Venerdì 3 luglio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 luglio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Sardegna
Sassari al top per i servizi agli studenti 
E’ al primo posto tra gli atenei con meno di 20mila iscritti, Cagliari sempre sesta 
di Pier Giorgio Pinna
 
 SASSARI. Nella qualità dei servizi l’università di Sassari è al top. Figura al primo posto nella classifica elaborata dal quotidiano «La Repubblica» insieme col Censis. È in vetta alla graduatoria degli atenei di medie dimensioni, quelli con un numero di studenti tra i 10 e i 20mila.
 Oltre alle sedi minori, con meno di 10mila immatricolati, la guida comprende i cosiddetti mega-atenei (più di 40mila ragazzi) e le altre università più frequentate (tra i 20 e i 40mila iscritti). Cagliari, 35mila studenti, è tra queste ultime, in sesta posizione. Nel suo caso non ci sono variazioni di rilievo rispetto alla graduatoria dello scorso anno, che la vedeva occupare lo stesso piazzamento.
 Sassari invece passa dal già rassicurante quarto posto conquistato nel 2008 al record attuale. Precede Brescia, Siena, Trento, Ancona, Macerata, persino Modena-Reggio e Urbino Le valutazioni sulla ricerca e sulla didattica, nel report, riguardano i singoli settori, non le università nella loro interezza. Sotto quest’aspetto le posizioni delle facoltà di Sassari e Cagliari sono dignitose. Ma sul piano della presenza e del buon funzionamento di biblioteche, aule, laboratori scientifici e informatici, impianti, attrezzature, centri sportivi, mense, alloggi le quotazioni dell’ateneo turritano, il più antico dell’isola, registrano un notevolissimo balzo in avanti. Fra l’altro nella guida si sottolinea come la recente adesione al progetto e-laming di Google Apps parmetterà di organizzare lezioni online e di rendere più piacevole l’apprendimento con strumenti come blog e forum.
 Per tutti gli atenei italiani il punteggio dato da Repubblica-Censis varia da 66 a 110, come per il giudizio finale di laurea. Il dato è frutto della media delle valutazioni su 4 voci: strutture, servizi, borse di studio, web. Per le strutture l’indicatore tiene conto a sua volta di precisi fattori: posti nelle aule, nelle biblioteche, nei laboratori e numero degli impianti sportivi (parametrati su mille allievi). Circa il giudizio sui servizi ci si è basati sulla quantità di pasti erogati nelle mense per ciascun iscritto e su quella degli alloggi disponibili. Per le borse di studio l’indicatore (ogni cento iscritti) è fondato sul loro numero e su quello delle borse di lavoro part-time e di collaborazione. Per il web l’analisi concerne sia la facilità di fruizione dei siti sia i loro contenuti.
 Nei giorni scorsi alcune anticipazioni sull’inchiesta avevano indicato Alghero-Sassari come la migliore facoltà di architettura in Italia. Pur essendo di recente costituzione, tanto da non essere stata valutata nelle indagini sino allo scorso anno, come si può leggere adesso nello studio la sede catalana precede in classifica Ferrara, Trieste, Roma III, Camerino, il Politecnico di Milano e prestigiose università. Nelle prossime settimane altre analoghe indagini annualmente condotte da Alpha Test, dal mensile universitario Campus, dai quotidiani economici-finanziari Italia Oggi e Il Sole 24 ore forniranno nuovi elementi di lettura sulla situazione dell’accademia nazionale.
 
Pagina 5 - Sardegna
«Premiati gli investimenti nelle strutture» 
Parla Maida. Soddisfatti il successore Mastino e Mattone (ex Ersu) 
 
