Sabato 28 febbraio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 febbraio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

1 – L’Unione Sarda
Commenti – pagina 42
ricchezza e povertà
Crescita non fa rima con benessere
di Gianfranco Sabattini*  
 
Il primo gennaio, con il documento papale "Famiglia umana, comunità e pace", è stata celebrata la giornata mondiale della pace. Il testo propone alla riflessione la necessità che la comunità mondiale, per vivere in pace, si ispiri ai valori su cui si regge la comunità familiare, dato che, come i componenti di ogni famiglia, tutti i popoli della terra "formano una sola comunità, hanno un'unica origine, perché Dio ha fatto abitare l'intero genere umano su tutta la faccia della terra, ed hanno anche un solo fine ultimo, Dio". Così, anche all'interno del mondo globalizzato, è necessaria, da un lato, l'"apertura ad un patrimonio trascendente di valori" e, dall'altro, una saggia gestione dei beni materiali e delle relazioni tra le persone e tra i popoli.
La struttura del discorso del documento papale ha lo scopo di pervenire, nella spiegazione dei mali dell'umanità causati dalla cattiva gestione delle risorse dei beni materiali, a una infallibile e rassicurante "ricetta" per i rimedi a quei mali. Questi rimedi si pretende, però, di derivarli unicamente da un "patrimonio trascendente di valori" del quale tutti i popoli dovrebbero essere dotati; sennonché, l'esperienza delle relazioni economiche internazionali manca di evidenziare sia una particolare propensione dei Paesi ricchi a ispirare il loro modo di relazionarsi con i Paesi poveri a particolari valori trascendenti, sia la disponibilità dei Paesi poveri a compensare lo "stigma della loro povertà" e la percezione del loro sfruttamento con la condivisione di quei valori. Accade, perciò, che a livello globale le relazioni tra i Paesi ricchi e quelli poveri siano caratterizzate da un'inconciliabile conflittualità che una comune trascendenza valoriale non è di per sé sufficiente a rimuovere. Tuttavia, ciò che il documento papale, sia pure indirettamente, denuncia sono le lacune esplicative della teoria economica nella soluzione del problema distributivo nel mondo globalizzato di oggi.
Per la teoria economica, secondo Thomas Pogge, professore di filosofia alla Yale University, la crescita costituisce la condizione necessaria, ma non sufficiente, per assicurare benessere e pace ai popoli; perché sia anche sufficiente occorre che il benessere, a livello intranazionale e internazionale, sia distribuito con equità.
La crescita può certamente favorire ricchi e poveri e, allo stesso tempo, ridurre la povertà; ma a quali condizioni la crescita del benessere produce un tale effetto? Pogge non ha dubbi in proposito: la crescita aumenta il benessere e diminuisce la conflittualità sin tanto che il benessere si distribuisce equamente tra i popoli del mondo. Si tratta di un'affermazione non pacifica nella storia della teoria economica. La tradizione vuole che gli economisti abbiano sempre visto con favore la crescita economica, indipendentemente dal modo in cui essa si distribuisce tra tutti i soggetti componenti il contesto sociale. L'esperienza, però, dimostra che così non è. Infatti, se si considera l'apporto alla crescita globale di un dato Paese povero tra quelli presenti nel mercato mondiale, non sempre tale incremento rappresenta un reale progresso. Lo è se l'incremento migliora le sue condizioni, mentre non lo è se quell'incremento viene prevalentemente "catturato" dai Paesi ricchi e dominanti a livello internazionale. Dal punto di vista dell'equità, la crescita a livello globale e dei singoli Stati dovrebbe essere valutata in funzione degli effetti che l'ineguale distribuzione del benessere provoca sulle condizioni economiche di chi sta peggio e sulle relazioni tra i singoli gruppi sociali e tra i popoli. Una distribuzione più equa potrebbe anche comportare una limitazione della crescita economica complessiva nel breve periodo; ma il sacrificio sarebbe compensato nel lungo periodo in termini di riduzione della povertà e della conflittualità.
Dal punto di vista della teoria economica, si tratta di una conclusione per certi versi rivoluzionaria, in quanto a differenza di ciò che si era soliti pensare nel passato, ovvero che l'ineguale distribuzione fosse strettamente connessa all'efficienza economica, le condizioni attuali di funzionamento dei sistemi economici in una prospettiva dinamica impongono che la massimizzazione dei risultati in termini di crescita debba essere subordinata all'equità della sua distribuzione. Con ciò, la Teoria della giustizia di John Rawls, che considera equa una distribuzione anche ineguale del benessere purché siano avvantaggiati coloro che stanno peggio, cessa di rimanere, come alcuni sostengono, solo una teoria per combattere la povertà, per divenire parte integrante della teoria economica esprimente la condizione sufficiente per valutare, da un lato, l'ottimalità della crescita e l'equità della sua distribuzione e per garantire, dall'altro, la pace nelle relazioni tra i gruppi sociali e tra i singoli popoli.
*Università di Cagliari
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 18
manifestazione
Studenti cagliaritani a Roma
   
C'erano anche alcuni studenti cagliaritani al “Surfing day”, la manifestazione delle scuole di tutta Italia che si è svolta ieri a Roma per protestare contro la riforma del sistema di istruzione introdotto dal ministro Gelmini.
La manifestazione ha coinvolto studenti universitari (l'Onda anomala) ma anche un centinaio di studenti delle scuole superiori che, all'ombra di uno striscione con su scritto “Un'altra onda”, hanno sfilato per le vie della città chiedendo al ministro «che fine hanno fatto i finanziamenti promessi per l'edilizia scolastica dopo il crollo della scuola di Rivoli». Il corteo, partito da piazzale della Piramide intorno alle 11, si è sciolto davanti al ministero dell'Istruzione verso le 12,30.
L'Onda si oppone anche al progetto di legge Aprea «che mira a privatizzare le scuole, a trasformarle in fondazioni», e ai regolamenti «attuati dalla Riforma Gelmini, attraverso i quali il governo sta continuando la politica dei tagli all'istruzione» che «porterebbe inevitabilmente ad una riduzione del monte ore a scuola».
Il 18 marzo è previsto uno sciopero della scuola e dell'università promosso da Flc-Cgil in tutta Italia. (l. m.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 19
Premio Ichnusa lunedì a Economia
   
Sarà Aldo Pavan, preside della facoltà di Economia, a premiare gli studenti vincitori della 1ª edizione del Premio Ichnusa, la competizione regionale di marketing e comunicazione che ha visto impegnati negli ultimi quattro mesi gli studenti delle Università di Cagliari e Sassari. La premiazione si svolgerà lunedì alle 10.30 nell'aula magna della facoltà di Economia, in viale Sant'Ignazio 74.

Questionario e social

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