Giovedì 4 giugno 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 giugno 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA
 
ALTRAVOCE.NET

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Università. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 19
Sessantesimo “magnifico”, oggi la seconda partita a tre
 
 Sono rimasti in corsa per la poltrona di rettore Maria Del Zompo, Gavino Faa e Giovanni Melis. Chiamati alle urne 1514 elettori.
Gavino Faa e Maria Del Zompo si sfioreranno nel seggio della cittadella di Monserrato: il docente di Anatomia patologica vota alle 9.30, la professoressa di Farmacologia arriverà un’ora dopo alle 10.30. Giovanni Melis, ordinario di Economia aziendale, non corre rischi infilando la scheda nell’urna di un’aula dell’Orto Botanico alle 12. Questo il diario dei tre candidati alla poltrona di rettore nella giornata del secondo turno delle elezioni per lo storico dopo Pasquale Mistretta. Sono 1514 gli elettori che oggi daranno la loro preferenza. Difficile però che uno dei tre docenti riesca a ottenere la maggioranza assoluta dei votanti (il quorum per la validità delle elezioni è 505). Quasi certo il ballottaggio (che si svolgerà giovedì 11 giugno) tra i due candidati più votati. Il terzo alzerà bandiera bianca.
I NUMERI Sull’esito della seconda tornata elettorale regna l’incertezza. I risultati del primo turno (distanza minima tra la Del Zompo e Faa, un po’ più distaccato Melis) e il ritiro di due candidati (Raffaele Paci e Antonio Sassu) rendono la competizione aperta a ogni risultato. Anche perché i tre professori eleggibili, in queste due settimane, sono andati a caccia dei 321 voti raccolti tra Paci (240) e Sassu (81). Un numero esorbitante e in grado di capovolgere qualsiasi previsione. Mai come questa volta potrebbero essere decisivi i voti dei 196 rappresentanti degli studenti (il numero è cresciuto di due unità dopo che due studenti hanno rinunciato alla loro carica di rappresentanti di facoltà, sostituiti da due colleghi, conservando però il loro posto nel senato accademico e nel cda) o i 120 dei rappresentanti del personale tecnico e amministrativo. La fetta più grossa resta quella dei docenti ordinari e associati (671) e dei ricercatori e assistenti (527 dopo due nuove assunzioni).
I SEGGI Si può votare dalle 8 alle 19 nei seguenti seggi elettorali: aula magna della facoltà di Ingegneria (piazza D’Armi), aula A del corpo centrale del dipartimento di Scienze Botaniche (viale Sant’Ignazio 13), aula 1 della facoltà di Lingue e letterature straniere nel polo Aresu (via San Giorgio 12) e aula 11 al primo piano sopra l’aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato.
SESSANTESIMO RETTORE L’unica cosa certa di queste elezioni è che dopo diciotto anni Pasquale Mistretta lascerà la sede di via Università. Un regno lungo, da record. Chi prenderà il suo posto avrà anche un piccolo peso in più: sarà il sessantesimo rettore dell’ateneo cagliaritano. Il primo, nel 1626, fu Cosma Excarcioni. Nessuno, tra i 58 rettori che si sono succeduti, è riuscito a eguagliare il primato di Mistretta. (m. ve.)
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Giustizia
Esperti a confronto sul processo
 
Il mese scorso ha preso una decisione clamorosa bloccando sul nascere un processo relativo a fatti accaduti diciotto anni fa. La notizia è rimbalzata anche in Italia, in particolare a Cagliari, perché il procedimento riguardava l’attentato contro un’imbarcazione ormeggiata al molo Ichnusa. Quel giudice è vice presidente del Tribunale di Grande Istanza di Parigi, si chiama Serge Portelli e domani e sabato sarà a Cagliari per partecipare al convegno organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza dal titolo “La giustizia penale tra esigenze di garanzia e di sicurezza pubblica”.
L’appuntamento di domani è per le ore 16 nell’aula magna del palazzo di giustizia, sabato il convegno si sposterà al Forte Village di Santa Margherita di Pula. Dopo l’introduzione del professor Leonardo Filippi, Portelli parlerà dei problemi attuali della giustizia penale francese, quindi il professore emerito Luigi Concas discuterà degli effetti penali della sentenza patteggiata.
Sono previsti poi gli interventi di Metello Scaparone dell’Università di Torino, Giorgio Spangher de La Sapienza di Roma, Paolo Tonini dell’Università di Firenze. 

