Lunedì 2 febbraio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 febbraio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
EPOLIS - IL SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 44
Mezzo milione per la nascente Fondazione
Università di Nuoro. La Provincia approva uno specifico capitolo per far decollare il suo progetto
 
 La recente approvazione del bilancio di previsione, compreso uno specifico capitolo di mezzo milione di euro per la l’istituzione della Fondazione degli studi universitari, riprende vigore il progetto lanciato dalla Provincia come alternativo al Consorzio con il Comune di Nuoro in via di scioglimento. Con l’obiettivo di rilanciare l’ateneo nuorese, lo stesso ente in una nota annuncia che il presidente Roberto Deriu ha già contattato i rettori delle Università di Cagliari e Sassari, Pasquale Mistretta e Alessandro Maida, per definire tempi e modi di una riunione operativa da convocare in tempi brevi. Insomma il treno è partito e deve prendere subito velocità. «La Provincia - sostiene l’assessore all’Università Franca Carroni - passa dalle parole ai fatti e mette a disposizione del radicamento dell’università a Nuoro 500 mila euro, cioè una cifra pari a venti volte quanto normalmente si versava. Crediamo fermamente che l’Università rappresenti il più importante strumento di sviluppo per la nostra provincia e investiamo una parte importante delle nostre risorse: da nuorese, da figlia della città, da amministratrice posso dire che si è scritta una pagina fondamentale per Nuoro».
Intanto la Camera di commercio, ha già deliberato il versamento di 120 mila euro a favore della nascente Fondazione: «Abbiamo subito creduto nell’idea - sostiene il presidente Romolo Pisano - il mondo economico, imprenditoriale e produttivo delle Province di Nuoro e Ogliastra durante tutte le riunioni ha fortemente appoggiato il progetto di rafforzamento dell’università a Nuoro, decidendo di investire il proprio denaro. Continueremo - conclude Pisano - a farci promotori dell’iniziativa, perché l’università rappresenta davvero un’arma contro lo spopolamento e dunque contro la crisi economica».
«Il territorio si è fatto soggetto protagonista, mettendo le sue risorse, evitando di fermarsi alla rivendicazione e passando all’azione diretta», aggiunge Franca Carroni augurandosi che, sull’esempio della Camera di commercio, «anche le altre istituzioni, prima fra tutte proprio il Comune di Nuoro, ci affianchino in questo cammino».
Soddisfatta anche la presidentessa della commissione Pubblica istruzione che sembra voler stoppare anche nuove polemiche sulla presunta contraddizione di una giunta di centrosinistra che promuove lo strumento della Fondazione, contestato a livello nazionale, previsto dalla riforma Gelmini: «Noi sosteniamo con risorse pubbliche l’università pubblica - dichiara infatti Caterina Loi - e facciamo nostre le esperienze di altri territori (Trento, Mantova, Vicenza, Benevento, Belluno) che proprio grazie a fondazioni costituite dalle Province hanno visto le loro università crescere».
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 8
Mongiu
«Per il Comune gli studenti sono un fastidio»
 
«La questione del campus universitario mostra con tutta evidenza la contraddittorietà degli esponenti della giunta comunale che dimostrano di essere dei dilettanti della pianificazione urbanistica e del diritto allo studio, ma di percepire le esigenze degli studenti universitari sardi come un fastidio». Lo sostiene l’assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu secondo cui «è evidente che il centrodestra preferisca avere centinaia di studenti distribuiti per la città invece di puntare, come avviene nelle città europee, a un centro articolato, un campus dotato di servizi, biblioteche, strutture funzionali allo studio e alla crescita culturale dei giovani, com’è nel progetto di Paulo Mendes da Rocha». 

