Lunedì 27 aprile 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 aprile 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
 
IL SARDEGNA - ePOLIS
 

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 14
Esami in sardo a Scienze politiche
 
Con i primi esami interamente in sardo, che cominceranno alle 9 nell'aula 6 dell'ex Istituto Sordomuti di viale Sant'Ignazio 70, si conclude oggi il corso di Diritto del lavoro in limba della Facoltà di Scienze politiche (Sièntzias polìticas) cominciato il 2 marzo scorso. Titolare del corso - il primo svolto completamente in limba in un corso ufficiale dell'ateneo cagliaritano - è il professor Gianni Loy, ma le lezioni sono state tenute anche dai docenti Piera Loi ed Enrico Mastinu. Dal punto di vista didattico il corso ha avuto una durata complessiva di 30 ore suddivise in 15 lezioni di due ore ciascuna. Il corso di Deretu de su traballu dava diritto a 5 crediti formativi per gli studenti della Facoltà di Scienze politiche e delle altre facoltà che hanno chiesto di seguirlo. Informazioni sui siti web: http://people.unica.it/cursu/, o http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=7413&iso=19&is=7.
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 52
Risposta al sindaco Zidda
Attilio Mastino: «Sì all'università centro di ricerca»
 
L'Università nuorese può essere difesa solo se il territorio metterà a sua disposizione risorse materiali ed intellettuali, se diventerà un qualificato centro di ricerca. Rispondendo alla lettera del sindaco Mario Zidda, il preside del Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari (e candidato alle prossime elezioni per il Rettore) Attilio Mastino scrive: «E' noto come molte sedi gemmate, non solo in Sardegna, siano nate sotto la spinta della società civile, che sperava di aprire i territori verso l'esterno, auspicando l'arrivo di studenti e professori da altre regioni e da altri paesi: per il Nuorese avevamo tutti concepito la speranza di un grande investimento fatto di spazi, di risorse, di docenti, di studenti, soprattutto di una scelta culturale alta e di qualità, sostenuta dalla concordia delle forze politiche e dalla rapidità degli interventi. Viceversa la nascita dei corsi universitari in alcune realtà è stata accompagnata da evidenti ritardi delle pubbliche amministrazioni e ha rischiato di innescare un'ulteriore chiusura, un ripiegamento, una limitazione ed un impoverimento; non sempre le sedi gemmate hanno avuto adeguata stabilità ed hanno potuto offrire agli studenti la possibilità di seguire dibattiti e convegni, di fruire di servizi come biblioteche, mense, impianti sportivi; spesso le attività universitarie hanno drenato preziose risorse che sarebbero potute essere meglio orientate verso lo sviluppo.
«I risultati fin qui conseguiti nella didattica - afferma ancora Mastino - non sono esenti da ombre e l'immagine stessa delle due Università sarde in qualche caso ne ha risentito pesantemente. Credo che vada ripensata tutta la politica delle gemmazioni, tenendo conto soprattutto del fatto che frequentare l'università deve comportare un'esperienza internazionale, aperta e stimolante, inserita in un ambiente vivace e attivo. L'Università di Sassari ha notevolmente ridotto in questi anni la presenza nel territorio: i corsi di Nuoro, Olbia, Oristano hanno ragione di esistere soltanto nella misura in cui qualificheranno l'offerta formativa e la collegheranno alla ricerca ed alle vocazioni locali, solo se il territorio sarà reso più ricco per la presenza stabile di docenti, laboratori, centri di ricerca. Gli interessi locali si debbono incontrare con una prospettiva alta di insegnamento e di ricerca, con una forte residenzialità e con un'alta qualità. Per ottenere risultati significativi occorre che Consorzi, Fondazioni, Comuni, Province e Regione garantiscano risorse adeguate agli standard qualitativi». 
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 14
Elezione rettore, riunione della Uil
   
La segreteria della Uil Università ha convocato una riunione degli iscritti per il 28 aprile alle, nell'aula X della facoltà di ingegneria. Si parlerà di elezioni del rettore.
 

4  - Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 21
“Rigore sui conti per un’università del futuro più competitiva”
La proposta per sconfiggere Parentopoli: “L’assegnazione di fondi in base a quanto si produce”
di Alessandra Loche
 
Cinque candidati per occupare la poltrona del Magnifico. Per ereditare il difficile compito di guidare l'Università cagliaritana. Sotto il peso delle difficoltà che derivano dalle poche risorse a disposizione. Raffaele Paci, ex preside di Scienze politiche è sceso in campo con il suo programma di riorganizzazione dell’Ateneo.
Professore quali sono i maggiori problemi dell’Università?
Come nel resto del Paese, il problema più forte è quello finanziario. Nei prossimi due anni ritengo sia necessario molto rigore nelle spese e lavorare per trovare nuove risorse. Dopo ci sarà lo spazio per far crescere e valorizzare l'Università.
L’attuale situazione pesa anche sulla ricerca…
 Certo, perché senza risorse è impossibile investire nella ricerca e quindi far sviluppare questo settore così importante.
I neolaureati sono pronti a entrare nel mondo del lavoro?
Dobbiamo fare degli ulteriori sforzi anche in questo campo. Si devono individuare le competenze maggiormente richieste e introdurre le specificità nei nostri corsi di laurea. Ritengo sia importante operare tramite dei Comitati di indirizzo che siano un punto d'incontro tra l'Università e il mondo del lavoro.
Nell’Ateneo cagliaritano si sente il peso dei “baroni”?
Bisogna prima capire chi siano, perché è vero che ci sono professori più in vista, ma nell'Università c'è un meccanismo democratico e il potere è esercitato da questo mondo nel suo insieme.
Parentopoli invece è presente?
Ci sono dei casi di questo tipo, quindi è necessario che ci siano delle regole chiare, un codice etico affinchè ognuno sia giudicato per quello che vale. È una situazione da affrontare a livello nazionale: se ogni Ateneo ricevesse le risorse in base a una valutazione di quello che produce, allora si entrerebbe in un meccanismo virtuoso per cui si farebbero entrare solo le persone valide.
E qual è la sua valutazione sull’operato di Mistretta?
 Un rettore non governa per 18 anni senza aver fatto cose buone ed errori. Lui ci lascia un'università cresciuta rispetto al passato. Anche se questa organizzazione non è più consona alla situazione presente. È necessaria una riorganizzazione interna, e trovare nuove risorse per la didattica e la ricerca.
Perché dovrebbero votarla?
Voglio che mi voti chi crede nel mio programma e nel fatto che ho l'esperienza per rinnovare questo sistema. Conta solo questo: il programma. Non contano nè i poteri forti nè le amicizie.
 
5  - Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 23
Diritto del lavoro
Primi esami in sardo in Scienze politiche
 
Si conclude oggi con i primi esami interamente in sardo che cominceranno alle 9 nell’Aula 6 dell’ex Istituto Sordomuti di viale Sant’Ignazio, il corso di diritto del lavoro in sardo della facoltà di Scienze politiche. Il titolare del corso – primo completamente in limba in un corso ufficiale dell’Ateneo cagliaritano – è il professor Gianni Loy.
 

Questionario e social

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