1 – L’Unione Sarda

Cagliari – pagina 17

   

Un incontro casuale e fuori programma: Giovanni Melis e Maria Del Zompo, rimasti in corsa assieme a Gavino Faa per la carica di rettore dell'Università di Cagliari, si sono incrociati lunedì scorso, durante una riunione nelle aule del polo economico-giuridico di viale Fra Ignazio. Melis aveva di fronte i presidi delle facoltà (Aldo Pavan, Paola Piras e Massimo Deiana) e Raffaele Paci, che poche ore dopo avrebbe comunicato il proprio ritiro dal secondo turno di votazioni. L'argomento: campagna elettorale e mosse strategiche dopo il primo round del 21 maggio. È in questo momento che la docente di Farmacologia ha fatto il proprio ingresso con l'intenzione di salutare il preside di Giurisprudenza Massimo Deiana: ha stretto la mano cordialmente ai presenti, giusto un paio di battute prima di tornare a lavoro in vista delle elezioni. Un incontro confermato da Massimo Deiana e smentito da Melis: «Nessuna riunione con i presidi, né con gli altri candidati». Idem la Del Zompo: «Nessuna riunione. Ma in questi giorni ho sentito molti presidi e professori, come è ovvio che sia». Anche Paci non si sbilancia: «Non spetta a me confermare o smentire un fatto del genere. Posso solo dire che in questi giorni ci sono stati decine di incontri. Per il resto, confermo quanto ho detto lunedì». Cioè l'appoggio a Giovanni Melis.

I nodi da sciogliere, a meno di una settimana dal secondo turno (il 4 giugno), sono due: Melis riuscirà a ottenere tutti i voti collezionati da Paci alla prima tornata? E ancora: dove andranno le preferenze raccolte da Antonio Sassu, dopo il suo ritiro dalla corsa? Gli ultimi sforzi potrebbero essere diretti a catalizzare verso un unico candidato i voti del polo economico-giuridico, dopo la rinuncia di Paci e Sassu.

Maria Del Zompo era stata il candidato-rettore più votato al rimo turno con 349 consensi (il 27,33 per cento dei votanti). A seguire l'anatomopatologo Gavino Faa (341 preferenze), lo sfidante del polo economico-giuridico Giovanni Melis (266), l'ex preside di Scienze politiche Raffaele Paci (240) e l'economista Antonio Sassu (81), questi ultimi ritiratisi dalla competizione. (m. r.)

 

2 – La Nuova Sardegna

Pagina 25 - Sassari

 

SASSARI. Un veterinario d’altri tempi, di quelli che giravano instancabilmente da un ovile all’altro per assistere il bestiame malato e, soprattutto, instaurando un rapporto umano di vicinanza e affetto con gli allevatori. Nello Tarantini era fatto così. Un professore universitario, un ricercatore affermato, uno studioso ma allo stesso tempo un veterinario di campagna, sempre disponibile e sempre pronto a rendersi utile. Sia quando aveva lo studio nella traversa di viale Umberto, sia quando aveva definitivamente intrapreso la carriera di insegnante e ricercatore. Nello Tarantini era professore associato nel Dipartimento di Biologia animale e ispezione degli alimenti nella facoltà di Veterinaria dell’Università di Sassari, aveva 62 anni e la maggior parte della sua vita l’ha dedicata con entusiasmo alla professione, a quel lavoro di veterinario che aveva scelto per passione da quand’era uscito dall’Azuni. Una passione che ha cercato di trasmettere alle migliaia di alunni che negli anni hanno seguito le sue lezioni a Veterinaria.

 Nello Tarantini è stato stroncato nei giorni scorsi da un male incurabile, contro il quale ha combattuto con grandissima forza e determinazione per oltre due anni, senza mai abbandonarsi allo sconforto, senza mai perdere quel modo di fare scanzonato che l’ha contraddistinto per tutta la vita.