UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 2 settembre 2009

Mercoledì 2 settembre 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 settembre 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Matricole all'assalto dell'Università
Undicimila studenti, mille in più rispetto all'anno scorso
Record a Medicina, in calo Scienze della formazione. Domani il via ai test d'ammissione
Domani è in programma il test d'ingresso a Medicina. Venerdì tocca a Odontoiatria
 
Gli studenti non resistono al fascino dell'Università. Quest'anno gli iscritti ai corsi di laurea sono oltre 11 mila. Mille in più rispetto al 2008. E Medicina resta la facoltà che piace di più: in 5.582 sperano di conquistare uno dei posti a numero chiuso. Segno meno a Scienze della formazione e Scienze matematiche, fisiche e naturali. Intanto domani si parte con i test d'ammissione per i futuri medici.
I DATI I termini per iscriversi ai corsi a numero chiuso sono scaduti lunedì. Con la solita puntualità l'ufficio statistico e il sito Internet dell'ateneo hanno comunicato i dati sulle immatricolazioni. Gli studenti che fino a lunedì scorso hanno presentato almeno una domanda d'iscrizione ai corsi di laurea 2009-2010 sono stati 11.278. Molti si sono iscritti a più test (le domande complessive risultano più di 18 mila). Dai dati pubblicati su www.unica.it si scopre che la facoltà con maggiori richieste è sempre Medicina (5.582 domande, con un +1.000 rispetto all'anno scorso) davanti a Scienze della formazione (2.570, in calo di 384 candidati). Seguono Scienze matematiche (1.794), Ingegneria (1.612), Economia (1.502), Scienze politiche (1.478), Lettere e filosofia (1.046), Giurisprudenza (950), Lingue (746), Farmacia (744) e Architettura (705).
NUMERO CHIUSO Domani si inizia con le sfide a suon di test che lasceranno sul campo parecchie vittime. Nella facoltà di Medicina i posti disponibili sono 172, le domande per partecipare alla selezione sono 1.533. La media è spietata: soltanto uno studente su nove verrà ammesso. La prova per i futuri medici è soltanto la prima di una lunga serie in programma nelle prossime settimane. Venerdì toccherà agli aspiranti odontoiatri, la settimana prossima sarà la volta di Scienze dell'architettura, Professioni sanitarie e Scienze della formazione. Questo per restare soltanto nei corsi con programmazione nazionale.
MEDICINA I primi ragazzi a scaldare il motore in vista delle prove selettive dunque sono gli aspiranti medici: domani alle 11 la cittadella universitaria di Monserrato sarà presa d'assalto dagli iscritti. La lunga attesa inizierà un'ora e mezza prima: i candidati (in aumento rispetto allo scorso anno quando sono stati 1.490) si dovranno presentare alle 9,30 nelle dieci aule che ospiteranno i test. Una corsa a ostacoli per conquistare uno dei 172 posti a disposizione: in due ore i ragazzi dovranno rispondere a 80 domande (40 di cultura generale, 18 di biologia, 11 di chimica e altre 11 di matematica e fisica).
LE ALTRE Il giorno dopo toccherà a Odontoiatria. Stesso orario (alle 11, ma i candidati dovranno essere davanti alla loro aula almeno un'ora e mezza prima), stesso posto (cittadella universitaria di Monserrato). Se entrare in Medicina sarà difficilissimo, potersi iscrivere in Odontoiatria sarà un'impresa: per i 20 posti (uno in meno rispetto a quelli disponibili nel 2008) sono in lizza 602 studenti (quattro in meno nel confronto con l'anno scorso). Potrà festeggiare solo un candidato ogni trenta. L'8 settembre ci saranno i test per l'ammissione a Scienze dell'architettura (200 i posti, 571 le domande). Battaglia senza esclusioni di colpi anche per chi spera di trovare uno spiraglio nei corsi per le Professioni sanitarie. Il 9 settembre (ore 11 nella cittadella universitaria) si presenteranno in 3.000. Un incremento record per i corsi triennali: nel 2008 i candidati sono stati 1.490. Gli iscritti alla fine potranno essere soltanto 384 (anche in questo caso i posti sono diminuiti perché l'anno scorso erano 393). Anche qui la media non è male: passerà uno studente su otto. Le ammissioni ai corsi a programmazione nazionale si chiuderanno il 10 settembre con Scienze della formazione: 114 i posti, con 492 iscritti.
MATTEO VERCELLI
 
