UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 29 aprile 2009

Mercoledì 29 aprile 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 aprile 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 

1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
Gli studenti e i Quaderni
Quel messaggio che arriva da Gramsci
di Giuseppe Marci
 
Durante i miei studi universitari ho avuto un insegnante che parlava di Antonio Gramsci e dei Quaderni del carcere, allora leggibili nell'edizione pubblicata da Einaudi a partire dal 1948.
Tempi assai lontani, oggi che sfogliamo l'edizione anastatica, la "fotografia" di quei preziosi manoscritti elaborati nelle ristrettezze della detenzione, miracolosamente salvati nel momento della scarcerazione, inviati a Mosca dopo la morte dell'autore, riportati in Italia, custoditi dal Pci e poi dall'Istituto Gramsci.
Ho mostrato le pagine ancora fresche di stampa ai miei studenti che apprendono i principi del metodo filologico e i criteri dell'edizione testuale, e un po' ho invidiato i tempi nei quali vivono, che offrono possibilità prima impensabili. Spero di riuscire ad aiutarli perché ne traggano il massimo profitto, divenendo individui adulti e consapevoli della forza della conoscenza. Quindi sereni.
Noi abbiamo corso il rischio che così non fosse. Da quel mio insegnante non ricordo d'aver ricevuto un particolare aiuto nell'interpretazione del pensiero gramsciano. Egli era soprattutto teso a trasmetterci un messaggio negativo di diffidenza nei confronti di Palmiro Togliatti, primo lettore dei Quaderni e curatore dell'unica edizione disponibile: un politico famoso per la "doppiezza" e sospettato di aver manipolato la scrittura di Gramsci per i suoi disegni di parte. La successiva edizione curata da Valentino Gerratana ha mostrato quanto quell'accusa fosse infondata; la prima pubblicazione, affermano gli esperti, era "più che affidabile per la conoscenza delle varie fasi e della precisa articolazione del pensiero gramsciano". L'anastatica offre ora a tutti la possibilità di addentrarsi in quello che Francioni ha definito il "labirinto" della scrittura, rendendosi conto di persona e formandosi un'opinione. Che non può riguardare soltanto le questioni filologiche e deve comprendere temi di più generale interesse.
Per me, in primo luogo, la riflessione sui cattivi maestri, portatori della cultura del sospetto e artefici, anche per questo, del crollo della sinistra. Sostanzialmente incapaci di comprendere il messaggio di Gramsci, di quello che egli intendeva affermare quando delineava, ad esempio, il concetto di "egemonia", idea infinitamente più ricca, generosa e "umanistica" rispetto all'interpretazione dei tanti che hanno pontificato convinti di possedere una verità che di per se stessa avrebbe dovuto convincere l'elettorato. Mentre così non è stato, e ancora non se ne capacitano e continuano a considerare i cittadini come incapaci e stolti che sbagliano sempre nell'espressione del voto.
A proposito del comunismo internazionale negli anni Trenta, Hobsbawm ha parlato di "idiozia suicida": può darsi che sia una chiave interpretativa utile per capire i casi della sinistra contemporanea.
 
2 – L’Unione Sarda
Carbonia Pagina 20
Due progetti al via sull'impiego dell'idrogeno e sul restauro dei beni architettonici
Sardegna Ricerche nell'ex miniera
Nelle vecchie forge di Serbariu un polo di sperimentazione
Sardegna Ricerche aprirà un centro di sperimentazione nei locali ex Forge della grande miniera di Serbariu sull'idrogeno e il restauro
 
Un tempo pullulava di minatori. Poi ha vissuto una lunga età di degrado. Ora la sua rinascita è affidata non solo al recupero della memoria storia, ma anche alla scienza e alla ricerca tecnologica. La Grande Miniera di Serbariu ospiterà, infatti, due progetti del consorzio regionale Sardegna Ricerche. Se ne parlava da mesi, l'ipotesi si è concretizzata: i ricercatori del consorzio potranno usufruire dei locali ex Forge e Tornerie che il Comune ha deciso di cedere in comodato d'uso gratuito.
IL PROGETTO In questo modo il Comune realizzerà il sogno di creare nella Grande Miniera un polo di alta formazione e ricerca che, come sottolinea il sindaco Tore Cherchi, «sarà capace di attivare un polo di eccellenza che spinga i giovani a non lasciare il territorio e incentivi magari la nascita di nuovi insediamenti industriali e imprenditoriali». E per dimostrare che Sardegna Ricerche ha tutta l'intenzione di insediarsi presto a Carbonia, la settimana prossima la miniera ospiterà un nuovo convegno con un tema attinente a uno dei progetti di ricerca da attivare: si parlerà dell'idrogeno come vettore dello sviluppo energetico.
LA RICERCA In effetti, uno dei due programmi che Sardegna Ricerche avvierà a Carbonia riguarda lo “Sviluppo dei materiali innovativi per le applicazioni legate all'uso dell'idrogeno”. Si farà il punto della ricerca sui nuovi materiali e sulle tecnologie che fanno da ponte fra i combustibili fossili e le energie rinnovabili. Dopo il convegno, i locali delle ex Forge ospiteranno i laboratori di ricerca.
Il secondo progetto, “Diagnostica per il restauro dei beni culturali e architettonici” scatterà, invece, entro poche settimane sempre nei locali ex Forge e Torneria. Il consorzio regionale ha già svolto un convegno mesi fa ed aggiudicato a una società il bando. I due progetti vedranno impegnati una quindicina di ricercatori.
ALTA FORMAZIONE Ma se la Grande Miniera sta, di fatto, imponendosi come polo di alta formazione e ricerca lo si deve anche ad altre due iniziative. La prima è il master di secondo livello sull'architettura moderna avviato in convenzione con il Dipartimento di Architettura della facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari. Il primo master si è già concluso, il secondo è sulla rampa di lancio. L'altra iniziativa che caratterizza l'ex miniera come piattaforma di ricerca è data dalla presenza della Sotacarbo, impegnata in progetti per l'utilizzo pulito del carbone.
ANDREA SCANO

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Questo pomeriggio, alle 16, alla Cittadella 
Terzo faccia a faccia con i cinque candidati alla carica di rettore 
 
CAGLIARI. Terzo faccia a faccia - questo pomeriggio, alle 16, nell’aula magna della Cittadella universitaria, a Monserrato - tra i cinque candidati alla successione del rettore Pasquale Mistretta. Nel primo incontro, erano stati i ricercatori a porre le domande ad Anna Maria Del Zompo, Gavino Faa, Raffaele Paci, Giovannino Melis e Antonio Sassu. Nel secondo, invece, era stata la volta dei sindacati dei dipendenti, con domande sull’autonomia amministrativa. Nel frattempo gli studenti hanno già scelto i loro grandi elettori (hanno vinto le due liste di sinistra) e anche i sindacati hanno fatto le loro scelte. L’università voterà per l’elezione del rettore il 21 maggio e 4 giugno, con l’eventuale ballottaggio l’11 giugno.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro
L’intervento. Il preside di Agraria e candidato al rettorato per l’ateneo di Sassari risponde al sindaco 
«Università, serve un nuovo progetto» 
Luciano: senza un impegno delle istituzioni saremo costretti ad andare via 
 
