Venerdì 16 gennaio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 gennaio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa

1 – L’Unione Sarda
Pagina 18 – Cronaca di Cagliari
Midollo. Avviato un percorso di collaborazione tra gli specialisti cagliaritani e gli ospedali di Guangxi
Talassemia, medici cinesi al centro trapianti
   
Un percorso di collaborazione per lo studio e la cura della Talassemia è stato avviato ieri tra gli specialisti cagliaritani degli ospedali Binaghi e Microcitemico e un’equipe di medici cinesi provenienti dal Guangxi, una regione del sud al confine col Vietnam dove questa malattia ha un’incidenza molto elevata. Un gruppo formato da cinque specialisti provenienti da tre ospedali asiatici ha visitato ieri i Centri trapianti degli ospedali Binaghi e Microcitemico, considerate due strutture di eccellenza, aprendo ufficialmente la partnership nell’ambito delle attività della Fondazione Ime (Istituto mediterraneo di ematologia).
LA COLLABORAZIONE I medici in visita a Cagliari hanno incontrato il direttore del Centro trapianti dell’ospedale Binaghi Giorgio La Nasa e il neurogenetista Antonio Cao. Il programma di collaborazione prevede un percorso di formazione dei medici cinesi, ma anche la cura di pazienti asiatici nelle strutture cagliaritane, oltre all’intensificazione della ricerca congiunta sulla Talassemia. In realtà, la collaborazione tra l’Asl 8 e l’Ime è iniziata circa tre anni fa e molti pazienti provenienti dalla Cina hanno già subito un trapianto di midollo nelle strutture ospedaliere cagliaritane, come ricorda il direttore del Centro trapianti dell’ospedale Binaghi Giorgio La Nasa. «Finora sono una decina, ma abbiamo avuto anche pazienti provenienti da Pakistan, Libano, Cipro, Kurdistan».
IL CENTRO Il Centro trapianti del Binaghi è considerato un esempio di eccellenza: «Siamo stati i primi a effettuare trapianti di midollo prelevato da donatori non familiari dei pazienti malati di Talassemia, ideando un apposito protocollo», spiega La Nasa, «oggi stiamo lavorando all’apertura di un centro di ricerca sulle cellule staminali con l’obiettivo di utilizzarle nell’ambito dei trapianti». La realizzazione del laboratorio è curata da Nicoletta Mascia: «I tessuti ottenuti attraverso la coltivazione di queste cellule possono essere utilizzati per attenuare il rigetto nei pazienti sottoposti a trapianto». (n. p.)
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 20 - Iglesias
Enti pubblici e istituzioni del territorio si mobilitano per salvare le Facoltà di Monteponi
Università, giorni decisivi per il futuro
L’ultima parola spetta al senato accademico il 29 gennaio  
 
