Sabato 28 marzo 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 marzo 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

 L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 18
A due mesi dalla scadenza del suo mandato, il rettore parla della città e dell’università
«No al Campus? Colpa delle archistar»
Mistretta: i grandi architetti ci hanno fatto perdere tempo  
«L’Università può contribuire a far uscire l’Isola dalla crisi. Più collaborazione con Regione e imprese».
«In questa città quelli che contano sono sempre gli stessi». Sono? «Pardon, siamo».
 
Pasquale Mistretta, rettore di lunghissimo corso, è sempre stato un uomo di spirito. E nel giorno in cui presenta per la diciottesima volta (su 19) la “Settimana della cultura scientifica” riflette, usando dosi di sarcasmo sapientemente mischiate a realismo, sulle ragioni di quella lentezza che impedisce alla Sardegna - e a Cagliari - di prosperare sfruttando le sue risorse. «Siamo lenti mentalmente, siamo gente troppo abituata a pensare al 27 ed è difficile innescare i meccanismi di riconversione».
CLASSE DIRIGENTE Chissà se dipende anche dalle difficoltà a cambiare la classe dirigente, dal fatto che «alle cerimonie importanti siamo sempre i soliti trenta-cinquanta», come dice Mistretta. Certo è che lui, forte di un consenso trasversale costruito con rara abilità e «che mi ha portato ad avere amici a destra e sinistra, perché ho sempre parlato con tutti», non si ritiene corresponsabile di questa lentezza, né ritiene responsabile l’università, che governa da sei mandati.
Anzi, a proposito del Campus, eterna incompiuta di una città che vuol essere universitaria, chiarisce: «Se l’area fosse stata un’altra ed il progetto fosse stato affidato a Pasquale Mistretta, il Campus l’avremmo già costruito e sarebbe già abitato dagli studenti, come abbiamo fatto nel passato in altre strutture». Il riferimento è alla casa dello studente di via Roma, ma anche ai fondi che è stato capace di portare a Cagliari per l’edilizia universitaria. «Diciamo che gli interlocutori non si sono capiti», sostiene, laconico.
ATTACCO ALLE ARCHISTAR Poco dopo decripta il messaggio. «C’erano il progetto, i fondi e la concessione edilizia, ma abbiamo avuto bisogno di chiamare un architetto straniero che forse (un forse diplomatico) non ha saputo interpretare le norme urbanistiche della città (è stato bocciato dal Consiglio comunale per eccesso di cubatura, ndr)». Straniero come quel Jacques Herzog, che «a Pechino ha realizzato lo splendido nido d’uccello e a Monteponi ha proposto un progetto vergognoso, un atto di esibizionismo fine a se stesso incapace di interpretare l’umiltà di quella terra». Mistretta è durissimo: «I grandi architetti ci hanno fatto perdere tempo anche su Sant’Elia e Tuvixeddu, non hanno portato nulla a questa città».
PROGETTI PER LO SVILUPPO Poi il rettore parla del ruolo che deve avere l’università nel superamento della crisi che sta desertificando territori lasciando a terra migliaia di disoccupati. «Al nostro ateneo non basta essere al 17° posto in Italia e fra i primi 500 nel mondo per la ricerca grazie a brevetti che non incidono sull’economia e a pubblicazioni sulle riviste scientifiche. Bisogna migliorare il livello della ricerca e finalizzare sempre di più le risorse pubbliche, che abbondano, alle ricadute sul territorio».
IL DISTRETTO DEL GRANITO Mistretta esemplifica: «Non possiamo lasciare che l’industria del granito, una nostra eccellenza, muoia perché i cinesi immettono sul mercato un prodotto più economico, ancorché scadente. Occorre tutelare il nostro prodotto, identificarlo scientificamente, fare in modo che nelle gare d’appalto, Bruxelles permettendo, vengano indicate caratteristiche che solo i nostri graniti hanno». Per fare questo, aggiunge il rettore, «è necessaria una politica chiara e ci deve essere unità di intenti con la Regione e con il sistema delle imprese».
I FONDI In un opuscolo di venti pagine che sarà distribuito alla Settimana della cultura scientifica (30 marzo-4 aprile) indica anche le possibili fonti di finanziamento a cui attingere per realizzare questi obiettivi: i fondi Fas ed i 10 miliardi di euro disponibili per tutta l’Isola con la programmazione comunitaria 2007-2013. «Ma si deve decidere in quali territori e in quali settori si vuole investire», chiarisce, sollecitando la Regione a fare scelte precise, a governare i processi. A partire dal Piano casa. «Se non si dà una direzione rischiamo di trovarci Sestu a Cagliari», esemplifica.
Esempio interessante, perché è stata proprio l’idea di costruire la Cittadella universitaria a saldare Sestu a Monserrato e a mettere in moto un processo urbanistico virtuoso tra viabilità, trasporti, edilizia. Scelta meditata? Chissà. Certo è che «il sindaco Paolo De Magistris mi chiese che senso avesse andare fuori Cagliari. Oggi quel senso si può percepire».
LE ELEZIONI Il successore di Mistretta sarà eletto il 21 maggio. Per la sua poltrona sono in corsa Maria Del Zompo, docente di Farmacologia e neuroscienziato di fama mondiale, Gavino Faa, ex preside della facoltà di Medicina, Giovanni Melis, docente di Economia aziendale, ex preside della facoltà di Economia, Raffaele Paci, ex preside di Scienze Politiche e Antonio Sassu, economista, ordinario di Politica economica ed ex presidente del Banco di Sardegna. «Ma io starò qui sino al 31 ottobre», anticipa. Lo stabilisce lo statuto dell’ateneo. Un po’ come il presidente degli Usa, che si insedia due mesi dopo la sua elezione. La differenza è che negli Stati Uniti c’è un limite ai mandati.
FABIO MANCA
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 18
Scoperta di una ricercatrice cagliaritana
È stata premiata per l’attività svolta in collaborazione con il centro che cura la Sindrome di Tourette
   
