Sabato 13 giugno 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 giugno 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 19
Melis rettore: «Ha vinto l’Ateneo»
L’economista pensa alla squadra di governo: prima relax  
Dopo il voto. Ieri l’incontro con Mistretta che lascerà Palazzo Belgrano a novembre
Il docente di Economia aziendale ha battuto con 738 voti il medico Gavino Faa (557)
 
«Questa vittoria è una grande manifestazione della vitalità dell’Ateneo e della volontà di concorrere a rilanciarlo». Tra una stretta di mano e l’altra Giovanni Melis, rettore da poco più di un giorno, non perde di vista l’obiettivo: sarà pure il primo docente di Economia a salire sul trono più ambito dell’Università di Cagliari (dopo ben 59 Magnifici), ma vuole fare soprattutto «il rettore di tutto l’Ateneo».
Ventiquattro ore dopo la vittoria festeggiata in famiglia, l’orecchio del neorettore è ancora incollato sul cellulare. «È da ieri che squilla». C’era da aspettarselo: quei 738 voti che l’hanno incoronato Magnifico, assicurandogli la poltrona più ambita di palazzo Belgrano per i prossimi 4 anni, valgono ben centinaia di telefonate, strette di mano, congratulazioni. «Sono sfinito», ammette visibilmente stordito dal risultato decretato dalle urne. La sbornia elettorale ha iniziato a smaltirla ieri mattina concedendosi una pausa per incontrare il rettore Pasquale Mistretta che dopo 18 anni, a novembre, gli cederà il testimone.
Vittoria a sorpresa?
«No. Esistevano ragionevoli motivi per essere fiducioso visto l’impegno dei colleghi e degli studenti».
Lei si presenta come il rettore della discontinuità: qual è la prima cosa su cui metterà le mani?
«Credo che l’Ateneo debba recuperare una visione programmatica e slancio progettuale per poter valorizzare al meglio le proprie competenze e riuscire a migliorare i risultati su tutti i fronti per essere competitivo in uno scenario nazionale e internazionale».
Ora c’è chi teme che lei possa tagliare qualche incarico, intervenendo su posizioni acquisite?
«E chi dice questo? Credo che nel personale tecnico e amministrativo ci siano valide professionalità e che occorra valorizzarle meglio».
In campagna elettorale qualcuno ha parlato di carriera fulminante per suo figlio: cosa c’è di vero?
«Nessuno si è scandalizzato quando il figlio di Maldini fu chiamato dal padre in Nazionale. Se l’Ateneo avesse un codice etico, basato su rigorosi criteri di merito coerenti con gli standard internazionali, non sarebbe possibile fare strumentalizzazioni con facili illazioni».
La sua squadra di governo?
«Concluse le elezioni ci prediamo un po’ di riposo, poi ragionerò con tutti coloro che mi hanno aiutato in questa sfida: dovrà essere una squadra rappresentativa di tutte le realtà dell’Ateneo».
Ritorniamo al voto: qual è la lettura?
«Ampia partecipazione che denota l’interesse di tutti, solidarietà di tutte le facoltà, una vittoria riconducibile all’attenzione mostrata per la ricerca, la didattica e i servizi al territorio. Ha vinto l’ateneo, col contributo di tutti, compresi gli studenti che si sono battuti per difendere l’autonomia degli atenei».
Lei ha la tessera Cgil: è stato un valore aggiunto?
«Iscritto dal 1969: per me è un contributo in difesa delle categorie piu deboli».
Si aspettava che i voti della Del Zompo venissero dirottati su di lei?
«Ero molto fiducioso perché avevamo punti programmatici molto simili».
Con Faa come sono i rapporti?
«Io col professor Faa, sul piano personale, ho ottimi rapporti».
738 voti, più di Mistretta (677) nell’ultima elezione. Il rettore uscente, suo ex avversario, si è congratulato?
«Già l’altra sera. A lui mi lega un rapporto di lunghissima data».
Cosa non le è piaciuto di questa campagna elettorale?
«Mi pare si sia andati talvolta sopra le righe: troppe pressioni e troppa ingerenza da parte della politica, intesa come rappresentanti di partito».
È rettore di un’Università che sta cambiando: risparmiare potrà voler dire anche attirarsi malumori?
«Prima di risparmiare bisogna riuscire a gestire bene le risorse, ad acquisirne nuove e a far funzionare meglio l’intero sistema».
Le piacciono le proposte del ministro dell’Università?
«Qualcuna va nella giusta direzione ma non quelle che toccano l’autonomia dell’Università pubblica e riducono i mezzi: sono le due criticità su cui occorre riflettere. Il mio compito sarà quello di esprimere con chiarezza le posizioni a difesa dell’autonomia. Quanto alla riforma sulla governance ha bisogno di essere messa meglio a fuoco».
Quale sarà l’Università del rettore Melis?
«Sarà un Ateneo rilanciato nel panorama nazionale e internazionale come la più importante istituzione in Sardegna di alta formazione e ricerca. Un’Università strettamente legata alle esigenze del territorio».
CARLA RAGGIO
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 21
Le proposte dell’ingegnere cagliaritano che ha progettato una rete di taxi senza autista
Trasporti, la lezione di Abu Dhabi
Guala: «Meno parcheggi e via le auto dal centro storico»  
Specialisti a convegno alla facoltà di Ingegneria. Tra loro il cagliaritano che ha progettato una rete di taxi elettrici senza autista
 
