Venerdì 22 maggio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 maggio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
3 - La giustizia è lenta non soltanto in Italia, editoriale di Leonardo Filippi
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Del Zompo vince la prima manche
È in testa con 349 voti: seguono Faa (341) e Melis (266)
È il primo turno della competizione per il rettorato. Il prossimo appuntamento è fissato per il 4 giugno. Eventuale ballottaggio l’11
Università. I risultati provvisori delle elezioni per scegliere il rettore del dopo Mistretta
 
L’Università vota donna. Maria Del Zompo è il candidato-rettore più votato dell’Ateneo di Cagliari: con 349 consensi, la farmacologa che dirige il dipartimento di Neuroscienze conquista il 27,33 per cento dei votanti, fin dal primo turno della competizione elettorale. È il risultato delle votazioni di ieri che hanno visto un’altissima affluenza nei quattro seggi universitari: alle urne 1318 elettori, l’87,28 per cento degli aventi diritto.
LA CLASSIFICA Subito dopo la Del Zompo, otto voti più giù, l’altro candidato di Medicina, l’anatomopatologo Gavino Faa che rastrella 341 preferenze (il 26,7 per cento). Il terzo posto è per lo sfidante del polo economico-giuridico: Giovanni Melis, con i suoi 266 voti (il 20,83 per cento), è il primo a piazzarsi fra i tre candidati schierati dal polo. Il penultimo posto è per l’ex preside di Scienze politiche Raffaele Paci che incassa 240 voti (il 18,79%); in fondo alla classifica l’economista Antonio Sassu con 81 preferenze, il 6,34 per cento.
TURNI ELETTORALI Al di là della performance di ciascun candidato, nessuno - com’era prevedibile - ottiene la maggioranza assoluta dei voti, necessaria per vincere: quei 660 consensi richiesti dal regolamento (su 1318 votanti) per conquistare subito la poltrona di Magnifico, sono un traguardo irraggiungibile, almeno al primo turno. Così è scontato il prossimo appuntamento: si ritorna a votare il 4 giugno, sicuramente con un numero inferiore di candidati. Anche se per legge nessuno dei 5 è teoricamente escluso, è probabile che qualcuno si ritiri dalla competizione, in vista della presentazione di un’unica candidatura per il secondo turno. A questo punto un ruolo fondamentale lo giocherà il polo economico-giuridico che dovrà cercare di mettere d’accordo il suo bacino elettorale per far convogliare i voti su un unico nome, in modo da lasciare in gioco almeno un suo candidato in una sfida a tre con gli avversari di Medicina. Con tutta probabilità (anche al secondo turno occorre la maggioranza qualificata dei votanti), la partita decisiva si giocherà nel ballottaggio, l’11 giugno: l’auspicio di molti è quello di vedere in campo alla fine i rappresentanti di ambedue gli schieramenti, un candidato di Medicina contro quello del polo economico-giuridico.
LA VOTAZIONE I risultati della votazione sono stati diffusi in tempo reale non appena sono pervenuti dai seggi. Un’ora dopo lo spoglio, iniziato alle 19 con la chiusura delle urne, i dati sono comparsi sul web, grazie alla velocità e all’impegno dell’ufficio stampa e della direzione Affari generali dell’Università. Questa mattina i dati, ancora provvisori, passeranno al vaglio della commissione elettorale che li renderà ufficiali.
STRATEGIE Naturalmente è tutto da vedere. La fase che sta per iniziare è importante per costruire nuove alleanze, anche trasversali tra le varie facoltà. Nessuno per ora si sbilancia ma è facilmente intuibile che la sconfitta di Sassu porti al suo ritiro e dunque al dirottamento dei suoi voti a sostegno di uno dei 3 sfidanti in corsa. Ma a lasciare i panni del candidato potrebbe essere anche Paci che considera i suoi 240 voti «un risultato inferiore rispetto a quello atteso: ne prendo atto e nei prossimi giorni comunicherò le mie decisioni». Melis invita al confronto: «Dobbiamo cercare di presentarci con un’unica candidatura». Felice la vincitrice di questo primo turno, votata soprattutto nei seggi della Cittadella universitaria e di Ingegneria: «Sono contenta - dice la Del Zompo - ma mi sento all’inizio di un’impresa». E Faa aggiunge: «La vera campagna elettorale inizia domani».
CARLA RAGGIO 
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 19
nuoro
Indirizzi al commissario
Accordo obbligato tra Zidda e Deriu: «Università in salvo»
 
