Sabato 7 novembre 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 novembre 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 24
Laurea e lavoro, ecco le facoltà al top
Infermieri e tecnici sanitari passano dalle aule al camice  
Indagine. Difficoltà per chi diventa dottore in Legge o Medicina, le medie restano basse
L'inchiesta è stata condotta da “AlmaLaurea” e ha preso in esame il 90 per cento dei laureati nel corso dell'anno accademico 2007
 
Avrò fatto la scelta giusta? Riuscirò a laurearmi in tempo? Quanto impiegherò a trovare un lavoro, più o meno stabile? Queste e altre domande, dopo pochi giorni dall'inizio dell'anno accademico, frullano forse in qualche angolo della testa delle matricole cagliaritane. Neo-diplomati di belle speranze o poche pretese, reduci da una scelta cruciale per i prossimi anni e per il resto della vita.
LE MATRICOLE Loro, ormai, hanno deciso che strada prendere ed è un peccato che, nel farlo, non abbiano potuto beneficiare della lettura di un utile libretto, appena pubblicato dalla direzione per l'orientamento e la comunicazione dell'ateneo, grazie ai dati raccolti da AlmaLaurea , il consorzio che riunisce 53 università di tutta Italia. Il report s'intitola Sbocchi occupazionali dei laureati nel 2007 a un anno dalla laurea, ed è stato realizzato dalla direzione Orientamento sulla base dei questionari che AlmaLaurea , fino alla fine del 2008, ha sottoposto agli studenti che l'anno prima avevano conquistato la sospirata pergamena.
I NUMERI Un'indagine complessa, accurata, che ha coinvolto oltre il 90 per cento (circa 2.700) dei laureati del 2007, spingendo il bisturi fin dentro i singoli corsi - triennali, specialistici e a ciclo unico - e restituendo risultati interessanti.
L'ESEMPIO Dal report emerge che i ragazzi cagliaritani, per trovare un lavoro ben pagato, non considerano sufficiente la laurea triennale e il più delle volte proseguono gli studi iscrivendosi a un corso specialistico. Questo avviene nel 70 per cento dei casi (contro il 59 per cento della media nazionale), mentre 15 volte su cento gli intervistati dichiarano, dopo la triennale, di affiancare studio e lavoro.
GLI SBOCCHI Le uniche tre lauree brevi capaci, grazie anche alle restrizioni del numero chiuso, di garantire a chi le frequenta un posto di lavoro sicuro sono quelle in Riabilitazione, Professioni infermieristiche e Professioni sanitarie tecniche, che riescono a sistemare, entro un anno dalla laurea, rispettivamente il 100, il 98 e l'83 per cento dei propri studenti. I laureati sono pochi, perché pochi sono gli ammessi a frequentare quei corsi, però in percentuale la media di occupati è alta, così com'è alta, rispetto allo scenario cagliaritano, la media dei loro stipendi: 1400 euro al mese.
LE DIFFICOLTÀ A un anno dalla specialistica, invece, secondo lo studio dell'università, a trovare lavoro (la media cittadina degli occupati è del 53 per cento, la media AlmaLaurea è del 62) sono soprattutto i laureati in Ingegneria (70 per cento), Economia (63) e Scienze politiche (63), mentre stentano quelli di Lettere (tranne il corso in Storia contemporanea) e Scienze (tranne Informatica), impiegati solo in un caso su tre. In Ingegneria, in modo particolare, ottengono risultati lusinghieri Elettrica (sette impiegati su otto laureati), Energetica (quattro su quattro) ed Elettronica (con trentuno laureati al lavoro su quarantacinque, pari al 69 per cento). Mentre nel polo giuridico-economico danno lavoro soprattutto i corsi in Scienze aziendali (65 per cento di laureati occupati) e in Gestione dei servizi sociali (90 per cento). Con una media di stipendi, ben sotto le aspettative, di circa mille euro al mese.
LA CRITICITÀ Restano fuori parametro, per ovvie ragioni, Giurisprudenza e Medicina, che dopo i cinque anni chiedono alla gran parte dei loro studenti un altro sforzo di specializzazione. Una fatica in più che ormai, in realtà, riguarda moltissimi laureati e passa attraverso dottorati di ricerca, stage aziendali, tirocini e corsi di formazione. Piccoli tentativi di avvicinamento a un mondo del lavoro in cui trovare, faticosamente, la propria strada.
LORENZO MANUNZA
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 24
Università
Due incontri informativi sulle opportunità di studio all'estero
   
