Venerdì 5 giugno 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 giugno 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA
 
ALTRAVOCE.NET

1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Cagliari. Esce la Del Zompo, battuta per 7 voti. Ballottaggio giovedì prossimo
Rettorato, una corsa a due fra Faa e Melis
   
Per sette voti Maria Del Zompo esce dalla partita. Restano in corsa Gavino Faa e Giovanni Melis, che si contenderanno la carica di rettore dell’Università di Cagliari al ballottaggio in programma giovedì prossimo. Ieri, al secondo turno delle elezioni, la farmacologa si è fermata a 429 voti, contro i 436 dell’economista ed i 452 dell’ex preside di Medicina. Che cosa accadrà tra sei giorni? La matematica suggerirebbe una vittoria facile per Faa, che con Del Zompo rappresenta il Polo Medico-Scientifico, ma nei fatti i giochi sembrano ancora apertissimi.
 
Università. Al secondo turno i tre candidati separati da una manciata di consensi. Ma alla fine resta fuori la farmacologa
Rettore, Faa e Melis al ballottaggio
Secondo turno: Maria Del Zompo sconfitta per sette voti  
Per sette voti Maria Del Zompo esce dalla partita. In corsa Gavino Faa e Giovanni Melis, che vanno al ballottaggio giovedì prossimo
 
Per soli sette voti Maria Del Zompo esce dalla partita. Restano in corsa Gavino Faa e Giovanni Melis, che si contenderanno la carica di rettore al ballottaggio in programma giovedì prossimo.
Mai l’elezione di un Magnifico è stata così combattuta e se il ballottaggio appariva altamente probabile (difficile per tutti raggiungere il quorum di 667 voti) pochi, alla vigilia, avrebbero scommesso che il match a tre sarebbe stato così equilibrato. E che a uscire sarebbe stata proprio la candidata che inaspettatamente al primo turno aveva attirato il maggior numero di voti (349) e che in queste settimane sembrava aver stretto alleanze importanti.
I VOTI Ieri Del Zompo si è fermata a 429 voti (il 32,57%), contro i 436 dell’economista (33,11%) ed i 452 (34,32) dell’ex preside di Medicina. Decisivo, nella rimonta di Melis, lo spostamento dei voti di Raffaele Paci che, ritirandosi dopo il primo turno, aveva annunciato che avrebbe ceduto i suoi 240 consensi proprio a Melis. In realtà l’ex numero uno del Cis ne ha conquistati 170 in più rispetto al primo turno (il 70,8% dei voti dell’ex preside di Scienze Politiche), gli altri 70 probabilmente hanno preso la direzione della farmacologa mentre quelli di Antonio Sassu dovrebbero aver contribuito all’incremento dei voti di Faa.
MOLTI VOTANTI Leggermente più alta, rispetto a quella già elevata del primo turno, la percentuale di votanti: è andato ai seggi l’87,98% contro l’87,28 del primo turno. Percentuale più alta nonostante, paradossalmente, abbia votato un elettore in meno: 1317 ieri, 1318 il 21 maggio scorso. La spiegazione è nella base elettorale differente: 1510 al primo turno, 1514 ieri (671 docenti ordinari e associati, 527 ricercatori e assistenti, 120 rappresentanti personale tecnico e amministrativo, 196 rappresentanti degli studenti).
I CONSENSI NEI SEGGI Interessante la lettura del voto nei quattro seggi. Perché se a Ingegneria i candidati si sono sostanzialmente divisi i voti (150 Melis, 136 sia Faa che Del Zompo), l’economista ha stravinto (156 voti contro 44 e 47) a Scienze botaniche mentre Faa ha fatto suo il seggio della Cittadella universitaria di Monserrato con 170 voti, venti in più di Maria Del Zompo. Tra i due medici poche schede di differenza anche nell’urna della Clinica Aresu dove Melis rastrella 57 consensi contro i 102 dell’anatomopatologo e i 96 dell’unica donna candidata.
LA CHIAVE E può essere proprio nella lettura di questi dati la chiave dell’esito finale: Medicina e Chirurgia - la facoltà che ha espresso più rettori (13) nella lunga storia dell’Università di Cagliari - si presenteranno ancora divisi o si compatteranno attorno all’ex preside di Medicina? Oppure i voti si divideranno ancora una volta seguendo logiche polari, programmatiche o forse politiche o magari di convenienza?
CHI VINCERÀ La matematica suggerirebbe una vittoria facile per Faa, ma la collocazione politica dei candidati superstiti, le complesse strategie ed i difficili equilibri in seno alle facoltà e ai dipartimenti inducono a non dare niente per scontato. Giovedì vincerà chi prenderà un voto in più. Ed ora molti alzeranno il tiro in questo complesso pianeta che governa 35.768 studenti e quasi 310 milioni di euro. Tra i budget pubblici più importanti dopo quelli di Regione e Comune di Cagliari.
FABIO MANCA
 
