Domenica 24 maggio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 maggio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 18
dibattito Lions Club, borsa di studio
Castello, il progetto di due studenti per farlo rinascere
   
Castello tra passato e futuro. Il quartiere storico cagliaritano ieri è stato al centro di un dibattito promosso dall’associazione Lions club Cagliari-Castello. Ieri sera, nell’accogliente chiesa di Santa Maria del Monte, in via Corte d’Appello, il primo a prendere la parola è stato Marcello Polastri, profondo conoscitore delle cavità sotterranee cagliaritane, che, con l’ausilio di un videopreoiettore, ha illustrato spazi affascinanti ancora nascosti del sottosuolo cittadino.
LA BORSA Ma l’aspetto più interessante è stato senza dubbio il progetto proposto da due studenti vincitori di una borsa di studio messa in palio dai Lions club Cagliari-Castello. Francesco Ligas, 26 anni, di Selargius, e Valentina Ledda, stessa età, ma di Sestu, si sono aggiudicati la sovvenzione di 4 mila euro, riservata a laureati in ingegneria edile e architettura, messa a disposizione dall’associazione. Sotto il coordinamento di Luca Sanna, docente cagliaritano di architettura, i due vincitori hanno studiato un progetto «dal basso» per il recupero del Centro storico Castello. «La proposta si inserisce in vari temi, ora che il piano quadro dovrà essere trasformato in piano particolareggiato», spiega il professore di architettura. Cosa significa dal basso? «Semplice - aggiunge Sanna - lo scopo dell’iniziativa è quello di valutare idee e proposte da altri punti di vista, non canonici. Quelli proposti da due studenti brillanti che, in un anno di lavoro, hanno elaborato una tesi di laurea sulle anomalie nel costruito nella città ottocentesca».
IL PROGETTO Su cosa avete focalizzato l’attenzione? «I nostri studi si sono basati su tre aspetti fondamentali: sui vuoti pubblici, su quelli privati e sulle connessioni degli stessi nella città», affermano Francesco Ligas e Valentina Ledda. «È necessario che pubblico e privato trovino un accordo che rispetti le esigenze dell’uno e dell’altro». Un esempio. «Il ripristino del vecchio volume di una costruzione di piazza Palazzo, alla destra della prefettura, che prima dei bombardamenti aveva una facciata cieca, senza finestre o altre aperture. Ebbene - aggiungono i due vincitori - sempre mantenendo la facciata cieca il nostro progetto è quello di reintegrare quello spazio con vertical garden , pareti verdi verticali. Piazza Palazzo, secondo la nostra idea, deve diventare uno spazio contenitore, senza auto». E i parcheggi? «L’area di sosta potrebbe essere ricavata in un’area interrata sotto la piazza stessa».
ANDREA ARTIZZU

 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Elezione del rettore. Le facoltà economico-giuridiche si ricompattano sul nome dell’ex preside di Economia 
Melis candidato del polo Sant’Ignazio 
«Siamo noi quelli che hanno espresso le candidature più innovative» 
Lunedì la riunione dove si ufficializzerà la decisione generale 
ALESSANDRA SALLEMI 
 
CAGLIARI. Il polo economico giuridico ha trovato un accordo: si va uniti al voto del 4 giugno con un solo candidato, il professor Giovanni Melis. «Ora ci sono le condizioni», spiega Melis, che si candidò anche nell’ultima elezione (dove Mistretta fu confermato) e che forse stavolta era il candidato naturale del cosiddetto polo Sant’Ignazio. I voti di Melis e quelli di Paci più gli 81 di Sassu ancora non raggiungono il tanto per strappare la poltrona di rettore il 4 giugno, ma si tratta di una manciata di voti.
 La somma fa 587 e per eleggere un rettore fra due giovedì, se l’affluenza sarà altrettanto elevata, di voti ne serviranno 600 (la maggioranza assoluta dei votanti). Insomma la partita non è ancora scontata: non si gioca soltanto fra Maria Del Zompo che ha raccolto 349 voti e Gavino Faa che ha raggiunto quota 341. Diverso sarebbe se uno dei due si facesse da parte, ma è impossibile. Medicina risulta che alla fine si sia praticamente divisa in due, difficile che una divisione del genere non resti, è pensabile invece che parte dei voti ottenuti dal polo Sant’Ignazio si dirotti su i due candidati di Medicina, per accordi o più semplicemente perché è numericamente più facile arrivare all’elezione di uno di questi due nomi. Il voto più interessante, in questo momento, è proprio quello degli aventi diritto che non si sono appassionati per nessuno dei candidati e che adesso, volendo un rettore, devono scegliere di nuovo sulla base di opportunità più solide perché sorrette dai numeri. Melis: «Ho ricevuto voti un po’ da tutti, meno da Medicina. Lunedì ci incontreremo con i colleghi che mi hanno sostenuto e valuteremo cosa fare. Non c’è dubbio che il polo Sant’Ignazio abbia espresso le candidature più innovative. Nessun prorettore o delegato del rettore, coerenti con le proposte avanzate finora sul piano della didattica, della ricerca e della buona gestione del sistema universitario». Forse appare una scelta tardiva, anche non se per questo perdente, l’andare con un solo candidato in una competizione che si sapeva non sarebbe stata banale come le precedenti nelle quali si andava all’elezione col nome del rettore prossimo venturo in tasca. «Adesso ci sono le condizioni», dice il professor Melis. Il polo giuridico-economico ha capito di avere una sua forza. Qualcuno sostiene che sarebbe meglio stipulare una robustissima alleanza: la valanga di voti che arriverebbe su uno dei competitori di Medicina potrebbe fruttare buoni risultati per la crescita del polo Sant’Ignazio. Il punto è che si tratta di un polo composito, cui afferiscono anche Lettere e parte delle facoltà di Scienze (quando si parla di voti) e forse, neppure in cambio di voti decisivi, il candidato si trova oggi nelle condizioni di promettere ciò che sa di poter mantenere solo a metà. Insomma, il risultato del 4 giugno non è ancora scritto.
 
 

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