I soci del Consorzio Ausi chiedono un incontro urgente con il rettore dell’Univestità di Cagliari Pasquale Mistretta.
Il futuro dell’Università del Sulcis Iglesiente è ancora incerto, ma gli Enti locali, le imprese e gli studenti del territorio sono compatti nell’opporre un fermo no a ogni ipotesi di chiusura del Polo di Monteponi. La seduta del Senato accademico dell’Ateneo cagliaritano, che avrebbe dovuto riunirsi ieri per decidere definitivamente se trasferire il corso di laurea in Scienze dei materiali da Iglesias a Monserrato, è stata rinviata al prossimo 29 gennaio. In ballo c’è il futuro stesso dell’università sulcitana, poiché il trasferimento del corso porterebbe certamente alla chiusura di tutto il Polo per carenza di iscritti.
CONSORZIO AUSI Per scongiurare quest’eventualità i soci del Consorzio Ausi, che gestisce la sede decentrata di Villa Bellavista, si sono riuniti l’altra sera in assemblea straordinaria, e hanno deliberato all’unanimità di incontrare al più presto il rettore dell’Università di Cagliari Pasquale Mistretta, il Senato accademico e il Consiglio di facoltà di Scienze dei materiali, per concordare una soluzione alternativa alla chiusura per Monteponi.
Si confida anzitutto in un ripensamento da parte del corpo docente del corso, che con una recente deliberazione si era espresso per il trasferimento. «Il nostro primo appello va ai professori - dichiara Giampiero Pinna, commissario del Parco geominerario, uno dei soci dell’Ausi - affinché facciano un passo indietro e riprendano con noi il percorso di continua crescita che, anche e soprattutto grazie al loro impegno, il Polo ha intrapreso sin dalla sua nascita».
SENATO ACCADEMICO Ma la decisione finale ormai spetta al Senato accademico. Secondo Pierluigi Carta «non c’è motivo per essere pessimisti: il rettore Mistretta ha sempre sostenuto la sede di Iglesias, e le difficoltà di carattere finanziario a cui spesso si è fatto riferimento per sostenere l’opportunità di chiudere il Polo, sono ampiamente superate».
I FINANZIAMENTI Oltre agli stanziamenti già effettuati dalla Regione e dall’Ausi per l’anno accademico corrente (circa 600.000 euro), c’è un piano di gestione triennale e ingenti fondi accantonati per il Masterplan di Monteponi, per il quale sono già pronti circa 50 milioni di euro. Abbastanza per garantire interessanti prospettive all’Università sulcitana, che, come afferma Pierfranco Gaviano, «costituisce un presidio di importanza capitale per il futuro del nostro territorio, falcidiato dalla crisi occupazionale e da tempo in cerca di nuovi motori per il suo sviluppo». Pieno appoggio alle iniziative del Consorzio, è stato espresso ieri a Iglesias dai sindaci sulcitani in marcia per il lavoro, che hanno garantito la piena partecipazione dei Comuni del territorio agli sforzi per salvare Monteponi dalla chiusura.
PAOLO MOCCI

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Talassemia, la scuola sarda arriva in Cina 
Delegazione di medici cinesi in visita ai centri di riferimento cagliaritani 
 
 CAGLIARI. Le nuove frontiere della cura e della ricerca sulla talassemia in Sardegna a disposizione della Cina, paese anch’esso in cui questo tipo di patologie conosce una preoccupante diffusione. Ieri una delegazione di medici cinesi provenienti dalla Guangxi medical university, dal Guangxi traditional medicine chinese hospital e dal People’s hospital of Guangxi, è arrivata in città per una visita ai centri di cittadini di riferimento per la talassemia: l’ospedale Microcitemico e il Centro trapianti dell’ospedale Binaghi. Un incontro che rientra nel progetto di collaborazione con diversi paesi del mondo, nato all’interno dell’Ime (Istituto medico di ematologia), organismo con sede a Roma che raggruppa, nel campo della lotta alle malattie del sangue, diversi ospedali e centri di ricerca appartenenti ai diversi paesi del bacino Mediterraneo.
‹‹La visita della delegazione cinese - spiega Giorgio La Nasa, responsabile del Centro trapianti del Binaghi - ha per scopo quella di fare cura e allo stesso tempo formazione professionale››. L’idea, insomma, è quella di trasferire conoscenze e competenze in quelle altre parti del mondo in cui ce n’è bisogno. ‹‹Prima della Cina, abbiamo fatto lo stesso con paesi come il Kurdistan, Cipro o le isole moldiviane››, aggiunge La Nasa. Nel caso della Cina, però, la richiesta è stata molto circoscritta: ‹‹Ci siamo occupati esclusivamente di trattare l’argomento talassemia - va avanti il responsabile del Centro trapianti - Questo perché il paese da cui è arrivata la delegazione, per quanto riguarda le altre malattie ematiche, è comunque abbastanza attrezzato››. Per i medici cinesi è così stato possibile scoprire ogni segreto del Centro trapianti, compreso qualcosa sugli studi portati avanti sui fattori genetici che servono per ridurre i rischi di mortalità e rigetto correlati al trapianto. Anche se ora il Centro sta aprendo un varco verso una nuova strada: un progetto di terapia rigenerativa con le cellule staminali, cioè la possibilità, usando cellule staminali, di ricomporre tessuti danneggiati, magari anche dopo un infarto. ‹‹In questo modo - dice Giorgio La Nasa - solo in Italia sarebbero 10 milioni le persone, con diverse patologie, che potrebbero giovarsene››. Prima del Centro trapianti del Binaghi, la delegazione cinese, guidata dai professori Antonio Cao e Renzo Galaniello, ha visitato il Microcitemico.
Sabrina Zedda 
 
 

Questionario e social

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