 SASSARI. Grande soddisfazione da parte del rettore di Sassari, Alessandro Maida: «Sono stati premiati il nostro sforzo e gli investimenti nell’edilizia, nelle strutture, nei servizi per gli studenti». Molto positivi i commenti del suo successore, Attilio Mastino, che gli subentrerà in novembre e che ha condiviso da prorettore responsabilità di gestione per 11 anni. Altrettanto favorevoli i giudizi dell’ex dirigente Ersu Antonello Mattone, che ha cessato il mandato da qualche mese e non è stato ancora sostituito dalla giunta regionale.
 Spiega Alessandro Maida: «Una valutazione come questa è la riprova di come Sassari non possa non avere - fra altre - vocazione di città universitaria. Tra studenti, neolaureati, docenti, amministrativi quasi 20mila persone ruotano attorno a un capoluogo di 130mila abitanti. L’ateneo contribuisce a dare cultura, ricerca, lavoro. Ha l’obbligo di assicurare formazione nella realtà isolana per evitare che i giovani, per studiare, debbano lasciare la regione. Un obbligo che garantito sempre, e soprattutto nel recente passato, dato che per il Censis in breve siamo passati da una posizione di centro classifica al 1º posto».
 Il rettore entra quindi nel dettaglio, punto per punto. Sistema bibliotecario e web: «Per ogni allievo in regola con gli esami disponiamo di 1,53 posti in ciascuna aula, di 1 ogni 10 nei laboratori informatici e di ricerca. Contiamo su un centro linguistico con un polo generale e altri nelle facoltà. I nostri ragazzi possono consultare 456mila volumi, fare riferimento a 6.300 abbonamenti a riviste su internet e a 1.740 cartacee. Il sistema bibliotecario è in grado di ospitare 1.800 studenti in contemporanea, sino alle 24 nelle principali sale».
 Il centro di orientamento organizza stage formativi in ingresso, in itinere, post laurea. Ci sono 140 tutor di ateneo più quelli nelle facoltà. E al manager didattico fanno capo gli altri distribuiti nei vari settori. «Ci sono poi stati consistenti progetti in favore dei disabili, si è triplicato il numero dei ragazzi impegnati nei programmi Erasmus, un forte infestimento negli impianti sportivi nella frazione di San Giovanni, la convenzione con il Comune per le piscine, la copertura assicurativa di tutti gli universitari-atleti», ricorda ancora il rettore. Che continua: «Una politica sulle tasse che non vengono ritoccate da anni, 89 docenti stranieri nel visiting professor e soggiorni all’estero grazie ai consistenti contributi della Regione completano il quadro». «Senza trascurare - conclude - il potenziamento dei servizi per le borse di studio e per l’assistenza sanitaria e le visite mediche garantite a Sassari agli studenti originari di altri centri».
 Analisi condivisa da Mastino. Che aggiunge: «Riserveremo adesso lo stesso impegno per rafforzare la didattica e la ricerca». Mentre Mattone ricorda «il pieno impiego dei residui di bilancio per andare incontro alle esigenze degli studenti». Oltre che «l’aumento dei posti-letto realizzato negli ultimi anni (550 quelli già operativi, altri 140 in arrivo)» e il potenziamento delle mense «con la riapertura del complesso di via Padre Manzella e la sopraelevazione di via Dei Mille». (pgp)
 
Pagina 5 - Sardegna
Chi avanza e chi no dopo l’exploit di Alghero 
Sulla scia di Architettura migliorano altre facoltà 
 
SASSARI. La facoltà sassarese di Architettura con sede ad Alghero aveva già ritirato il suo bagaglio di successi. Qualche giorno fa le anticipazioni del dossier avevano consentito di collocarla al primo posto in Italia con punteggi da guinness: 110 su 110 nella produttività e nella didattica, 98 nella ricerca, 94 nei rapporti internazionali (media pari a 103/110, una delle più alte fra tutte le graduatorie di Censis-Repubblica). Ecco la situazione nelle altre facoltà sarde.
 A Sassari Agraria, unica nell’isola, è 15ª in Italia e perde 2 posizioni rispetto al 2008. Economia a Sassari va dal 23º al 20º posto con 102/110 per la ricerca, a Cagliari passa dal 32º al 29º piazzamento. Migliora considerevolmente Farmacia nel Capo di sopra: da 14ª a 8ª con 101 nella didattica e 106 nelle relazioni con l’estero. Lo stesso avviene per Farmacia nel Capo di sotto: passaggio dal 9º all’8º posto, con 105 nella didattica e 100 nei rapporti internazionali. Legge a Cagliari peggiora e perde tre posizioni, a Sassari una. Ingegneria (sola sede a Cagliari, facoltà nella quale insegna il rettore uscente Pasquale Mistretta) brucia 10 lunghezze rispetto al 2008, volando dal 33º al 23º posto. Sempre nel capoluogo di regione Lettere resta ferma (34ª), mentre a Sassari (sia pure 32ª a livello nazionale) perde 2 posizioni.
 A Cagliari Lingue peggiora leggermente (dal 15º al 16º posto). La facoltà di Lingue dell’università turritana perde ugualmente una posizione, ma può vantare comunque un decimo posto assoluto nella graduatoria.
 Per quanto riguarda Medicina Cagliari resta 36ª, Sassari (dove insegna il rettore uscente Maida) accelera passando dalla 26ª alla 23ª posizione. Nell’unica facoltà sarda di Scienze della formazione, sede nel capoluogo di regione, niente di cambiato. Cagliari passa dal 18º al 21º posto in Scienze matematiche, fisiche naturali; Sassari dall’11º al 13º. Sempre a Sassari, dove c’è l’unica sede sarda, Veterinaria diventa la 5ª facoltà d’Italia, lasciando la 6ª posizione dello scorso anno con il punteggio di 110 su 110 nei rapporti internazionali. Ancora nell’ateneo turritano un altro exploit: Scienze politiche va dal 14º al 6º posto con 103/110 nella ricerca. A Cagliari, invece, passa dal 17º al 15º. (pgp)
 