Ci voleva l’assemblea del Consorzio per la promozione degli studi universitari per costringere il sindaco Mario Zidda e il presidente della Provincia Roberto Deriu a parlarsi.
Dopo mesi di incomunicabilità (Deriu ha addirittura scritto una lettera aperta ai giornali per proporre un incontro) e visioni contrapposte e paralizzanti anche su questioni urgenti, ieri si sono seduti allo stesso tavolo.
Faccia a faccia obbligato, visto che Provincia e Comune sono gli unici soci di quel Consorzio in via di scioglimento soprattutto per volontà di Deriu che, puntando su una Fondazione, ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di Nuoro la nomina del commissario liquidatore.
Sindaco e presidente della Provincia ieri hanno preso atto della nomina del commissario liquidatore e dato al commercialista Salvatore Cocco gli indirizzi «affinché garantisca la prosecuzione di tutte le attività in essere, salvaguardando gli interessi di tutti i soggetti coinvolti».
Parole contenute in una nota congiunta firmata dagli addetti stampa di Comune e Provincia.
«Zidda e Deriu - si legge nel documento - si sono impegnati ad individuare strade e strumenti che conducano ad una successione, senza soluzione di continuità (la Fondazione?, n.d.r. ), delle attività oggi svolte dall’ente. Con tale atto il Consorzio potrà continuare regolarmente la propria attività, garantendo i servizi ed i contratti con docenti, fornitori e cooperative e potrà ricevere i finanziamenti di cui è destinatario», mentre gli assessori alla Cultura Teresa Pintori per il Comune e Franca Carroni per la Provincia coadiuveranno il commissario liquidatore e cureranno i rapporti con la Regione e le Università sarde.
Al termine dell’assemblea Mario Zidda e Roberto Deriu hanno incontrato una delegazione di studenti che frequentano Scienza dell’amministrazione, rassicurandoli «sul presente e sul futuro dei corsi e dell’università nuorese».
Secondo la nota «vengono meno i presupposti sui quali il Comune aveva intenzione di presentare ricorso per la nomina del commissario», ma il sindaco aspetterà a questo proposito la valutazione del legale del Comune.
Il disgelo tra Deriu e Zidda porta una buona notizia anche per i dipendenti del consorzio per la biblioteca Satta paralizzata in attesa da tempo di una risposta sulla bozza di nuovo statuto.
«Il sindaco ha proposto e Deriu ha condiviso l’idea - conclude il comunicato - di convocare a breve una riunione del consorzio preparatoria di una conferenza di servizi nella quali gli enti delegati potranno mettere le basi per la revisione dello statuto». ( m. t. ) 
 
3 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
La Francia e un giallo cagliaritano
La giustizia è lenta non soltanto in Italia
di Leonardo Filippi *
 
