Martedì 8 dicembre 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 dicembre 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 21
Medicina. Ieri un incontro con il preside che ha garantito il superamento degli ostacoli
Laurea in infermeria, quanti problemi
Protesta degli studenti: pochi docenti e ritardi per il tirocinio  
Il ritardo nella partenza del tirocinio rischia di far slittare la sessione di laurea. E tanti studenti potrebbero perdere la borsa di studio
 
Interrogazione al rettore, istanza al difensore civico, lettere al giornale. E, ieri, un incontro con il preside, Mario Piga. Le stanno tentando davvero tutte i circa 600 studenti di Scienze infermieristiche. Per loro, ottenere la sospirata laurea (e, quindi, anche il posto di lavoro) sta diventando davvero difficile. Tanti i problemi da superare. Difficoltà che, secondo le garanzie fornite dal preside, dovrebbero essere risolte in tempi brevi.
I PROBLEMI L'elenco delle lamentele degli studenti è lunghissimo. «In primo luogo», esordisce Luca Monteleone, rappresentante della lista civica di infermieristica “Missione impossibile”, «siamo stati danneggiati dal ritardato avvio delle lezioni: dovevano cominciare a ottobre, si è, invece, arrivati a novembre». In fondo, un problema di poco conto. Se a complicare la situazione non ci fosse un altro aspetto. «Nonostante l'inizio delle lezioni», prosegue, «mancano tantissimi docenti». Per il terzo anno, per esempio, sono tre su nove. Problemi legati al mancato arrivo dei fondi regionali. E anche al fatto che, rispetto al passato, tutte le docenze devono essere retribuite. Ieri mattina, il preside ha garantito che il problema sarà risolto entro il 15 dicembre.
IL TIROCINIO Ma forse il problema più grande à legato al mancato inizio del tirocinio in corsia. Questa parte del corso è fondamentale per l'ottenimento della laurea. Una lacuna che finisce con il provocare inesorabilmente gravi ritardi. «Il rischio», riprende Monteleone, «è che la sessione di ottobre slitti sino a febbraio, marzo». Un pericolo solo potenziale per il preside. «Che ha garantito il regolare svolgimento della sessione di laurea, con un ritardo massimo di una, due settimane».
LE BORSE DI STUDIO Una situazione incredibile. Soprattutto per un corso di laurea che aumenta gli iscritti di anno in anno: in teoria, dovrebbero venir fuori infermieri che colmino le lacune di ospedali e case di cura. La presenza di tanti lavoratori stranieri è dovuta proprio al fatto che mancano gli infermieri italiani. Eppure, laurearsi è difficile. «Questi ritardi», interviene Aberto Renna, rappresentante di “Unione per gli studenti”, «penalizzano anche gli studenti che hanno diritto alla borsa di studio». Per l'ottenimento serve raggiungere un certo numero di crediti. «Che», riprende Monteleone, «possono essere ottenuti soprattutto attraverso il tirocinio. Ma come fare se il tirocinio non inizia?».
MARCELLO COCCO
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 22
Comunicazione, prime lauree
Università. Domani e dopo le elezioni per i consigli delle facoltà
   
