UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 3 settembre 2009

Giovedì 3 settembre 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 settembre 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Ecco quanto spendono gli studenti in affitto
Cagliari. Rione per rione, tutti i dati per chi prende una casa in città
   
Secondo un’indagine dell’associazione Il paese delle meraviglie, che collabora con l’Ersu, la zona di Cagliari dove si spende di più per l’affitto di una camera è Monte Urpinu. Universitari fuorisede e lavoratori pagano 225 euro al mese per una stanza con letto singolo e bagno condiviso. E solo il 28 per cento ha un contratto regolare. Tuttavia per un sito milanese di annunci immobiliari Cagliari è all’ottavo posto tra le città più care d’Italia. L’Ente regionale va in aiuto agli studenti con uno sportello d’orientamento.
ARTIZZU A PAGINA 17
 
Cronaca di Cagliari Pagina 17
A Monte Urpinu le stanze più care
Da 173 a 225 euro al mese, in nero. Ma c’è chi ne chiede 400
Inchiesta. Ecco quanto costa a studenti e lavoratori l’affitto di una camera in città
Secondo un’indagine di immobiliare.it l’elevato costo delle locazioni e la crisi spinge studenti e lavoratori a condividere appartamenti
 
Affitto 2 camere centro quartiere San Benedetto, una a due letti e una a un letto completamente arredate. Servizi in comune, Giuseppe, 60 anni, maschio, professionista. 400 euro al mese o 150 a settimana. È uno dei tanti annunci pubblicati su giornali o siti internet. Ciò che emerge è che affittare una stanza a Cagliari costa caro, come conferma un’indagine del sito internet immobiliare.it , secondo cui per una camera nel capoluogo si spendono in media 365 euro al mese.
Dati che contrastano con l’indagine statistica sviluppata da Antonio Todde, dell’associazione “Il paese delle meraviglie”, in collaborazione con la facoltà di Economia, dalla quale risulta che il prezzo più alto lo si paga a Monte Urpinu: 225 euro. Chi ha ragione?
L’ASSOCIAZIONE L’inchiesta condotta da “Il paese delle meraviglie” si basa su un questionario sottoposto a un campione di oltre 400 studenti. Il quartiere dove le stanze singole costano di più è Monte Urpinu, con 225 euro, seguito dalla zona di viale Trieste e viale Trento con 216,67. Nel Centro storico un posto letto con bagno condiviso vale 200 euro. Nelle vicinanze del polo umanistico (Is Mirrionis, via Cadello) si va da 191,9 a 196 euro al mese. Le stanze più economiche sono nell’hinterland con 173 euro mensili.
GLI STUDENTI Matteo Quarantiello è uno studente universitario che fa parte del Consiglio d’amministrazione dell’ateneo cagliaritano. «Il costo degli affitti delle stanze è un problema serio, anche perché i posti letto nella Casa dello studente sono limitati. Stiamo cercando di sviluppare nuove iniziative. La legge prevede contratti agevolati, ma a Cagliari non vengono quasi mai applicati. Il nostro obiettivo è fare da tramite fra Università e affittuari, in modo che questi ultimi possano scegliere le offerte più convenienti».
L’ANALISI Ma perché le stanze singole a studenti e lavoratori in città sono così care? Domenico Tamponi è il vice presidente della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). «I proprietari approfittano di studenti disperati e sparano cifre esagerate. In molti casi gli affittuari hanno la meglio sulle contrattazioni, anche perché ai ragazzi fuori sede vengono imposti affitti in nero, senza intestazione di contatori dell’acqua e dell’energia elettrica». Come arginare il problema? Tamponi ha una soluzione semplice. «Gli studenti dovrebbero organizzarsi per ottenere un taglio dei costi».
IL SITO INTERNET Secondo il sito del gruppo immobiliare.it, Cagliari è all’ottavo posto tra le città più care d’Italia. Nel capoluogo il prezzo mensile per camera con letto singolo e bagno in condivisione sarebbe di 365 euro (a Milano 503, a Cosenza 200). Come è stato ottenuto questo dato? «Analizzando gli annunci on line e pubblicati sui giornali», spiega Andrea Polo, addetto stampa del gruppo. Un prezzo molto più alto di quelli rilevati dall’associazione studentesca.
Dall’indagine emerge però una curiosità: su 100 offerte di stanze, 36 sono destinate a lavoratori, 64 a studenti fuori sede. Significa che a causa della crisi anche i lavoratori prendono sempre più stanze, e non interi appartamenti, in affitto. Anche se la forbice si è accorciata rispetto a due anni fa, quando la percentuale era del 50 per cento a categoria. Nel resto del paese il dato è in controtendenza rispetto all’Isola. Sempre secondo il portale di annunci immobiliari, il 59 per cento delle coabitazioni si realizza fra persone che hanno già un impiego. C’è poi il problema degli affitti in nero. Nelle città sedi di atenei, solo il 28 per cento degli studenti ha un contratto regolare.
L’ERSU L’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario), sempre in collaborazione con il Paese delle meraviglie, sino al 30 settembre mette a disposizione uno sportello orientamento-alloggio, utile supporto a tutti gli studenti fuorisede, in particolare ai nuovi arrivati. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, nell’ex bar della casa dello studente di via Montesanto, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
ANDREA ARTIZZU