Il laboratorio a cielo aperto è la futuristica città di Masdar City, a pochi chilometri da Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Ma il progetto sul quale sta lavorando la Systematica, la società di cui è consulente l’ingegnere cagliaritano Luca Guala, può avere riflessi immediati su tutte le città, compreso lo stesso capoluogo isolano. È questo, in definitiva, il senso del convegno “Tecniche innovative nei sistemi di trasporto” che si è tenuto ieri mattina nell’aula magna della facoltà di Ingegneria.
LE APPLICAZIONI Guala, tra i progettisti del Piano urbano della mobilità, ha un’idea ben precisa su come trasformare la città. «È necessaria una restrizione severa dei parcheggi». Nel senso che non si può non tenere conto delle specificità delle città, Cagliari compresa. «I centri storici, quasi sempre medievali, non sono stati realizzati per le auto che, quindi, devono sparire dal loro interno». Concetto sul quale concorda Meloni. «Una delle cose che chiedono i turisti che arrivano a Cagliari è una maggior pedonalizzazione». E non c’è nulla da inventare. «Basta prendere come esempio il centro storico di Alghero o la passeggiata del Poetto a Quartu».
IL CONVEGNO Nel corso del convegno hanno preso la parola quei cagliaritani che danno vita a un «centro di eccellenza sui trasporti innovativi, a livello nazionale e internazionale», come lo descrive Guala, l’ideatore del Prt (Personal rapid transport), un taxi senza autista destinato a cambiare il concetto di trasporto pubblico. Sul palco, insieme a Italo Meloni, docente di pianificazione dei trasporti, lo stesso Guala, Chandra Bhat (ordinario dell’università del Texas), Fabio Casiroli (Politecnico di Milano), Gianfranco Fancello, Mario Castangia ed Erika Spissu.
MASDAR CITY I riflettori si sono concentrati sull’esperienza di Masdar City, destinata a diventare una città a impatto ambientale zero. Per raggiungere questo obiettivo, Guala ha ideato le strade su cui viaggiano piccoli veicoli elettrici, automatici, che si comportano come taxi: seguono percorsi predefiniti e portano i passeggeri da una fermata all’altra senza soste intermedie. Nel corso del convegno, sono state presentate anche altre innovazioni legate ai trasporti, come il progetto “Activity Locator”, realizzato da società di software cagliaritana, Softfobia, che consente, alle persone dotate di un cellulare con gps, di inviare la loro posizione in tempo reale ad un server che interpreta il segnale e lo rappresenta su Google Maps.
MARCELLO COCCO

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
«Melis? L’uomo giusto al momento giusto» 
Mistretta: «Medicina è in frantumi, ora va bene il governo di un economista» 
«Gavino Faa non ha vinto per le troppe divisioni esistenti tra i clinici e i biologi» 
di Roberto Paracchini 
 
