Domenica 15 marzo 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 marzo 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 56 - Cultura
Neuroscienze
L'iniziativa cagliaritana
Tre film celebri per la Settimana del cervello
   
La settimana prossima sarà dedicata al cervello, alla sua ricchezza, alle sue debolezze, agli studi scientifici che impegnano migliaia di specialisti, ricercatori, istituti pubblici e privati in tutto il mondo. E, così come in tutto il mondo, anche Cagliari propone tre giornate di informazione, divulgazione e riflessione incentrate. Domani, mercoledì e venerdì verranno proiettati tre film di successo che affrontano problematiche legate ai complessi meccanismi della mente e ai progressi della neuroscienza. Le proiezioni saranno precedute e seguite da spiegazioni di carattere scientifico e artistico, affidate a esperti. Organizzato dal dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Cagliari con il dipartimento di Studi storici, geografici e artistici, questo inedito tipo di cineforum - con ingresso gratuito - si svolgerà nel complesso della Casa dello studente (via Trentino), dietro il “corpo aggiunto” della facoltà di Lettere) sempre con inizio alle 20. Domani, cine-teatro "Nanni Loy" il film di Milos Forman Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) con Jack Nicholson; Gianluigi Gessa (scienziato di dimensione internazionale) si occuperà delle annotazioni di natura neuropsicofarmacologica, mentre degli aspetti filmografici parlerà Antioco Floris (esperto cinematografico, docente nella facoltà di Scienze della comunicazione). Mercoledì nella sala Cosseddu il film del regista Mike Figgis Mr Jones (1993) con Richard Gere; commenti di Maria Del Zompo (che dirige il dipartimento di Neuroscienze e fa parte del direttivo della Società internazionale di genetica psichiatrica) e di Antioco Floris. Venerdì 20 nella sala Cosseddu il film di Ken Loach My name is Joe (1998) con Peter Mullan; la parola ancora a Gianluigi Gessa e Antioco Floris. Coordinatore nelle tre serate sarà il giornalista Mauro Manunza.
I film affrontano tematiche delle neuroscienze attraverso ottiche diverse e secondo modelli stilistici differenti, rivelando prospettive al di là del semplice argomento trattato e del profilo sociale o sentimentale della vicenda. «Ci permettono di riflettere sul mondo in cui viviamo perché le storie collegate al cervello rappresentano straordinarie metafore della nostra società», osserva Maria Del Zompo, promotrice dell'iniziativa: «La capacità di creare mondi realistici permette di ragionare su situazioni e problemi che incontra chi professionalmente studia il cervello e le sue patologie». La Settimana del cervello sta diventando in tutto il mondo un appuntamento annuale. Il risultato di un grande forzo di coordinamento internazionale condotto dalla Dana Alliance for the Brain dell'Europa e da quella degli Usa. Secondo la Società italiana di Neuroscienze, fino ad ora la campagna della Settimana del cervello ha messo insieme quasi duemila organizzazioni di 62 nazioni, tutti impegnati nel comunicare i progressi della ricerca sul cervello. Per informazioni segreteria del Dipartimento di Neuroscienze, Cittadella universitaria di Monserrato (tel. 070 6092438).
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
A Tunisi con una borsa di studio l’Unesco premia la tesi di laurea 
 
 SASSARI. Borse di studio mirate ad un’azione concreta: supportare l’evoluzione dei paesi in via di sviluppo. Questo l’obiettivo dell’Ersu che anche quest’anno, sulla base della legge regionale 19, ha bandito un concorso per tesi di laurea finalizzate alla migliore conoscenza dei problemi della cooperazione allo sviluppo e della collaborazione internazionale. Indirizzato agli studenti dell’Università di Sassari, iscritti a qualunque area disciplinare presente nell’ateneo, il bando consente di ottenere i fondi necessari per realizzare soggiorni di studio all’estero.
 Le ricerche già portate a termine spaziano su tematiche molto distanti fra loro: microcredito, biotecnologie, architettura, politica. Qualche lavoro è già diventato spunto pratico di attività sul campo tra questi la tesi in architettura di Dorina Pirino su “La città islamica nel Mediterraneo tra innovazione e tradizione” che ha ottenuto importanti consensi in Tunisia ed è stata premiata nel corso di un workshop organizzato dall’Unesco. Le linee guida del progetto della studentessa diventeranno a breve operative.
 «La mia esperienza - dice Pirino - è stata unica ed entusiasmante. Ho avuto modo di toccare con mano la realtà analizzata nei miei studi, di collaborare con altri studenti provenienti da diversi continenti e soprattutto di lavorare con gli studiosi del luogo confrontando le mie teorie con la loro esperienza sul campo. La tesi si pone l’obiettivo di tracciare ipotesi e proposte per la città contemporanea del Nord-Africa attraverso una ricerca volta a rintracciare gli elementi paesaggistici, ambientali, culturali e spaziali del mondo islamico-tunisino. L’obiettivo è quello di reinterpretare un nuovo rapporto spaziale e relazionale attraverso un modello sostenibile per l’espansione della città di Tunisi e per la riqualificazione della periferia di Rades. La tesi nel suo insieme si avvale del viaggio come strumento di conoscenza per capire il passato e mettere in luce le potenzialità innovatrici. Il viaggio verso un luogo diverso quindi diventa indispensabile per vedere, sentire, appuntare, osservare, disegnare, capire». Ancora nella prima fase di ricerca la tesi di Francesca Zanza laureanda in scienze politiche che lavora attualmente a Bruxelles su “La politica di cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea”. «Il mio progetto è incentrato sullo studio di Europeaid - spiega Zanza -: la direzione generale della commissione europea che si occupa di gestire i progetti di sostegno ai paesi in via di sviluppo. Il punto focale è quello di analizzare l’attività degli attori non statali: lobbyes, sindacati, gruppi sociali che vedendo nella commissione un mezzo per realizzare o tutelare determinati interessi, interagiscono tramite un’azione di pressione, influenzandone così scelte e priorità. Realizzare la tesi all’estero su questi temi è un’esperienza complessa quanto avvincente, impegna molto di più ma è utile come esperienza formativa perché introduce nell’ambiente in cui si vorrebbe lavorare dopo la laurea. Eppure gli studenti non sfruttano ancora abbastanza questa opportunità offerta dall’Ersu. E’ importante che i professori ne parlino durante le lezioni come avviene per il progetto Erasmus».
 Sul sito dell’Ersu è possibile trovare il bando completo con tutte le informazioni e il modulo di partecipazione. Le domande dovranno essere presentate all’Ersu in via Carbonazzi 10. La prima scadenza è fissata per il 31 marzo, la seconda 30 giugno, terza 30 settembre.
 
 
 
 
 
 
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie