assessore La Spisa di visitare i laboratori scientifici, che occupano una superficie di circa 10.000 metri quadri. I laboratori offrono supporto scientifico, tecnologico e progettuale ai centri di ricerca e alle imprese locali, nei diversi settori delle biotecnologie applicate alla ricerca industriale. All’incontro ha partecipato anche il personale di Porto Conte Ricerche, i dirigenti e i ricercatori di aziende e dei dipartimenti universitari localizzati presso la struttura di Tramariglio.
 
Pagina 21 - Sassari
Nel mirino gli incarichi di progettazione 
Spuntano i nomi di Giuseppe Gaeta e di Elisabetta Pilia 
 
SASSARI. Come era prevedibile la relazione dell’ispettore Centrone ha messo in subbuglio tutti gli ambienti dell’università. In particolare quello dell’edilizia che negli ultimi anni ha avviato cantieri di importanti opere. Fra gli incarichi «eccellenti» messi in discussione dal funzionario ministeriale ha fatto scalpore quello assegnato a Giuseppe Gaeta, ingegnere responsabile, dal 2002 al settembre del 2009 (mese in cui il rettore Attilio Mastino è subentrato al predecessore Alessandro Maida), di tutto il programma edilizio dell’università. «All’epoca del primo incarico - scrive Centrone - una delibera del consiglio di amministrazione stabilisce la necessità di affidare un incarico simile all’architetto Grisanto Mulas, ma non specifica la differenza di mansioni nè perchè sia urgente, in presenza di un ufficio tecnico già retto da un alto funzionario, individuare non una ma due nuove figure». La relazione contesta anche il fatto che i contratti vengano rinnovati, senza soluzione di continuità, direttamente dal direttore amministrativo e non attraverso una delibera, che peraltro non aveva mai specificato la durata dei contratti, le funzioni specifiche e la retribuzione.
 Si sa però che quest’ultima è stata elevata, nel primo rinnovo da 65 mila euro a 70 mila annui «in assenza di decisione consiliare». I due rinnovi successivi (e siamo nel 2008) elevano la retribuzione da 78 a 98.410, «non giustificata dalla brevità degli incarichi, brevità peraltro mai esistita». Inoltre viene contestato l’esercizio della libera professione «autorizzato dall’università in violazione di normative nazionali».
 Altro nome molto noto menzionato da Centrone è quello dell’ex assessore regionale all’Istruzione Elisabetta Pilia alla quale nel 2002 venne conferito un incarico annuale come dirigente nella biblioteca «essendo però già inquadrata nella qualifica Ep del contratto nazionale dell’università».
 L’ispettore Donato Centrone sottolinea che la funzionaria venne «promossa» attraverso il suddetto incarico per svolgere le medesime mansioni che già svolgeva da funzionaria.
 Anche su questi punti il rettorato ha affermato che verrà fatta completa chiarezza. (g.g.)
 
Pagina 21 - Sassari
Orto botanico: «nì» dell’assessore 
Il rettore chiede 30 milioni di fondi Fas e La Spisa prende tempo 
Ieri l’intervento in una delle aule del complesso, ancora incompiuto, di Piandanna 
GABRIELLA GRIMALDI 
 
