UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 4 febbraio 2009

Mercoledì 4 febbraio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 febbraio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
1 - Legge sulla ricerca, progetto incompiuto, editoriale di Gaetano Di Chiara
 
LA NUOVA SARDEGNA
1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Tra promesse e realtà
Legge sulla ricerca, progetto incompiuto
di Gaetano Di Chiara  
 
Ad ogni elezione le speranze dei ricercatori si riaccendono. Così anche i ricercatori sardi vedono nelle elezioni regionali un’opportunità. In realtà, costa poco fare promesse ai ricercatori: nel caso, piuttosto frequente, che non venissero mantenute, non ci sarebbero né scioperi né cortei di protesta. Nell’immaginario collettivo la ricerca è infatti un lusso. Quello di potersi permettere un investimento vantaggioso ma a lungo termine. Finanziare la ricerca significa infatti saper attendere per ottenere di più.
Alla ricerca la giunta Soru ha dedicato un’attenzione particolare. Due le iniziative più salienti: il programma Master& Back, che ha finanziato l’accesso dei laureati sardi a corsi di istruzione superiore fuori dalla Sardegna ed il loro rientro, e la legge sulla ricerca, intesa a finanziare stabilmente la ricerca di base ed applicata. Mentre il Master&Back, dopo le incertezze amministrative iniziali, è ormai a regime, per la legge sulla ricerca, alla sua prima uscita, si profila un vero e proprio flop. I motivi sono sia politici che amministrativi. Su circa 21 milioni di euro disponibili, ben 15 sono stati destinati a contratti per giovani ricercatori, che, paradossalmente, rischiano di non avere i fondi per fare ricerca. Restano infatti 6 milioni di euro banditi nominalmente per la ricerca di base, di cui solo 3 milioni e 700 mila euro sono effettivamente attribuiti al finanziamento di questo tipo di ricerca; il resto, 2 milioni e 300 mila euro, è specificamente destinato alla ricerca sanitaria, cioè, come recita il bando, a ricerche che possono contribuire a migliorare il servizio sanitario e che sono quanto di più applicativo e meno di base si possa concepire.
Al dilà del fatto che questa palese incongruenza presta il fianco a ricorsi amministrativi, per la ricerca di base rimangono le briciole: poco più di 30 mila euro a testa per un centinaio di progetti.
Come se non bastasse, le norme per redigere le domande di finanziamento contengono una serie di errori ed omissioni che ne rendono difficile la compilazione da parte dei ricercatori e la valutazione da parte degli esperti. Così, non appena varata, la legge regionale sulla ricerca ha subito perso la rotta, finendo poi per arenarsi sulla sponda dell’inefficenza amministrativa. Considerazioni simili si possono fare sulla ricerca applicata, che merita un’analisi più puntuale.
La ricerca scientifica e tecnologica possiede tutte le caratteristiche di un settore strategico di interesse primario per la Sardegna, dato che non inquina, ha un alto valore aggiunto e può contare su alcuni gruppi di eccellenza presenti nell’isola. Questo la giunta Soru lo ha capito ma non è stata capace di coinvolgere in un ampio progetto di sviluppo le migliori energie dell’università e dei centri di ricerca. Così, i fondi per la ricerca sono serviti a mantenere in vita una serie di carrozzoni buoni per pagare stipendi ma incapaci di fare utili e di produrre vera ricerca scientifica.
Che fare? Attribuire alla ricerca una sua dignità politica e amministrativa dedicando ad essa, se non un assessorato, almeno un’agenzia, dotata di uno specifico referente politico e di personale amministrativo appositamente selezionato e formato. Questo il messaggio per i candidati di ogni partito. Già, perché, dimenticavamo di dire, la ricerca non ha partito.
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale Pagina 7
«Imprese sarde con l’acqua alla gola»
Il 70% delle aziende ha problemi finanziari e rischia la chiusura
Le imprese sarde soffrono e la politica regionale non le aiuta. È quanto emerge in uno studio di Eu-Ra Spa
 