Un prestigioso riconoscimento internazionale è stato assegnato nei giorni scorsi a una ricercatrice del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli studi di Cagliari. Si tratta di uno dei 15 premi di ricerca della statunitense Tourette Syndrome Association (TSA) ed è stato assegnato a Paola Devoto che, con Marco Bortolato, research assistant Professor del dipartimento di Farmacologia e Scienze farmaceutiche alla University of Southern California (Los Angeles, Usa), sta studiando una nuovissima strategia terapeutica per la sindrome di Tourette, messa a punto in collaborazione con il centro Sindrome di Tourette della facoltà di Medicina, diretto dal docente universitario Francesco Marrosu.
LA SCOPERTA La terapia individuata dai due studiosi, attualmente in corso di sperimentazione al Centro di ricerca dell’Ateneo cagliaritano sopra indicato, consiste nei farmaci che inibiscono l’azione dell’enzima 5-alfa-reduttasi, implicato nella sintesi di steroidi neuroattivi nel cervello. L’utilizzo di queste sostanze sta rivelando risultati preclinici e clinici estremamente promettenti.
Il finanziamento ricevuto dalla TSA - 68 mila dollari per il primo anno - permetterà lo studio dei meccanismi molecolari alla base di questa terapia sperimentale.
I FINANZIAMENTI La Tourette Syndrome Association (TSA) dal 1984 finanzia i progetti ritenuti più promettenti per la terapia e per la comprensione delle cause della sindrome di Tourette, una sindrome che in Italia affligge circa 250mila pazienti, principalmente in età infantile e sesso maschile. I suoi sintomi più caratteristici sono i tic, motori e vocali, che possono raggiungere un’intensità tale da compromettere seriamente il benessere psicofisico e la vita sociale degli individui che ne sono affetti.
Paola Devoto, la ricercatrice cagliaritana premiata, opera nel dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Cagliari e insegna nella Scuola di Specializzazione in Farmacologia e nel corso di dottorato in Neuroscienze. Marco Bortolato è anche consulente scientifico per la Neurologia al Dipartimento di Scienze cardiovascolari e neurologiche dell’Università di Cagliari.
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 18
Via alla Settimana della cultura scientifica
Da lunedì a venerdì tavole rotonde su argomenti d’attualità
   
