Venerdì 3 aprile 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 aprile 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

 
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro – pagina 19
Tiana. Tre giorni di lezioni ed esercitazioni pratiche sull’invaso gestito dall’Enas
Sulla diga un campus universitario
Studenti e professori a Torrei per un seminario di studio  
Avviata la collaborazione col Comune. «Così può cambiare la gestione del territorio».
PIERA SERUSI
 
TIANA Le brande militari stipate nelle camere al piano di sopra, restano vuote già di buon mattino. E i turni ai fornelli e per le pulizie sono segnati rigorosamente nel cartello della corvèe, accanto al programma delle lezioni e delle esercitazioni pratiche.
SCUOLA E TERRITORIO La diga del Torrei, invaso costruito negli anni Settanta sulla montagna tra Tiana e Tonara, è dall’altro ieri un ritiro didattico per quaranta tra universitari e allievi delle superiori; un campus dove, fino a stasera, si parla di ambiente, risorse idriche, difesa del suolo e gestione forestale nell’ambito del seminario organizzato dall’Università di Sassari e dall’Ente acque della Sardegna. Qui, per tre giorni - e si è al terzo anno - gli studenti e i docenti dei corsi di Scienze ambientali e di Scienze forestali di Sassari e Nuoro mettono il territorio sotto la lente d’ingrandimento, controllano la qualità dell’acqua dell’invaso, valutano la gestione dei boschi e segnano sul quaderno quel che va bene e ciò che va male. Una specie di conferenza sul clima in scala ridotta, formato Barbagia Mandrolisai, con i suggerimenti per gli amministratori locali aperti di carattere e di testa.
L’AULA IN CUCINA Il compendio di Tiana è uno dei trentadue invasi gestiti dall’Enas che, come dire, ha deciso di aprire le porte al pubblico. «Mettiamo strutture come questa a disposizione di università e scuole, con la possibilità di effettuare studi di diverso tipo sull’acqua». Sergio Vacca, docente di pedologia e difesa del suolo, è il presidente dell’Enas. In questi giorni gli è arrivata una richiesta dal Politecnico di Torino per uno stage di una settimana a Torrei o alla diga Sos Canales di Buddusò. «Il nostro obiettivo - spiega - è creare un collegamento tra l’ente operativo e il mondo scientifico». Siccome però gli invasi sorgono in posti bellissimi e poco conosciuti, l’idea è di farli conoscere. «Possono diventare strutture di attrazione, come d’altronde già si fa in tanti paesi europei e in diverse regioni della penisola». La diga del Torrei, insomma, potrebbe diventare uno spazio per le escursioni a cavallo («ci sono bellissimi sentieri») con bed and breakfast nella casa del custode.
GIORNATE DI STUDIO La palazzina a due piani, dove un tempo alloggiavano gli operai della manutenzione, è stata ristrutturata due anni fa. «Era fatiscente, i vetri rotti, la polvere ovunque», racconta Chiara Rosnati, docente di Valutazione d’impatto ambientale, che a Torrei viene coi ragazzi ormai da tre anni. «Qui gli studenti imparano a lavorare sul campo». Lezioni nell’aula col camino acceso che dalla una alle tre del pomeriggio si trasforma in refettorio; poi il laboratorio all’aperto, con la raccolta di campioni di acqua e dei sedimenti.
VITA DI COMUNITÀ Studio e ricerca, ma poi ci sono i turni in cucina e per le pulizie delle camere da letto affollate di brande militari prestate dal Comune di Nuoro. Tre giorni così, di fila. «Un’esperienza che vale come tanti mesi di studio», dicono Danila e Stefania Zanda, desulesi, sorelle di 31 e 29 anni, studentesse lavoratrici del corso di Scienze Forestali a Nuoro. Angela Coccu, 20 anni, di Bitti, è invece una degli allievi delle superiori che stanno pensando di iscriversi a questo corso di laurea. «Frequento il Geometri e mi piacerebbe occuparmi di ambiente». Ieri mattina, mentre in cucina i cuochi di turno preparavano i malloreddos alla campidanese per il pranzo, i ragazzi seguivano la lezione del professor Roberto Scotti sulla gestione del patrimonio forestale. Cose pratiche, problemi di questi luoghi: taglio degli alberi, frane frequenti, la terra che fa impazzire la bontà dell’acqua dell’invaso. Oggi ultima giornata al campus. Poi arriveranno quelli del Politecnico di Torino.

