Martedì 27 ottobre 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 ottobre 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA
1 – L’Unione Sarda
Economia – pagina 12
Formazione
“Apprendimento permanente”: nell’Isola una raccolta di firme
   
In Sardegna finora sono state raccolte 6.500 firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare «Diritto all’apprendimento permanente», promossa a livello nazionale da Cgil, Spi, Flc e Auser. Il disegno di legge è stato presentato ieri a Cagliari nella sede della Cgil.
LA SCADENZA Le firme potranno essere raccolte fino al 15 dicembre. Il disegno di legge, è stato spiegato, nasce per colmare la sporadicità degli interventi che in questi anni ha caratterizzato la formazione permanente che, per di più, viene oggi depauperata con pesanti tagli. I livelli di istruzione e formazione per gli adulti, in Sardegna ma anche nel resto d’Italia, sono molto bassi, assai lontani da quelli fissati dal trattato di Lisbona. Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile creare una rete di interventi e corsi rivolti agli adulti ed erogati da scuole, università, imprese, centri territoriali di formazione, associazioni educative e culturali o altri soggetti. La Sardegna, è stato ricordato, in quanto Regione Autonoma ha già la competenza in materia di Formazione professionale (che comprende anche quella permanente) ma, se la proposta venisse approvata in Parlamento, costituirebbe una cornice di regole e uno stimolo alla creazione di un sistema di apprendimento permanente nell’Isola.
 
2 – L’Unione  Sarda
Cultura Pagina 44
L’omaggio di “Portales” a Giovanna Cerina
Alla presentazione del nuovo numero della rivista di critica letteraria sarda
 
Se è vero, come scrisse Alfonso Berardinelli, «che una rivista deve essere un organismo dotato di una sua intima coerenza», la qualità si può certamente attribuire anche a “Portales”, da nove anni punto di riferimento importante per la critica letteraria in Sardegna. Questo aspetto è stato rivendicato da Sandro Maxia alla presentazione del decimo numero della rivista (Aipsa edizioni), venerdì al Teatro Nanni Loy di Cagliari, insieme al giornalista Celestino Tabasso e una serie di ospiti che si sono avvicendati sino alla conclusione della serata col reading di Marcello Fois accompagnato da Gavino Murgia. L’incontro in realtà è stato soprattutto un’occasione per rendere omaggio alla figura di Giovanna Cerina, di cui è ancora fresco il ricordo.
Cerina, «barbaricina del mondo», docente di Semiotica del testo all’Università di Cagliari, critico letterario di grande prestigio e consigliere regionale nella passata legislatura, è stata tra le principali animatrici di “Portales” fin dall’inizio della sua avventura, e questo numero - con la presentazione - è il primo di una serie di «doni» alla sua memoria, all’importanza e allo studio del suo lavoro, alla raccolta della sua eredità intellettuale e scientifica. La figura è stata rievocata da due allievi, Mauro Badas e Filippo Sechi, nel ricordo di Gonaria Floris, di Renato Soru e del regista Salvatore Mereu, che si è anche soffermato sull’impegno della Cerina per la legge sul cinema.
Riguardo “Portales”, uno degli aspetti messi in rilievo da Maxia è stato l’interesse preminente verso le letterature regionali, sulla scia degli studi di Carlo Dionisotti e Carlo Ginzburg, con una «rilettura del rapporto tra centro e periferia, senza cedere a tentazioni localistiche» e cercando di non dare una immagine «lamentosa» della Sardegna. In questo la Cerina è stata un esempio forte: «Non condivideva la cultura del muretto a secco ma era profondamente innamorata della sua Isola». Testimone di una cultura «in grado di discutere ad armi pari con quella nazionale». (a. t.)
 
