UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 16 dicembre 2009

Mercoledì 16 dicembre 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 dicembre 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e redazione web
 

 
L’UNIONE SARDA
1 - Università, c’è il terzo polo. Nuoro e Oristano in un consorzio unico
2 - Aesm dona sedia a rotelle per disabili al Policlinico universitario
 
LA NUOVA SARDEGNA
3 - I precari dell’università: siamo stati beffati dal rettore 
4 - Impegno in Finanziaria regionale: unire gli atenei di Nuoro e Oristano
5 - Nasce il polo universitario della Sardegna centrale
6 - Sassari. Convegno sulla legionella tra prevenzione e controllo
7 - Università di Sassari, giornata di studio per Giovanna Rabitti
8 - Alghero, l’università entra in carcere. Oggi in programma un convegno 
 

 
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Sì al Polo universitario della Sardegna centrale
Dal 2011 si azzerano i consorzi di Nuoro e Oristano, votazione bipartisan
Nasce il polo universitario della Sardegna Centrale. Dal 2011 la Regione farà tabula rasa dei consorzi di Nuoro e Oristano per dare vita a un’aggregazione di corsi accademici che dovrà rivitalizzare le sedi gemmate e creare maggiori opportunità ai territori delle zone interne. Il via libera all’emendamento alla legge finanziaria è arrivato ieri mattina in consiglio regionale dopo una lunga discussione. L’aula di via Roma ha approvato la proposta (primo firmatario il presidente della commissione Cultura, Attilio Dedoni) sostenuta da esponenti di entrambi gli schieramenti.
 
Cronaca Regionale - Pagina 7
Approvato ieri un emendamento in Consiglio regionale
UNIVERSITÀ, C’È IL TERZO POLO
Nuoro e Oristano in un consorzio unico
Nasce il polo universitario della Sardegna centrale. Dal 2011 la Regione farà tabula rasa dei consorzi universitari di Oristano e Nuoro. Un’aggregazione di corsi accademici che dovrà rivitalizzare le sedi gemmate e dare maggiori opportunità ai territori delle zone interne. Questo l’intento del consiglio regionale che, nella tarda mattinata di ieri, ha dato il via libera a un emendamento alla legge finanziaria. La proposta (primo firmatario il presidente della commissione Cultura Attilio Dedoni) sostenuta da esponenti di entrambi gli schieramenti, è passata dopo lunghe discussioni. E in serata è arrivata anche l’approvazione per un incremento del fondo unico per il prossimo triennio: circa 7 milioni (per la precisione 6 milioni 980 mila euro).
L’AULA L’assemblea di via Roma, dunque, punta alto in fatto di università sarda e rilancia il polo unico nell’ottica di razionalizzare l’insegnamento superiore diffuso. Su richiesta del capogruppo dell’Udc, Roberto Capelli, è stato inserito nel testo approvato ieri anche «l’impegno della Regione a garantire, attraverso il fondo di settore, le risorse finanziarie adeguate».
LE REAZIONI Il provvedimento è stato salutato con grande soddisfazione dai consiglieri regionali, in particolare dopo le recenti polemiche per la ripartizione del fondo unico alle sedi periferiche e i timori per la possibile chiusura. «Con la futura istituzione del polo universitario della Sardegna centrale - ha commentato il capogruppo del Pdl Mario Diana, - le istanze di sviluppo delle zone interne dell’Isola avranno una prima importante risposta». Un segnale chiaro «per difendere l’esistenza di corsi di laurea, anche di eccellenza nazionale come quello in Archeologia subacquea con sede proprio a Oristano, perennemente a rischio chiusura», ha aggiunto l’esponente di centrodestra. Inoltre il sistema produttivo locale potrà contare su un maggiore bagaglio di conoscenze. Anche il consigliere oristanese Oscar Cherchi ha rimarcato la positività della decisione. «É la dimostrazione della volontà di far crescere le realtà universitarie periferiche che si dimostrano sedi d’eccellenza - ha sottolineato - vogliamo dare slancio alle esigenze dei territori in un’importante prospettiva di sinergia tra Nuoro e Oristano». Per Carlo Sanjust, per stare in casa Pdl, «si tratta di offrire una possibilità in più agli studenti, mantenendo più o meno inalterati i finanziamenti per l’Università in Sardegna - ha sostenuto - la Giunta Cappellacci sta cercando di razionalizzare le università gemmate valorizzando le risorse, la storia del territorio e le eccellenze che rischiavano di essere chiuse».
IL DEPUTATO Così anche il deputato del Pdl Bruno Murgia che ritiene si tratti del «primo importante passo verso una diversificazione, anche territoriale, dell’offerta formativa universitaria in Sardegna». Adesso, però, la prossima mossa «sarà rivedere i contenuti dell’accordo tra Regione, Università ed enti locali e dare una fisionomia più adeguata alle esigenze di famiglie e studenti - ha aggiunto il parlamentare - la direzione è quella già indicata: materie di studio fortemente legate alle esigenze del territorio e dello sviluppo locale puntando alla esclusività ed evitando doppioni».
LA CAUTELA Soddisfazione con un pizzico di prudenza nelle parole del presidente della Provincia di Oristano Pasquale Onida. «L’idea di un polo unico e di una sinergia tra i due territori può essere affascinante, ma non può assolutamente essere un alibi per far morire le università di Oristano e Nuoro». Il pensiero vola alle difficoltà e alle incertezze degli ultimi anni, con lo spauracchio di una chiusura delle sedi periferiche. «Tutto andrà verificato nei dettagli, apriremo un dibattito e cercheremo la soluzione ideale». Il sindaco di Nuoro Mario Zidda non si sbilancia, prima preferisce conoscere nei dettagli il provvedimento.
Valeria Pinna
 
