Martedì 12 gennaio 2010

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 gennaio 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Biblioteche aperte fino alle 21
Università. Orario continuato nelle sale di lettura e di studio
 
A partire da ieri le biblioteche centrali dell’Università garantiscono l’orario di apertura continuata dalle 8 alle 21, consentendo agli studenti una maggiore fruizione delle sale di lettura e dei servizi di consultazione e prestito.
La novità riguarda le biblioteche della Cittadella di Monserrato (distretto biomedico scientifico), “Dante Alighieri a Sa Duchessa” (distretto delle scienze umane) e della sezione di scienze economiche in via Sant’Ignazio (distretto scienze sociali, economiche e giuridiche). Un’ora in più per la biblioteca centrale di Ingegneria, che continuerà ad assicurare l’apertura fino alle 22 per il solo servizio di accesso.
Nel piano sono comprese le iniziative per la sicurezza degli utenti e degli operatori, in particolare con la sorveglianza del servizio nel polo economico-giuridico di via Sant’Ignazio. E per andare incontro alle esigenze degli studenti del polo di Monserrato collabora pure il Ctm, che ha posticipato alle 21,10 l’ultimo rientro dalla cittadella universitaria.
Migliorano dunque i servizi per gli studenti dell’ateneo di Cagliari, che hanno potuto utilizzare le principali sale lettura durante le vacanze natalizie, periodo importante per la preparazione degli esami di inizio anno. Un potenziamento che prevede anche l’aumento dei posti a disposizione. Come nel caso della biblioteca di Farmacia e Tossicologia, a Palazzo delle Scienze, che da gennaio conta già 30 posti aggiuntivi che presto saliranno a 50. Nella prima metà 2010 si dovrebbe completare la ristrutturazione del servizio anche per il distretto di Scienze giuridiche e infine avviare la riorganizzazione delle biblioteche del distretto tecnologico. 
 
2 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 13
Formazione per giovani laureati
Al via 750 percorsi per favorire l’occupazione
Grazie al programma Fixo, il ministero del Welfare intende agevolare l’occupazione dei neolaureati, con 750 percorsi formativi. Incentivata l’innovazione tecnologica
Anche gli atenei sardi aderiscono al progetto Fixo: previsti tirocini nelle imprese e borse di studio
 
Anche le Università di Cagliari e Sassari sono tra i 60 atenei aderenti al programma Fixo, Formazione e innovazione per l’occupazione (promosso dal ministero del Lavoro e attuato da Italia lavoro per sviluppare e migliorare i servizi di collocamento e di trasferimento tecnologico degli atenei) che sfornerà 750 percorsi formativi diretti ad agevolare l’ingresso dei laureati nel mercato del lavoro. Si va dai contratti di alto apprendistato ai progetti mirati a favorire ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico nelle imprese fino ad iniziative articolate per la promozione dell’autoimprenditorialità.
IL PROGRAMMA L’obiettivo è quello di creare le migliori condizioni per aumentare l’occupazione di qualità tra i neolaureati. Il programma realizzerà 600 progetti di lavoro finalizzati allo sviluppo di progetti di ricerca, riconoscendo una borsa di studio ai giovani laureati e dottori di ricerca partecipanti ai progetti promossi dalle università. Saranno incentivate iniziative per il trasferimento tecnologico e l’innovazione nella piccola e media impresa, la creazione di nuove aziende in stretto raccordo con lo sviluppo economico del territorio, puntando a valorizzare anche le lauree e i dottorati di tipo umanistico, economico e sociale. Un secondo intervento si concretizzerà con il sostegno all’attivazione di 150 contratti di alto apprendistato, finanziando i costi, attraverso voucher formativi, per la partecipazione dei “giovani apprendisti” a master di primo e secondo livello, con lo scopo di completare e potenziare le competenze dei neolaureati.
TIROCINIO Il laureato che aderisce a Fixo avrà la possibilità di effettuare un tirocinio formativo in azienda sulla base dei meriti individuali. I servizi offerti riguardano: la possibilità di partecipare a percorsi di formazione mirati all’acquisizione di competenze specialistiche nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca alle imprese e finalizzati alla stabilità lavorativa. La partecipazione al percorso prevede un sussidio per il giovane laureato e sostegno agli oneri economici per la formazione incluso il tutoraggio esterno, la possibilità di realizzare progetti di spin-off prevista per laureati, ricercatori o unità di ricerca che intendano avviare iniziative imprenditoriali utilizzando brevetti e risultati della ricerca. Le attività formative si svolgeranno in università, enti di ricerca e di formazione pubblici e privati e potranno prevedere attività formative “on the job”.
IMPRESE Le aziende che utilizzeranno la “rete operativa” di Fixo potranno accedere a strutture di placement universitario qualificate, informazioni sui servizi offerti dal collocamento, normativa sul mercato del lavoro inerente le agevolazioni destinate alle imprese e sostegno alle varie opportunità contrattuali in caso di inserimento lavorativo. Le imprese potranno accedere anche alla pubblicizzazione delle offerte di tirocinio e di lavoro, individuazione dei profili, preselezione e selezione dei laureati più adatti alle esigenze delle imprese, stipula e gestione della convenzione. Per informazioni, è possibile visitare il sito www.progettofixo.it.
ALESSIA CORBU 
 