Due incontri informativi per presentare agli universitari cagliaritani le possibilità per un trasferimento temporaneo all'estero per ragioni di studio o ricerca. Primo appuntamento alle 14.30 di lunedì nell'aula magna della facoltà di Ingegneria (in piazza d'Armi), per l'incontro su “Opportunità di studio e ricerca negli Stati Uniti con il programma per borse di studio Fulbright”. Alla riunione innterviene Isabella Lanciotti (rappresentante commissione Fulbright in Italia; www.fulbright.it - info@fulbright.it).
Giovedì alle 16, invece, nell'aula 10 della facoltà di Lingue (in via san Giorgio 12, nell'ex clinica Aresu) si terrà l'incontro su “Opportunità di studio e ricerca in Germania”, alla presenza di Melanie Kunkel (Daad Roma).
Gli incontri, che sono dedicati a docenti, laureati e studenti di tutte le facoltà, sono curati dalla direzione per le relazioni e le attività internazionali dell'università di Cagliari in collaborazione con la Commissione per gli scambi culturali fra l'Italia e gli Stati Uniti e con il Centro informazione Daad di Roma. Le due giornate prevedono uno scambio informativo delle opzioni per accedere alle borse di studio e agli stage, teso a favorire un inserimento proficuo nella mobilità didattica, professionale e formativa di alto livello in ambito internazionale.
Per informazioni rivolgersi a Tiziana Cubeddu (direzione per le relazioni e le attività internazionali, settore programmi di ricerca) al numero 070/6756503 e alla mail tcubeddu@amm.unica.it .
 
 
3 – L’Unione Sarda
Sassari – pagina 40
Alghero. Il preside: «Merito della fama di cui godiamo all'estero»
Architettura, numeri d'oro
   
Su 127 studenti stranieri arrivati all'Università di Sassari con il progetto Erasmus, quasi un terzo frequenterà Architettura ad Alghero, prima nella classifica del Censis tra le migliori facoltà d'Italia.
Ieri l'incontro di benvenuto nella sede dell'ex asilo Sella per i primi 26 ospiti provenienti da tutta Europa. Altri nove sono attesi per il secondo semestre. Quest'anno accademico saranno in totale 35 i ragazzi che lavoreranno tra le aule e i laboratori a due passi dal porto turistico: ben l'84% in più rispetto al 2008. «Un numero eccezionale - commenta il preside Vanni Maccioco - merito della fama di cui gode la nostra facoltà all'estero». Sulla preferenza ha pesato anche la location. Alghero è considerata una città accogliente e aperta al mondo e gli aspiranti architetti, quasi tutti del quarto o quinto anno, non hanno avuto dubbi quando è stato il momento di scegliere. «Arrivo dalla Turchia e come opzione avevo da indicare l'Italia oppure la Bulgaria - racconta un giovane studente - della facoltà di Alghero ne avevo sentito parlare bene, per la qualità dei docenti e le nuove tecnologie applicate alla progettazione». Per le stesse ragioni sono approdati in Riviera anche gli altri studenti stranieri. Il corso specialistico della durata di cinque anni è l'ultimo nato dell'ateneo sassarese, eppure si è subito distinto, tanto da guadagnarsi la leadership nel ranking delle facoltà scientifiche. Cinquecento iscritti e un'offerta didattica originale che si compone anche di due corsi di laurea triennali. Il progetto formativo è organizzato in bimestri, un modello inedito in Italia, ma non all'estero dove i più prestigiosi politecnici lo adottano già da tempo. Gli studenti che partecipano al progetto Erasmus sono stati accolti dal preside Vanni Maccioco e dal vice Arnaldo Cecchini. Ventisei algheresi, invece, sono in partenza verso le università partner di Spagna, Portogallo, Svizzera, Austria, Francia e Turchia. Una facoltà virtuosa, insomma, quella di Architettura, in questi giorni al centro delle polemiche per i presunti tagli dovuti dalla Riforma Gelmini.
Il timore è che gli interventi normativi del Ministro alla Pubblica Istruzione possano creare problemi al corso di laurea algherese che in pochi anni si è distinto, sbaragliando le concorrenti della penisola presenti da diverso tempo nel panorama dell'offerta universitaria.
C. FI.
 