 CAGLIARI. Di Pasquale Mistretta si può dire tutto il male possibile, ma nessuno negherà che è un personaggio che ha solcato la storia di Cagliari: è tuttora, e lo è stato ieri, un testimone e un interprete del capoluogo dell’isola, dei suoi vizi e delle sue virtù. Memorabili sono i suoi pezzi di teatro in campidanese durante alcune sedute del consiglio comunale, come quelle sul Poetto e sul Cagliari calcio. L’altro ieri con l’elezione del nuovo rettore dell’università, l’economista Giovanni Melis, è iniziata la chiusura naturale dei suoi diciotto anni di governo dell’ateneo.
 Il passaggio formale delle consegne tra Mistretta e Melis avverrà il primo novembre (come per il presidente Usa, l’eletto non subentra subito). Ma appena saputo della vittoria di Melis sull’anatomo patologo Gavino Faa, Mistretta ha «subito invitato il prossimo Magnifico». Poi ieri «ci siamo incontrati - continua - ma come due vecchi amici che hanno avuto una lunga frequentazione: il neoeletto è stato per molto tempo consigliere d’amministazione. Poi preside di Economia per sei anni...». Su Melis, confida Mistretta, «ci avevo fatto un pensierino da molto tempo. Contrariamente agli altri candidati, ha fatto una campagna molto silenziosa. E alla fine ha raccolto un ottimo risultato». Poi, pensando alla sconfitta di Faa: «La facoltà di Medicina è in frantuni. Troppi interessi divergenti: c’è una spaccatura verticale tra clinici e biologi. E questo ha portato a mosse di cellule individuali e a poca dialettica interna. Questo non ha giovato alla facoltà». E il risultato finale è stato di 738 prferenze per Melis e di 557 per Faa.
 Durante la campagna elettorale molte voci, bene informate, davano il rettore Mistretta più vicino e simpatizzante per Faa... «No, non simpatie - precisa il Magnifico - ma buona memoria. Ricordo che Faa non si era opposto alla modifica dello statuto che ha permesso il rinnovo del mio mandato. E durante l’ultima elezione, quella di tre anni fa, ho riportato 630 voti. Poi con Faa abbiamo lavorato assieme per la società sanitaria mista in un ambiente regionale non facile e in diverse altre occasioni. Detto questo, penso che Melis sia l’uomo giusto al momento giusto». Ma si è detto anche che la campagna elettorale è stata un po’ agitata, con pressioni... «È stata una competizione molto sentita. Ma sa, Cagliari è una città piccola in cui basta avere due amici e si parla di lobby. Di certo sono state delle elezioni molto serie. Prima l’elettorato si è era ben distribuito, poi il lavoro di Melis ha pagato».
 Parliamo ancora dell’eletto: «Siamo due persone moto diverse, anche per formazione: io sono un urbanista, più empirico. Lui è un economista, più analitico. E credo proprio che in un momento come questo, di grandi cambiamenti sia la persona giusta proprio per le sue caratteristiche: di studioso analitico e razionale».
 Ora, sino all’entrata ufficiale del primo novembre, che tipo di collaborazione pensa possa esserci con Giovanni Melis? «La confidenza e l’abitudine a lavorare assieme, credo che non creerà imbarazzo reciproco. Va detto che tra poco vi saranno le vacanze e che a luglio la preparazione dei test di ingresso, ora obbligatori per tutti gli studenti... Certo c’è il problema del bilancio per il 2010 che dovrà essere approvato entro fine anno: un argomento su cui Melis, penso, potrà mettersi in moto anche da subito».
 
Pagina 1 - Cagliari
I due capi a confronto, inizia una nuova era ed è subito all’insegna della collaborazione 
 