  
2 -  L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 22
Sclerosi. Al Policlino universitario, all’Asl di Carbonia e all’ospedale di Iglesias
L’Aesm donerà tre sedie a rotelle per i disabili
Non conosce pause l’attività a favore dei malati dei volontari dell’Associazione europea sclerosi multipla. Grazie ai fondi raccolti negli ultimi mesi, ieri mattina la Onlus ha donato tre sedie a rotelle nuove di zecca ad altrettante strutture sanitarie dell’Isola: la Asl 7 di Carbonia, l’ospedale Santa Barbara di Iglesias e il Policlinico di Monserrato. All’interno del centro universitario i volontari hanno allestito anche un gazebo con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le persone sulla malattia. Per alcune ore, a partire da mezzogiorno, hanno distribuito gadget in cambio di una libera offerta riscontrando un discreto successo. «Il nostro prossimo obiettivo - ha spiegato Luisa Tota, volontaria di origine pugliese - è l’acquisto di un pullmino a nove posti dotato di una pedana per disabili, utile sia ai malati di sclerosi multipla che ai loro familiari». La somma di cui l’Aesm ha bisogno si aggira intorno ai 10 mila euro e, a giudicare dal ritmo incessante delle donazioni, il traguardo sarà presto raggiunto. «Nonostante la crisi economica - riprende la giovane - i sardi si sono dimostrati sensibili e solidali e questo ci fa immenso piacere». Soddisfatta anche Rita Cantone, dirigente sanitario del Policlinico universitario. «Queste sono iniziative basilari nella nostra regione - ha commentato - dove l’incidenza della malattia è molto più alta che altrove». L’Aesm ha sede a Roma, ma opera su tutto il territorio nazionale. Attualmente i suoi iscritti sono circa 150 (un centinaio di volontari e una cinquantina di pazienti). Lunedì prossimo la onlus donerà una carrozzina anche all’ospedale oncologico Businco di via Jenner.
(p.l.)
 