Si critica tanto la giustizia italiana per l’eccessiva durata delle procedure giudiziarie, ma forse uno sguardo oltralpe ci può consolare. La settimana scorsa il Tribunale di grande istanza di Parigi ha pronunciato una sentenza sulla "ragionevole durata" del processo che ha fatto scalpore in tutta la Francia per l’innovativo principio giuridico.
Il fatto era stato giudicato già in Italia perché nel porto di Cagliari nel 1991 un catamarano era affondato per le cariche esplosive che ignoti vi avevano sistemato. Si era svolto nella nostra città un processo in contumacia contro l’armatore francese, condannato perché ritenuto l’unico interessato a riscuotere il risarcimento da parte della compagnia d’assicurazione, mentre in realtà questo era stato corrisposto alla società proprietaria dell’imbarcazione. La Corte di cassazione aveva imposto di riaprire il processo perché l’armatore non aveva avuto effettiva conoscenza del processo e la Corte d’Appello di Cagliari nel 2008 aveva dichiarato l’estinzione del reato per prescrizione.
Contemporaneamente l’autorità giudiziaria francese procedeva contro l’armatore per il reato di truffa ai danni della compagnia assicuratrice, lo sottoponeva a controllo giudiziario in carcere ed il Parquet (Pubblico Ministero) formulava la sua requisitoria nel 2004: ma il giudice d’istruzione decretava il non luogo a procedere e la corte d’appello ordinava il rinvio a giudizio per l’udienza fissata la scorsa settimana.
La difesa sollevava due questioni: sulla durata eccessiva della procedura e sul divieto di giudicare due volte lo stesso imputato per il medesimo fatto. Il tribunale di grande istanza non esaminava la seconda questione, ritenendola assorbita dalla prima, e dichiarava invece la nullità dell’intera procedura giudiziaria per l’irragionevole durata del processo francese, a norma dell’articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che garantisce all’imputato un processo "equo" entro un "termine ragionevole". Il tribunale ha quindi affermato che non è "ragionevole" la durata di quindici anni per l’istruzione perché ciò avrebbe compromesso non solo le esigenze difensive ma pure i fondamenti dell’organizzazione giudiziaria, che si apprestava a giudicare degli uomini diversi da quelli che erano quasi vent’anni prima. La motivazione della sentenza sarà depositata nei prossimi giorni, ma il presidente Serge Portelli ha sentito l’esigenza di dichiarare che il tribunale è «guardiano delle libertà e non può dunque, dopo aver constatato che la procedura viola la durata ragionevole, partecipare alla violazione lasciandola proseguire, pena il trasformare i valori che è tenuto a proteggere in meri simboli decorativi». Il presidente Portelli ha pure aggiunto che il legislatore italiano ha risolto il problema con l’istituto della prescrizione, che ha appunto il fine di evitare di giudicare fatti dopo un certo lasso di tempo, mentre in Francia la prescrizione può essere sempre interrotta e quindi il reato può non prescriversi mai. Proprio per tale ragione il tribunale di Parigi ha annullato la procedura in applicazione diretta della Convenzione europea.
Dall’esperienza francese apprendiamo dunque che talvolta la giustizia transalpina ha tempi più lunghi dei nostri, ma che l’interpretazione illuminata del giudice può evitare le conseguenze più aberranti cui la legge può dar luogo.
*Ordinario di Diritto processuale penale
Università di Cagliari 

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Affluenza record, Del Zompo è in testa 
Quasi ignorato Sassu. Prossimo voto: 4 giugno Ricomincia il toto-candidato su chi si ritira 
 Hanno votato in oltre 1.200 su 1.510 aventi diritto. Alle 12 c’era già il quorum necessario 
di Alessandra Sallemi 
 