3 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 13
Università di Cagliari
Dottorati di ricerca, oltre cento posti in concorso
 
L’Università di Cagliari ha bandito i concorsi pubblici, per esami, per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca (XXV ciclo) per l’anno accademico 2009/2010. In totale i posti disponibili sono 108, con 54 borse, per i seguenti dottorati: informatica, fisica della materia, fisica nucleare, subnucleare e astrofisica, scienze e tecnologie chimiche, scienze e tecnologie farmaceutiche, tossicologia, ed anche per biologia e biochimica dell’uomo e dell’ambiente, neuroscienze, scienze morfologiche, ingegneria e scienze ambientali, scienze della terra, difesa e conservazione del suolo, vulnerabilità ambientale e protezione idrogeologica. E infine per botanica ambientale e applicata, ingegneria del territorio, tecnologie per la conservazione dei beni architettonici e ambientali, ingegneria strutturale, architettura, ingegneria elettronica e informatica, ingegneria industriale, progettazione meccanica, economia e gestione aziendale, studi filologici e letterari, storia moderna e contemporanea.
Ai suddetti corsi sono da aggiungerne altri quattro che non confluiscono nelle scuole di dottorato e cioè scienze cardiovascolari, terapia pediatrica e farmacologia dello sviluppo, diritto dei contratti e sviluppo e sperimentazione di farmaci antivirali. Possono partecipare al concorso (senza limitazioni di età e cittadinanza) coloro che siano in possesso del diploma di laurea specialistica, magistrale o abbiamo conseguito secondo l’ordinamento previgente o di titolo accademico equipollente.
Per iscriversi è obbligatorio utilizzare la procedura online, disponibile sul sito internet www.unica.it/, sezione servizi online. Le domande devono pervenire entro giovedì 14 gennaio. Il bando è consultabile nella Gazzetta ufficiale 96 del 15 dicembre 2009 e all’indirizzo web www.unica.it. ( giu.dep. )
 
4 – L’Unione Sarda
Nuoro – pagina 15
Nuoro. In un incontro sul futuro dell’Università il primo cittadino di Ollolai propone l’ingresso dei Comuni nel Consorzio di gestione
Sindaci mobilitati per salvare l’Ateneo
   