Troppo deboli e vulnerabili. Le imprese sarde non se la passano bene. Il loro livello di «rischiosità è elevata», nonostante i miglioramenti fatti dal 2005 al 2007 «sul fronte del reddito e dei fatturati». E non aiuta nemmeno la politica della Regione, che «appare contraddittoria e vischiosa». Il giudizio critico sull’economia isolana è di Eu-Ra Spa, agenzia di “credit rating” diretta da Maurizio Fanni, in cui operano docenti e ricercatori dell’Università di Trieste.
I NUMERI L’indagine mostra anche lati postivi. Nel 2007, il 29,3% delle imprese mostra una solvibilità notevole, mentre solo il 2,4% è a un passo fallimento. Tuttavia, resta alta la percentuale di aziende con problemi finanziari: il 68,2% del totale. In Sardegna, le punte massime sono state raggiunte dagli imprenditori dell’Ogliastra (il 74,1% è vulnerabile), da quelli di Cagliari (il 69,1%) e da quelli di Oristano (il 68,4%). Non mancano, però, le eccezioni. La provincia di Olbia, per esempio, presenta numeri interessanti: il 31% delle aziende dispone «di un eccellente equilibrio patrimoniale e finanziario».
I RISCHI In linea di massima, continua l’indagine di Eu-Ra, le società sarde hanno ridotto la loro rischiosità. I segnali positivi provengono soprattutto dalle aziende “decotte”, diminuite del 3,06% fra il 2005 e il 2007. Ma le distinzioni sono d’obbligo: nell’industria energetica le imprese in crisi sono aumentate del 4%, mentre non hanno brillato neppure il marmo e il granito (+0,34%). Inoltre, resta alta la percentuale di imprese che chiude i bilanci in rosso: il 32,2% del totale.
LA CRESCITA Sono invece migliori le performance sul fronte economico. In tre anni, «la variazione del fatturato è aumentata del 2,16%», si legge nello studio. Dall’indagine di Eu-Ra Spa emerge che, nel periodo 2005-2007, «sono soprattutto le imprese appartenenti ai settori dell’industria manifatturiera in generale (+8,73%), dell’industria metallurgica (+5,36%), dell’industria della carta, editoria e stampati (+7,70%), dell’agricoltura (+5,11%), dell’industria del legno e del sughero (+5,15%) e dell’industria alimentare (+5,33%) che presentano i maggiori incrementi di fatturato nell’esercizio 2007». Ciò, aggiunge la ricerca, «è in linea con i dati nazionali sulla tendenza di incremento dei prezzi registratasi nel corso del 2007 in diversi settori economici». Al contrario, «l’industria del marmo graniti e vetro registra a livello aggregato una contrazione nella variazione del fatturato (-7,54%)».
LA CRITICA Secondo Maurizio Fanni, la crescita delle imprese è stata una corsa a ostacoli. «L’azione politica è stata carente e contraddittoria sul piano della progettazione di un moderno sistema industriale e non è riuscita ad avviare processi finanziari e di partecipazione di richiamo per l’investitore». Ma non solo. «La spesa pubblica», continua Fanni, «ha subito rallentamenti per l’incapacità di gestire i tempi necessari ad attivare le trasformazioni desiderate, generando stasi nei sistemi di produzione collegati». Sarà per questo, conclude il direttore dell’Eu-Ra, che «è stato così rinviato l’avvento di un modello imprenditoriale caratterizzato da punti di forza su aree ad alto potenziale». L’elenco è fitto: «Sviluppo dell’internazionalizzazione, dell’innovazione e del trasferimento di ricerca, dell’informazione economico finanziaria, l’attivazione del sistema dei distretti in forma organica, lo sviluppo delle alte tecnologie, l’accrescimento delle opportunità di giovani imprese (start up e spin off), e ancora l’espansione del turismo, dell’artigianato, dell’ambiente e dell’arte».
LANFRANCO OLIVIERI 
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina 19 – Cronaca di Cagliari
L’iniziativa in programma il 17 febbraio alla Cittadella universitaria
Giornata d’orientamento
   
