UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 20 maggio 2009

Mercoledì 20 maggio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 maggio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Nuovo rettore, l'Università va alle urne
Domani i seggi resteranno aperti dalle 8 alle 19: votano 1510 elettori
È la prima competizione del dopo-Mistretta: scontro Medicina-Polo economico-giuridico tra 5 candidati
Domani si vota il nuovo rettore di Cagliari: un test importante per il futuro dell'Ateneo, non solo per il cambiamento della leadership
 
Anche all'Università è come una qualunque vigilia elettorale. Carica di ansia, emozioni e di attese. E anche per i candidati rettore vale la regola del silenzio, come in qualunque competizione che si rispetti. Va da sé che, dietro le quinte, le manovre per strappare l'ultimo voto non si interromperanno neppure oggi: nessuno è per il momento indicato come uno dei possibili vincitori, la partita a sentire gli elettori è ancora aperta e si gioca davvero a cinque, quindi fra tutti e cinque gli sfidanti che si contendono la poltrona di rettore dell'Università di Cagliari.
LA VIGILIA Il giorno prima del duello gli aspiranti in corsa non tradiscono emozioni, tantomeno si lasciano turbare dalle incontrollate previsioni della vigilia, che a detta di qualcuno darebbero in vantaggio qualche candidato. Nessuno viene dato fuorigioco, dunque bisogna aspettare le indicazioni che usciranno domani dalle urne (primo turno). Comunque andrà a finire, questa del 2009 è la prima competizione elettorale che, dopo 18 anni di incontrastato regno Mistretta, porterà a Palazzo Belgrano di via Università un nuovo rettore. Nessuno prima d'ora era riuscito a sconfiggere l'invincibile Magnifico, che tiene salda tra le sue mani la leadership da sei mandati consecutivi.
IL VOTO Sono 1510 gli elettori chiamati alle urne per scegliere il rettore tra i 5 candidati: la farmacologa Maria Del Zompo, l'anatomopatologo Gavino Faa, i docenti Giovanni Melis (Economia), Raffaele Paci (Scienze Politiche) e l'economista Antonio Sassu. Si vota domani dalle 8 alle 19 nei seggi elettorali allestiti nelle sedi della facoltà di Ingegneria (piazza D'Armi, aula E), del Dipartimento di Scienze Botaniche (viale Sant'Ignazio 13), della facoltà di Lingue e Letterature straniere-Polo Aresu (via San Giorgio 12), della Cittadella universitaria di Monserrato (primo piano sopra l'aula magna).
GLI ELETTORI Votano 671 ordinari e associati, 525 ricercatori e assistenti, 120 rappresentanti del personale tecnico e amministrativo, 194 rappresentanti degli studenti. Si diventa rettore con la maggioranza assoluta dei voti, traguardo praticamente impossibile da tagliare nella prima votazione. Più probabile raggiungere quella soglia di consenso (circa 757 preferenze) al secondo turno, già fissato per il 4 giugno. Diversamente si andrà al ballottaggio, tra i candidati più votati, giovedì 11 giugno 2009: per vincere basterà solo un voto in più.
CARLA RAGGIO 
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
«Dentro l'Ateneo sindacati ignorati dal direttore»
Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Cisapuni contro le decisioni unilaterali sul personale Ata
 