2 – L’Unione Sarda
Prov Sulcis Pagina 28
Scienza dei materiali, esodo con flop
Crollano le iscrizioni ai corsi dopo il trasferimento a Cagliari
 Il trasferimento a Monserrato di Scienze dei materiali ha determinato il crollo delle iscrizioni: soltanto 15 domande per 40 posti
Iglesias. Solo 15 iscritti su 40 posti. Il sindaco: «L'Università deve tornare a Monteponi»
 
Un autentico flop. Se il trasferimento di Scienza dei materiali da Iglesias alla cittadella universitaria di Monserrato aveva come obiettivo principale quello di rivitalizzare un corso di laurea in agonia, il risultato è fallimentare. Lo si capisce guardando i dati pubblicati sul sito Internet dell'Università a proposito di posti disponibili e numero di candidati alle selezioni per l'accesso ai corsi.
TRASFERITI Nel caso di Scienza dei materiali i posti disponibili erano 44, mentre gli iscritti sono appena 15. Davvero troppo poco. Un risultato molto lontano da quello auspicato qualche mese fa dal corpo docente che, protestando contro la mancanza di finanziamenti adeguati, aveva deliberato il trasferimento del corso di laurea dalla palazzina Bellavista di Monteponi , periferia di Iglesias, alla cittadella Universitaria.
Una decisione contro la quale si erano mobilitati in tanti, dagli studenti agli amministratori, ma che, come era prevedibile, è stata ratificata all'inizio dell'estate dal Senato accademico. Da quest'anno nello storico villaggio minerario di Iglesias non c'è più posto per le matricole. Vanno avanti il secondo e terzo anno e poi l'esperienza iniziata dodici anni fa in un territorio considerato da tutti ideale per questo tipo di studi, andrà ad esaurimento. A meno di ripensamenti che, per il momento, appaiono improbabili. Anche se il risultato niente affatto lusinghiero ottenuto a seguito del trasferimento del corso di studi a Monserrato, potrebbe indurre a riflettere.
INDIGNAZIONE «A questo punto è doveroso un ripensamento da parte dell'Università e dei docenti - incalza indignato il sindaco Pierluigi Carta - tutti i nodi stanno venendo al pettine. I docenti hanno adottato un comportamento dannoso per il nostro territorio e per le sorti dello stesso corso di laurea. Non sono riusciti ad incrementare il numero di iscrizioni, anzi. Alla luce di questi risultati ritengo si debba essere conseguenti e riportare il corso di studi nel territorio che più è congeniale. Tutti possiamo sbagliare, ma perseverare è diabolico, è davvero necessario rimettersi a lavorare per riportare qui Scienza dei
materiali».
Tra i corridoi tirati a lucido della palazzina Bellavista, a dire il vero, non c'è molto ottimismo. Nella sede dell'Università le lezioni dovrebbero iniziare ai primi di ottobre, gli studenti ancora non ci sono, giusto qualcuno arrivato a chiedere informazioni. Ma nessuno si rivolge al personale in servizio per le immatricolazioni, la notizia del trasloco è stata annunciata con grande enfasi da molti mesi.
MONTEPONI «Ormai tutti sapevano del trasferimento a Monserrato», confermano negli uffici. «Del resto noi non potremmo fare nulla, se non dire che bisogna rivolgersi direttamente agli uffici della cittadella universitaria».
Niente più matricole, dunque. Restano a Iglesias soltanto il secondo e terzo anno di Scienza dei materiali, il terzo di Ingegneria ambientale e Informatica (in videoconferenza). In tutto si tratta di un'ottantina di studenti per quanto riguarda Scienza dei materiali, cui si aggiungono 15 di Ingegneria. Cosa ne sarà di quello che sembrava destinato a diventare un polo di eccellenza, al momento, è difficile dirlo. Ma il sogno è durato appena 12 anni, durante i quali sono diventati dottori in Scienza dei materiali oltre 150 studenti, per la maggior parte dei quali si sono aperti sbocchi professionali di un certo rilievo, anche in aziende all'estero. Esperienza importante che sembra arrivata al capolinea, anche se non si prevedeva un insuccesso così clamoroso a seguito del trasferimento del corso.
CINZIA SIMBULA 
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 34
Zero euro per i figli dei baroni
Ateneo al contrario: i discendenti lavorano gratis
Sassari. Ai docenti vanno solo crediti formativi da allegare al curriculum: neppure un rimborso spese
Nei moduli di accettazione dei contratti d'insegnamento è scritto: «La prestazione richiesta non darà diritto al Trattamento di fine rapporto e non costituisce diritto alcuno ai fini di eventuali assunzioni in ruolo»
 
