UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 16 settembre 2009

Mercoledì 16 settembre 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 settembre 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 17
Università, tutti gli uomini del nuovo rettore
Delega alla ricerca per Francesco Pigliaru, il vicario sarà Giorgio Piccaluga  
L’economista Giovanni Melis ha scelto la squadra che lo accompagnerà nei prossimi quattro anni
 
Nessun rappresentante di Giurisprudenza, un ex assessore regionale e due rappresentanti del polo di Farmacia e Medicina. Quando manca un mese e mezzo al passaggio di consegne al vertice dell’Università di Cagliari, ecco spuntare i nomi della squadra che accompagnerà il nuovo rettore Giovanni Melis nel primo mandato del dopo Mistretta. Conclusi i diciotto anni in rettorato da parte di Pasquale Mistretta, infatti, il primo novembre ci sarà l’insediamento ufficiale dell’economista, che nelle elezioni universitarie della scorsa primavera ha sconfitto il candidato di Medicina Gavino Faa. Un successo del polo economico-giuridico di viale Fra Ignazio che ha saputo tessere le alleanze giuste: alleanze che ora traspaiono dalla scelta della squadra del nuovo rettore Giovanni Melis.
I NOMI Formalmente, tutti i componenti della squadra possono essere chiamati pro-rettori. Ognuno di essi avrà una delega specifica, tranne il primo, quello che viene indicato come il vicario di Melis. Giorgio Piccaluga, docente della facoltà di Chimica, sarà il vice del rettore a tutti gli effetti: a lui spetterà il compito di sostituire Melis nelle occasioni ufficiali e in tutte le occasioni in cui il nuovo inquilino di Palazzo Belgrano non potrà essere presente.
Ad accompagnare poi l’azione di Melis (professore di Economia aziendale) ci sarà un altro economista: Francesco Pigliaru, docente della facoltà di Scienze Politiche ed ex assessore regionale del Bilancio e della Programmazione della Giunta Soru (dimessosi proprio in dissenso con il presidente a metà del mandato dell’ultima legislatura regionale), avrà la delega alla ricerca.
A tenere i rapporti con le imprese, invece, sarà Raffaele Cicu, docente di Ingegneria mineraria. Ma la sorpresa vera arriva dalla delega all’internazionalizzazione, affidata a Vanna Ledda, docente di Farmacia, titolare dello stesso incarico nell’ultimo periodo del regno di Pasquale Mistretta. C’è chi lo legge come un segno di continuità e chi come il risultato delle alleanze che a Medicina e Farmacia hanno permesso di far pendere l’ago della bilancia a favore di Melis. Un discorso che forse può valere anche per Sandro Uccheddu, docente della facoltà di Medicina, che andrà a occuparsi proprio della delega per i rapporti con il mondo della sanità.
Infine, la delega alla didattica, molto importante per la gestione dell’intera Università, sarebbe stata assegnata a Rita Fadda (ma su questo nome non ci sono ancora conferme), docente della facoltà di Scienze della formazione.
I TEMPI Parte a pieno ritmo dunque il lavoro di Giovanni Melis che, dopo la sua elezione, ha utilizzato questi mesi per definire la squadra che lo accompagnerà nei prossimi quattro anni. Il passaggio delle consegne avverrà il primo di novembre: solo allora il nuovo rettore potrà sedersi sulla poltrona di Palazzo Belgrano. E finirà un’era, quella di Pasquale Mistretta.
GIUSEPPE DEIANA
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 19
l’iniziativa
Specialisti in attività motorie
   
Almeno una volta la Sardegna è all’avanguardia. Nell’Isola è stata creata una delle tre “Scuole dello sport Coni” presenti in Italia. Un’iniziativa che ha lo scopo di creare e sviluppare attività e competenze nel campo della formazione specialistica applicata allo sport. Cinque i soggetti che hanno fatto nascere questa iniziativa: lo stesso Coni, la Regione, le università di Cagliari e Sassari, la Direzione regionale scolastica. A dirigere la struttura Alberto Cuccu, presidente di Scienze motorie all’Università di Cagliari.
Una scuola che non avrà una sede fissa ma sarà, invece, itinerante. Sabato, per esempio, è cominciato il primo corso (per dirigenti sportivi) a Nuoro. Nel programma di quest’anno, corsi di specializzazione, formazione continua per tecnici sportivi, corsi per tecnici d’élite, seminari di management sportivo, di facility management, progetti di ricerca, attività motoria e sport (rivolta a tutte le età) e convegni. A occuparsi dell’offerta didattica docenti universitari, specialisti del movimento e dello sport, medici, ex atleti e tecnici sportivi. ( mar.co. )
 
3 – L’Unione Sarda
Sulcis – pagina 21
Iglesias
Dai Comuni richiesta all’Università per riaprire la sede di Monteponi
   