la storia
I 59 Magnifici e l’influenza della Chiesa
   
Il primo fu Cosma Excarcioni e governò l’università per un solo anno, dal 1626 al 1627. Vicario generale della diocesi, come i suoi ventuno successori fu espressione della Chiesa, che nominò i rettori dell’ Universitas Studiorum Caralitana per oltre un secolo e mezzo, sino al 1764. Del resto la nascita dell’ateneo cagliaritano è legata alla figura di papa Paolo V, che istituì uno Studio Generale nella città sarda nel 1607, anche se poi l’istituzione iniziò ad operare 19 anni dopo.
Da allora l’università di Cagliari ha avuto 59 rettori che sono stati per tredici volte espressione della facoltà di Medicina e Chirurgia, undici di Giurisprudenza, cinque di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, una di Filosofia e Lettere (Giovanni Meloni Baille tra il 1852 - 1856) e una di Ingegneria. Che però è stata la facoltà più longeva: solo Roberto Binaghi (Medicina e Chirurgia) con i suoi 16 anni, Giuseppe Peretti, anch’egli medico, (15 anni dal 1955 al 1970) e Duilio Casula (12 anni dal 1979 al 1991) si sono avvicinati ai 18 anni di dominio di Pasquale Mistretta, l’urbanista che ha legato il suo nome al rettorato per sei lunghi mandati.
 

 
2 – La Nuova Sardegna
Prima pagina
Rettorato, fuori l’unica candidata donna 
Maria Del Zompo è stata sconfitta da Gavino Faa e Giovanni Melis 
Saranno i due ex presidi a sfidarsi al ballottaggio di giovedì 
 
 CAGLIARI. Rettorato, ribaltato l’esito del voto del 21 maggio scorso. Gavino Faa e Giovanni Melis conquistano il ballottaggio. Se i risultati saranno convalidati dalla commissione elettorale d’ateneo, la Farmacologa Maria Del Zompo (risultata prima nella passata votazione) non parteciperà alla gara finale di giovedì prossimo, in cui sarà eletto il più votato. A contendersi la palma di magnifico vi saranno l’anatomo patologo Faa, che ieri ha riportato 452 voti, e l’economista Melis con 436 preferenze. La Del Zompo, invece, ha perso per sole sette schede in meno rispetto a Melis. Nonostante si siano ritirati in due (Raffaele Paci e Antonio Sassu) l’affluenza alle urne è stata superiore alla precedente votazione.
 