Altro che figli di baroni, raccomandati, giovani laureati con la carriera accademica scritta nel cognome.
All'Università di Sassari i figli dei professori lavorano gratis.
E non lo fanno per avere in futuro una cattedra assicurata: nei moduli di accettazione dei contratti d'insegnamento siglati fra quarantadue supplenti e la Facoltà di Lettere e filosofia, è scritto a chiaramente che «La signoria vostra agirà in piena autonomia lavorativa, non potrà vantare alcun trattamento assistenziale a carico della Facoltà di Lettere e Filosofia e non vi sarà alcun vincolo di subordinazione. Il periodo dell'incarico non darà diritto al trattamento di fine rapporto. La prestazione richiesta non costituisce diritto alcuno ai fini di eventuali assunzioni in ruolo».
E ancora, a scanso di qualunque equivoco, «La prestazione complessiva ha carattere occasionale, senza alcun vincolo di subordinazione, e non implica né presuppone alcun accordo, palese o sottinteso, di continuità o di rinnovo dell'incarico».
In quarantadue hanno firmato questo contratto per poter insegnare come supplenti neo corsi della Facoltà di Lettere e filosofia, e fra questi spiccano i nomi di quattro laureati dal cognome eccellente, almeno per la Facoltà umanistica dell'Università di Sassari.
Sono figli docenti che nelle aule di via Zanfarino ci insegnano da anni. Come Emanuela Cicu, figlia di Luciano Cicu, professore ordinario di Letteratura latina: lei rispondendo al bando dell'università per l' anno accademico 2009-10 si è aggiudicata un incarico per insegnare Archeologia greca e romana. Sessanta ore di lezione che le varranno zero euro e la bellezza di 12 crediti formativi universitari (CFU) a corredo del curriculum.
Poi c'è Rossella Castellaccio. Papà Angelo in Facoltà è professore ordinario di Storia medievale, e lei grazie alla supplenza gratuita avrà diritto a insegnare in ben due corsi: Etnostoria e Storia delle tradizioni popolari, trenta ore e sei crediti formativi per ciascun insegnamento. Contratto simile anche per Susanna Paulis, discendente di Giulio Paulis, professore ordinario di Glottologia, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Cagliari dal 2002 al 2003, direttore del Centro Max Leopold Wagner per la documentazione e ricerca linguistica, componente dell'Osservatorio regionale per la lingua e la cultura sarda. Susanna insegnerà Tradizioni popolari della Sardegna: un corso di trenta ore di lezione, che ha come unica retribuzione sei crediti formativi universitari da aggiungere al curriculum personale. Infine c'è Chiara Solinas, suo papà non è un docente ma un rappresentante negli organi accademici. Anche Chiara ha partecipato al bando pubblico per inseguire una docenza a contratto, a titolo gratuito. Lei per il 2009-2010 insegnerà per trenta ore Etnomusicologia della Sardegna, ricavandone in cambio sei crediti formativi.
VINCENZO GAROFALO
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca Italiana Pagina 9
Antonio Cao
«Diamo precedenza ai bambini ammalati»
 