Un appello al Senato accademico per far sì che il corso universitario di Scienza dei materiali ritorni a Monteponi. L’esortazione arriva dalle amministrazioni comunali di Iglesias e Carbonia che, con un documento congiunto firmato dagli assessori Daniele Reginali (Politiche giovanili) e Pietro Morittu (Pubblica istruzione e Politiche giovanili), sollecitano un ripensamento da parte dell’Università. Allo stesso tempo Reginali e Morittu chiedono quali siano «le intenzioni della Regione per contribuire alla riapertura del corso. Riteniamo fondamentale che l’esecutivo regionale metta in atto interventi urgenti per dare respiro al territorio, per richiamare alle proprie responsabilità quei docenti che hanno fortemente contribuito allo spostamento e per rendere giustizia a tutti gli studenti ai quali è stato negato il diritto allo studio». Una presa di posizione che arriva a seguito delle ultime polemiche sorte dopo la diffusione dei dati relativi al numero di iscrizioni al primo anno del corso di laurea spostato da Monteponi alla cittadella universitaria di Monserrato. «Ciò è la prova che i numerosi dubbi sulla scelta operata dal Senato accademico fossero tutti fondati», puntualizzano. Gli assessori insistono poi sugli sforzi compiuti dalla precedente Giunta regionale e dai Comuni di Iglesias e Carbonia per sostenere l’Università. Mentre una dura critica viene rivolta all’attuale esecutivo regionale «guidato da chi gridava allo scandalo per l’esiguità dei fondi attribuiti dalla Regione all’Università periferica». Un accenno anche ai disagi determinati dallo spostamento del corso di laurea. «Doversi trasferire a Monserrato per frequentare le lezioni comporta dei costi di trasporto e affitto troppo onerosi che non permettono a tanti giovani di investire sul proprio futuro, senza dimenticare che gli immobili dove aveva sede il corso, oltre ad essere integrati in un contesto storico importante, sono dotati di strutture idonee ad accogliere gli studenti fuori sede e soprattutto di laboratori molto validi per quel tipo di studi».
CINZIA SIMBULA

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Cagliari
«L’Università non deve morire» 
Una sollecitazione alla giunta regionale e al Senato accademico 
«Smentite dai fatti le dichiarazioni della giunta regionale sulla difesa del presidio culturale nel territorio» 
I Comuni di Iglesias e Carbonia contestano la chiusura di Scienze dei materiali a Monteponi 
di Laura Sanna
 
 IGLESIAS. Un comunicato congiunto per ribadire il proprio no alla chiusura di Scienze dei materiali a Monteponi e annunciare battaglia contro questa scelta. A parlare sono i due assessori alle politiche giovanili dei due Comuni capoluogo, Daniele Reginali per Iglesias e Pietro Morittu per Carbonia. «Faremo la nostra parte per difendere gli interessi del territorio - dicono Reginali e Morittu -e perché sia restituita agli studenti locali l’opportunità di continuare gli studi nella sede di Monteponi. Tutto questo per contribuire, attraverso l’Alta Formazione, a costruire un futuro migliore per un territorio che sull’approfondimento della ricerca sulla scienza dei materiali e sulle bonifiche ambientali può fondare un modello economico esportabile anche in altre aree con problematiche simili».
 La presa di posizione arriva a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati sugli iscritti alle facoltà dell’Ateneo cagliaritano che segnano un flop per Scienze dei materiali: a fronte di una crescita complessiva di circa 1000 unità, Scienze dei materiali ha registrato appena 15 iscritti che coprono appena un terzo dei 44 posti disponibili. «Il calo delle iscrizioni è la prova che i dubbi sulla scelta del Senato Accademico sono tutti fondati - proseguono i due amministratori - e che chiudere il corso a Monteponi è stata una grave perdita che non ha apportato ad alcun guadagno per il corso stesso».
 Morittu e Reginali ricordano il «supporto ricevuto in diverse occasioni dalla precedente Giunta Regionale, dal Comune di Iglesias - che ha triplicato i finanziamenti rispetto allo storico consolidato - e dal Comune di Carbonia, che è entrato nel Consorzio per sostenerne finalità e contenuti», e il ruolo svolto nel Sulcis Iglesiente da questo polo universitario che in dodici anni di attività «ha formato figure professionalmente valide che sono riuscite ad inserirsi, con successo, nel mercato del lavoro».
 Da quest’anno nella sede di Bellavista ci saranno solo gli studenti di primo e secondo anno del corso di laurea, niente matricole, e nel giro di un biennio si andrà ad esaurimento, se non ci saranno ripensamenti. «Chiediamo che il Senato Accademico torni sulle sue posizioni - si legge ancora nel documento - ma chiediamo anche alla giunta regionale di dire chiaramente cosa intende fare per contribuire alla riapertura del corso, dopo le dichiarazioni apparse sulla stampa, poi clamorosamente smentite dei fatti». Ovvero, gli attacchi sulla chiusura del presiio: «Sottolineiamo infatti che il corso chiude proprio quando la Regione è guidata da chi gridava allo scandalo per l’esiguità dei fondi attribuiti all’Università periferica», da qui la richiesta agli attuali amministratori «perché richiamino alle proprie responsabilità» i docenti che hanno contribuito allo spostamento e rendano giustizia «agli studenti ai quali è stato negato il diritto allo studio». E la pendolarità non è elemento di secondo piano: «Doversi spostare a Monserrato per frequentare le lezioni - denunciano i due assessori - comporta dei costi di trasporto e affitto troppo onerosi che non permettono a tanti giovani di investire sul proprio futuro - concludono i titolari delle Politiche giovanili - mentre a Monteponi c’è tutto quel che serve sia per le attività didattiche che accogliere gli studenti fuori sede».
 
 

Questionario e social

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