Pagina 1 - Cagliari
Faa e Melis conquistano il ballottaggio 
In massa alle urne, radicalizzato lo scontro Voci incontrollate per sminuire i candidati 
di Roberto Paracchini 
 
CAGLIARI. Rettorato, ribaltato l’esito del voto del 21 maggio scorso. Se i risultati saranno convalidati dalla commissione elettorale d’ateneo, la Farmacologa Maria del Zompo non parteciperà al ballottaggio che si terrà giovedì prossimo, 11 giugno. A contendersi la palma di magnifico vi saranno l’anatomo patologo Gaviono Faa, che ieri ha riportato 452 voti, e l’economista Giovanni Melis con 436 preferenze. La Del Zompo, invece ha perso per sole sette schede in meno rispetto a Melis. Nonostante si siano ritirati in due (Raffaele Paci e Antonio Sassu) l’affluenza alle urme è stata massiccia.
 È stata una gara tutta giocata sul filo di lana. In cui ognuno ha mosso le sue pedine. Senza risparmiere nemmeno i colpi sotto la cintura. Ieri mattina circolavano e-mail «dissuasive», come quella in cui si affermava che Maria Del Zompo volesse nominare Nerina Dirindin (già assessore regionale alla Sanità) direttore amministrativo dell’ateneo. Di rimando Gavino Faa è stato accusato di avere nella sua agenda il nome di Pasquale Mistretta (il rettore uscente) per qualche importante e futuro incarico amministrativo.
 La votazione scorsa aveva visto il trionfo della Del Zompo (con 349 voti), seguita da Faa (341), Giovanni Melis (266), Raffaele Paci (240) e Antonio Sassu (81). Gli ultimi, anche loro economisti, si sono poi ritiati. Paci aveva affermato (nel suo blog) di dare la prefeenza a Melis, ma i suoi voti erano stati considerati «liberi» e terreno di caccia dei tre candidati rimasti. Di certo, però, chi si è avvalso maggiormente delle preferenze lasciate in eredità è stato Melis. Un fatto abbastanza logico se si considera che sia Paci che Sassu fanno parte del settore economico-giuridico, di cui è espressione anche Melis.
 Interessante il dato degli astenuti. Dopo l’uscita di scena di Paci e Sassu, in diversi hanno pensato che sarebbero aumentati i non votanti. Invece il radicalizzarsi del confronto ha portato a una maggiore affluenza degli elettori. Alla prima votazione su 1.510 votanti si erano recati alle urne 1.277 aventi diritto. Ieri su 1.514 (quattro in più: due ricercatori appena nominati e due studenti subentrati ad altrettanti colleghi che, avendo due incarichi, hanno rinunciato a uno) hanno espresso il loro voto 1.317 persone, 50 in più di due settimane fa.
 Ora la partita è tra Faa e Melis. In apparenza il favorito potrebbe essere l’anatomo patologo in quanto la collega sconfitta è anch’essa di Medicina e qualcuno potrebbe pensare che, per spirito di corpo, una buona fetta di docenti in camice bianco decida per un loro collega. Ma non è detto in quanto le posizioni, in questi ultimi giorni, si sono - come accennato - radicalizzate. Faa, è stato detto dai votanti dell’area di Del Zompo (considerata il candidato più «di sinista»), ha cercato alleanze anche nel settore moderato dell’ateneo ed è il candidato preferito da Pasquale Mistretta. Mentre la farmacologa è stata accusata di avere dalla sua il sindacato Cgil che avrebbe spostato una serie di voti a suo favore.
 Melis, invece, è stato muzziga surda, meno coinvolto nello (e dallo) scontro tra i due titani di Medicina, ha lavorato nel suo settore economico-giuridico in contrapposizione al «potere della sanità» e al fatto che quest’ultimo «mangia la gran parte dei finanziamenti dell’università, soprattutto da parte della Regione». Altro discorso che ha fatto il gioco di Melis: è da trent’anni che l’università non ha una guida al di fuori delle due facoltà considerate più forti, Ingegneria (Pasquale Mistretta, che ha regnato per 18 anni) e, prima, Duilio Casula (per 12 anni). Bigona riandare, infatti, al 1979 per trovare Giuseppe Aymeric, un docente di meccanica razionale della facoltà di Scienze. E al precedente Alberto Boscolo (rettore per sei anni) per trovare uno storico. Ora - è stato il ragionamento fatto da Melis e che gli ha fatto conquiestare tanti nuovi voti - «bisogna riportare al governo dell’ateneo un docente al di fuodi di Medicina». Ma quanto a ruoli di potere sul territorio, anche gli economisti hanno fatto la loro parte. Se la questione sanitaria è stata sempre un’arena di forte scontro tra il pubblico e il privato, il potere economico e bancario non è stato da meno e Giovanni Melis è stato - pur con grande aplomb inglese - presidente della banca Cis.
 La gara tra Faa e Melis è aperta e tutta da giocare. Una vera competizione che investe, naturalmente, le questioni principalmente universitarie (ricerca, didattica e reperimento dei fondi), ma anche di rapporti col territorio. Gli interessi sullo sfondo non sono da poco: rapporti con la Regione innanzi tutto, col parco di Sardegna ricerca in secondo luogo (a volte accusato di drenare soldi a scapito dell’ateneo). Poi ci sono il futuro politecnico (in cui dovrebbero confluire sia Ingegneria che Architettura) e che dovrà avere un responsabile; e la scadenza (a marzo) del mandato del direttore generale del Policlinico. In più: c’è il discorso sul campus universitario di viale La Plaia in cui, benchè di competenza regionale (dell’Ersu), l’università giocherà un ruolo determinante.
 Ieri i tre candidati hanno tutti avuto un ottimo risultato: la Del Zompo ha riportato il 32,57 per cento, Faa il 34,32 e Melis il 33,11. I votanti non sono tutti docenti (671 professori, tra ordinari e associati), 527 ricercatori, 196 studenti (in rappresentanza dei 38mila iscritti) e 120 in nome dei tecnici e degli amministraivi.
 
