Lunedì 16 novembre 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 novembre 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
1 - L’immunità e lo scudo della Costituzione, editoriale di Leonardo Filippi
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
Le inchieste sui parlamentari
L’immunità e lo scudo della Costituzione
di Leonardo Filippi *
 
Si torna a parlare di autorizzazione a procedere, perché è stato presentato un disegno di legge che vorrebbe reintrodurla.
Si tratta di un’autorizzazione del Parlamento all’autorità giudiziaria per poter iniziare un procedimento penale nei confronti di deputati e senatori. La regola, risalente al parlamento inglese, fu inserita nella nostra Costituzione, nel 1947, dopo l’esperienza fascista in cui il pubblico ministero dipendeva dal ministro della giustizia, e aveva un significato profondo: quella di tutelare l’opposizione parlamentare dalle persecuzioni giudiziarie, cioè una funzione di controllo del Parlamento nei confronti delle indebite ingerenze della magistratura quando vi fosse un fumus persecutionis.
Col tempo, nella sua applicazione pratica, l’autorizzazione a procedere è stata però stravolta, diventando un iniquo privilegio dei parlamentari, per cui da immunità si era trasformata in impunità, tanto che, nel 1993, sull’onda delle indagini di Mani pulite che fecero cadere la prima Repubblica, essa fu eliminata ed ora i procedimenti contro i parlamentari possono iniziare senza alcuna autorizzazione, che è necessaria soltanto per compiere perquisizioni, arresti e intercettazioni, salvo le condanne irrevocabili e i casi di arresto obbligatorio in flagranza.
L’esperienza parlamentare ha quindi mostrato di tutto: quando esisteva, l’autorizzazione a procedere è stata spesso negata per puro spirito corporativo nei confronti di indagini che nulla avevano di persecutorio; da che è stata eliminata, è però anche capitato che il primo Governo Berlusconi ed il secondo governo Prodi siano caduti per un’informazione di garanzia in procedimenti l’uno risoltosi nel nulla e l’altro col dibattimento ancora da iniziare.
Ora si propone di reintrodurla: è un’iniziativa da condividere o no? Qualcuno potrebbe dire che tutti sono uguali davanti alla legge e anche i processi contro i parlamentari devono procedere come tutti gli altri, senza sbarramenti. Qualche altro potrebbe obiettare che gli eletti dal popolo devono poter svolgere il loro mandato senza interferenze giudiziarie.
La soluzione più corretta probabilmente dipende dall’uso che le Camere vorranno farne nel caso la si reintroducesse. Se servirà ad assicurare davvero ai parlamentari, eletti dal popolo, di svolgere il proprio mandato senza persecuzioni giudiziarie, secondo l’intento dei costituenti, avrà un senso. Se invece continuerà ad essere strumentalizzata come un comodo scudo per garantire una impunità a qualsiasi parlamentare solo per la carica rivestita, sarebbe un inammissibile privilegio di cui dobbiamo volentieri fare a meno.
* Ordinario di Diritto processuale penale Università di Cagliari
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano Pagina 49
oristano
Università a rischio chiusura: appello degli studenti alla Regione
 
Ora scendono in campo anche gli studenti. Ed è una battaglia comune per salvare l’Università di Oristano. Dopo il personale e l’allarme partito dal Consorzio Uno, le promesse da parte delle istituzioni adesso sono i ragazzi che frequentano i corsi al chiostro del Carmine a farsi sentire. «Alle istituzioni e soprattutto alla Regione chiediamo continuità nel dare fiducia al Consorzio Uno - hanno scritto in una lettera aperta, - per portare il polo universitario oristanese a livelli sempre più alti». Una fiducia che deve essere dimostrata soprattutto nella pratica «con adeguate risorse finanziare, capaci di dare continuità ai corsi e potenziare le strutture e i laboratori, contribuendo ai tirocini, alle visite aziendali, ai viaggi studio e a nuovi progetti», vanno avanti. La Regione non ha ancora provveduto alla suddivisione del fondo unico (6 milioni e 550 mila euro) tra le sedi periferiche e il personale vive sempre nell’incertezza. All’indomani degli impegni presi dai Consigli comunale e provinciale nel corso della riunione congiunta di alcune settimane fa, il presidente Pasquale Onida aveva assicurato che la Provincia avrebbe stanziato circa 250 mila euro per far fronte all’emergenza e aveva invitato anche le altre amministrazioni a seguire questa strada. Per ora tutto è bloccato e gli studenti suonano la sveglia. «Abbiamo diritto di formarci e abbiamo bisogno del Consorzio Uno - aggiugnono, - che deve essere messo nelle condizioni di poter continuare a offrire i servizi».
VALERIA PINNA 
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 11
università
Come esplorare Luna e Marte: nuovo progetto
 