L’unica proposta concreta e rivoluzionaria, nella monotona trattativa territoriale sul futuro dell’università nuorese, è arrivata dal sindaco di Ollolai. Efisio Arbau ha risposto non solo con il sostegno morale all’incontro promosso ieri mattina dal comitato in difesa dell’università barbaricina nell’aula magna del Consorzio universitario di via Salaris, ma invitando i sindaci del territorio ad entrare a far parte del nuovo organismo gestore dell’università ed investirvi risorse finanziarie proporzionate alle possibilità di bilancio.
Se avesse seguito, la proposta darebbe una boccata d’ossigeno ai corsi di laurea nuoresi, che oltre alla revisione dell’accordo di programma originario con gli atenei di Sassari e Cagliari avrebbero bisogno di risorse certe a lungo termine. Il ruolo non secondario di Provincia e comune di Nuoro, rappresentati all’incontro rispettivamente dall’assessore all’Università Franca Carroni e dal sindaco Mario Zidda, finora è stato quello di mettere a disposizione le strutture ed è ormai fuor di dubbio che qualunque sia il futuro dell’università, consorzio o fondazione, non si tireranno indietro. All’appello del comitato di cittadini hanno risposto anche alcuni politici del territorio, il parlamentare del Pdl, Bruno Murgia e i consiglieri regionali Silvestro Ladu, Pietro Pittalis e Roberto Capelli, quest’ultimo primo firmatario di un emendamento passato in Finanziaria quasi all’unanimità che prevede l’istituzione di un terzo polo universitario per la Sardegna centrale, unificando gli enti gestori di Oristano e Nuoro a partire dal gennaio 2011.
Ciò che lamenta il Comitato è tuttavia la mancanza di un progetto strutturato. «L’università come la biblioteca Satta, il museo Nivola, il museo del costume, il Man e la scuola di musica, fiori all’occhiello del territorio - lamenta il comitato - stanno risentendo della situazione politico-amministrativa, sociale ed economica che sta desertificando il territorio. In questo pantano l’Università è quella che rischia maggiormente. «La Regione sembra voler ritagliare un giusto spazio nel sistema universitario regionale a queste due sedi - proseguono i rappresentanti del Comitato - ma bisognerà vigilare sul percorso attuativo di questo progetto affinché Nuoro non perda il primato di unica sede gemmata in Sardegna per decreto ministeriale».
In proposito il comitato si interroga su alcune questioni ancora in gioco, dal ruolo della Regione nel nuovo accordo, alla possibilità di programmare i finanziamenti per almeno tre anni, a quello che sarà l’atteggiamento degli Atenei di Cagliari e Sassari, al sogno di veder nascere un Dipartimento dove poter fare ricerca.
L’attività didattica e scientifica ha ottenuto ottimi risultati. Ne è convinto il commissario del Consorzio universitario, che chiarisce, da tecnico, le caratteristiche della formazione universitaria nuorese. «Fino all’anno accademico 2008-2009 gli studenti iscritti erano 1035 - precisa Salvatore Cocco - quest’anno per effetto della legge Mussi e dei difetti di dialogo con la facoltà di Scienze politiche di Cagliari il numero si è ridotto a 732. L’iscrizione ai nostri corsi è spesso dettata da fattori economici e logistici - prosegue Cocco - inoltre molti impiegati pubblici si sono laureati nei corsi di pubblica amministrazione migliorando la loro professionalità e quindi i servizi al cittadino».
Il finanziamento regionale diviso per ogni studente ammonta a circa 2.600 euro, con lo stesso finanziamento regionale vengono assicurati gli stipendi a 35 lavoratori e a 119 docenti. In conclusione la sopravvivenza dei corsi nuoresi irradia benefici a un territorio ben più vasto di quello nuorese.
MARIA BONARIA DI GAETANO

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITA’ 
Biblioteche aperte dalle 8 fino alle 21 
 
CAGLIARI. A partire da oggi le biblioteche centrali dell’ università garantiscono l’orario di apertura continuata dalle 8 alle 21. La novità riguarda le biblioteche della Cittadella di Monserrato (distretto Biomedico scientifico), Dante Alighieri a Sa Duchessa (distretto Scienze umane) e della sezione di scienze economiche in via Sant’Ignazio (distretto Scienze sociali, economiche e giuridiche). Un’ora in più, invece, per la biblioteca centrale di Ingegneria, che continuerà ad assicurare l’apertura fino alle 22 per il solo servizio di accesso. E per andare incontro agli studenti collabora il Ctm, che ha posticipato alle 21,10 l’ultimo rientro dalla Cittadella universitaria. Aumenta anche la capienza delle sale di lettura: a Palazzo delle Scienze 30 posti in più, con l’obiettivo di arrivare a 50.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Nazionale
«Facciamo l’alleanza con Oristano» 
Assemblea con svolta strategica sul futuro dell’ateneo 
Presenti sindaci e politici Capelli (Udc) parla di unità 
 