3 – L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni Pagina 41
IL CORSO DI INFERMIERISTICA
L’avvio slitta senza un perché
 
Sono una studentessa iscritta al corso di Infermieristica presso la Cittadella universitaria di Cagliari. Il 9 settembre tremila candidati hanno sostenuto il test di ingresso, pagando ciascuno circa 20 euro. Mentre tutti gli altri corsi sono già cominciati e gli studenti stanno già sostenendo degli esami, l’inizio delle lezioni di infermieristica viene rimandato di settimana in settimana ormai da un mese. Prima si parlava del 12 ottobre, poi del 19, del 26, e ora del 2 novembre. Ci prendono in giro? Sembrerebbe che non ci siano abbastanza fondi, ma trovo poco corretto questo silenzio e credo che gli studenti abbiano il diritto di conoscere la data di inizio delle lezioni.
C. D. - Capoterra 
 
4 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 14
Lingue straniere
 
Il Centro linguistico d’ateneo dell’Università di Cagliari ha aperto il settimo bando “Sardegna Speaks English”, per la frequenza di corsi gratuiti d’inglese generale (80-100 ore, modalità online) e specialistico (50 ore) che partiranno da gennaio 2010. Possono presentare domanda di ammissione tutti gli studenti universitari, i laureati iscritti ad un percorso post-lauream ed i candidati Master and Back interessati. Domande entro il 19 novembre. Chi è privo di certificato o attestazione linguistica dovrà superare un test computerizzato, per prenotazioni telefono 070.675.7183 (dalle 9,30 alle 12). Bando su http://cla.unica.it. Info: 070.6757397, corsicla@unica.it

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Analfabetismo di ritorno, cinquantamila firme per una legge 
Sardegna agli ultimi posti nell’istruzione, la Cgil chiede il “diritto all’apprendimento permanente” 
Il segretario Enzo Costa «Occorre una repentina inversione di tendenza» 
 
 CAGLIARI. In Sardegna, nella fascia di popolazione che va dai 25 ai 64 anni, solo il 36 per cento ha in tasca un diploma di scuola superiore, contro il 51 per cento della media italiana e il 69 per cento dei paesi Ocse. È uno dei dati, per niente rassicuranti, illustrati ieri mattina dai vertici della Cgil a margine della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare sul “diritto all’apprendimento permanente”.
 ‹‹I dati parlano chiaro - ha detto il segretario regionale del sindacato, Enzo Costa -. Occorre impostare una repentina inversione di tendenza per colmare il divario che ci separa sia dall’Italia che dai Paesi più avanzati››. Il quadro tracciato dalla Cgil non risparmia nemmeno l’università. ‹‹Per numero di laureati, l’isola figura al 250mo posto sulle 261 regioni europee - ha aggiunto Costa - e in relazione all’anno accademico 2008/2009, i fuori corso rappresentano il 60 per cento degli iscritti contro la media italiana del 46,8 per cento››. Non va meglio sul versante della dispersione scolastica se è vero che in Sardegna 22 ragazzi su cento, nella fascia 15-17 anni, abbandonano la scuola: è il dato più alto in tutta Italia. La Cgil è partita anche da questi dati per illustrare la proposta di legge che sarà presentata in Parlamento ai primi del prossimo anno dopo aver raccolto almeno 50 mila firme. Ad oggi, in Sardegna il sindacato è arrivato a quota seimila sottoscrizioni ma si pensa che da qui al 15 dicembre, ultima data utile per raccogliere le firme, il numero sia destinato ad aumentare sensibilmente. ‹‹Intendiamo garantire alle persone una formazione che le accompagni per tutta la vita - ha detto il segretario generale - e proprio in questa direzione si stanno muovendo i maggiori Paesi del mondo. In Italia, invece, a partire dal 2003, si va nella direzione opposta con continui tagli al settore. Altrove si investe in ricerca e conoscenza, mentre nel nostro Paese si sottraggono risorse all’istruzione e alla formazione colpendo di fatto i soggetti più deboli: diversamente abili, inoccupati e anziani››. La proposta di legge sottolinea, in particolare, l’importanza del ruolo svolto da varie agenzie educative come l’università della terza età, gli istituti scolastici che organizzano corsi serali rivolti ai lavoratori, i centri di formazione e gli enti che attivano corsi di aggiornamento professionale. Per il segretario regionale di Cgil Scuola Peppino Loddo, si assiste ‹‹alla cosiddetta “analfabetizzazione di ritorno”, perché dopo i cinquant’anni, senza stimoli adeguati, c’è una sorta di regressione culturale e formativa. La nostra proposta - ha spiegato Loddo - intende arginare questo fenomeno e al contempo dare la possibilità a soggetti esterni al sistema di istruzione di puntare sulla formazione.
 Anche per questo la proposta di legge prevede un Piano triennale straordinario per raddoppiare il numero di adulti che partecipa ad attività formative, passando dall’attuale 6,2 per cento al 12,5, come previsto dagli obiettivi minimi da raggiungere entro il 2010, stabiliti dall’Unione europea nella Conferenza di Lisbona del 2000››. (p.s.)
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
BIOETICA 
Lectio magistralis di Elio Sgreccia 
 