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Fatto del giorno
Una pioggia di 18mila domande 
Molti candidati parteciperanno a più di una selezione 
di Sergio Casano
 
CAGLIARI. Comincia l’assalto delle aspiranti matricole che a Cagliari hanno superato le undicimila unità (11.278, le domande di iscrizione ad uno dei corsi di laurea, come precisa www.unica.it, il sito dell’ateneo), con un notevole incremento rispetto allo scorso anno, mille in più. Molti candidati effettueranno i test di ammissione per più di un corso così il totale dei partecipanti alle selezioni e alle verifiche supera largamente quota 18mila. Ma, per quanto riguarda le iscrizioni delle nuove matricole, siamo ancora in una fase intermedia perché sarà possibile immatricolarsi fino a fine settembre. Inoltre, sono qualche migliaio le aspiranti matricole che, dopo essere state eliminate, non si iscriveranno all’università.
Intanto, oggi si parte con i test di Medicina, la facoltà più ambita dagli aspiranti che sognano di indossare il camice bianco.
La stragrande maggioranza di loro sa che non passerà, non riuscirà a superare l’ostacolo ma è difficile sottrarsi al fascino dell’Università, in particolare quella della facoltà di medicina, che attira sempre un numero notevole di studenti che hanno completato le scuole secondarie. Soprattutto perché è quella che dà più certezze, più sicurezza nella conquista di un posto di lavoro. In Medicina sono 172 i posti disponibili a fronte di 1533 domande di partecipazione alla selezione. Davvero una cifra notevole, che lascia poco spazio alle speranze degli aspiranti medici. Dei 172 posti, poi, cinque sono riservati agli studenti non comunitari e due a quelli cinesi. La media diventa così ancor più crudele: meno di uno studente su dieci supererà il test.
I posti disponibili insomma si assottigliano ancor più e le probabilità diminuiscono per il piccolo esercito dei futuri medici, che questa mattina si presenteranno alla Cittadella universitaria di Monserrato dove, nelle dieci aule del nuovo complesso universitario dove ha sede il policlinico, alle 11 inizieranno i test d’accesso (articolati in ottanta domande, 40 di cultura generale, 18 di biologia, 11 di chimica e altrettante di matematica e fisica), per i corsi a numero programmato, visto che Medicina è a numero chiuso. Per le altre facoltà non a numero chiuso, come quella di Ingegneria che ha iniziato i test ieri, si parla di accesso libero.
Tutti potranno immatricolarsi ma dopo la correzione delle schede chi non avrà superato un certo punteggio sarà obbligato a fare dei corsi di recupero.
Si tratta insomma per questi candidati di prove più che altro di orientamento, che servono a dare un’idea della preparazione di base, senza impedire l’ingresso alla facoltà, come invece avviene in Medicina, dove chi non passa, la stragrande maggioranza, deve rimanere fermo, magari aspettare l’anno successivo, per poter così ritentare la sorte. Oppure, lasciar perdere e cercare altre strade e altri corsi di laurea più facili d’accedere.
Oggi inizia la sfida a Medicina, domani è la volta di Odontoiatria e Protesi dentaria, la prossima settimana invece sono in programma i test di Scienza dell’architettura (martedì 8 settembre), Professioni sanitarie (mercoledì 9 settembre) e Scienza della formazione (giovedì 10 settembre).
 