Una settimana di convegni, seminari, dibatti, mostre e un’inedita chiusura musicale. Dal 30 marzo al 4 aprile ritorna l’appuntamento con la “Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica”, organizzata dall’Università.
Primo appuntamento lunedì alle 16,30 nella sede di Confindustria, in viale Colombo, con la tavola rotonda sul mercato dell’edilizia. Martedì, alla facoltà di Ingegneria (sempre alle 16,30), si parlerà di “Scenari e strategie per l’energia in Sardegna”. Mercoledì 1° aprile, nell’edificio Sali Scelti di Molentargius, obiettivo puntato su “Clima e cambiamenti climatici”, mentre il giorno successivo, di nuovo in Confindustria, si parlerà del futuro del settore agro-alimentare in Sardegna. Venerdì 3 aprile ultimo appuntamento alla Cittadella universitaria di Monserrato, dove verrà discusso “Il ruolo dei distretti tecnologici nel programma nazionale e regionale”.
Tra le iniziative collaterali, spicca un dibattito in onda su Videolina, visite guidate a musei e laboratori ed un momento musicale: venerdì 3 aprile alle 20 al Centro congressi di Monserrato è in programma “Letture e Musica”, una riproposizione del “Simposio” di Platone sulle note dagli studenti del Conservatorio.

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Mistretta: «Sul campus errori clamorosi» 
Il rettore a tutto campo dopo un regno di diciott’anni 
 
CAGLIARI. Diciotto anni al comando. Vissuti intensamente. A ottobre l’addio per i limiti imposti dalla lex accademica. Il magnifico rettore Pasquale Mistretta sta per lasciare ma c’è ancora un bilancio da tracciare, Il prologo di quello che farà fra qualche mese, c’è stato ieri alla presentazione della “XIX Settimana della cultura scientifica e tecnologica”. Ma nella conferenza di ieri è stato chiaro fin da subito che della sette giorni in programma dal 31 marzo al 4 aprile poco si sarebbe parlato.
 Il rettore ha spaziato su tutto e su tutti, con gli inevitabili amarcord di “casteddaiu” doc.
 Assistenzialismo, “testa” e ricerca. ‹‹La Sardegna è lenta e “mentalmente assistita”: aspettiamo il 27 del mese per lo stipendio e attendiamo aiuti da Stato, Regione, governo nazionale e Unione europea. È quindi difficile attuare meccanismi di riconversione del sistema produttivo, anche in relazione all’attuale crisi su scala mondiale. In questo contesto il ruolo dell’università è quello di puntare sulla ricerca che, ad oggi, non credo abbia contribuito a modificare e far crescere il territorio secondo le sue potenzialità, quindi per ottimizzare il lavoro occorre una dialettica forte e mirata col versante politico, con le realtà imprenditoriali e le forze sociali››. Selezione naturale. ‹‹Le risorse finanziarie per l’innovazione non mancano e, anzi, sono parecchie ma canalizzate. E credo sia una buona cosa: è inutile ottenere stanziamenti fini a se stessi che poi non portano una reale ricaduta positiva nel territorio. Vorrei che prima di finanziare un progetto, chi di dovere valuti appunto le ricadute sull’economia del territorio e agisca di dovere››.
 Il campus: “archistar” e incomprensioni. ‹‹Il campus universitario? Non è andato in porto probabilmente perché l’area non era adatta, oppure, nel gioco delle parti, gli interlocutori non si sono incontrati o capiti, con riferimento a Regione e Comune. Probabilmente se la zona fosse stata un’altra e se, lo dico peccando di assoluta presunzione, tutto il progetto fosse stato assegnato a Mistretta, l’avremmo realizzato e abitato. Ricordo che negli ultimi anni l’università ha investito tra i 50 e i 70 milioni di euro in edifici legati alla vita dell’ateneo. In ogni caso: esisteva già un progetto completo di concessione edilizia, poi abbiamo “avuto bisogno” di chiamare l’”archistar” (il brasiliano Mendes da Rocha, ndc) per rifare tutto. Quindi: o non ha interpretato bene le norme urbanistiche fissate dal Comune, oppure non era la persona adatta. In ogni caso, ha fatto perdere un sacco di tempo››.
 Il bilancio di fine mandato. ‹‹Abbiamo ridato vita all’orto botanico, che prima dei nostri interventi era in condizioni disastrose, e inaugurato il polo di Monserrato. Ancora: abbiamo investito sulla clinica Aresu, non siamo riusciti a fare molto nel complesso di Sa Duchessa, per problemi di spazio, ma abbiamo ridato dignità agli edifici che sorgono a ponte Vittorio, ampliato la facoltà di Ingegneria sul versante di via Is Maglias, realizzato una immensa biblioteca nei seminterrati della facoltà di Giurisprudenza, in viale Fra’ Ignazio e ora stiamo ultimando il rifacimento della facciata di palazzo Cugia, uno dei simboli della nostra città. Senza contare, ovviamente, tutti gli interventi tesi a migliorare la qualità del nostro ateneo››.
 La settimana della Scienza. L’inaugurazione è prevista lunedì, alle 16.30, nella sede dell’Assoindustria, in viale Colombo 2, con la tavola rotonda “Proposte a confronto per il mercato dell’edilizia”. Previsti anche incontri su energia, mutamenti climatici, ricerca nel settore agro-alimentare e ruolo dei distretti tecnologici. Il programma dettagliato può essere consultato sul sito www.unica.it.
Pablo Sole 
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Seggi aperti nelle facoltà mercoledì e giovedì 
Elezioni universitarie, sfida fra quattro liste 
 