SASSARI. Monsignor Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia accademia per la vita, giovedì parteciperà, nell’aula magna dell’Università di Sassari, all’incontro promosso dalla locale sezione dell’Amci, l’Associazione medici cattolici italiani.
 Nell’iniziativa, in programma nel pomeriggio, dalle ore 17.30, monsignor Sgreccia terrà a Sassari una lectio magistralis incentrata su «Il dialogo in Bioetica: per una medicina fondata sulla persona umana». A precedere il suo discorso ci saranno gli interventi di saluto del rettore dell’ateneo turritano e dell’arcivescovo di Sassari e l’introduzione a cura di Sandro Ojetti, vicepresidente nazionale dell’Amci.
 «Il tema del dialogo è attualissimo e di grande importanza - sottolinea il presidente dell’Amci di Sassari, Benedetto Arru -. Al centro del nostro impegno c’è la necessità di operare per evitare contrapposizioni su temi eticamente rilevanti e per favorire un confronto». (m.d.)
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Oristano
La convenzione permetterà di ascoltare i docenti in teleconferenza 
A lezione di fronte alla tv 
Venerdì mattina la firma con l’Università di Sassari 
CRISTINA DIANA 
 
TERRALBA. Non è più solo un progetto: finalmente l’Università arriva nel Terralbese. Infatti, venerdì mattina, alle 10.30, nel Teatro civico l’Unione dei Comuni sottoscriverà la convenzione con l’Università di Sassari per permettere la proiezione delle lezioni universitarie in teleconferenza.
 Questo accordo permetterà agli iscritti ai corsi di laurea Magistrale e di laurea triennale in Diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private dell’Università di Sassari di seguire dai propri paesi di residenza le lezioni universitarie senza doversi recare nella sede della Facoltà. Si tratta di un progetto a cui il Comune lavorava già da parecchi mesi, un programma che l’università di Sassari sta già portando avanti con altri Comuni, e che permette di ridurre il pendolarismo e di abbattere i costi sostenuti dalle famiglie per gli studi universitari.
 «Prevediamo che le lezioni verranno proiettate a partire dalla prima metà di novembre e potranno usufruirne tutti gli studenti dei centri aderenti all’Unione dei Comuni.», spiega l’assessore Ignazio Marongiu, «I ragazzi con questo sistema possono seguire le lezioni a due passi da casa e recarsi a Sassari solo per sostenere gli esami. In un periodo di crisi economica quest’opportunità potrebbe consentire a molti di iscriversi all’università senza gravare sul bilancio familiare».
 Dunque, ciascun Comune che aderisce al progetto dovrà corrispondere una somma annuale, a cui va ad aggiungersi la spesa una tantum per il costo delle attrezzature per le proiezioni, che avranno sede nelle aule dell’attuale Istituto Tecnico una volta che quest’ultimo si trasferirà nella nuova sede. Per ora verrà aperto un unico corso di studi - quello di giurisprudenza - ma gli amministratori non escludono che potrebbero con il tempo aggiungersene altri. Durante l’incontro di venerdì mattina inoltre verranno date indicazioni su una successiva giornata di orientamento ai corsi. L’auspicio ora è che questo servizio abbia una buona risposta da parte dei cittadini, visto che potrà contare su un bacino di utenza che comprende circa 30mila persone, nonostante a pochi chilometri di distanza l’Università del capoluogo di provincia abbia lanciato più di un allarme sulla sua sopravvivenza.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Il convegno organizzato dai Gips 
Leopoldo Elia, maestro di diritto e grande mediatore 
 