ELEZIONI Domani e dopo gli studenti dell'Università di Cagliari saranno chiamati a eleggere le loro rappresentanze nei consigli dei corsi di laurea per il triennio accademico 2009/2012. Si voterà dalle ore 8,30 alle 19 di domani e dalle 8,30 alle 16 del giorno 10. Per poter votare occorre presentare il libretto universitario o un documento di identità valido. Il manifesto con l'elenco dei seggi è scaricabile dal sito unica.it.
PRIMI LAUREATI Il 10 dicembre verranno proclamati dottori i primi laureati in Scienze della comunicazione dell'Università di Cagliari. La sessione avrà inizio dopo i saluti del rettore, Giovanni Melis, e del preside della facoltà di Scienze della formazione, Antonio Cadeddu. Il corso di laurea in Scienze della comunicazione è nato nel 2006 nell'ambito del “Progetto europeo di università aperta Unisofia”, ed è frutto della collaborazione tra le Università di Cagliari a Sassari unite nel Consorzio interuniversitario per l'Università telematica della Sardegna.
FONDI Il 2 dicembre, il Comitato Paritetico Regione-Università ha dato il via libera alla ripartizione per l'anno 2009 del Fondo globale “Interventi regionali per l'Università” rivolto agli atenei di Cagliari e Sassari. I rettori delle due Università, e gli assessori della Pubblica istruzione e della Programmazione, hanno convenuto di suddividere i 12 milioni di euro complessivi, destinando 7,6 milioni all'ateneo cagliaritano e 4,1 milioni all'ateneo sassarese. Con l'obiettivo di potenziare l'internazionalizzazione dell'Università sarda, inoltre, sono stati destinati altri 4 milioni, 2,4 a Cagliari e 1,6 a Sassari, per ampliare l'offerta didattica mediante l'attrazione di docenti di fama internazionale.
ALESSIO MELE

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Fuori sede, finanziamenti a rischio 
Atti concreti o si perdono i fondi per lo student village nell’ex semoleria 
 
CAGLIARI. Non più un campus ma uno student village con criteri di compatibilità energetica, a struttura modulare senza un corpo unico e posti letto dimezzati. Questo il progetto per la sistemazione dell’ex semoleria di viale La Plaia da parte dell’Ersu. Ma c’è un problema: occorrono certezze sulla «spendibilità delle risorse finanziarie attualmente disponibili».
 Nella relazione allegata al «Piano straordinario per la residenzialità universitaria e l’ospitalità nella città di Cagliari» redatto, per contro della Regione, dall’Ersu (l’ente del governo dell’isola per il diritto allo studio), si pone l’accento su un punto determinante: la necessità di finanziamenti sicuri.
 In città, tra i tanti problemi dell’università c’è quello di dare un alloggio a circa un migliaio di studenti fuori sede che, per merito e reddito familiare, hanno diritto a un posto letto. Senza questa sistemazione, come dimostrano tutti gli indicatori, la loro possibilità di studiare viene fortemente penalizzata: un danno grave per tutti visto che si tratta anche degli universitari col profitto migliore. Da qui l’esigenza di superare gli ostacoli e presentare progetti in grado di dare loro una risposta, per tenendo conto delle indicazioni regionali (l’Ersu è un ente strumentale). Da qui la predisposizione del piano, che raccoglie le esigenze dei vari soggetti interessati: Università, Regione e Comune.
 In questo quadro l’ente ha predisposto un programma integrato per raddoppiare il numero dei posti letto degli studenti: da poco più di novecento a quasi millenovecento, con un piano di dismissioni e nuove acquisizioni tramite ristrutturazioni dell’esistente. Il tutto al fine di avvicinare ai luogni della didattica le strutture e i servizi dello studentato. E il primo tassello è l’edificazione nella zona dell’ex semoleria.
 «A causa della collocazione strategica - si legge infatti nella relazione del piano - si ritiene che allo stato attuale, l’edificazione dell’area costituisca il primo obiettivo realisticamente raggiungibile in tempi relativamente rapidi e, insieme, la migliore soluzione alla necessità di incremento dei posti letto». Come dire: il programma integrato va realizzato nel medio termine, per il «qui ed ora» bisogna intervenire con lo student village.
 Nello stesso tempo, però, «si ritiene utile - si legge - evidenziare l’importanza anche ai fini di una ulteriore rivalutazione dell’area, di avviare e concludere entro tempi compatibili le procedure di verifica dell’effettiva disponibilità e concreta spendibilità delle risorse finanziarie attualmente disponibili per tale intervento edificatorio». Infatti queste, «in mancanza di atti impegnativi concreti e definitivi, rischiano di cadere in perenzione (finanziamento che se non utilizzato, dopo tre anni torna allo Stato - ndr) con lo scadere del corrente anno solare». Da qui anche la richiesta di «una concertazione con l’amministrazione comunale». Insomma: un vero grido d’allarme. (r.p.)

Questionario e social

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