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
 
3 - La Nuova Sardegna
I precari dell’università: siamo stati beffati dal rettore 
L’accordo per il contratto raggiunto nel 2008 col predecessore, affossato da Giovanni Melis 
La verità ufficiale: «Non ci sono i soldi per le assunzioni» 
CAGLIARI. Sedotti e abbandonati dopo anni di promesse che si sono rivelate sempre vane. Sono i precari dell’università, quelli che da tempo immemorabile attendono la stabilizzazione, per entrare così a far parte in pianta stabile dell’organico dell’ateneo.
Nel febbraio del 2008 sembrava cosa fatta: dopo aver superato una selezione interna per titoli, ventotto dipendenti tra tecnici e amministrativi pensavano di aver dissolto l’incubo del precariato. A distanza di oltre un anno e mezzo, le cose stanno diversamente e il tutto ha il sapore della beffa.
 
Pagina 1 - Cagliari
Università. Avevano raggiunto un accordo con Pasquale Mistretta ma Giovanni Melis lo ha cancellato 
I precari beffati dal nuovo rettore 
L’amara verità: «Non ci sono i soldi per regolarizzare le assunzioni» 
CAGLIARI. Sedotti e abbandonati dopo anni di promesse che si sono rivelate sempre vane. Sono i precari dell’università, quelli che da tempo immemorabile attendono la stabilizzazione, per entrare così a far parte in pianta stabile dell’organico dell’ateneo.
Nel febbraio del 2008 sembrava cosa fatta: dopo aver superato una selezione interna per titoli, ventotto dipendenti tra tecnici e amministrativi pensavano di aver dissolto l’incubo del precariato. A distanza di oltre un anno e mezzo, le cose stanno diversamente e il tutto ha il sapore della beffa.
«Hanno pubblicato le graduatorie delle selezioni nel luglio dell’anno scorso - scrivono i lavoratori in una lettera-denuncia - e da quel momento ci piace definirci “stabilizzandi”, vale a dire “da stabilizzare”, perché molti di noi, ormai a casa da circa due anni, non possono più fregiarsi nemmeno del titolo di precari».
Nel giugno, sempre del 2008, l’ateneo ha stabilizzato 15 persone e rinnovato alcuni contratti di collaborazione. In parallelo, l’università ha optato per l’assunzione di 17 idonei (non vincitori) di concorsi banditi in passato all’indomani di un accordo tra l’allora rettore Pasquale Mistretta, i sindacati e gli altri organi di governo dell’ateneo.
«Una procedura - si legge nella nota - analoga a quella bocciata da una sentenza emessa dal Tar della Puglia, che il rettore ha volutamente ignorato, tanto che a giugno sono stati assunti altri 13 stabilizzandi e altrettanti idonei non vincitori. Sempre a luglio abbiamo incontrato il rettore Mistretta e, in quell’occasione, avevamo ricevuto tutte le rassicurazioni del caso sulla soluzione della vertenza. Anche se in seguito l’ex rettore ci aveva consigliato di porre la questione al suo successore». Ovvero Giovanni Melis. Che poco prima di essere eletto aveva detto: questo problema va sanato.
«Ci siamo illusi - scrivono i lavoratori - ma poco dopo è arrivata la doccia fredda, quando il capo di gabinetto del nuovo rettore ci ha detto che non si potevano far carico di situazioni pregresse. Non è gratificante, anzi è umiliante sentirsi catalogati come “eredità del passato da cancellare”, visto che per tanti anni abbiamo contribuito al funzionamento e al miglioramento dell’università». La soluzione non è arrivata nemmeno il 27 novembre dopo il faccia a faccia con il rettore Melis «che ha ribadito la totale chiusura, affermando che non vi sono fondi per le assunzioni e che, se necessario, saranno firmati altri contratti di collaborazione tramite nuove selezioni, ignorando quindi quelle già effettuate. Noi, anche grazie alla Cgil-Flc - concludono gli “stabilizzandi” - continueremo la nostra battaglia».
Pablo Sole
 
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 0 - Nuoro
L’Università di Nuoro sarà unita a quella di Oristano
Lo ha deciso il consiglio regionale. Dal 2011 potrà nascere il terzo polo della Sardegna 
Attribuiti 980 mila euro alla scuola di alta formazione privata dell’Ailun 
NUORO. I consorzi universitari di Nuoro e Oristano verranno uniti e così potrà nascere il Terzo polo universitario della Sardegna. Tra un anno l’ateneo nuorese comincerà forse a cambiare volto. Lo ha deciso ieri in aula la maggioranza dei consiglieri regionali: dal 1º gennaio 2011 due i Consorzi (Nuoro e Oristano) per la promozione degli studi universitari diventeranno uno solo. Intanto, nella finanziaria sono stati attribuiti i fondi per l’anno prossimo: 980 mila euro andranno all’Ailun, l’università privata nuorese, tre al Consorzio universitario pubblico.
  