CAGLIARI. Il day after di Giovanni Melis è stato tranquillo, almeno in rapporto al giorno dell’elezione: ieri mattina il neo eletto Magnificio dell’ateneo ha fatto visita al rettore in carica Pasquale Mistretta. «È stata un incontro cordiale - dice Melis - tra due persone che si conoscono da anni e che hanno avuto modo di collaborare per diverso tempo tra di loro». Il nuovo responsabile dell’ateneo entrerà in carica il primo novembre. «Questi mesi mi serviranno anche per approfondire i singoli aspetti del programma», spiega. Poi «c’è il rapporto col territorio. Inizierò a prendere contatti con la Regione, il comune di Cagliari e gli altri enti locali. E a riflettere sui futuri collaboratori. Ma sino a novembre il rettore è Mistretta».
 Nel frattempo l’ambiente universitario dovrà metabolizzare il risultato. L’affermazione di Melis, coi suoi 738 voti, è stata notevole. Ma vi sono anche i 557 presi dall’anatomo patologo Gavino Faa, e quelli avuti nella seconda tornata dalla farmacologa Maria Del Zompo. Espressioni di segmenti importanti dell’ateneo che chiederanno di essere ascoltati. Ma lo stesso Melis, pochi minuti dopo la vittoria, a caldo, aveva affermato che era necessario lavorare tutti uniti e lasciare da parte le sfilacciature della campagna elettorale. Le tensioni, inutile negarlo, ci sono state, come era ovvio in una simile partita. Intanto, per smussare le asperità e come gesto simbolico lunedì vi sarà (informa il sito di Sardinews) un incontro di calcio nel campo Cus di Sa Duchessa tra i docenti del polo politico giuridico (Melis) e quelli del polo medico (Faa). (r.p.)
4 – Il Sardegna
Prima pagina
Il nuovo Rettore
Stretta di mano tra Melis e Mistretta
Arriva la riforma, serve unità e coesione
 
Grande Cagliari – pagina 24
Ateneo, Melis incontra Mistretta
“Arriva la riforma, chiedo unità”
Università. Il Magnifico ancora in carica augura buon lavoro al successore neoeletto
Per gli studenti “Faa ha politicizzato il confronto fin troppo. E con troppi amici importanti”
Roberto Murgia
 
Il giorno dopo l’elezione già chiede il sostegno degli altri candidati, di tutti i colleghi e degli studenti. In pratica, lo stop alla frammentazione per far fronte, uniti, alla “Tremonti-Gelmini” che investirà l’università. Giovanni Melis, sessantesimo rettore dell’Ateneo cagliaritano a partire dal primo novembre, ne ha parlato ieri mattina, intorno alle 10.30, con il Magnifico ancora in carica.
Un incontro del tutto informale, durante il quale Pasquale Mistretta si è complimentato con il suo successore, che – da parte sua – ha spiegato che tipo di unità si aspetta all’indomani delle elezioni: condivisa, sistemica, programmatica. E poi il superamento dell’autorefernzialità, la promozione della competitività e una migliore gestione dei rapporti dell’Ateneo con gli studenti.
La riforma, i tagli, la paura diffusa di poli di eccellenza contrapposti a università di serie B, hanno convinto molti dei rappresentanti degli studenti a votare Melis. Alcuni fin dal primo turno, altri solo al ballottaggio, in alternativa a Del Zompo e Paci ormai fuori gioco. “Abbiamo sostenuto Melis da subito – spiega Lorenzo Canogu, di Lingue e Letterature straniere – E’ un economista, quello che ci vuole per risolvere i problemi dell’Ateneo, quelli che già ci sono, e quelli che verranno con i tagli. E poi ha detto di voler essere il Rettore di tutti: è importante per noi e per tutti coloro che frequentano le facoltà umanistiche, sinora considerate la Cenerentola dell’Università”. Ma c’è chi puntava su Maria Del Zompo, come Enrico Lallai, di Lettere e filosofia: “Perché era l’unica che parlava di un’università generalista, l’unica che faceva un discorso davvero di rottura con la politica nazionale. Quando è uscita di scena il nostro appoggio non poteva che convergere su Giovanni Melis. Gavino Faa, del resto, non poteva rappresentarci: uno che da subito dimostra di avere contatti politici importanti, che si fa vedere vicino a Liori, La Spisa o Fantola. Che si schiera con Comunione e Liberazione, quando noi siamo per un’università laica. Faa, in particolare, ha politicizzato il confronto”.
Dall’altra parte, mentre Melis invita all’unità, gli studenti che hanno votato Faa rispondono a tono: “Abbiamo condiviso il progetto di Faa che secondo noi era quello che rispondeva meglio alle esigenze degli studenti, per la visione di Cagliari città universitaria, e la volontà di ricorrere ai fondi europei – dice Lorenzo Espa, ex presidente del Consiglio degli studenti – ora ci aspettiamo un segnale di apertura da parte del nuovo Rettore, auspicando con lui una proficua collaborazione nell’interesse degli studenti. E gli facciamo i nostri auguri di buon lavoro”.
 
 
 
 

Questionario e social

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