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Elezione del rettore, universitari alle urne 
Questa sera i risultati del secondo turno elettorale 
 
CAGLIARI. Oggi secondo turno elettorale per l’elezione del nuovo rettore. Docenti, rappresentanti del personale tecnico e amministrativo e degli studenti, per un totale di 1.514 elettori, sono chiamati a scegliere tra i tre candidati rimasti in lizza: Maria del Zompo, Gavino Faa e Giovanni Melis. Al primo turno Maria del Zompo, docente di farmacologia clinica, con 349 preferenza è risultata la più votata, seguita da Faa con 341 voti e da Melis con 266 voti. Gli altri candidati, Raffaele Paci e Antonio Sassu, si sono fatti da parte. In questi turno voteranno due studenti in più, dopo la rinuncia di due colleghi alla doppia carica rispettivamente nel senato accademico e nel consiglio di amministrazione. In tutto gli studenti con il diritto di voto saranno 196, quello dei ricercatori e assistenti sale a 527 per effetto di due nuove assunzioni, mentre ordinari e associati sono 671. I rappresentanti del personale tecnico e amministrativo saranno 120. Il quorum per la validità della votazione sarà di 505. Sul sito dell’ateneo www.unica.it saranno disponibili i dati dell’affluenza dei seggi alle 12, alle 16 e alle 19 circa una decina di minuto dopo l’orario fissato, mentre quelli sul voto dovrebbero apparire fra le 19.20 e le 20.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Premi dell’università ai temi sulla disabilità 
 
SASSARI. Si svolgerà domani con inizio alle 11, nell’aula “Eleonora d’Arborea” dell’università centrale, la cerimonia di consegna, da parte del rettore Alessandro Maida, dei premi di studio ai due studenti degli istituti medi superiori della Provincia valutati come autori dei migliori elaborati sui temi relativi alla disabilità. Il concorso è stato promosso per la quarta stagione dall’università di Sassari, con lo specifico apporto della commissione dell’ateneo turritano presieduta dal professor Francesco Feo. (m.d.)
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
I lusinghieri risultati del progetto pensato dalla direzione dell’istituto e realizzato grazie a Coni e Regione 
Polisportiva carcere di Quartucciu 
Liori: «Sostengo e sosterrò lo sport per i giovani detenuti» 
Cannavera cappellano dell’istituto: «Le regole mancate a questi ragazzi si imparano con l’attività sportiva» 
ALESSANDRA SALLEMI 
 