Pagina 5 - Sardegna
Il report è arrivato alla decima edizione 
Un dossier di 700 pagine ricche di consigli per orientarsi al meglio 
 
ROMA. La guida della «Repubblica», realizzata con Censis e Somedia, è arrivata alla decima edizione. Curata da Aurelio Magistà, è da ieri in edicola. In 700 pagine contiene classifiche con la valutazione di atenei e facoltà, uno speciale sulle trasformazioni del mondo accademico, consigli sull’orientamento per la scelta del giusto corso, offerte sulla didattica, alternative alla laurea.
 Il Censis, nel collaborare per la parte scientifica col giornale del gruppo Espresso, ha preso in esame tutti gli atenei nazionali: 58 statali, oltre 20 privati e 3 stranieri che hanno legami col territorio nazionale. In tutto, più di 500 facoltà. Oltre all’attenzione per il ventaglio informativo, indagini mirate. Nella mappa ci si destreggia agevolmente tra notizie utili, cronaca, storia, statistiche, siti consigliati, news di ateneo, riferimenti alle città ospiti.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
La campagna di scavi alla scoperta dell’antica Turris Libisonis 
Progetto Bubastis: archeologici al lavoro e accesso ai visitatori 
di Pinuccio Saba
 
PORTO TORRES. Il progetto era stato presentato alcuni mesi fa, ma ora quel progetto si avvia alla concretizzazione. E da lunedì partirà la campagna di scavi nell’area archeologica dell’antica Turris Libisonis denominata «Progetto Bubastis».
 Si tratta di un progetto che vedrà, per la prima volta, schierati su un unico fronte l’amministrazione comunale, la Soprintendenza ai beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro, e le due università di Sassari e Cagliari. «Un progetto che già in tanti vogliono copiarci - ha detto sorridendo la direttrice scientifica degli scavi nell’area archeologica di Porto Torres, Antonietta Boninu -. La verità è che questo è un progetto innovativo, nato grazie alla strettissima collaborazione fra quattro enti pubblici e che darà, comunque, risultati scientifici importanti».
 L’avvio della campagna di scavi è stato presentato ieri mattina nell’aula consiliare del comune dal sindaco Luciano Mura, dall’assessore alla Cultura Antonello Pippia, da Antonietta Boninu, e dai rappresentanti delle università di Sassari e Cagliari Gian Piero Pianu e Marco Giuman. Fra i banchi dell’aula consiliare, una pattuglia di archeologi che già operano a Porto Torres guidati da Antonella Pandolfi e i rappresentanti di studenti e specializzandi delle due università.
 «Una campagna di scavi che arriva in un momento particolarmente felice per le recentissime scoperte di via delle Terme - ha detto il sindaco -, probabilmente solo una piccola parte del patrimonio storico della città. La nuova campagna di scavi, inoltre, rappresenta un’interessante attrattiva per i turisti e per i cittadini».
 Il progetto Bubastis, infatti, prevede che i visitatori possano accedere sino al limite dello scavo e osservare gli archeologi al lavoro. «Ci saranno sempre due studenti che accompagneranno i visitatori - ha detto Gian Piero Pianu - che potranno spiegare il lavoro di scavo. Questo è un progetto che mi riempie di orgoglio perché, a differenza del calcio italiano, noi vogliamo far debuttare i giovani, che sono il futuro dell’archeologia italiana».
 Alla campagna di scavi che durerà un anno, lavoreranno trenta fra studenti e specializzandi (dieci di Cagliari, venti di Sassari), ovviamente con la supervisione degli archeologi della soprintendenza. Saranno ospitati in una foresteria ricavata nei locali dello stadio e lavoreranno nell’area delle terme Pallottino dalle 8 alle 17. «A fine settembre - ha concluso Antonietta Boninu - potremo tracciare un primo bilancio dei lavori. E, ne siamo certi, sarà un bilancio più che positivo».
 
 

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