Pagina 36 - Nazionale
Università, il terzo polo nel 2011 
Impegno in Finanziaria regionale: unire gli atenei di Nuoro e Oristano 
NUORO. Verso il Terzo polo universitario. Al di là della retorica tra un anno, forse, l’ateneo nuorese comincerà a cambiare volto. Lo ha deciso ieri in aula la maggioranza dei consiglieri regionali che a partire dal 1º gennaio 2001 unificherà i due Consorzi (Nuoro e Oristano) per la promozione degli studi universitari. In questo modo nella cuore della Sardegna centrale andrà a concentrarsi una nuova istituzione da cui dovrebbe nascere il Terzo polo.
La svolta è venuta da un emendamento trasversale firmato da Roberto Capelli Udc e da altri consiglieri di centrodestra e centrosinistra e portato poi in Finanziaria dove è passato a grande maggioranza.
«Si tratta - ha commentato il consigliere regionale dell’Udc, Roberto Capelli - di una novità politica e culturale molto importante, destinata a cambiare sicuramente il volto dell’ateneo barbaricino, dando anche più forza e risorse sia al Nuorese che a Oristano. In questo nuovo sistema formativo, l’università unificata assumerà inoltre un livello regionale».
Grande la soddisfazione anche da parte del consigliere regionale Silvestro Ladu che tuttavia raccomanda maggiore competitività.
«Premesso che il problema dell’università dovrà essere affrontato ancora in modo copleto e definitivo - afferma Ladu - l’approvazione di questo emendamento rappresenta un passo importante verso la costituzione del terzo Polo universitario. Ma tutto naturalmente dipenderà dal grado di competitività che la nuova università riuscirà a sprigionare nel prossimo».
Molto contenti naturalmente anche tutti gli altri consiglieri nuoresi di centrodestra e centrosinistra come Pietro Pittalis, Giuseppe Luigi Cucca e Francesca Barracciu. Così anche il deputato del Pdl, Bruno Murgia.
Unico astenuto tra i “nuoresi” il consigliere regionale sardista di Macomer, Paolo Maninchedda.
Nei giorni scorsi inoltre la Regione sarda ha approvato i fondi per l’Ailun e il Consorzio universitario pubblico nuorese. Ecco la distribuzione. L’Ailun (associazione per l’università privata) dei 6 milioni e 980 mila euro destinati a tutta la cosiddetta l’università diffusa ne ha ottenuto 980 mila. Un contributo, questo, finalizzato alla stabilizzazione della scuola di Alta formazione nuorese, entrata in crisi negli ultimi tempi, fino a rischiare la chiusura.
Tolti i 980 mila per l’Ailun, dei 6 milioni restanti, 3 sono andati andati Consorzio universitario pubblico.
Nino Bandinu 
  