 SASSARI. Sembra inevitabile: i trenta milioni che separano la città dall’Orto botanico per il momento rimarranno nel congelatore. Questa, in sostanza, la risposta dell’assessore regionale alla Programmazione alla richiesta del rettore di Sassari di poter accedere ai fondi Fas e utilizzarli per terminare il mastodonte di Piandanna. Ieri mattina la doccia fredda è arrivata in una delle aule di didattica dove Giorgio La Spisa è stato accolto da Attilio Mastino.
 Il passaggio a Piandanna è avvenuto dopo la visita dello staff regionale alle strutture di Porto Conte Ricerche a Tramariglio.
 «Prestiamo molta attenzione alle necessità dell’università di Sassari - ha detto La Spisa - e riteniamo che la ricerca sia legata a doppio filo allo sviluppo economico. Ma bisogna essere obiettivi: non possiamo entrare nel merito delle valutazioni amministrative fatte da altre istituzioni. Le nostre decisioni saranno conseguenti». Il riferimento era alla relazione ministeriale che in questi giorni ha sollevato un polverone nell’università di Sassari. L’ispezione di Donato Centrone, effettuata ad aprile dello scorso anno, ha portato alla luce (seppure in attesa delle controdeduzioni con le quali l’ateneo potrà spiegare i fatti che si sono verificati e segnalare errori presenti nello stesso verbale redatto dal funzionario) una serie impressionante di mancanze e gravi irregolarità nella gestione dell’università.
 Secondo l’ispettore vere e proprie violazioni di legge consistenti ad esempio nella «discutibile» assegnazione di incarichi e nell’impiego dei fondi per acquistare o realizzare opere architettoniche. Diverse decine di pagine sono dedicate proprio all’Orto botanico e l’assessore La Spisa, a margine dell’incontro di ieri, ha sottolineato che per la Regione prendere decisioni su attribuzioni di fondi in questi momento non sarebbe opportuno.
 Insomma, si rischia un buco nell’acqua nonostante le richieste del rettore Mastino siano state molto circostanziate. «Chiediamo alla Regione che siano rimodulati i fondi Fas (circa 50 milioni di euro ndc) che erano stati stanziati diversi anni fa per il polo agrario-veterinario di Bonassai. Visto che quei fondi erano già stati indirizzati specificamente all’università di Sassari sarebbe giusto considerare l’ipotesi di una nuova destinazione che ci permetterebbe di dare gambe a questo importante polo bionaturalistico».
 Nelle casse dell’ateneo attualmente ci sono «appena» 8 milioni di euro. Una cifra ridicola rispetto ai tutti i danari necessari a completare il Polo il quale, una volta terminato, dovrebbe ospitare dipartimenti naturalistici di varie facoltà cittadine. In ultimo, ma fra tanti tanti anni, dovrebbe sorgere l’orto botanico nel senso di spazio verde con specie provenienti da tutto il mondo. Idea alla quale i sassaresi si erano inizialmente (e forse ingenuamente) appassionati.
 C’è da dire che l’assessore con le sue parole ha dimostrato amicizia e stima nei confronti dell’università di Sassari e ci ha tenuto a specificare, anche a nome del presidente Cappellacci, che non esiste alcuna volontà di discriminare il Nord dell’isola con attribuzioni maggiori o sproporzionate. Ha inoltre detto che saranno finanziati (sono disponibili in Regione ben 219 milioni tra fondi per strutture di accoglienza albergiera e centri di ricerca) i progetti davvero meritevoli presentati dalle varie università.
 C’è da sperare che almeno una parte di questo gruzzolo finisca nelle casse dell’ateneo cittadino.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Università, decisivo il gioco di squadra 
Il pro rettore sui cinquantasei progetti finanziati dal ministero 
 
CAGLIARI. Il ministero per l’Università e la Ricerca ha ammesso cinquantasei progetti dell’ateneo al piano di finanziamento conosciuto come Prin o come “Idee di rilevante interesse nazionale”. Il bando ha coinvolto settantotto università e istituti di ricerca, l’ateneo ha partecipato con 188 progetti. Cinquantasei, come detto, sono stati ammessi dal ministero ai contributi e riceveranno complessivamente un milione e 141 mila euro. Dei progetti premiati tredici sono capofila a livello nazionale e sono stati presentati dalle facoltà di Medicina, sei, Scienze, cinque, e Ingegneria, due. «Dai finanziamenti del ministero - dice Vanna Ledda, pro rettore per l’internazionalizzazione - la nostra università esce rafforzata ed è merito dell’ottimo gioco di squadra. L’anno scorso i ricercatori cagliaritani avevano presentati 184 progetti, con quarantanove approvati di cui dieci capofila nazionali. Questa volta - prosegue il pro rettore - sono proprio i numeri a confermare il salto di qualità compiuto dal nostro ateneo».
 I tredici coordinatori nazionali adesso designati dal ministero sono Sebastiano Banni, Marco Giorgio Baroni, Giovanni Biggio, Raffaello Cioni, Amedeo Columbano, Alessandra Concas, Gian Luca Ferri, Walter Fratta, Pierfranco Lattanzi, Marisa Marrosu, Alessandro Riva, Fabio Roli e Rinaldo Vallascas.
 
 
 
 
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie