Domenica 10 maggio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 maggio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Prov Sulcis Pagina 38
iglesias
Università, vertice a Cagliari
 
La Regione si impegna a potenziare l'Università diffusa. In particolare in quelle realtà, come Iglesias, dove l'esperienza universitaria ha anche funzione di promozione culturale. È quanto emerso nel corso dell'incontro tra l'assessore Maria Lucia Baire e i rappresentanti delle università diffuse.
Per l'Ausi (il Consorzio universitario) erano presenti il sindaco Pierluigi Carta e il direttore generale Alberto Marini. Il Forgea International era rappresentato da Carlo Muntoni, mentre erano assenti sia il presidente dell'Ausi Pierfranco Gaviano, sia il rettore dell'Università di Cagliari Pasquale Mistretta. In un comunicato stampa il sindaco Pierluigi Carta fa sapere che l'assessore Baire ha espresso apprezzamento per l'esperienza iglesiente, riservandosi di visitare al più presto la città. «Per quanto riguarda il sostegno dei corsi universitari - spiega Carta - l'assessore ha espresso la volontà di potenziare le realtà originali dei territori nei quali l'esperienza universitaria svolge anche un ruolo di promozione culturale, più che la mera duplicazione di corsi già presenti nelle Università di Cagliari e Sassari». Resta il problema delle risorse finanziarie. Per il momento non si può modificare la previsione previsione ormai approvata, ma c'è l'impegno a intervenire in un prossimo collegato alla finanziaria.
CINZIA SIMBULA
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 44
Sassari. Giurisprudenza
Un colonnello in Ateneo: laurea honoris causa per Maummar Gheddafi
 
L'Università di Sassari si prepara a conferire una laurea honoris causa in Giurisprudenza al colonnello Muammar Gheddafi, dal 1969 capo indiscusso della Libia.
L'iniziativa sarebbe dovuta essere il regalo di benvenuto riservato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Ateneo sassarese al leader libico, in occasione del suo arrivo a La Maddalena per il vertice dei G8. una sorpresa rovinata dal trasferimento del summit a L'Aquila, ma che non ha scoraggiato la Facoltà sassarese: venerdì il Consiglio di facoltà ha approvato la proposta, e ora il documento passerà al vaglio del Senato accademico.
Prima di poter invitare a Sassari il colonnello Gheddafi per la cerimonia ufficiale, servirà comunque il bene placito del ministero della Pubblica istruzione. La proposta di conferire la laurea honoris causa al capo di Stato nordafricano arriva in un momento di riavvicinamento fra le nazioni italiana e libica, suggellato proprio dall'invito rivolto a Gheddafi per partecipare al vertice dei G8. Il Governo italiano ha stipulato un Trattato d'amicizia con Tripoli che prevede una serie di cooperazioni. Nell'ambito di questa alleanza tra pochi giorni inizieranno i pattugliamenti misti italo-libici nelle acque del Mediterraneo per cercare di contrastare i viaggi dei clandestini. Proprio giovedì la Libia ha accettato il rimpatrio attraverso il proprio territorio di clandestini intercettati nel Canale di Sicilia.
Accordi internazionali a parte, la figura di Muammar Gheddafi resta controversa, e negli ambienti universitari sassaresi non tutti sono pronti a sposare l'iniziativa di Giurisprudenza, e i componenti del Senato accademico prima di pronunciarsi aspettano di conoscere le motivazioni del conferimento.
Ma sul colonnello pesano le decine di rapporti di organismi internazionali che indicano la Libia come un Paese che non rispetta in pieno i diritti umani. Il rapporto 2008 di Amnesty International racconta di un paese che applica la pena di morte, limita la libertà di espressione, discrimina le donne.
Nel 2004 una missione tecnica dell'Unione europea in Libia denunciò abusi, arresti arbitrari e maltrattamenti a danno dei clandestini rinchiusi nei centri di accoglienza libici. Situazioni poi confermate anche nel 2006 dall'allora direttore del Sisde, Mario Mori, durante un'audizione al Comitato parlamentare di controllo. ( v. g. ) 
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Ricerca. Il candidato rettore chiama gli esperti europei
L'Ue dà lezioni all'Università
Faa: così si vince un progetto
 
Come realizzare un progetto europeo di successo? Per scoprirlo i ricercatori sardi hanno interrogato direttamente gli esperti delle agenzie di Bruxelles, venuti a Cagliari per svelare i “trucchi” che possano aiutare la Sardegna ad accedere ai finanziamenti europei per la ricerca. Un argomento caro agli universitari e che tiene banco in questi giorni nella campagna elettorale dei cinque candidati-rettori.
GIORNATA DI STUDIO L'incontro di ieri - a cui hanno partecipato ricercatori di tutte le facoltà, docenti, dottorandi, studenti e amministrativi - è stato organizzato da Gavino Faa, l'anatomopatologo in corsa per la poltrona di Magnifico. «Questa giornata è la prima di un programma che nel giro di alcuni anni ci porterà tanti soldi europei - spiega l'ex preside di Medicina - non basta un bando e scrivere un progetto, occorre un'organizzazione, una rete europea che aiuti i bravi ricercatori a predisporre tecnicamente l'idea». Di qui la promessa di Faa, che prende spunto dalla sua esperienza in Belgio: «Se per caso le elezioni andassero bene, il primo giorno da rettore costituirò un ufficio europeo, formato da amministrativi che spieghino ai ricercatori qual è la via migliore perché la loro idea diventi un progetto europeo di successo».
GUIDA PRATICA Chiara Pocaterra, project manager dell'agenzia per la promozione della ricerca europea, dà alcune dritte: «Il progetto non può essere concentrato solo sulla parte scientifica e tecnologica: i risultati della ricerca devono essere utili all'Europa e i partner devono essere eccellenze da cercare non solo in Italia. Ai sardi dico: impariamo oggi per essere competitivi domani e non perdere l'opportunità dei finanziamenti per la ricerca, particolarmente utili quando non ci sarà più il cuscinetto dei fondi strutturali».
I BANDI A far gola sono ora i 50 mila milioni di euro del settimo programma quadro 2007-2013. Per accaparrarseli, spiega Pierpaolo Manca, coordinatore dei fondi europei, «dobbiamo partecipare il più possibile ai bandi, sensibilizzando con gli Info-day università, centri di ricerca, piccola e media impresa a partecipare ai progetti. Finora la nostra partecipazione è stata marginale anche perché non c'è comunicazione tra Regione, imprese e università e manca un'informazione diretta su quel che si potrebbe fare. Un ufficio di euro-progettazione è lo strumento per colmare questo svantaggio».
SUGGERIMENTI Sebastiano Fumero, responsabile dell'Agenzia Rea, indica i tre elementi determinanti del successo di un progetto: «L'idea scientifica innovativa, la composizione del consorzio e la compatibilità tra i partner, l'ottimizzazione delle risorse. Più si partecipa ai bandi più si entra in rete e ci si collega ad altri Stati entrando in un contesto globale che aiuta a superare il tipico isolazionismo italiano».
CARLA RAGGIO

 
1 – La Nuova Sardegna
 
2 – La Nuova Sardegna
 
3 – La Nuova Sardegna
 
 

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