Pagina 2 - Fatto del giorno
Test per 2.983 aspiranti medici 
Oggi anche nei due atenei sardi le prove per accedere alla facoltà 
di Luisa Satta
 
 SASSARI. Riparte la lotteria dei test d’ingresso all’università. Oggi in tutta Italia ai blocchi di partenza saranno i diplomati che ambiscono al camice bianco. Per loro, i posti sono 8.518.
 Dei 6.600 che si cimenteranno al test a Sassari, a diventare medici aspirano in 1.450.
A Cagliari, degli 11.278 iscritti, (1000 in più rispetto allo scorso anno), 1.533 corrono per Medicina a fronte di 172 posti disponibili. Se l’anno passato sono stati 200 mila i ragazzi che hanno tentato di accedere ai corsi di laurea a numero chiuso, quest’anno ce ne sarà qualcuno in più che concorre ai 52.221 posti disponibili. In media, perciò, c’è una possibilità su 4 di essere ammessi.
 In base al calendario definito con decreto dal ministero dell’Istruzione a giugno, domani toccherà ai candidati odontoiatri (755 posti, -5% rispetto al 2008) e il 7 settembre ai veterinari (1.160 posti, -9%). Chi, invece, come sogno nel cassetto ha quello di diventare architetto affronterà i quiz l’8 settembre: in palio ci sono in tutto 10.498 posti (+1%). Per le professioni sanitarie (26.484 posti) l’appuntamento è il 9 settembre; la prova in questo caso è predisposta da ciascuna università in base alle stesse materie previste per medicina.
 Dai singoli atenei sono predisposti anche i quiz per l’ammissione al corso di laurea in scienze della formazione primaria (4.806 posti) in calendario il 10 settembre.
 Ma anche tanti neodiplomati che ambiscono ad altri corsi di laurea hanno passato parte dell’estate sui libri. Corsi di laurea come psicologia e scienze della comunicazione, ad esempio, sono a numero programmato su iniziativa dei singoli atenei, che scelgono di regolare gli accessi per garantire una didattica di alta qualità. Test d’ingresso pure per alcuni atenei privati. Come si sono preparati gli studenti? sui libri e prendendo lezioni private: trenta euro l’ora per lezioni singole, quindici se di gruppo, mentre l’unione degli univesitari, l’UdU continua ad esprimere forte contrarietà al numero chiuso e l’utilizzo del test d’ingresso. Una battaglia cominciata nel 2007 contro i temutissimi 120 minuti di domande a crocette.
 
Pagina 2 - Fatto del giorno
LA MATRICOLA PROVVISORIA 
«E’ come una lotteria, ho perso e ci riprovo» 
 
SASSARI. «Se anche questa volta andrà male, davvero non so che fare, non posso permettermi di perdere altro tempo per coltivare un sogno che mi accompagna fin da bambina». Anna Maria, stamane, per la seconda volta tenta la ruota della fortuna per l’iscrizione alla facoltà di Medicina. L’estate l’ha trascorsa a studiare. Qualche ora al mare, poche uscite con gli amici mentre il tempo passava divorato dall’angoscia per quei maledetti quiz. Lo scorso anno Anna Maria ha vinto la battaglia per Scienze biologiche, «ma era un ripiego, ho preferito lasciare il posto a un altro - spiega - e frequentare come esterna le lezioni di Medicina che consente l’accesso assegnando un numero di matricola provvisorio e l’opportunità di sostenere tre esami», (due nel caso in cui si sia iscritti in un’altra facoltà scientifica).
 «Quest’anno potrei andare avanti nello stesso modo - dice Anna Maria - ma la sensazione di precarietà, il rischio di finire col perdere tutto il lavoro fatto è frustrante». Senza astio, senza polemica, lei appartiene a quella schiera che preferirebbe un altro tipo di selezione «sarebbe meglio che ci valutassero anno per anno bloccandoci se non rispettiamo i tempi, se non siamo preparati - dice - sarebbe un sistema per valutare correttamente chi è motivato e spronarlo a studiare». E conclude: «se c’è l’esigenza di diminuire il numero delle immatricolazioni, l’Università potrebbe rivedere le scelte che hanno aperto l’accesso a tutte le facoltà senza valutare il precorso di studio. Così finirebbe questo spietato spettacolo circense dei test d’ammissione». (cm. p.)
 