SASSARI. «Leopoldo Elia, impegno culturale e servizio alle istituzioni», era il tema del convegno attraverso il quale i Gips (Gruppi di impegno politico e sociale) hanno ricordato la figura di Elia nel primo anniversario della morte. Ai lavori (nell’aula magna dell’Università) coordinati da Nino Bagella è intervenuto Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale e ordinario di Diritto ecclesiastico all’Università Romana di Tor Vergata, che ha offerto una riflessione sul pensiero, sull’azione e sull’esempio di Leopoldo Elia, un maestro del diritto, “che non dominava ma persuadeva e indirizzava”, aveva infatti un rapporto molto aperto con gli allievi all’insegna della partecipazione e del sostegno. Fra i tanti sono stati ricordati Zagrebelski e Pizzetti a Torino e Carlo Mezzanotte a Roma. I due capisaldi della sua vita furono il Concilio e la Costituzione. Fu un cristiano laico che visse pienamente il suo tempo. Fu amico di Bachelet e Alfredo Carlo Moro e collaboratore di Aldo Moro. Al termine della relazione di Mirabelli, sono intervenuti, tra gli altri, Pietro Soddu, che ha rappresentato la personalità di Leopoldo Elia, da lui ben conosciuto, come l’opposto di quella corrente del “picconatore” e ha rivendicato per i laici la giusta autonomia spettante nelle realtà terrene; Paolo Fois, professore emerito dell’ateneo turritano, che ne ha esaminato la giurisprudenza quale presidente della Corte nei rapporti tra diritto interno e diritto comunitario. La personalità di Leopoldo Elia e il suo essere cattolico democratico è stata riconosciuta dai Gips come un valido riferimento per i laici cristiani impegnati in politica.

9 – Il Sardegna
Regione – pagina 27
Viaggio nell’Isola degli ignoranti
Lauree in calo e più dispersione
La denuncia. Il segretario Cgil, Costa: sui titoli di studio la Sardegna fanalino di coda dell’Euorpa
Raccolte già 6mila firme per la proposta di legge sul diritto alla formazione permanente
Tommaso Miraglia
 
La parola ignoranza, forse per pudore, non viene tirata in ballo. Ma il concetto è quello: i sardi sono un popolo poco istruito, che non ama studiare e men che meno andare a scuola. Bisogna invertire la rotta per non diventare il fanalino di coda dell’Europa. La denuncia viene dal segretario regionale della Cgil, Enzo Costa, a margine della presentazione della proposta di legge d’iniziativa popolare sul “diritto all’pprendimento permanente”. In Sardegna solo il 36 per cento della popolazione tra i 25 ed i 64 anni - spiega Costa - possiede il diploma di scuola secondaria superiore, contro il 51 per cento della media italiana e il 69 per cento dei Paesi Ocse. Già questo dimostra che sui livelli di istruzione c’è un divario enorme rispetto alle altre regioni sviluppate: occorre una repentina inversione di tendenza che passa anche dalla formazione permanente». La dispersione scolastica è ai massimi livelli e indegna di un paese civile. «In Italia, per quanto riguarda questo fenomeno, la Sardegna detiene il record assoluto, visto che dai 15 ai 18 anni, 22 ragazzi su 100 abbandonano gli studi, dato superiore di 3 punti percentuale alla media nazionale. Siamo al 250mo posto tra le 261 regioni europee per numero di laureati e nell’anno accademico 2008-2009 gli studenti fuori corso rappresentavano il 60 per cento degli iscritti, contro la media italiana del 46,8 per cento ».
Ma non è tutta colpa, a quanto pare, della scarsa attitudine dei sardi allo studio. La politica come minimo è corresponsabile. Il segretario Cgil sottolinea infatti che molte richieste di iscrizione ai corsi formativi dei Centri territoriali permanenti «restano inevase per carenza di organico dovuta ai tagli ai finanziamenti decisi dai governi nazionali a partire dal 2003». La proposta di legge sul “diritto all’apprendimento permanente” può colmare l’handicap. Sono oltre 6mila le firme raccolte in Sardegna dalla Cgil per la presentazione in Parlamento dell’iniziativa, partita un mese e mezzo fa in tutta Italia. «Intendiamo garantire alle persone una formazione che li accompagni per tutta la vita, perchè è in questa direzione che si stanno muovendo i maggiori Paesi del mondo. In altre nazioni si investe in ricerca e conoscenza, mentre in Italia si sottraggono risorse all’istruzione e alla formazione colpendo di fatto i soggetti più deboli: diversamente abili, inoccupati e anziani». Per il segretario regionale della Cgil scuola Peppino Loddo si assiste «alla cosiddetta “analfabetizzazione di ritorno”, perchè dopo i cinquant’anni, senza stimoli adeguati, si assiste a una sorta di regressione culturale e formativa ». ■

Questionario e social

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