 NUORO. «Il dibattito sulle sedi gemmate dell’Università è indubbiamente centrale nel momento in cui le risorse pubbliche si assottigliano e la normativa nazionale impone il rispetto di requisiti minimi di docenza e di qualità per i corsi di studio». Parole di Pietro Luciano, preside della Facoltà di Agraria dell’università di Sassari e concorrente con Attilio Mastino nella corsa al rettorato, che risponde al sindaco Mario Zidda. «La facoltà di Agraria da me presieduta - spiega Luciano - ha corsi a Nuoro e Oristano e l’argomento “sedi gemmate” è stato affrontato dal consiglio della facoltà il 5 marzo. Nella riunione è emersa la consapevolezza che il funzionamento e il potenziamento di sedi gemmate non può avvenire a carico del bilancio universitario; è stato inoltre constatato che negli ultimi anni si è assistito a una progressiva erosione degli stanziamenti regionali a favore delle sedi universitarie decentrate; è stato responsabilmente sottolineato che per “fare Università” sia innanzitutto necessario disporre di personale docente e tecnico di elevata e comprovata qualificazione che risieda stabilmente in sede. Il Consiglio ha inoltre positivamente valutato lo sforzo recentemente compiuto dall’Amministrazione Provinciale di Nuoro nello stanziare risorse finanziarie aggiuntive a quelle regionali. A ciò aggiungo il mio personale compiacimento per l’attività svolta dall’Amministrazione Comunale, che porterà in tempi brevi al completamento di nuove strutture destinate ad ospitare le attività universitarie». «Tuttavia la situazione è tale - continua Luciano - che il Consiglio di Facoltà ha chiesto l’avvio di una consultazione congiunta delle Istituzioni interessate (Università, Regione, Provincie e Comuni, Consorzi di gestione) onde valutare: l’attualità dei protocolli d’intesa a suo tempo stipulati per l’attivazione dei corsi universitari; la reale intenzione delle Amministrazioni pubbliche di potenziare le sedi gemmate; la possibilità di una migliore ed efficace finalizzazione delle risorse disponibili; la volontà di realizzare in tempi certi le strutture lungamente attese, comprese le residenze studentesche». «In mancanza di tempestivi e adeguati impegni che facciano ipotizzare una concreta inversione dell’attuale tendenza - spiega Luciano - il Consiglio della Facoltà di Agraria valuterà se mantenere nell’offerta formativa per l’anno accademico 2009-2010 i corsi gemmati a Nuoro e Oristano». «Certamente una nuova grande sfida attende i territori del centro della Sardegna: evitare lo spopolamento. Poiché credo che l’Università non possa esimersi dal contribuire allo sviluppo equilibrato e armonico del territorio nel quale è inserita, sono convinto che essa debba ancora di più concorrere alla sperimentazione e definizione di nuovi modelli di sviluppo sostenibile nonché al varo di imprese innovative. Per questo ritengo urgente giungere ad una approfondita disamina della situazione dell’Università in Sardegna e in particolare dell’esperienza delle sedi gemmate, per trovare le modalità più consone, magari con iniziative interateneo, a renderle sostenibili sotto il profilo economico-finanziario, sociale e ambientale e validamente proiettate nel contesto internazionale».
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
LE BOMBE DEL ’43 
In un video i racconti dei testimoni 
 
 CAGLIARI. Il 2 e il 3 maggio, nel teatro civico di via Università vi sarà uno spazio dedicato ai bombardamenti di Cagliari del 1943. All’interno della manifestazione «Monumenti aperti», in quello che sino a pochi anni fa era ancora un rudere che portava i segni delle bombe, sarà allestito un piccolo spazio in cui gli anziani che hanno vissuto direttamente quel periodo potranno ricordare quei momenti. E farlo di fronte a una telecamera che registrerà le loro testimonianze. L’iniziativa è promossa dal gruppo Cada die teatro in collaborazione con l’Istituto di antropologia dell’università di Cagliari e l’Istituto etnografico di Nuoro. In parallelo al civico, in quegli stessi giorni, sarà proiettato anche un breve filmato sulle testimonianze già raccolte.
 In molti anziani i bombardamenti del 1943 sono ancora vivissimi nella memoria, come in quella signora che è rimasta bloccata per cinque giorni perchè l’uscita della sua casa era bloccata dalle macerie. E vicino a lei c’era la sorella morta. Oppure nei superstiti dell’esplosione della bomba arrivata in casa attraverso il condotto del camino. E queste e altre testimonianze - come accennato - sono state raccolte dal gruppo Cada die.
 Nei mesi scorsi, inoltre, l’associazione teatrale ha realizzato pure una rappresentazione teatrale sull’argomento in collaborazione con gli stessi anziani che hanno vissuto quel periodo. I testimoni rivivono l’accaduto interpretando il ruolo dei bambini di allora che hanno asssistito all’evento. Lo spettacolo è stato fatto soprattutto per le scuole e i giovani: per aiutare a conoscere un periodo che ha segnato la città e le cui ferite si vedono ancora. Col materiale raccolto il gruppo Cada die realizzerà un filmato, di cui nei gironi 2 e 3 maggio i visitatori del teatro civico di via Università, potranno vedere un promo di nove-dieci minuti.
 
 

Questionario e social

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