Pagina 2 - Fatto del giorno
Un esercito di dentisti e di 1.500 infermieri 
Sassari. Il fascino delle professioni sanitarie: in 625 vorrebbero seguire odontoiatria ma i fortunati saranno solo 19 
di Federico Spano
 
 SASSARI. Sono 6.600 gli studenti che fino a oggi hanno fatto domanda per partecipare agli esami di ammissione per i diversi corsi di laurea a numero chiuso dell’università di Sassari. La facoltà con il più alto numero di iscritti al test è quella di Medicina. Stamattina, al palasport di piazzale Segni, si presenteranno 1.450 aspiranti medici. Ma i posti disponibili per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia sono soltanto 115 (5 riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero). Le prove di ammissione consistono nella soluzione di 80 quesiti con cinque risposte multiple su argomenti di cultura generale e ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica. L’esito del concorso sarà reso noto entro dieci giorni.
 Per il corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria la prova è fissata per domani alle 11. I posti disponibili sono 19 (due riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero), mentre gli studenti che si sottoporranno al test sono 625.
 Numeri altissimi anche per i corsi di laurea delle Professioni sanitarie: 1.500 aspiranti infermieri o fisioterapisti parteciperanno al test di ammissione che si terrà al palasport di piazzale Segni il 9 settembre. Disponibili 23 posti per Fisioterapia, 210 per Infermieristica, 10 per Ostetricia, 9 per Tecnica della riabilitazione psichiatrica, 15 per Tecniche di laboratorio biomedico, 9 per Tecniche di neurofisiopatologia, 9 per Tecniche audioprotesiche e 23 per Tecniche di prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
 I posti disponibili alla facoltà di Medicina Veterinaria sono 31 (5 riservati a cittadini non comunitari residenti all’estero). Gli studenti che il 7 settembre si «sfideranno» per ottenere un posto in facoltà saranno 248.
 Numeri elevati anche per la facoltà di Architettura, che ha sede ad Alghero. Per il corso di laurea in Architettura sono disponibili 52 posti (12 riservati cittadini non comunitari residenti all’estero). Gli iscritti al test, che si terrà l’8 settembre al Quadrilatero, sono 325. Al test per il corso di laurea in Disegno Industriale/Design (42 posti disponibili) parteciperanno 199 studenti, mentre 84 cercheranno di aggiudicarsi uno dei 42 posti a disposizione per il corso di laurea in Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale. Per gli aspiranti architetti gli 80 quesiti del test di ammissione verteranno su argomenti di cultura generale e ragionamento logico, storia, disegno e rappresentazione, matematica e fisica.
 Numero chiuso anche per la facoltà di Farmacia, nella quale sono disponibili 60 posti per il corso di laurea in Farmacia e 60 per Chimica e tecnologia farmaceutiche. La prova si terrà il 18 settembre. Per la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, numero chiuso per i corsi di Biotecnologie (75) e Scienze biologiche (150), la prova è fissata per il 14 settembre.
 La facoltà di Agraria, invece, ha disposto il numero chiuso per il corso di laurea in Scienze forestali e ambientali (sede di Nuoro), 55 posti disponibili, e per il corso di laurea in Tecnologie viticole, enologiche, alimentari (sede di Oristano), 55 posti. In entrambi i casi il test si terrà il 21 settembre.
 Accesso programmato, quest’anno, anche per i corsi di laurea della facoltà di Lettere e Filosofia. Per Servizio sociale a indirizzo europeo sono disponibili 45 posti, 25 per Servizio sociale e politiche sociali, 150 per Filosofia e scienze dell’educazione, 150 per Scienze delle lettere e della comunicazione, 150 per Scienze dei beni culturali.

Questionario e social

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