La politica è ancora al centro dell’attenzione delle scuole superiori cagliaritane che, in vista delle prossime elezioni regionali, hanno intenzione di ospitare rappresentanti dei vari partiti per dibattiti e confronti con gli studenti. Lo confermano i rappresentanti d’istituto di Dettori, Siotto, Michelangelo ed Eleonora d’Arborea. «Ci stiamo attivando per portare alcuni esponenti alla prossima assemblea d’istituto», spiegano tutti.
ORIENTAMENTO Intanto gli istituti superiori, attualmente impegnati negli scrutini del primo quadrimestre, si preparano anche alla giornata di orientamento universitario, in programma alla Cittadella di Monserrato il 17 febbraio e alla quale parteciperanno le classi iscritte al quarto anno.
PACINOTTI Ieri sera, al liceo scientifico di via Liguria, si è svolto il consiglio d’istituto, durante il quale si è valutato quale criterio adottare per confermare le richieste di iscrizioni per il prossimo anno, per via del piano di ridimensionamento delle scuole.
DELEDDA I rappresentanti d’istituto del Tecnico commerciale Deledda rassicurano compagni e genitori. «Il problema del riscaldamento nella sede di via Sulcis sembra ormai risolto», spiega Roberto Ursino. «Abbiamo dovuto penare prima che venissero superati i problemi all’impianto. Tuttavia persistono i disagi nella nostra vecchia sede di via Brianza, dove ci sono i laboratori indispensabili per le materie professionali. Nonostante non disti più di 400 metri da dove siamo ora, per molti professori è complicato spostarci durante le ore di lezione. Lì il riscaldamento è ancora in condizioni critiche. Contiamo che la Provincia sistemi tutto nei tempi promessi. Il 23 ci riuniremo in assemblea d’istituto». (st.co.)

4 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Sardegna
Cagliari, la tappa sarda di «Worldwide paper plane contest» 
Aerei di carta, il miglior «pilota» è l’universitario Marino Brundu 
 
 CAGLIARI. «Più in alto, più veloce e oltre ancora!». Questo il motto del «Worldwide paper plane contest», la competizione europea ideata dalla Red Bull e riservata agli studenti universitari che vogliono diventare “piloti”. Di aeroplanini di carta.
 La manifestazione ha fatto tappa anche in città, ieri pomeriggio al palazzetto dello sport di via Mandrolisai, e i risultati non si sono fatti attendere, visto che lo studente della facoltà di ingegneria Marino Brundu ha fatto segnare il miglior risultato italiano: il suo “velivolo di carta” ha planato per ben quaranta metri, prima di toccare terra. Fino a ieri il record spettava ad un giovane studente dell’università di Bari, con oltre ventitré metri di volo, e ieri è stato scalzato da Brundu.
 «L’idea è semplice - dicono i promotori dell’evento -. Bastano un foglio di carta, tante idee, braccia forti e abili, e una buona fetta di idealismo per entrare nella storia dello sport. L’attività, una volta praticata nella antica Cina per ingannare il tempo, è giunta fino a noi e il prossimo 24 aprile a Salisburgo gli affezionati degli aeroplanini di carta di tutto il mondo si incontreranno per sfidarsi in questo evento unico e conquistare il titolo di “Red Bull paper wings world champion”».
 Oltre alla categoria “volo”, la gara prevede anche le classi “Permanenza in aria” e “Volo più acrobatico”, aggiudicate rispettivamente a Filippo Diaz (2.3 secondi) e Andrea Piu.
 «Non posso che essere molto soddisfatto per l’andamento della manifestazione - ha commentato Federico Pani, student brand manager Red Bull e responsabile della tappa cagliaritana -. Si è trattato del primo evento targato Red Bull organizzato in città e la risposta è stata entusiasmante, con oltre quaranta partecipanti. Questo appuntamento è stato una sorta di “test” in vista di altre iniziative che la Red Bull intende organizzare in Sardegna e devo dire che i risultati sono stati molto soddisfacenti. Oltre agli studenti che hanno partecipato al contest, sono venuti a trovarci molti bambini che si sono divertiti a far volare gli aeroplanini e hanno trascorso un bel pomeriggio».
 Far decollare un foglio di carta però, non è sempre un gioco da ragazzi.
 «Molti studenti universitari - ha aggiunto Pani - si sono allenati nei giorni scorsi e hanno studiato le diverse strutture degli aeroplanini per ottenere il risultato migliore. Insomma: non c’era solo l’aspetto goliardico».
 

Questionario e social

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