 NUORO. Università, la formula per uscire dalla crisi ora è scritta in Finanziaria. E quindi bisogna puntare subito a costruire l’unità con Oristano. Pur tra vari distinguo, questa la posizione assunta dall’assemblea riunita ieri mattina dal Comitato promotore. Presenti tre consiglieri regionali e un deputato del centrodestra. Nessuno invece del centrosinistra.
 Presente anche il sindaco Mario Zidda con il commissario Tore Cocco. Assente invece il presidente della Provincia Roberto Deriu, che ha delegato l’assessore Franca Carroni.
 L’incipit l’ha dato il Comitato promotore con un documento riassuntivo della situazione di crisi e stallo che l’ateneo nuorese vive da troppo tempo. Unica novità in campo, l’emendamento alla Finanziaria regionale, primo firmatario da Roberto Capelli, che apre di fatto uno «scenario nuovo». Per il Comitato infatti ora si possono «superare molte questioni che per mesi hanno tenuto in scacco il consorzio». Se si vuole, insomma, ora si può uscire dallo stallo e andare a costruire la nuova Università della Sardegna centrale, con Oristano.
 Il ghiaccio è rotto, il dibattito può cominciare. Ma non prima che il commissario Cocco faccia il quadro della situazione. Che non è dei migliori, nonostante gli sforzi. Subito dopo parla il sindaco di Nuoro, Mario Zidda, che prima di entrare nel vivo sintetizza tutto in questa battuta: «Qui bisogna dire se si vuole o non si vuole l’università».
 Insomma, la questione sembra ancora di volontà politica. Consorzio o Fondazione? Anche questo gli appare relativo. A Zidda interessa invece il «ruolo della Regione». E soprattutto ripartire dall’Accordo firmato da Renato Soru su due nuovi indirizzi: ambientale e di governance.
 Da allora ad oggi comunque c’è stato lo scippo del corso nuorese di Amministrazione pubblica da parte dell’ateneo di Cagliari. Un brutto segnale per Nuoro. Poi le regionali, con il centrodestra al governo regionale.
 Si riprende adesso con la novità messa in Finanziaria. E qui Roberto Capelli spiega che «bisogna interloquire subito con Oristano» per fare squadra su tre linee: ambientale, infermieristica e Pubblica amministrazione. «Ma occorre evitare che succeda come per l’Azienda ospedaliera, dove prima c’era solo Nuoro, e che ora vogliono avere tutti». L’alleanza con Oristano va però costruita: «Noi appoggeremo le battaglie sul porto, areoporto e sviluppo, ma chiederemo aiuto sul terzo polo universitario».
 D’accordo con Capelli anche Silvestro Ladu, che chiede subito un incontro con Oristano. Quasi d’accordo anche Efisio Arbau. Mentre Franca Carroni e Caterina Loi per la Provincia di Nuoro sembrano avere altre posizioni.
 Carroni infatti evidenzia l’alleanza «positiva» con Sassari e parla di risorse provinciali già investite. Su questo coglie la palla al balzo Pietro Luciano dell’ateneo turritano, che afferma: «Per salvare l’esistente vanno fatti investimenti». Ancora un intervento, quello di Pietro Pittalis, che ricorda lo «strappo» della Provincia che avrebbe portato al commissario liquidatore, mentre esalta la novità in Finanziaria.
 L’assemblea del Comito promotore chiude con l’impegno a rivedersi il 30 gennaio: a discutere ancora di Università nuorese.(n.b.)
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Fatto del giorno
Il vescovo e il rettore sulla Torre 
La solidarietà della Chiesa e dell’Università agli operai della Vinyls 
GIANNI BAZZONI 
 