 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Settimana della Scienza 
UNIVERSITÀ. GIORNATA CONCLUSIVA 
 
CAGLIARI. Giornata conclusiva per la Settimana della Scienza. Oggi, alle 16.30, nella sala congressi della Cittadella universitaria di Monserrato, gli esperti si confronteranno sul tema «Il ruolo dei distretti tecnologici». Intervengono il preside della facoltà di Medicina Mario Piga, l’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori, il presidente di Sardegna Ricerche, Giuliano Murgia. Francesco Cucca del Cnr e Roberto Crnjar, preside della facoltà di Scienze.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Colonna vertebrale, interventi senza dolore e ricovero breve 
 
SASSARI. Dolori e cicatrici sono un ricordo con la nuova tecnica chirurgica mini invasiva per le patologie degenerative della colonna vertebrale e anche per fratture da incidenti. Una tecnica utilizzata con successo da qualche anno nella Clinica ortopedica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari. L’intervento definito tecnicamente «Sextant», eseguito in anestesia generale, dura circa un’ora e mezzo e comporta un tempo di degenza ospedaliera di 4, 5 giorni.
 Da anni la Clinica Ortopedica dell’Università di Sassari, diretta dal professor Paolo Tranquilli Leali, è diventata un importante centro di riferimento per tutta la Sardegna per quanto riguarda la chirurgia vertebrale e segue quindi un’utenza molto vasta. A occuparsi del delicato settore è il dottor Carlo Doria, un ortopedico sassarese che si è specializzato e ha perfezionato i suoi studi sulla colonna vertebrale e poi si è dedicato con passione al perfezionamento delle tecniche chirurgiche mini-invasive.
 
 La patologia degenerativa vertebrale è ormai un problema sociale, visto che rappresenta la terza causa di assenza dal lavoro e, se non adeguatamente trattata, è causa di quadri cronici invalidanti. Ma negli ultimi 20 anni il numero degli interventi per patologie degenerative della colonna vertebrale è aumentato in maniera considerevole: un elemento da mettere in relazione alla migliore conoscenza della fisiopatologia e anche all’introduzione di metodiche chirurgiche sempre meno invasive.
 Così, quando il trattamento conservativo non raggiunge l’effetto sperato è necessario ricorrere alla chirurgia. E grazie all’adozione di queste innovativa procedure chirurgiche mini-invasive è possibile recuperare l’assetto anatomo-funzionale della colonna a fronte di una riduzione delle complicanze post operatorie e quindi senza grosse cicatrici, pericoli di infezione e lunghi tempi di ripresa per il paziente.
 L’introduzione di questa tecnica nella Clinica universitaria sassarese ha finora dato risultati molto promettenti, anche dal punto di vista del servizio che è rivolto a un’utenza che era prima costretta a ricorrere a cosidetti «viaggi della speranza» con costose trasferte verso cliniche della penisola. La nuova tecnica di stabilizzazione vertebrale completamente percutanea, mediante l’impiego dello strumentario «Sextant», consente la sintesi, con viti peduncolari e barre, attraverso mini incisioni. Una metodica che permette una notevole riduzione del trauma chirurgico sulla muscolatura paravertebrale con minori perdite ematiche e, soprattutto, la riduzione del dolore post-operatorio e dei tempi di degenza. Ma che favorisce anche un più rapido recupero funzionale.
 L’età media delle persone che in Italia soffrono di patologie degenerative della colonna vertebrale è intorno ai 60 anni.
 
4 - Il Sardegna
Grande Cagliari – pagina 21
Università
Elezioni, gli studenti scelgono Unica 2.0
 
Gli studenti universitari hanno scelto i loro rappresentanti per il prossimo triennio accademico: le elezioni sono state vinte dai candidati di Unica 2.0, nata dall'unione di vari gruppi e associazioni studentesche. Chiuse nel primo pomeriggio le urne, è subito iniziato lo spoglio. I seggi a disposizione per gli studenti sono: 5 nel Consiglio di amministrazione, 5 nel Senato accademico, 5 nel Senato accademico allargato e 2 nel Comitato per lo sport universitario. L'affluenza, anche per questa votazione è stata molto bassa: poco meno del 20% degli iscritti. I primi risultati delle urne - nella tarda serata di ieri mancavano ancora le schede di alcuni seggi cagliaritani più quelli di Nuoro, Oristano e Iglesias - hanno premiato i candidati di Unica 2.0. Per il Consiglio di amministrazione la lista Unica 2.0 ha conquistato 2.729 preferenze, i candidati di Università per gli studenti (UxS) 1.728 e Ichnusa, studenti liberi 1.466. Circa 500 invece i voti cinquistati da Università futura. I dati cambiano di poco per quanto riguarda le preferenze per i rappresentanti nel Senato, nel Senato accademico e nel Comitato per lo sport universitario. Se anche i seggi mancanti resteranno su questa linea di preferenza, la lista guidata da Andrea Zucca potrebbe avere tra le sue file, divisi tra le facoltà, circa la metà dei rappresentanti degli studenti.
 

Questionario e social

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