4 – L’Unione Sarda
Sassari – pagina 41
Sassari
La prima volta del rettore
   
Correggere i limiti, aprirsi all'Europa (più scambi per studenti e docenti), riordinare l'offerta formativa (meno gemmazioni e più laureati) e trovare risorse economiche. Il neo rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino non ha avuto esitazioni nell'assumersi anche impegni scomodi davanti ad un'aula magna affollata per la cerimonia del suo insediamento.
Nativo di Bosa, 60 anni, laureato in Lettere classiche, professore ordinario di Storia romana, Attilio Mastino ha proposto novità nella squadra del governo accademico: un pro-rettore donna, Laura Manca, ordinaria di Biochimica, e un direttore amministrativo nuovo, Guido Croci, che ha ricoperto uguale incarico a Foggia. «Il prossimo triennio è fondamentale, perché si deve progettare il nuovo modello istituzionale di Università e revisionare lo statuto per riorganizzare complessivamente l'Ateneo». Ha sottolineato anche i concetti di trasparenza amministrativa: «Pur nella convinzione che il nostro Ateneo sia sano, dobbiamo accendere i riflettori sulle zone grigie». Tra breve si conosceranno i risultati della verifica amministrativo-contabile dei Servizi ispettivi di finanza pubblica. L'Università sassarese parte senza 8 milioni di euro: colpa dei tagli ministeriali ma anche dell'incremento della spesa per il personale. (g. m.)

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Prima Pagina
Università, da ieri Attilio Mastino è il nuovo rettore 
Cerimonia di insediamento nell’aula magna. Per la prima volta una donna pro rettore 
Il saluto al mondo accademico «Lotterò contro nepotismo e spese inutili» 
 
SASSARI. «Sarò il rettore di tutti, privilegiando la cultura del fare. Non è un’impresa facile ma ci proverò, con tutto l’entusiasmo possibile». In un’aula magna gremita fino all’inverosimile ieri mattina il nuovo rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino (che succede ad Alessandro Maida), si è sottoposto al rito dell’insediamento. Alla comunità universitaria ieri si sono presentati anche i componenti dello staff: il pro rettore, Laura Manca, una donna per la prima volta della storia dell’ateneo, il nuovo direttore amministrativo e i delegati alle varie aree tematiche.
 
Pagina 25 - Sassari
Mastino: «Lotterò contro il nepotismo e le spese inutili» 
Ieri la cerimonia di insediamento del nuovo rettore L’ateneo punterà sui rapporti internazionali 
GABRIELLA GRIMALDI 
 