CAGLIARI. Prima Del Zompo, secondo di stretta misura Faa, terzo con 85 voti di distanza Melis, subito dopo Paci e infine Sassu. Diventa appassionante l’elezione del rettore dopo la prima vera campagna elettorale degli ultimi vent’anni con un testa a testa che la dice lunga sugli equilibri che non ci sono più a governare l’ateneo cagliaritano. Grazie a un’organizzazione da manuale da parte dell’ufficio stampa dell’università, internet ha svelato subito la grande attesa del nuovo rettore con i dati dell’affluenza record già a mezzogiorno e con i voti esatti per ciascuno poco dopo la chiusura dei seggi.
 Appuntamento al 4 giugno, per una votazione fotocopia. Il regolamento prevede che nei prossimi cinque giorni eventualmente potranno farsi avanti altri candidati oppure potrebbero decidere di ritirarsi quelli che non hanno ottenuto grande successo in questo primo incontro con gli elettori. La prossima votazione dovrà concludersi con un candidato che riceverà la maggioranza assoluta dei voti espressi e quindi sarà il rettore: se non succederà, si andrà al ballottaggio dei primi due eletti e questo si concluderà con l’assegnare la vittoria al candidato col maggior numero di voti.
 Ieri la gara sarebbe potuta finire se un candidato avesse raccolto la maggioranza assoluta: con 1.210 votanti, 660 voti. Non è accaduto, ma a proposito delle tendenze dell’elettorato, i risultati sembrano parlar chiaro, con un paio di sfumature che vanno tenute in seria considerazione e che aggiungono particolari inediti all’elezione tipo di un rettore d’ateneo di Cagliari. Potevano votare ordinari, associati, ricercatori, personale non docente, studenti secondo numeri esatti, 1510 persone in tutto. Ha votato l’87.40 per cento degli aventi diritto al voto, con il quorum del 33 per cento (perché l’elezione fosse valida) abbondantemente superato già a mezzogiorno. Significa che l’università non voleva perdere l’appuntamento: Del Zompo e Faa probabilmente sono i veri avversari della competizione, i voti (non pochi) giunti a Melis (266) e Paci (240) dimostrano con forza che il polo giuridico economico ha trovato un buon peso e che, sotto il profilo delle appartenenze, non è stato premiante dividersi addirittura in tre candidature. Del Zompo e Faa messi assieme hanno raccolto 690 voti, Melis, Paci e Sassu hanno totalizzato 587: vuol dire che le facoltà di Medicina e Ingegneria insieme continuano a potersi eleggere un rettore da sole, ma i 103 voti di differenza col polo giuridico-economico forse cominciano a non essere più incolmabili.
 Ingegneria e Medicina: la prima non ha presentato candidati, si è dato troppo per scontato che confluisse facilmente tutta in Faa, favorito da alcuni aspetti, non ultimo dei quali la pace stipulata con Mistretta dopo anni di non particolare intesa quando l’urbanista era rettore e Faa preside di Medicina. Del Zompo ha ricevuto 349 voti, Faa 341: quest’ultimo ha avuto una calorosa accoglienza a Ingegneria dove è andato a votare, Del Zompo ha votato al policlinico universitario e non da ieri soltanto si diceva che la facoltà di Medicina l’avesse scelta come sua autentica espressione di rinnovamento. Perché, a quanto pare, a Medicina anche di questo si sta parlando: l’università deve saper parlare con le altre istituzioni, trovare un ruolo, avere peso. Chi è il candidato che appare più capace in questo? La prima risposta è stata Del Zompo, rovesciando una previsione che dava per scontate la forza del potere già esercitato (è il caso di Faa rispetto alla collega) e quella delle relazioni già intessute (Sassu).
 Non risulta ci sia aria di altre candidature, ci si chiede se il 4 giugno si ripresenteranno tutti e cinque. E’ facile rispondere che Sassu con 81 voti non vorrà esporsi in una nuova gara.
 Restano Melis e Paci: piuttosto che scomparire dalla scena, visto che assieme hanno raccolto 500 voti, potrebbero decidere di arrivare compatti con una sola candidatura e il gioco a tre ricomincerebbe a essere una gara interessante; oppure, ma questo appare meno probabile, potrebbero decidere di sfilarsi entrambi e sostenere quello dei due «medici» che ai loro occhi riveste maggiore credibilità quando parla di sviluppo «di tutta l’università». Per il momento un passo indietro di Melis non appare probabile. Ma quindici giorni, in una situazione nuova come questa, possono essere moltissimi e portare anche a colpi di scena imprevedibili. Al momento si può affermare che è facile immaginare un’autoesclusione di Sassu e basta.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Smart drugs invece del caffé: sbagliato 
Appello agli studenti contro le droghe che aumentano l’attenzione 
Parla Anna Lisa Muntoni dell’Istituto di ricerca del Consiglio nazionale 
 