Pagina 1 - Cagliari
GAVINO FAA 
Il patologo manager 
 
CAGLIARI. Gavino Faa, nato 57 anni fa a Masullas, ha fatto i suoi studi a Cagliari dove si è specializzato in Anatomia patologica, di cui è attualemente docente ordinario nella facolta di Medicina. Importanti i suoi studi sul fegato (svolti anche in Belgio, presso l’università di Loviano). Dal 2002-2003 al 2007-2008 è stato preside di Medicina, dal 1996 al 2002 ha diretto la scuola di specializzazione in Anatomia patologica, e dal 1992 è responsabile del Centro studi sulle carenze congenite di Alfa-1-antitripsina (malattia ereditaria che colpisce i polmoni e il fegato) con un progetto di screenig. Dal 2007 Faa guida il collegio dei docenti ordinari di Anatomia patologica e dal 2008 è responsabile del Centro di simulazione per la medica avanzata.
 
Pagina 1 - Cagliari
GIOVANNI MELIS 
È un neo-economista 
 
CAGLIARI. Giovanni Melis, 63 anni, si è laureato a Cagliari dove è professore ordinario di Economia aziendale nella facoltà di Economia. Attualmente è anche presidente del Consiglio del corso di laurea in Economia manageriale e direttore della collana di pubblicazioni monografiche del Dipartimento di ricerche aziendali (Giuffrè editore). Notevole il suo impegno anche nel settore dell’amministrazione: dal 1993-94 al 1995-96 è stato preside della facoltà di Economia, incarico poi abbandonato per ricoprire quello di presidente della Banca Cis sino al 2000. Tra le alte cose Melis è stato responsabile dell’Ersu ed è membro ordinario dell’Accademia di Economia aziendale. E ricopre incarichi specifici nazionali in organismi di ricerca nel settore gestionale aziendale.
 
Pagina 1 - Cagliari
DEL ZOMPO 
Sconfitta per sette voti 
 
CAGLIARI. Maria Del Zompo è nata a Cagliari 58 anni fa, laureata in Medicina e chirurgia, si è specializzaa in neruologia nel 1980. Attualmente è professore ordinario di Famacologia nella facoltà di Medicina. Allieva del neuroscienziato Gian Luigi Gessa, Del Zompo è stata anche borsista presso la Biological Psychiatry Branch del Nathiohal Istitute of Mental di Bethesda (negli Usa). Dal 2007 è direttrice del dipartimento di Neuroscienze e dal 1995 del Centro «Franco Tocco».
 