Vaccinare per primi medici, infermieri, vigili del fuoco e appartenenti alle forze dell'ordine? Buona idea: a patto che insieme a loro, nel primo turno di vaccinazioni, ci siano i bambini che soffrono di alcune patologie a rischio. Così la pensa Antonio Cao, pediatra, neurogenetista e neurofarmacologo, ordinario di Clinica pediatrica dell'università di Cagliari, direttore delI'istituto di Neurogenetica e neurofarmacologia del Cnr di Cagliari, presidente del Comitato etico dell'ospedale Brotzu e responsabile del miglioramento delle condizioni di vita dei talassemici sardi negli ultimi decenni: e lui, sull'impostazione del piano messo a punto dal ministero della Sanità, ha le sue opinioni. E anche qualche perplessità.
Professore, secondo una ricerca statunitense i giovani fra i 5 e i 14 anni rischiano il contagio 14 volte più degli ultrasessantenni.
«Già. Ma a rischio non sono solo i giovanissimi, bensì tutti quelli nati dopo l'epidemia di asiatica che fece un milione di morti fra il 1957 e il 1960: era provocata da un virus simile all'attuale, e chi c'era ha sviluppato anticorpi specifici. Chi non era ancora nato, è più esposto».
Il governo conta di iniziare le vaccinazioni a metà novembre: Silvio Garattini, il farmacologo fondatore dell'istituto Mario Negri di Milano, si dice perplesso.
«Effettivamente mi sembra difficile che in due mesi e mezzo ci siano dosi sufficienti per vaccinare tutti quelli che ne hanno bisogno».
Prima operatori sanitari e forze dell'ordine, annuncia il viceministro Fazio, poi categorie a rischio (diabetici, obesi, affetti da patologie cardiovascolari) e anziani. Infine i bambini.
«Giusto. Ma è necessario vaccinare da subito anche i bambini con alcune categorie di patologie: quelli con malattie polmonari come fibrocisti o asma, certi tipi di malattie immunologiche, anemie gravi come talassemia o anemia falciforme, cardiopatie, insufficienza renale, malattie del sistema nervoso. Casi che richiedono precedenza assoluta».
Per i bambini si parla di vaccinazioni dai due anni in più. Giusto?
«Secondo il Red Book del Center for desease control, si possono vaccinare i bambini a partire dai sei mesi di età».
Lavarsi spesso le mani serve a ridurre i rischi di ammalarsi?
«Relativamente. Il problema è la convivenza forzata. Ecco perché è fondamentale il vaccino».
Dell'idea di chiudere le scuole che pensa?
«Sono contrario: in questa fase occorre evitare gli eccessi di pessimismo. Come fai a pensare di chiudere tutto magari per un anno? L'epidemia può durare mesi. In caso di contagi, si vedrà caso per caso. La cosa essenziale, semmai, è garantire che ci sia disponibilità del farmaco, la molecola Oseltamivir».
E gli anziani?
«Chi ha più di 65 anni dovrebbe fare ogni anno il vaccino antinfluenzale. Io, da quando ho superato quell'età, lo faccio. Tuttavia, in questo caso specifico, pare che gli anziani non siano la categoria più a rischio».
MARCO NOCE 
 

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Boom di domande all’Università, medicina in testa nelle preferenze 
 
CAGLIARI. Boom di domande per l’iscrizione ai corsi di laurea dell’Università. Sono infatti oltre 18.000 gli studenti che sosterranno quest’anno i test di ammissione. Su 11.278 che hanno presentato istanza, la maggior parte sosterrà le prove d’ingresso per più di un corso. Ogni studente può concorrere per un massimo di tre indirizzi di studio. Inoltre alcune selezioni valgono per più corsi. Al momento sono già più di 17.000 le singole domande pervenute alle segreterie dei corsi a numero chiuso. Fra le facoltà, a far segnare il numero maggiore di domande di iscrizione è Medicina e Chirurgia, con ben 5.582 istanze, mentre la meno gettonata è quella di Architettura con sole 705 istanze. Fra i corsi va segnalato l’exploit di Scienze infermieristiche, con ben 2057 domande di iscrizione. Fanalino di coda è invece il corso di Scienze e tecniche dello sport con soltanto 19 domande per 30 posti complessivi disponibili. Scienze e tecniche dello sport e Architettura fanno segnare anche una particolarità: sono gli unici due indirizzi per i quali i posti disponibili superano le domande di iscrizione (per Architettura ci sono 85 candidati per 705 posti). (p.c.)
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Università. Il calendario delle selezioni 
Prove di ammissione a Lettere e Filosofia 
 
SASSARI. Anche i corsi di laurea triennale della facoltà di Lettere e Filosofia sono ad accesso programmato. Le domande di partecipazione alle prove selettive vanno compilate on line dal sito www.uniss.it/numeroprogrammato. Il modulo deve essere stampato e consegnato nella segreteria studenti con copia della ricevuta attestante il versamento di 20 euro.
 Ecco il calendario delle prove. Martedì 15 settembre, alle ore 9, Scienze delle lettere e della comunicazione (L10/L20). Nel pomeriggio dello stesso giorno, ore 15,30, Scienze dei Beni Culturali (L1). Il 16 settembre, ore 9, Servizio sociale (L39). Il 18 settembre, ore 9, Filosofia e Scienze dell’educazione (L5/L19).
 Nell’offerta formativa della facoltà è presente anche il corso di laurea magistrale ad accesso programmato in Servizio sociale e politiche sociali (LM87). Le domande alla prova di ammissione devono essere presentate entro le ore 12 di venerdì 4 settembre, mentre la prova è prevista il 10 settembre alle ore 9. Informazioni sulle prove di accesso sul sito www.lefweb.it
 