CAGLIARI. Se in passato per resistere alle nottate sui libri gli studenti aumentavano la dose quotidiana di caffè, confidando nelle proprietà stimolanti della caffeina, oggi in prossimità degli esami molti fanno ricorso alle smart drugs, sostanze legali ma dall’effetto dopante.
 «I cosiddetti nootropi (dal greco noos=mente e tropein=verso) sono prodotti in grado di aumentare le capacità cognitive», ha spiegato a Roma Anna Lisa Muntoni dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche. «Questa categoria - ha continuato la ricercatrice - comprende svariate sostanze psicoattive, sia di sintesi che naturali, efficaci non solo nei pazienti con disturbi neurologici o cognitivi, per i quali sono nate, ma anche in persone sane. In pratica, l’uso delle smart drugs migliora i processi di attenzione, concentrazione, percezione, apprendimento, memoria, linguaggio, motivazione, capacità organizzativa e decisionale».
 Sempre più spesso questi farmaci sono assunti al di fuori della prescrizione medica. «Stimolanti come metilfenidato, destroanfetamina e modafinil, normalmente prescritti per la terapia del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, dell’autismo e di disturbi del sonno - ha proseguito Anna Lisa Muntoni - si possono acquistare anche online e sono presi in dosi massicce dagli studenti, soprattutto alla vigilia degli esami, perché migliorano le capacità di concentrazione e di elaborazione delle informazioni, i livelli di allerta e di attenzione, la motivazione allo studio, e, dall’altro, riducono le sensazioni di sonno, fame e fatica».
 Quel che poi succede è presto detto: da queste facoltà stimolanti nasce la tendenza ad abusarne per migliorare le proprie prestazioni e prendere voti più alti. Ma è un’abitudine pericolosa, perché purtroppo - sottolinea la neuroscienziata che si è formata alla scuola di Cagliari - per la maggior parte di queste droghe non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine nei soggetti sani». Gli studenti sono avvertiti.
 
6 – Il Sardegna
Prima pagina
Università. Ateneo al voto
Per il Rettore testa a testa Faa-Del Zompo
Una manciata di voti separa i duce candidati alla successione di Mistretta. Staccati gli altri tre pretendenti. Prossimo turno il 4 giugno
 
Grande Cagliari – pagina 21
Università. Una manciata di preferenze divide i due candidati alla poltrona di rettore per il dopoMistretta
Ateneo, primo verdetto dal voto
Testa a testa tra Del Zompo e Faa
Staccati gli altri contendenti. Massiccia affluenza alle urne. Prossima tornata il 4 giugno
Roberto Murgia
 
Testa a testa Del Zompo- Faa dopo il primo turno per l’elezione del rettore dell’ateneo cagliaritano. Su oltre 1510 aventi diritto al voto, gli elettori che ieri l’hanno esercitato sono stati 1318: un’affluenza dell’87 per cento. Maria Del Zompo (27,33%) supera Gavino Faa (26,70%) per una manciata di voti, solo otto: 349 contro 341. Una sorpresa per chi pensava fosse solo un’outsider. Una conferma perchè, ancora una volta, esce sconfitto dalla partita il polo economico-giuridico di viale Fra Ignazio: restano in gioco per la qualifica di “Magnifico”, due docenti di medicina, un ordinario di Farmacologia (la Del Zompo) e un ordinario di Anatomia patologica (Faa, già ex preside della facoltà). Un confronto incerto: fino a ieri Gavino Faa veniva dato come il candidato più forte; ma ora è in difficoltà perché davanti si trova un avversario, anzi un’avversaria inattesa. «Quella senza partito e di sinistra», la definiscono i commentatori. Una che nel suo programma dice che «il ruolo del rettore non può prescindere dalle caratteristiche della persona che lo ricopre. Ma tali da consentirgli la capacità di mediazione». Che parla di «mettere a disposizione il mio bagaglio di conoscenza, frutto di decenni di lavoro, per gettare le basi per un rilancio della nostra università, per evitare il declassamento tra gli atenei senza premialità». E di voler ricorrere a «un ‘team a progetto’ col quale condividere la responsabilità delle soluzioni prospettate». Una che, fanno sapere fonti vicine al rettorato, piace molto ai rappresentanti degli studenti. Che valgono ben 194 voti, contro i 120 dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo, i 525 di ricercatori e assistenti, e i 671 dei docenti, ordinari e associati. Tra i progetti del suo competitor, Gavino Faa, invece, quello sul «campus naturale al centro della città». Con tanto di Bed&breakfast diffuso dal primo ottobre al 30 giugno a prezzi vantaggiosi». Temi cari, tra l’altro, al sindaco Emilio Floris. Ora si tratta di capire come si comporteranno gli elettori nella seconda tornata del 4 giugno: se chi ha votato per Paci (240 voti), Melis (266) o Sassu (81), deciderà di non disperdere la preferenza. ■

Questionario e social

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