3 – La Nuova Sardegna
Prima Pagina
CAGLIARI 
Testi inadeguati: i colleghi bocciano Biagini 
 
CAGLIARI. Prima bocciatura ufficiale per il testo di Emilio Biagini, il docente di geografia nella facoltà di Lingue che nei suoi tre volumi attacca gay, islamici e musulmani, con valutazioni al vetriolo su personaggi della storia e della cultura d’ogni epoca. Il consiglio del corso di culture e mediazione si è allineato al giudizio del rettore Mistretta: il testo che Biagini impone agli studenti è «inadeguato alla didattica». Ma prima di arrivare all’abolizione del testo la strada è lunga.
 
Pagina 12 - Sardegna
Cagliari, i colleghi del docente di Geografia a Lingue 
«Il libro di testo di Biagini inadeguato alla didattica» 
MAURO LISSIA 
 
 CAGLIARI. Arriva la prima bocciatura ufficiale per il testo universitario di Emilio Biagini, il cattolicissimo docente di geografia che nei suoi tre volumi attacca gay, islamici e musulmani, con valutazioni al vetriolo su personaggi della storia e della cultura d’ogni epoca.
 Dopo una seduta durata oltre due ore il consiglio del corso di culture e mediazione si è allineato al giudizio del rettore Pasquale Mistretta: il testo che Biagini impone agli studenti è «inadeguato alla didattica». La valutazione è stata unanime, era presente una quindicina di docenti. Il verbale della seduta è ancora in fase di elaborazione ma la preside del corso Franca Ortu ne anticipa la sostanza: «Abbiamo deciso di chiedere al collega Biagini di chiarire con una nota scritta la sua posizione - spiega la docente - perchè poi su quella si possa discutere e si possa sviluppare il confronto. La valutazione generale del consiglio di corso è quella del rettore, noi dobbiamo occuparci della didattica e per noi quel testo nel suo complesso non è adeguato alla didattica. Tra l’altro non si capisce perchè debba essere usato per due esami diversi».
 Due esami: lingue e mediazione da una parte, lingue e culture dall’altra. Ora infatti manca il pronunciamento dell’altro consiglio di corso, presieduto da Maria Elena Ruggierini: dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. A quel punto i verbali andranno all’attenzione del consiglio di facoltà e si dovrebbe arrivare a una decisione che ad oggi appare piuttosto complessa. Se qualche docente suggerisce di rivolgersi alla magistratura per segnalare i contenuti razzisti del testo - che Biagini sostiene vadano provati e documentati - altri sarebbero per l’introduzione di un testo alternativo, che garantirebbe agli studenti la possibilità di scegliere dove preparare gli esami. Ma il limite di ogni proposta è nella resistenza a oltranza annunciata da Biagini attraverso la Nuova Sardegna: il docente genovese, che ha 69 anni e non è dunque lontano dalla pensione, ha respinto qualsiasi ipotesi di ritiro dei suoi testi («sono il frutto di ventitrè anni di lavoro e ogni pagina ha riferimenti storici e bibliografici inoppugnabili») confermando che non parteciperà più ad alcuna riunione del consiglio di facoltà, in aperta polemica con il preside Massimo Arcangeli.
 Intanto la rete è letteralmente invasa da reazioni indignate al contenuto dei libri di Biagini, diffuso dalla Nuova Sardegna nei giorni scorsi. Durissimi i commenti delle comunità gay attraverso i blog, altrettanto piccati gli interventi delle comunità islamiche. Nel suo testo, Biagini sostiene fra l’altro che l’Aids non è un’epidemia ma riguarda soltanto omosessuali e tossicodipendenti, demolisce la teoria darwiniana dell’evoluzione, definisce Giordano Bruno «solo una spia eretica che tradiva i fedeli della chiesa cattolica per consegnarli al boia» e Newton, un poveraccio che cercava di «mantenersi giovane in una relazione omosessuale con un matematico svizzero». Nei testi attacchi pesanti ai protestanti, agli illuministi, ai musulmani e soprattutto ai gay.
 Per gli studenti che hanno trasmesso una lettera di protesta al preside della facoltà il testo di Biagini viene giudicato «discriminatorio verso diverse categorie, sommario e al tempo stesso dogmatico nel suo giudicare» e ne viene richiesto il ritiro immediato perchè lo studente «non debba più studiare da un testo fazioso, che paralizza il pensiero critico e il contradditorio, che svilisce la dignità dello studente e dell’insegnamento che dovrebbe ricevere».
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Sardegna
APPELLO DEI RADICALI 
Laurea a Gheddafi, il no di 563 professori 
 