3 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Cultura e Spettacoli
Zebra Crossing: l’arte nella città
Stasera al civico la serata conclusiva 
 
SASSARI. Con una serata al Teatro Civico di Sassari (oggi alle 19) - a distanza di un anno - il progetto Zebra Crossing, nato dalla collaborazione tra la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari e l’Accademia di Belle Arti abbassa il sipario. Il progetto ha una formula inedita, che incrocia lavoro artistico, dimensione didattica e comunicazione pubblica. Le due curatrici, Giuliana Altea e Pinuccia Marras, hanno invitato undici artisti a collocare una serie di opere nelle due sedi della Facoltà di Lettere, gli edifici di Piazza Conte di Moriana e di Via Zanfarino. Gli autori coinvolti hanno accettato di lavorare senza compenso, cedendo le loro opere in comodato: grazie alla loro generosità, la Facoltà si è trasformata in una mostra permanente, consentendo al pubblico cittadino di vedere esposte le ricerche di alcuni dei principali artisti attivi sul territorio, cosa altrimenti impossibile data l’assenza a Sassari di musei dedicati all’arte contemporanea.
 In alcuni casi, gli artisti hanno scelto di interpretare la dimensione pubblica degli ambienti, il loro carattere di luoghi di transito quotidianamente affollati di studenti, come nel caso del wallpaper con immagini della cultura di massa degli anni ’60, con cui Leonardo Boscani ha rivestito l’atrio di via Zanfarino, lavorando con gli street artists Nicola Caredda, Claudia Matta, Paolo Pili, Pietro Straulli, Alessandro Masia, Paolo Marchi, Carlo Spiga, Giusy Sanna; o la triplice colonna di foto polaroid raffiguranti aspetti del panorama storico e culturale della Sardegna, con la quale Giulia Sale ha sottolineato la verticalità del vano scala dello stesso edificio.
 Oggi la serata conclusiva di Zebra Crossing prevede la proiezione del ciclo dei video, accanto alla presentazione del catalogo edito da Poliedro, a cura di Giuliana Altea e Pinuccia Marras.
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 60 - Regione
Un secolo di bracciate e di passione 
Il club di Su Siccu compie 100 anni e programma un grande 2009 
Un successo il calendario su Internet, in fase di stampa un libro e al via altri eventi top secret 
 
CAGLIARI. Un secolo di bracciate. Più fatica, passione, ambizioni. E il solito odore di cloro a mo’ di cornice. Nuoto e pallanuoto, da perderci il senno. Un oceano di sacrifici, rinunce, sudore. «Un regalo ai vostri figli? Lasciate perdere la play station, portateli da noi». Uno spot azzeccato. Marco Isola presiede la Rari Nantes. E pensa positivo. Con lui, un gruppo di amici pratici e disinvolti. Consci del solido dna societario. Lo scorrere dei decenni non dà scampo. Ci sono, tra i tanti, Ugo “Buccone” Maxia, Piscigani, Callenzino.
 Un amarcord di vittorie e sconfitte. Pianti e rabbia. Coraggio e litigi. I cento anni del club di Su Siccu raccontano un mondo che forgia il fisico. E prepara alla vita. Spesso, dura e senza sconti. Una storia di bicipiti, cerette e calottine che vince e convince. L’atmosfera dei rarinantini piace. Poco avvezzi a guardarsi allo specchio, nuotatori e “belve” della pallanuoto rossoblù, lavorano come matti. «Ci proviamo, sgobbando e sorridendo», dice tutto d’un fiato Ciccio Curreli, tecnico dell’A2 (sabato vittoriosa 12 a 9 su Napoli: superba) e atleta di spicco degli anni ‘80. «Una città si valuta anche dalle attività sportive: per Cagliari la Rari è da sempre un riferimento positivo inoppugnabile», rilancia il sindaco, Emilio Floris. «La Rari è stata la bussola della mia formazione», spiega Italo Meloni, docente universitario ed ex delfinista. E siamo al brut: il consiglio direttivo del club nato nel 1909 ha deciso per 365 giorni di festa no stop. Un plauso agli oltre mille soci e quasi trecento tesserati. Con un movimento in ascesa e un via vai di appassionati. Tre piscine, due coperte, la palestra, club house più bar e ristorante: un polo con pochi eguali, nell’isola e in ambito nazionale. Ma si diceva delle cento candeline. Il 2009 prevede nuoto sincronizzato, tornei di pallanuoto, uno si è già svolto, un libro commemorativo in fase di stampa curato da un ex nuotatore, Graziano Sanna. E altri eventi top secret. Ma il verde alle feste l’ha dato un calendario che gira l’Italia via internet: in posa, ragazzi e ragazze del club. L’incipit? «Atleti Rari Nantes, evoluzione della specie». A seguire, un film amatoriale messo su da un socio, Sergio Orani. In bianco e nero, con foto virate seppia, titoli di giornale e trofei aggrediti dall’ossido: il segno di una società che c’è da tanto. E anziché piangersi addosso - fondi tagliati, costi di gestione alle stelle, indifferenza degli enti pubblici - rilancia. E solleva i calici al cielo. «Realismo, orgoglio, voglia di vincere e goliardia», dice Marco Isola. Con due guerre alle spalle, ristrettezze senza fine, alcuni passaggi non devono essere stati facili: «Negli anni ‘70 ho presieduto la Rari. Roma ci impose la piscina d’acqua dolce. Per gli atleti nati in mare fu un trauma. Superato di slancio con la realizzazione della piscina da 50 metri, la prima in Sardegna», ricorda il rettore, Pasquale Mistretta. Il futuro è un sorriso che dà fiducia: dirigenti, tecnici, atleti e personale remano sicuri. I figli dei figli si sfidano in vasca. Un’oasi aperta, gli impianti di Su Siccu. «Rarinantini, ci vediamo tra cent’anni», ha ironizzato l’arcivescovo di Cagliari. Monsignor Mani ha celebrato una messa in palestra. Di lato, manubri e cyclette. In prima fila, ammiragli, politici, generali. Tanti vecchi soci con gli occhi lucidi e la giacca blu. Fianco a fianco, volti segnati dal tempo e ragazzini dagli addominali di pietra. Cin Cin, Rari Nantes.
Mario Frongia 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sassari
Con otto eletti il Forum studentesco conferma la leadership nell’ateneo 
UNIVERSITÀ Finita la tornata elettorale 
 
 SASSARI. Il successo elettorale del Forum studentesco era nell’aria fin dai primi risultati, relativi agli organi centrali dell’ateneo sassarese. Ora le cifre complessive e ufficiali (integrate con gli esiti delle elezioni delle componenti studentesche nei consigli di facoltà, dei corsi di laurea e della Consulta) confermano il successo del Forum sulla lista concorrente «Non solo numeri di matricola». Il Forum ha piazzato otto candidati: l’unico studente nel Consiglio di amministrazione dell’Ersu, due rappresentanti nel Cda d’ateneo, quattro nel Consiglio degli studenti e uno nel Cus.
 Dopo la verifica della commissione elettorale c’è una sola variazione che riguarda i nomi nel Consiglio degli studenti. È infatti Emanuela Pala (facoltà di Lingue) la quarta nella graduatoria delle preferenze per il Forum, e non Valeria Sassu (Farmacia).
 «Non solo numeri di matricola» avrà comunque rappresentanti negli organi centrali saranno cinque (uno nel Cda d’ateneo, tre nel Consiglio degli studenti e uno nel Cus). Le votazioni per gli undici consigli di facoltà e i 54 consigli di corso di laurea hanno visto 115 eletti per il Forum studentesco e 91 per «Non solo numeri di matricola». Quest’ultima aggregazione ha comunque avuto la maggioranza dei rappresentanti degli specializzandi e dei dottorandi nella Consulta e nel Consiglio degli studenti, inserendone tre in entrambi gli organismi (rispettivamente Angela Baralla, Maria Giovanna Puggioni, Anna Cinzia Ledda e Alessandro Tanca, Roberto Demuro e Antonello Fiori) in confronto ad un unico esponente del Forum entrato a far parte dei due consessi (Giovanni Augusto Loche).
 «Il risultato è lusinghiero e conferma il Forum, lista apartitica e di ispirazione progressista, radicatissimo tra gli studenti grazie all’impegno nel tessuto associazionistico universitario - commentano i responsabili dell’aggregazione che ha prevalso nella tornata tornata elettorale -. Un augurio speciale va a Giosuè Cucurazzu, eletto nel Cda dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario. L’attuale Consiglio, ormai in scadenza, ha recentemente deliberato tre importanti bandi, riguardanti il fitto casa, i sussidi straordinari per gli studenti bisognosi e le borse per la cooperazione internazionale. È dai servizi che si riparte, e sui servizi occorre continuare a investire in favore di un diritto allo studio da garantire a sempre più persone».
 Dichiarazioni post-elettorali all’insegna della sportività e della serenità per la lista «Non solo numeri di matricola», aggregazione al di fuori di precisi inquadramenti partitici, ma fortemente sostenuta da Comunione e Liberazione. «Siamo dispiaciuti per il risultato, ma siamo consapevoli di aver lottato sino all’ultimo - dichiara Daniela Marredda, eletta nel Cda d’ateneo -. In due mesi di campagna elettorale abbiamo fatto un grande lavoro di squadra. La nostra presenza all’università non si è ridotta a questo breve periodo. Nel triennio precedente, i nostri rappresentanti hanno sempre partecipato alla vita di tutte le facoltà. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno rinnovato la fiducia e ci proponiamo di impegnarci difendendo gli interessi degli studenti e lavorando con maggiore capillarità».
Marco Deligia 
 