 PORTO TORRES. Avanzi di pizza e pasticcini, bottiglie d’acqua e di Coca-cola. La sala mensa dei lavoratori in lotta - che da quasi cinque giorni occupano la torre aragonese - è nata in maniera naturale in un angolo, tra reti e materassi, giornali piegati e intonaco che cade. Al primo piano, a sette metri d’altezza che si percorrono attraverso una stretta scala a chiocciola, salgono prima il rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino, poi l’arcivescovo Paolo Atzei. Così arriva spontanea la solidarietà del mondo accademico e della Chiesa sarda.
 Fuori piove e fa freddo. Dentro la temperatura è ancora più bassa, tipo freezer. Quando le hanno costruite queste torri costiere, nel 1325, le avevano pensate come postazioni di controllo doganale, non certo dei salotti confortevoli. Poi, nel XVII secolo e fino all’età sabauda, hanno avuto funzioni di sorveglianza, quindi di difesa dagli assalti dei corsari. Sulla torre aragonese di fronte al porto, continua la resistenza degli operai della Vinyls in lotta per lo sviluppo e per la difesa del posto di lavoro. Oggi a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, incontro tra i commissari straordinari della Vinyls e i rappresentanti della Ramco, l’azienda del Qatar interessata all’acquisto degli impianti. E’ lì che si sposta l’attenzione.
 E’ un simbolo della protesta la torre. Ci deve credere chi arriva per testimoniare solidarietà al manipolo di giovani divisi tra «l’alloggio» e il «terrazzo». Scalini in legno scivolosi, polvere come in quei luoghi vecchi e dimenticati da tutti. Una scaletta a chiocciola in ferro così stretta che devi infilarti di fianco. Non è proprio l’Università, ma Attilio Mastino sale con decisione, poco prima delle 10, accompagnato da Pino Suffritti, direttore del dipartimento di Chimica, da Eusebio Tolu, delegato per i Rapporti con il territorio, e da Piero Sanna, docente di Storia moderna. «Siamo qui per una testimonianza di solidarietà concreta agli operai - dice il rettore - perchè l’Università non si tira certo fuori da questa situazione. Anzi, mette a disposizione tutte le sue competenze. In senato accademico giovedì porterò un ordine del giorno sulla chimica, non è tutto perduto. Ci sono le condizioni per parlare di un progetto di rilancio dello stabilimento di Porto Torres». Lo dice chiaro il rettore: «L’obiettivo deve essere quello di combattere la desertificazione dela Sardegna settentrionale».
 Arriva monsignor Paolo Atzei. L’accoglie uno striscione: «Che Dio ci aiuti». L’arcivescovo è accompagnato dal parroco di San Gavino don Mario Tanca e dal sindaco di Porto Torres Luciano Mura. Il vescovo ascolta, parla Pierfranco Delogu, segretario dei chimici della Cgil, presente insieme a Giovanni Tavera della Uil e Luca Velluto della Cisl. «Ci sono dei ragazzi che dopodomani perdono il posto di lavoro, e la storia della Vinyls riguarda 140 dipendenti diretti più altri 450. Ma se crolla il ciclo del cloro finisce la chimica».
 Monsignor Atzei conosce la situazione. Ricorda l’ultimo convegno in città, parla delle messe nelle quali ha sottolineato il dramma della disoccupazione, del lavoro che finisce. Fa riferimento anche a quell’incontro «nel quale ero stato tirato per la giacca con Silvio Berlusconi. Ci andai perchè lo riconoscevo nel ruolo di presidente del consiglio, quindi il Governo. Altrimenti non sarei venuto, gli dissi. Lo invitai a venire nel territorio per guardare i grandi problemi». La situazione è peggiorata. Le promesse della campagna elettorale si sono sciolte al sole. I lavoratori sono tornati nelle piazze e sulle torri. «E un vescovo, pur non facendo politica, non può fare finta di niente di fronte a quanto sta accadendo. E’ doveroso chiedere alla Regione e ai parlamentari sardi di fare sentire la voce del territorio, mi ha colpito molto che non si siano fatti vedere. Io non sono contro di loro, ma sto con i lavoratori». E c’è un’Ave Maria finale e la benedizione del vescovo «perchè venga rispettato il desiderio degli operai di continuare a lavorare». Il saluto, prima di pranzo, e le ultime parole del sindaco: «Non è una battaglia per Porto Torres - dice - se la chimica chiude qui, finisce ovunque, se ci si rende conto di questo gli atteggiamenti saranno diversi». In serata la protesta si sposta anche per strada, in mezzo alle auto e tra la gente. Oggi il quinto giorno di lotta sulla torre aragonese, simbolo della protesta e della speranza.
 
 
8 - Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 17
Università
Nelle biblioteche orario continuato
 
A partire da ieri le biblioteche centrali dell’università garantiscono l’orario di acontinuato dalle 8 alle 21. La novità riguarda le biblioteche della Cittadella di Monserrato, Sa Duchessa e della sezione di scienze economiche in via Sant’Ignazio. Ancora in più, invece, per la biblioteca centrale di Ingegneria, che continuerà ad assicurare l’apertura fino alle 22 per il solo servizio di accesso. E per andare incontro alle esigenze degli studenti del polo di Monserrato collabora pure il Ctm, che ha posticipato alle 21,10 l’ultimo rientro dalla Cittadella universitaria, consentendo agli studenti di tornare a Cagliari con maggiore facilità. Aumenta anche la capienza delle sale di lettura: a Palazzo delle Scienze trenta posti in più, e si conta di arrivare a cinquanta nei prossimi mesi. ■  
 

Questionario e social

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