 SASSARI. I Radicali italiani hanno inviato al preside di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, Giovanni Lobrano, l’appello sottoscritto da 563 docenti universitari contro la proposta di conferire una laurea honoris causa al capo di stato libico Muammar Gheddafi. Nel documento i firmatari chiedono che «si soprassieda alla richiesta di conferire la laurea honoris causa in giurisprudenza» al colonnello, un «capo di stato al governo da 40 anni, seppure mai eletto democraticamente. Inoltre il suo regime si caratterizza per la sistematica violazione di tutti i diritti umani fondamentali e la negazione della nozione di stato di diritto, come documentato da tutte le maggiori organizzazioni non governative dei diritti umani».
 
5 – Il Sardegna
Prima pagina
Università
E’ corsa a due per il rettorato
Al ballottaggio Faa e Melis
La Del Zompo resta fuori per una manciata di voti
 
Grande Cagliari – pagina 23
Ateneo. La farmacologa, data per favorita, si ferma a quota 429 preferenze al secondo turno
Rettorato, salta la Del Zompo
Sarà ballottaggio tra Faa e Melis
Il polo economico-giuridico passa al contrattacco, giovedì la votazione definitiva
 
Sarà sicuramente un uomo il successore di Pasquale Mistretta alla guida dell’Ateneo cagliaritano. La farmacologa Maria Del Zompo è saltata seppure per una manciata di voti, al secondo turno della competizione per il rettorato del capoluogo. Sarà il ballottaggio fra l’anatomopatologo Gavino Faa e Giovanni Melis, docente di economia aziendale, a decretare giovedì prossimo il nuovo rettore dell’università di Cagliari. Nella seconda sessione di voto che si è conclusa ieri alle 19, Faa ha riportato 452 voti (il 34,3%), e il candidato del polo giuridico-economico Melis (33,1%) ne ha avuti 436. La terza candidata, la farmacologa Maria Del Zompo, esce dalla competizione per un pugno di voti, con 429 preferenze, pari al 32,5%. Per la validità della votazione, che si è svolta nei quattro seggi aperti in città (Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Scienze Botaniche, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e Cittadella universitaria di Monserrato) era richiesto un quorum di 667 preferenze ma an che questa volta la soglia non è stata raggiunta. Alla chiusura dei seggi, alle 19, l’affluenza totale è stata di 1.332 votanti su 1514 aventi diritto , pari all’87,98%. Nella precedente sessione del 21 maggio avevano votato in 1.318 (87,28%). Un risultato inatteso, dunque. La Del Zompo che nella prima votazione aveva fatto un’ottima performance volando a 349 voti contro i 341 di Faa e i 266 di Melis. Quest’ultimo ha registrato una rimonta clamorosa ottenendo la maggior parte dei voti nei seggi allestiti nella facoltà di Ingegneria (150) e soprattutto in Scienze Botaniche (156 contro i 44 e 47 ottenuti rispettivamente da Faa e dalla Del Zompo).
Segno di un’affluenza in massa delle facoltà economico-giuridiche in soccorso del loro candidato. Tra gli studenti di medicina e farmacia hanno invece ottenuto migliori performances Gavino Faa e Maria Del Zompo che hanno ottenuto rispettivamente 102 e 96 voti nel seggio allestito all’ex clinica Aresu e 170 e 150 alla Cittadella universitaria di Monserrato contro i 57 e 73 registrati da Melis. Il ballottaggio tra Faa e Melis, come detto, è previsto giovedì prossimo, 11 giugno, sempre dalle 8 alle 19. Sarà rettore il candidato che riporterà il maggior numero di voti, non è più richiesta una maggioranza qualificata. Nella tornata del 21 maggio, caratterizzata anch’essa da una massiccia affluenza alle urne ci fu un testa a testa Del Zompo-Faa. Maria Del Zompo (27,33%) superò Gavino Faa (26,70%) per una manciata di voti, solo otto. Una sorpresa per chi pensava la farmacologa fosse solo un’outsider e una conferma della sconfitta dalla partita il polo economico-giuridico di viale Fra Ignazio. Che ieri è corso in massa a soccorrere Giovanni Melis.
6 - altravoce.net
Un pugno di voti, niente Magnifica Rettora
Maria Del Zompo eliminata, al ballottaggio
Gavino Faa (il "delfino" di Mistretta) e Melis
di Daniela Paba
 