SASSARI. «Sarò il rettore di tutti, privilegiando la cultura del fare. Non è un’impresa facile ma ci proverò, con tutto l’entusiasmo possibile». In un’aula magna gremita fino all’inverosimile ieri mattina il nuovo rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino, si è sottoposto al rito dell’insediamento. Dopo dodici anni di mandato ininterrotto del predecessore Alessandro Maida, Mastino si impegna a portare un radicale cambiamento nell’organizzazione dell’ateneo. Un compito arduo, pari alle aspettative di uscire da una lunga fase di stallo. Alla comunità universitaria ieri si sono presentati anche i componenti dello staff: il prorettore, il nuovo direttore amministrativo e i delegati alle varie aree tematiche.
 Dopo i ringraziamenti a tutti coloro che l’hanno votato, al predecessore Maida, di cui è stato vice per tutta la durata del mandato, al personale tecnico-amministrativo e agli studenti, Attilio Mastino ha ripercorso i passaggi principali del suo programma elettorale. «Inizia oggi una esaltante avventura, una fase nuova dell’università di Sassari ha detto il rettore -. È necessario un forte impegno di innovazione e di modernizzazione, un deciso cambiamento di fronte alle minacce che si profilano all’orizzonte». Minacce che si concretizzano nei progetti di accorpamento degli atenei isolani, ad esempio, e contro i quali Mastino ha già promesso di combattere.
 Un discorso ascoltato con grande attenzione dal pubblico presente (in prima fila gli ex rettori Maida e Palmieri, la presidente della Provincia Giudici e il sindaco Gianfranco Ganau). Mastino ha parlato di attenta valutazione dei risultati di attribuzione dei premi di produttività, di borse di dottorato, assegni di ricerca e posti di ricercatore e ha presentato anche i nuovi presidenti della Consulta Eraldo Sanna Passino e della Conferenza dei Dipartimenti Marco Vannini, i nuovi presidi di Economia Enrico Grosso, di Giurisprudenza Francesco Sini e di Medicina Giuseppe Madeddu.
 «Ci impegniamo a stringere un forte rapporto con le istituzioni per difendere il modello di università pubblica e costruire, se necessario, la Fondazione universitaria capace di attrarre le risorse indispensabili». Non poteva non essere affrontato il discorso della ricerca («le carriere saranno legate al merito») della didattica («anche i docenti dovranno sottoporsi a un giudizio e soprattutto essere realmente presenti in sede») e dell’assistenza sanitaria («l’intento è rendere altamente competitiva l’azienda ospedaliera universitaria»). «Per costruire il futuro dell’università occorre anche trovare il coraggio di praticare scelte che implicano rigore e senso di responsabilità». E così arriva l’annuncio, rassicurante per gli studenti, che le tasse non saranno incrementate: «Non si può pensare ad aumenti generalizzati delle tasse studentesche in questo momento di difficoltà, ma la leva della tassazione deve servire per incoraggiare gli studenti a migliorare i propri risultati e concludere rapidamente gli studi». Sono fra i più alti d’Italia, infatti, i tassi di abbandono. Infine, fra gli obiettivi possibili elencati da Mastino: allargare il bacino di utenza, istituire borse per studenti stranieri, individuare gli sbocchi professionali per tutti i titoli di studio, trovare un equilibrio tra le spese per il personale docente e quelle per il personale tecnico.
 In conclusione della cerimonia, presenti anche i goliardi dell’ateneo, si è tenuta una breve conferenza dell’epigrafista e filologo tunisino Azedine Beschaouch.
 
Pagina 25 - Sassari
LA NOMINA 
Se il prorettore è donna 
 
SASSARI. La prima volta di una donna prorettore. Ieri, nel corso della cerimonia di insediamento del rettore Attilio Mastino, molta curiosità ha destato la presenza di Laura Manca, appena nominata vice.
 Bionda, occhi verdi, elegantissima, la docente ordinaria di Biochimica ha ascoltato la propria presentazione con una certa emozione.
 Una carriera, la sua, davvero brillante. Laura Manca insegna nella facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, che ora afferisce al Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari ed è stata fino ad oggi vicepreside della facoltà nonchè presidente del corso di laurea interfacoltà di Biotecnologie.
 I suoi principali interessi scientifici sono collegati allo studio di vari aspetti biochimici e genetici delle emoglobine umane normali e patologiche e di quelle di alcuni vertebrati superiori.
 La scelta fatta da Attilio Mastino è stata considerata da molti coraggiosa, soprattuto in una istituzione, quella universitaria, dove le figure femminili ancora oggi scarseggiano nei posti di comando. (g.g.)
 
 

Questionario e social

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