In attesa del voto si scaldano gli animi dei sindacati universitari: denunciando «il grave stato di crisi» nel rapporto con la direzione amministrativa, Cgil-Cisl-Uil ritrovano l'unità e fanno fronte comune con Cisal e Cisapuni contro la controparte, nei confronti della quale il conflitto si è acuito proprio in questo periodo elettorale».
LE VERTENZE La situazione «di stallo» sulle vertenze riguardanti il personale ha portato ieri i sindacati e le Rsu «a sospendere le relazioni sindacali in ateneo, astenendosi dal partecipare a tutti gli incontri di contrattazione finché non ci sarà un clima nuovo». Nel frattempo - si legge nella lettera inviata al Magnifico rettore e al direttore amministrativo dell'Ateneo di Cagliari - «si chiede il ritiro della disposizione amministrativa che sospende le norme sui permessi retribuiti del contratto collettivo integrativo, ancora legittimamente vigente, e si chiede, ancora una volta, una condivisibile determinazione del fondo di trattamento accessorio».
I sindacati accusano la direzione amministrativa di prendere «decisioni unilaterali, senza alcun confronto vero, tutte sfavorevoli al personale universitario. Il tutto aggravato dall'atteggiamento di sufficienza nella fase di informazione su tutti gli argomenti di relazione sindacale, come l'ultimo recentissimo capitolo sulla videosorveglianza». Non solo. Altro tema di scontro riguarda le progressioni verticali del personale amministrativo e tecnico, di fatto penalizzato negli avanzamenti interni di carriera.
AZIENDA MISTA I sindacati proclamano lo stato di agitazione e chiedono l'intervento dell'assessore regionale alla Sanità affinché siano ripristinate corrette relazioni sindacali. Dalla data di costituzione dell'azienda ospedaliero-universitaria a oggi «non abbiamo ricevuto i segnali positivi auspicati, restando disattesi gli accordi sottoscritti sulla liquidazione delle indennità e sui vari aspetti contrattuali relativi alla gestione del personale, anche per la parte economica-integrativa». Il direttore amministrativo «discrimina il personale universitario da quello ospedaliero, ledendo i diritti e la serenità di tutto il personale». (c.ra.) 
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 16
Pestaggi in via Premuda, due denunce
Diciannovenne e diciassettenne accusati di lesioni aggravate
Decisive le testimonianze delle vittime aggredite all'esterno della mensa universitaria
Dopo un anno e mezzo di aggressioni e soprusi la polizia è riuscita a riportare un po' di serenità tra gli studenti universitari
 
Uno ha diciannove anni, vive a Capoterra, ma è un assiduo frequentatore del quartiere di San Michele. L'altro è un diciassettenne residente in piazza Medaglia Miracolosa. Sono due dei presunti aggressori degli studenti universitari, vero terrore dei ragazzi che frequentano la mensa di via Premuda. Sono stati rintracciati e identificati, dopo mesi di indagini, dagli agenti della squadra mobile. G. S., il diciannovenne, e il minorenne, sono stati denunciati per lesioni aggravate. Il più grande è stato segnalato anche per rapina aggravata. La polizia sta cercando di risalire agli altri picchiatori che da un anno prendevano di mira gli universitari.
RAPINA PER 20 EURO Gli uomini della Mobile, guidati dal dirigente Oreste Barbella, e quelli della quarta sezione hanno raccolto diverse denunce di aggressioni da parte degli studenti che ogni giorno si recavano alla mensa di via Premuda. Tutti vittima di vere e proprie aggressioni. Il 14 gennaio, un giovane universitario, era stato avvicinato da un estraneo, «cicciottello e con un giubbotto grigio», che gli aveva chiesto un euro. Altri due erano arrivati alle spalle, prendendolo a pugni e strappandogli il portafogli. Infine era partito un calcio in faccia. Tutto per 20 euro. Pochi minuti dopo, forse per evitare problemi con le forze dell'ordine, erano ricomparsi i soldi.
Gli agenti della squadra volante erano intervenuti comunque: la vittima aveva riportato ferite guaribili in dieci giorni. Poi erano partite le indagini condotte dalla squadra mobile che hanno portato alla denuncia del diciannovenne. Prosegue la ricerca degli altri due aggressori.
DENTI ROTTI Molto più violento l'episodio che ha portato alla denuncia a piede libero di un diciassettenne che, nel luglio del 2008, si sarebbe resto protagonista del pestaggio di uno studente che aveva perso quattro denti, finendo all'ospedale.
Dopo le prime cure (per le conseguenze del pestaggio era rimasto in casa per trenta giorni) l'ennesimo universitario finito nel mirino della banda di “bulli” aveva raccontato tutto alla polizia. Grazie ad alcune testimonianze e a un fascicolo fotografico dei possibili aggressori, gli agenti della squadra mobile sono risaliti a un diciassettenne residente nel quartiere.
IN PROCURA Le due denunce sono finite una sul tavolo del pm Alessandro Pili, l'altra al tribunale per i minorenni. Dopo un anno e mezzo di paura la polizia sembra riuscita a riportare un po' di serenità tra gli studenti universitari che possono andare a mangiare alla mensa di via Premuda con più tranquillità. (m. v.) 