In futuro sarà possibile esplorare la Luna e Marte? In che modo potrà essere fatto? Di sicuro si sa che se un giorno esplorare i due pianeti sarà più semplice sarà anche merito di Giacomo Cao, docente cagliaritano del dipartimento di ingegneria chimica (dove insegna principi di ingegneria chimica ambientale) e consulente del Crs4, che ha ottenuto un finanziamento di circa 500 mila euro per progettare e testare nuovi processi per l’esplorazione umana di Luna e Marte.
Il programma è finanziato dall’Agenzia spaziale italiana e l’Università di Cagliari è la capofila di diverse realtà e prevede di sviluppare, anche con l’ausilio di reazioni chimiche che si autopropagano in assenza di gravità, come ad esempio su Marte e sulla Luna, nuovi processi per l’esplorazione umana dello spazio che consentano di acquisire più gradi di libertà sia nella programmazione sia nella gestione delle future missioni spaziali.
Il progetto di caratura internazionale sarà presentato mercoledì nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Belgrano, sede del rettorato, alla presenza del rettore Giovanni Melis. 

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Cronaca
«Salvate la nostra università» 
Appello degli studenti alle istituzioni locali e alla Regione 
 
ORISTANO. Sinora chi aveva fatto sentire più in alto la propria voce a difesa dlel’università oristanese erano stati i lavoratori del Consorzio uno.
 A sostegno della difficile battaglia intervengono ora anche gli studenti. «L’importanza del polo universitario oristanese va ben oltre il concetto di aggregazione culturale e scientifico - scrivono gli studenti in un documento -. La sua posizione centrale all’interno della provincia di Oristano favorisce il convergere di studenti da ogni parte della Sardegna, facendo venir meno il luogo comune per cui l’Università ad Oristano sia riservata soltanto allo studente della porta accanto».
 Invece l’università oristanese «è, al contrario, di rilevante interesse per tutto il territorio regionale e nazionale, grazie ai corsi di laurea presenti. Basti pensare che la struttura ospita l’unico corso di laurea di Archeologia subacquea a livello nazionale».
 Gli studenti elencano i pregi dell’università oristanese: un servizio di eccellenza, un ambiente tranquillo per vivibilità e godibilità, centralità della collocazione, l’ottimo lavoro dei tutor.
 «A livello prettamente economico - continua il documento -l’istituzione oristanese crea un indotto non indifferente e, poichè la maggior parte degli studenti proviene da tutte le parti della Sardegna, si favorisce il mescolarsi di idee e si permette anche una maggior omogeneità della società sarda che trova nei giovani il suo motore di sviluppo».
 GLi studenti sollecitano un impegno concreto da parte delle istituzioni: sinora ci sono state solo promesse, ma ben pochi atti concreti: «Quello che noi chiediamo alle istituzioni del territorio e in primo luogo alla Regione, è la continuità nel dare fiducia al Consorzio uno perchè perseveri nel suo progetto di portare il polo universitario oristanese a livelli sempre più alti e perchè possa dare lustro alla città di Oristano, dimostrando così che anche la Sardegna può ritagliarsi il ruolo da protagonista in ambito di ricerca e cultura. Questa fiducia - prosegue il documento - si traduce nell’erogare le adeguate risorse finanziare, atte non solo alla continuità, ma anche al potenziamento delle strutture e dei laboratori, per contribuire ai tirocini, alle visite aziendali, ai viaggi studio e all’attuazione di nuovi progetti».
 Secondo gli studenti «far morire l’Università ad Oristano sarebbe come togliere linfa vitale a una pianta nel pieno della sua crescita e vigore, bloccando le ambizioni non solo degli studenti ma anche di chi ha dato tanto per creare dal nulla una grande risorsa per il territorio tutto».
 I ragazzi che frequentano i corsi di laurea del Consorzio Uno reclamano «il diritto di formarci culturalmente prima e professionalmente poi, ma per farlo abbiamo bisogno del Consorzio Uno, e quest’ultimo ha bisogno dei fondi per poterci garantire il massimo di quanto concessogli, per continuare ad offrirci questo splendido servizio invidiatoci da tutti».
 Una battaglia che coinvolge gli studenti in Tecnologie viticole, in Economia e gestione dei servizi turistici, in Biotecnologie industriali, in Archeologia subacquea. Tutti uniti nel comunqe grido di battaglia: «L’università non deve chiudere».
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Cronaca
Festival della scienza, migliaia di visite 
Terminato il ciclo di conferenze e dibattiti, continuano gli incontri Science cafè 
 