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
La Finanziaria tra forti tensioni 
Nasce il polo universitario della Sardegna centrale
Emendamento bipartisan su un nuovo sostegno al reddito 
CAGLIARI. La comparsa dei dodici franchi tiratori ha sicuramente caratterizzato la giornata di votazioni sulla Finanziaria 2010 in Consiglio regionale. Sia perché ha sventato il blitz di una parte del centrodestra (sui bilanci Asl e sull’ipotesi di commissariare i Consorzi industriali), sia perché ha ulteriormente fatto salire la tensione nella maggioranza: l’Udc, a iniziare dal presidente della commissione Sanità Felicetto Contu, si era pronunciata nettamente contro. Nel voto segreto (chiesto dalle opposizioni) si sono aggiunti anche i dissidenti sui consorzi industriali.
Alle 22 l’assemblea ha terminato l’esame della Finanziaria e questa mattina passerà al Bilancio. Ieri l’aula ha approvato alcune importanti norme con il voto bipartisan. La prima riguarda l’università. Un emendamento trasversale, primo firmatario il presidente della commissione Cultura Attilio Dedoni (Riformatori), consentirà la creazione di un unico Polo universitario della Sardegna centrale. Nell’ottica di razionalizzare l’insegnamento superiore diffuso, dal primo gennaio 2011 dovranno essere accorpati il Consorzio Uno di Oristano e il Consorzio universitario nuorese. La spinta dei consiglieri nuoresi, da tempi scontenti, questa volta è stata vincente. E su richiesta del capogruppo Udc, Roberto Capelli, il testo è stato esteso all’impegno della Regione a far sì che, attraverso il fondo di settore, vengano garantite le risorse finanziarie adeguate.
Soddisfazione è stata espressa anche dal capogruppo del Pdl Mario Diana e, da Roma, dal deputato Bruno Murgia. Che hanno parlato di «primo passo» per un rilancio della cultura anche come fattore di sviluppo economico delle zone interne.
In serata, dopo la comparsa dei franchi tiratori, è stato approvato un altro emendamento bipartisan, questa volta sugli ammortizzatori sociali: sarà portato a 800 euro il reddito di chi (disoccupato o cassintegrato) percepisce di meno. Soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale Giuseppe Cuccu (Pd), che ha parlato di «efficace risposta» alle fasce deboli che si trovano in difficoltà per l’emergenza economica.
emendamento ammortizzatori sociali. Soddisfazione Giuseppe Cuccu Pd.
In aula Francesca Barracciu (Pd) ha aperto una nuova polemica sulla formazione professionale, parlando di «spudorato dono natalizio» in riferimento alla delibera della giunta (4 dicembre) che concede sei milioni di euro agli enti «storici» della formazione professionale, ai quali viene riconosciuta la «situazione debitoria nei confronti dalla Regione alla quale non sono riusciti a far fronte». «Penso che si utilizzi quantomeno allegramente una norma - ha detto - per sanare i disastri gestionali e finanziari maturati, nessuno sa davvero in che modo, dai cosiddetti enti storici».
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
UNIVERSITÀ
Convegno sulla legionella tra prevenzione e controllo
SASSARI. L’agenzia Cillichemie italiana di Sassari in collaborazione con l’Università ha organizzato per oggi un convegno su: «La Legionella sistemi di prevenzione e controllo».
 
  
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Facoltà di lingue
Oggi con inizio alle ore 9,30, organizzata dalla facoltà di Lingue e letterature straniere e dal Dipartimento di Scienze del linguaggi dell’Università di Sassari, con il patrocinio dell’Istituto di studi rinascimentali di Ferrara, si svolgerà nell’aula Lessing, via Roma 151, la «Giornata di studio per Giovanna Rabitti», alle ore 18,30, a conclusione dei lavori, avrà luogo il conferimento da parte del preside della prima edizione del Premio Giovanna Rabitti.  
 
   
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Sassari
L’università entra in carcere
Oggi in programma un convegno 
ALGHERO. Stamane alle 10 nella Biblioteca Fabrizio De Andrè del Carcere, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2009-2010, si terrà il convegno: «L’Università entra in carcere». La giornata vuole essere una occasione di incontro tra il Carcere e l’Università a 5 anni dal Protocollo d’Intesa siglato tra il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e l’Università di Sassari. La finalità è quella di creare aree di intervento per valorizzare aspetti formativi per l’inclusione sociale e migliorare le condizioni di vita all’interno degli Istituti di Pena per sostenere i detenuti nel reinserimento sociale. La Casa di Reclusione diretta da Francesco Gigante con il progetto L.U.D.I.C.A. finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna ha sostenuto il percorso universitario di 5 detenuti.

Questionario e social

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