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Cagliari
Nuovi arrivi a Serbariu 
Nell’area della Grande Miniera si insedierà anche la società pubblica Sardegna Ricerche 
Obiettivo dichiarato del Comune fare dell’area industriale il “Lingotto” sardo 
 
CARBONIA. Si allarga la mappa dei centri di eccellenza che poco a poco giungono nell’area della Grande Miniera di Serbariu, per insediare le loro strutture. Dopo Sotacarbo e l’Università, ecco ora il Consorzio Regionale Sardegna Ricerche, un ente che svolge da anni attività nella programmazione, progettazione operativa e attuazione degli interventi regionali nel settore della ricerca, della innovazione e della divulgazione della cultura scientifica. In più, favorisce la nascita di nuove imprese innovative, attraverso la predisposizione delle più opportune consdizioni sia infrastrutturali che organizzative. L’amministrazione comunale ha deciso di concedere in uso spazi dell’edificio ex Forge Torneria, che sono stati ormai completamente restaurati. Una concessione in linea con la visione complessiva di riutilizzo e valorizzazione degli edifici ex minerari. Quello delle ex Forge Torneria è destinato fin dall’inizio a ospitare un centro per l’alta formazione e di ricerca tecnologica, in partenariato con l’Università e altre istituzioni. «Una attività in loco del Consorzio, con l’apporto delle proprie risorse umane e organizzative, darebbe una forte spinta al territorio nel perseguimento dell’obiettivo di creare un polo di eccellenza nell’attività di ricerca, formazione e sostegno alle imprese - ha spiegato il sindaco Tore Cherchi - la opportunita di accoglierlo negli spazi della Grande Miniera qualifica ancora di più l’area come punto di riferimento per la ricerca e la tecnologia avanzata, creando le condizioni idonee per la crescita e la specializzazione delle nostre imprese locali». La convenzione stipulata con il Comune prevede che il Consorzio attivi la sua attività entro tre mesi. Ed è stato anche identificato, anche se poi l’elenco è esemplificativo, e può quindi essere ampliato, il campo di azione. E’ prevista la ricerca tecnologica, compresa l’assistenza alle imprese, nel campo dell’energia, dei materiali, della conservazione dei beni cultuali, del patrimonio moderno e dell’archeologia industriale. industriale. Attività che sono in parte collaterali con quelle del Dipartimento architettura dell’Università di Cagliari. Un motivo per il quale Sardegna Ricerche è stato obbligato a mettere a disposizione dell’Università gli spazi per la conduzione di attività di master e di alta formazione. A questo punto il polo scientifico, fautore di nuove tecnologie e che sarà anche di supporto alle imprese locali inizia ad essere una realtà, concretizzando il progetto originario di Tore Cherchi che vedeva negli spazi della miniera il “Lingotto” della Sardegna. Uno spazio dove cultura, scienza e storia si incontrano puntando verso il futuro. (g.f.n.)
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Firmata l’intesa tra la società Galsi e l’università 
Gasdotto con l’Algeria, un dottorato di ricerca 
 
 CAGLIARI. Un dottorato di ricerca in Ingegneria Meccanica sullo studio delle interazioni tra condotte sottomarine, profilo del fondale e fenomeni ambientali sarà finanziato grazie all’accordo di collaborazione siglato a luglio tra Galsi e l’Università.
 La borsa di studio triennale è stata assegnata a un giovane cagliaritano, lauretatosi a pieni voti in Ingegneria Meccanica. Il dottorato si concentrerà sulla parte progettuale di un modello simulato del sistema «tubazione sul fondale».
 L’obiettivo della ricerca è consolidare le conoscenze sviluppate in relazione alle condotte sottomarine, dalle prime fasi dell’installazione fino a tutta la durata dell’operatività. I modelli teorici più adatti saranno poi calibrati con prove meccaniche sui materiali scelti da Galsi per la realizzazione della condotta sottomarina. Nella seconda fase i risultati raccolti saranno tradotti in un modello utilizzato per simulare le forze ambientali che solleciteranno il tubo durante la posa sul fondale e durante tutta la sua operatività.
 «Dal punto di vista didattico e della formazione più avanzata - ha detto il rettore, Pasquale Mistretta - il dottorato rappresenta una svolta per la ricerca e rafforza uno degli obiettivi prioritari del nostro ateneo: creare una relazione continua e incisiva tra tessuto produttivo, territorio ed enti locali».
 
 

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