 CAGLIARI. Circa mille studenti al giorno per la prima parte del Festival della scienza, titolato quest’anno «La scienza: occhiali per vedere il mondo», che ha animato gli spazi del centro culturale Exmà. Quasi presi d’assalto i laboratori interattivi, intriganti i Science cafè, affollati i dibattiti e le mostre.
 Finito il ciclo delle conferenze, continuano gli appuntamenti con i Science cafè. Sono tre le tappe in programma che, tra un aperitivo e un cappuccino fino alla fine del mese animeranno in città le mattine domenicali, con inizio alle 10.30. Ieri gli studenti del master in comunicazione della scienza dell’Università di Cagliari hanno curato il Science café dal titolo: «Bio-ethic café». Sempre più spesso si sente parlare sui media dei temi che hanno a che fare con la scienza e l’etica. Attraverso un gioco si è permesso alle persone di informarsi e discutere su argomenti come gli Ogm o la ricerca sulle cellule staminali e di capire «i perchè?» delle decisioni legislative. Il secondo incontro è fissato per la prossima domenica: nella sala interna del Vip café di via Sonnino numero 163, si terrà il «Rodeo di scrittura e scienza» curato dal matematico e divulgatore scientifico Robert Ghattas. Si giocherà a squadre che inventeranno storie utilizzando oggetti del quotidiano, notizie di cronaca, personaggi... E la scienza si infilerà tra l’invenzione narrativa, il commovente, il comico, il romantico, l’assurdo e il rigore scientifico. L’ultimo appuntamento è fissato per il 29 e riguarderà i misteri del Dna.
6 – Il Sardegna
Regione – pagina 23
Università
Gemellaggio tra gli Atenei di Madrid e Cagliari
 
È stato firmato nei giorni scorsi a Cagliari un accordo quadro fra l’Università di Cagliari e l’Universidad Complutense de Madrid. Con questo gemellaggio l’Ateneo cagliaritano dà corso alla policy di cooperazione internazionale con istituzioni di istruzione superiore, finalizzata a condividere la circolazione delle conoscenze acquisite e promuovere la formazione e la spendita del capitale tecnologico prodotto grazie all’investimento di due Università storiche.
La firma è stata apposta dal Pro-rettore Delegato per l’internazionalizzazione, Giovanna Maria Ledda, e dal Rettore della Complutense, Carlos Berzosa Alonso-Martinez. “Con l'Università Complutense sono da tempo attivi numerosi accordi - ha detto Ledda - che consentono ai nostri studenti di recarsi in Spagna attraverso il programma Erasmus. Intendiamo continuare sulla strada della stretta collaborazione, incentivando anche la mobilità dei docenti”. L’accordo ha da un lato l’obiettivo di avviare scambi di docenti, ricercatori e studenti dei tre cicli di studio, e dall’altro quello di intraprendere attività di ricerca congiunta. ■  
 

Questionario e social

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