 CAGLIARI. Quattro liste per oltre quattrocento candidati si fronteggeranno in quella che sarà una delle tornate elettorali più importanti nella storia dell’ateneo. Mercoledì e giovedì nelle undici facoltà saranno aperti i seggi per l’elezione dei rappresentanti degli studenti nei diversi organismi universitari. Elezioni attese, dopo che a novembre il Tribunale amministrativo regionale le aveva sospese all’indomani del ricorso presentato dai candidati di una delle liste. Ma c’è anche un secondo motivo per cui c’è grande attesa: gli studenti eletti andranno a formare il “corpo elettorale” che dovrà scegliere (primo turno il 20 maggio) il nuovo rettore dopo i diciott’anni del regno di Pasquale Mistretta.
 A contendersi cinque seggi nel Consiglio d’amministrazione d’ateneo, cinque nel Senato accademico, cinque nel Senato accademico allargato e due nel Comitato per lo sport universitario (Cus), più un posto nei consigli di ciascuna facoltà, saranno quattro liste: Università per gli studenti (UxS-Uniti per l’università pubblica, area centrosinistra), Ichnusa che si riconosce in Comunione e Liberazione, Unica 2.0 vicino all’area Movimenti e Onda, Università futura orientata a destra.
 La campagna elettorale è accesissima, alcuni gruppi hanno messo su un sito in cui oltre a essere presentati i candidati, è spiegato nel dettaglio quale programma vogliono portare avanti (in caso di vittoria, ovviamente) per migliorare l’università. È il caso di «Università per gli studenti», con più di 180 universitari arruolati nelle sue liste, che parla di un ateneo che metta di nuovo al centro la didattica e sia in grado di fornire più servizi, senza però aumentare le tasse. L’idea è, solo per fare qualche esempio, quella di tenere aperta almeno una biblioteca per polo ogni giorno sino alle 22, o dotare di nuove aule facoltà ormai a secco come quelle del polo umanistico. Mentre gli studenti affilano le armi, novità arrivano dai giovani del Comitato nazionale dottori in Scienze politiche da tempo in lotta per vedere riconosciuto il diritto all’insegnamento non solo a coloro che si siano laureati entro l’anno accademico 2000/2001, ma anche a quelli laureati dopo. ‹‹Le nostre rimostranze sono state abbracciate dai deputati Paolo Russo del Pdl e Giuseppe Berretta del Pd che ora chiedono chiarimenti in Parlamento››, si legge in una nota del comitato. Un primo passo concreto per smascherare una discriminazione sancita dalla stessa legge. ‹‹Tuttavia - continua la nota - lanciamo un appello ad amministratori pubblici, sindacati e tutti coloro possano contribuire a far sì che questi atti parlamentari non rimangano lettera morta››.
Sa.Ze. 
 
 

Questionario e social

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