Prudenza e continuità piuttosto che cambiamento. Per un pugno di voti, Giovanni Melis e Gavino faa andranno al ballottaggio il prossimo 11 giugno. Il primo tra questi due diventerà rettore dell'Università di Cagliari, Maria del Zompo esce sconfitta al secondo turno per soli 7 voti, ma tra tutti i candidati la distanza è davvero minima: su 1317 votanti pari all'87,98% degli aventi diritto, Faa si classifica primo con 452 preferenze, Melis totalizza 436 voti, Del Zompo, che aveva superato Faa al primo turno, si ferma a 429. Nella lettura dei numeri la sensazione che per un soffio, dieci voti appena, ci si sia giocata la possibilità di immaginare un ateneo diverso, il secondo in Italia con a capo una donna scienziata di chiara fama, innamorata della ricerca e avvezza al confronto internazionale piuttosto che alle lotte di campanile.
Vince per ora il delfino di Mistretta, quello che il rettore uscente ha sempre indicato come il candidato ideale, come lui abituato a promettere qualcosa a tutti, secondo la legge del do ut des, così caro alle famiglie che governano la città e l'isola, sempre attente a preservare il placido equilibrio interno. Di Maria del Zompo si è detto da molte parti che non aveva l'esperienza necessaria, che comunque sarebbe stata l'espressione della facoltà di Medicina, una realtà che pesa sul bilancio d'Ateneo. Eppure lei aveva insistito sull'idea di fare sistema, di valorizzare le componenti d'ateneo, di creare un gruppo di esperti di supporto al Rettore.
Giovanni Melis, forte del suo pragmatismo e dell'esperienza acquisita nell'amministrazione e nel risanamento dei bilanci è apparso probabilmente più affidabile in vista dei tagli programmati dal Ministero. Ma è difficile fare valutazioni su un voto così equamente distribuito, La sensazione è che l'energia per rischiare un cambiamento di rotta manca, resistono le vecchie logiche, come resiste l'abitudine a fare i conti con una realtà modesta e periferica, quella che c'è ma ha bisogno di essere rilanciata senza farsi troppe illusioni. Meritocrazia, ricerca di nuovi fondi e opposizione ai tentativi di trasformare l'Università in Fondazione promette Giovanni Melis, ottimismo e accesso ai fondi europei sono le parole chiave di Faa. Cosa sceglieranno quelli che hanno creduto nella possibilità di cambiare determinerà la scelta del nuovo Magnifico. Singolare, maschile, come sempre.

Questionario e social

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