7 - Il  Sardegna
Grande Cagliari – pagina 18
Ateneo. Da oggi i test d’ingresso per accedere all’Università: anche infermieristica registra il boom di candidati
Scatta la caccia al camice bianco
Medicina ha il record di iscrizioni
In 5500 aspirano alla Facoltà di Mario Piga. Male Architettura, Formazione e Matematica
 
Il sogno degli studenti, al giro di boa della loro carriera, resta il camice bianco. Quella del medico sembra davvero ancora la professione più ambita, a guardare bene le cifre sugli iscritti ai test d'ingresso all'Università. Non ci sono nottate da medico di guardia che spaventino, n�� tomi a fare da deterrente. Il numero di aspiranti iscritti alla facoltà di Mario Piga è sempre il più alto di tutti: 5582. Tra gli 11mila iscritti di quest'anno, cresce invece la disaffezione per Scienze della Formazione e Matematica, in caduta libera.
Il fascino del camice. Confrontando i numeri sulle iscrizione ai test d'ingresso raccolti dall'Ateneo, tra l'anno scorso e quest'anno, salta all'occhio la valanga di iscrizioni alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, ben mille in più rispetto al 2008: da 4492 ai 5582 contati ieri dall'ufficio statistiche. È chiaro che a parte il fascino da esercitare in corsia, di attraente c'è una carriera sicura, uno status sociale caratterizzante e la possibilità di comprare auto sportiva e la casa al mare. Se la facoltà, nel suo complesso è la più gettonata tra i neodiplomati anche il corso di laurea, quello che poi dà la possibilità di accedere alle scuole di specializzazione per medici, ottiene quasi il maggior numero di candidati. Sono 1533 i ragazzi che hanno scommesso sulla selezione di domani e dopodomani: dalle ore 11, si risponde ai test per il corso di laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia. Ma non c'è ovviamente posto per tutti. L'Università ne sceglierà solo 172. Ma tra i corsi ��sanitari��, in cima alla classifica per numero di candidati c'è Infermieristica: 2057 che dovranno contendersi 255 posti. Si tratta dell'accesso al corso triennale, quello che sembra un percorso quasi sicuro nella caccia al lavoro. Sembra questa la deduzione che si può trarre confrontando il dato con quello della specialistica, la lau-rea magistrale di Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Il trend, in questo caso, è invertito: per 30 posti c'è un solo aspirante. Segno che al termine del triennio sia possibile trovare occupazione, senza il bisogno di specializzarsi. ��en apprezzata, da questo punto di vista, anche il corso di laurea in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia: per sole 23 sedie ci sono ben 1194 candidati.
Maglia nera. Non diminuiscono in termini assoluti, ma sono inferiori ai posti offerti le iscrizioni alla Facoltà di Architettura, passate da 642 del 2008 a 705. La perdita di interesse si avverte per�� analizzando i dati sui singoli corsi di laurea: per Architettura ci sono 120 posti che al massimo verranno occupati da tutti gli 85 studenti che si sono iscritti ai corsi. Ancora peggio è andata per Conservazione di beni architettonici ed ambientali: 49 aspiranti non dovranno faticare visto che la facoltà apre le porte a 80 di loro. Così come ��iotecnologie industriali: sarà anche per la durezza del nome che al massimo 20 persone hanno scelto il corso aperto a 62 studenti. È ovvio che in casi del genere, il test diventa nullo. Com'è accaduto lo scorso anno per Scienze della Comunicazione, piccolo corso in forte crescita, con 290 iscrizioni.
Le facoltà. Quasi tutti in aumento gli studenti che si affacciano alle principali facoltà dell'Ateneo: l'unico big che perde quota, sorprendentemente, è Matematica, che passa da 2004 iscrizioni del 2008 a 1794 del 2009. Performance negativa anche per Scienze della Formazione: da 2954 a 2571. In aumento anche Giurisprudenza, ma non è una novità e Ingegneria, con un piccolo boom: da 1266 a 1612 iscritti. ■ E.L.  
 

Questionario e social

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