 
6 - Grande Cagliari
Il progetto. Studio particolareggiato del Comune: negozi al posto del carcere, un hotel in viale Buoncammino
Le caserme ospiteranno i turisti. Previsto un tunnel dalle cliniche al Parco della Musica
Ennio Neri
 
Alberghi nelle caserme militari di viale Buoncammino, un centro commerciale al posto del carcere. Più un lungo tunnel di collegamento tra la fossa di San Gugliemo (l’ex clinica Aresu) e il parco della Musica. È tutto nelle tavole del piano particolareggiato del centro storico studiato dal Comune. Arrivato (e votato dalla giunta comunale il 18 dicembre 2008) alla prima fase: definizione del quadro conoscitivo e formulazione degli interventi strategici. Il piano (1.121.976,13 di euro), redatto dal servizio Pianificazione del territorio, con la consulenza del dipartimento di Ingegneria del Territorio dell’Univrsità, ha individuato, e messo in relazione, 12 “interventi strategici”.
CASERME. Sono tre edifici ottocenteschi del demanio militare in via di dismissione: caserma Griffa (alloggi dell’esercito), Carlo Alberto (sede della polizia) e Fadda (tribunale militare), per i quali si prevede un utilizzo orientato alla ricettività turistica, alberghiera e congressuale. Carcere di Buoncammino. Il piano prevede un collegamento verticale interno tra il penitenziario e la sottostante area militare in dismissione di viale San Vincenzo. Per Buoncammino previsto un futuro da struttura commerciale e culturale. Sistema verde viale Fra' Ignazio, viale Buoncammino, via Don Bosco. Un parco urbano attrezzato che parte dalle cave sotto viale Buoncammino, attraversa l’Orto dei Cappuccini, per concludere nella galleria Don Bosco. Dal cister-none romano dell’Orto dei Cappuccini il collegamento con il secondo parco. Quello del sistema verde attrezzato Anfiteatro, Orto Botanico, villa Tigellio. Collegati buttando giù il muro dell’Orto e da segnalazioni fino a via Tigellio. Ospedale Civile e Militare. Per il primo, con l’azienda mista in volo verso Monserrato, si prevede un utilizzo culturale e museale, il secondo (in via di dismissione dalle stellette) un utilizzo universitario. Panificio militare. Anch’esso in via di dismissione: la posizione suggestiva ne suggerisce un utilizzo in chiave turistico ricettiva. Università (palazzo delle Scienze, Istituti di Biologia e Pediatria). Prevista la riqualificazione delle aree verdi circostanti e la demolizione delle parti incongrue. Fossa di San Guglielmo. L’ex clinica Aresu sarà convertita a funzioni commerciali e per il tempo libero. Con una chicca. Un tunnel di collegamento fino al parco della Musica, destinato non al traffico automobilistico, ma ad un sistema di trasporto automatico. Mobilità e parcheggi via Santa Margherita- Bastione Santa Croce. Parte dal campetto di via Fara e sale fino a piazza Palazzo. Prevede parcheggi (da realizzare sotto il campetto di via Fara o sotto via Cammino Nuovo) e collega Stampace a Castello, attraverso un elevatore interno che sbuca tra via Santa Croce e via Corte d’Appello. Palazzo Belgrano, liceo Artistico, teatro Civico. Tra le novità l’urban center all’Artistico. E ci sono anche la Manifattura Tabacchi (la Fabbrica della creatività della Regione) e i percorsi verdi (Bastione Saint Remy, scuola Mereu e Cittadella dei Musei).

Questionario e social

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