 CAGLIARI. «Lo sport è una grande palestra spirituale, le regole che si apprendono nello sport sono quelle mancate a questi ragazzi, dai padri-padrone si è passati ai padri-peluche, genitori che non danno più regole e non impongono limiti ai figli»: così don Ettore Cannavera cappellano del carcere minorile di Quartucciu ha commentato il progetto «Sport Mind, le ali della libertà» immaginato dalla direzione dell’istituto e realizzato attraverso l’associazione onlus Corsanus, il Coni, la Regione e l’impegno degli istruttori che il Comitato olimpico ha potuto reperire in terra sarda. Il risultato è stato presentato ieri.
 L’appuntamento era nell’aula magna dell’assessorato alla pubblica istruzione: i ragazzi ospiti di Quartucciu, il 90 per cento dei quali è straniero, sono stati avviati agli sport scelti da loro. Tre, quattro volte la settimana di allenamenti veri, con i tornei finali dove una squadra del carcere (allenata da Enzo Molinas) si è meritata il primo posto. Si andrà avanti, diceva ieri il presidente del Coni Gianfranco Fara, perché la Regione inserirà il progetto nel bilancio, ma, se non fosse, cercheremo di trovare i soldi da qualche parte perché lo sport ha dato moltissimo a questi giovani. E anche agli organizzatori: per istruttori e rappresentanti delle entità coinvolte è stata un’esperienza umana superiore. Sono serviti poco più di 25 mila euro, per comprare le attrezzature, le divise e rimborsare gli istruttori. Il progetto è stato monitorato e alcuni aspetti dell’incontro sport-detenuti sono stati esplorati sul piano psicologico da Marco Guicciardi dell’università di Cagliari con la collaborazione di due giovani laureate in Psicologia, Lucia Fanunza, e Scienza e tecniche del turismo, sport, tempo libero, Laura Trudu e, naturalmente, col sostegno della struttura carceria nella persona del vicedirettore Michele Goddi. Giuseppe Zoccheddu direttore dell’istituto minorile di Quartucciu: «Ci siamo rivolti al Coni perché era importante che ci fosse un’offerta varia di sport. I problemi ci sono stati, anche per gli istruttori, succedeva che i ragazzi se ne andassero dal carcere e l’allenamento doveva comunque essere fatto lo stesso, da parte degli istruttori c’è stata capacità di affrontare i risvolti connessi con la vita in carcere dei detenuti. Noi non abbandoneremo questo progetto perché, è stato dimostrato ancora una volta, lo sport in carcere è importante. Intanto consente uno sfogo fisico, poi comporta il rispetto di varie regole, bisogna imparare a giocare assieme, a conseguire risultati assieme e a dividere il peso di una sconfitta ancora e sempre tutti assieme. I ragazzi si sono appassionati perché si è puntato molto sulla motivazione, soprattutto nel calcio». Conseguenza del progetto: i tornei con le squadre dei ragazzi delle società cagliaritane e la gara di calcio che è stata vinta dagli atleti del carcere. Gianfranco Fara: «Per noi è stata un’esperienza molto positiva, si è incontrato qualche problema nell’individuare gli istruttori, ma la facoltà di scienze motorie ha fatto sì che le discipline carenti potessero essere integrate». Una brochure racconta del lavoro svolto, gli sport erano pattinaggio, basket, calcio, tennis, tennis tavolo, trampolino elastico, pugilato, pallavolo, danza sportiva, body building. «L’abbiamo dedicata ad Alessio Muscas - ha detto commosso Fara - indimenticato presidente del comitato regionale della federazione Pesi e Cultura fisica che è scomparso di recente in un incidente stradale». La Regione ieri ha fatto la sua parte. L’assessore alla sanità Antonello Liori è venuto a salutare il gruppo: «Non è cosa di poco conto lo sport in carcere, questo è un progetto che ho subito sostenuto e che sosterrò. Non c’è dubbio che per i servizi sociali la Regione spenda, forse però spende male, cercheremo di migliorare. Grazie per quello che fate». Fara ha ringraziato l’ex direttore delle politiche sociali, Remo Siza, da qualche settimana c’è un successore: Roberto Abis, ex presidente della federazione scacchi, è stato scelto dall’assessore per quell’incarico.
 Ieri Abis è venuto in compagnia di un collaboratore, Guido Galassi, e con una buona novella: c’è un bando europeo, si chiama «Ad Altiora», scade il 30 giugno, è destinato alle categorie svantaggiate, fra le quali sono ricompresi i giovani detenuti, sarebbe mirato solo sui «progetti di soggetti privati», quindi per le amministrazioni pubbliche non ci sarebbe spazio, «ma per il ministero di Grazia e Giustizia si è deciso di fare una deroga», ha spiegato Galassi. Finalità del bando è favorire l’inserimento lavorativo, ma il più vasto tema dell’inclusione sociale, secondo lo staff di Liori, non può che riguardare anche il progetto che è riuscito a promuovere lo sport nel carcere di Quartucciu.
 
Pagina 1 - Cagliari
Monitoraggio sull’efficacia del lavoro fatto in 18 mesi 
I reclusi acquistano abilità fisica e più capacità di impegno morale 
 
 CAGLIARI. Il libretto curato da Myosotis Massidda sul progetto Sport Mind, propone anche il sunto della ricerca condotta dall’università sui miglioramenti psicologici dei giovani detenuti impegnati nello sport.
 «Il progetto - è scritto nella brochure - sembra aver influito positivamente su un insieme di variabili psicologiche, legate direttamente o indirettamente all’attività sportiva. In particolare abbiamo potuto osservare un incremento degli orientamenti motivazionali, del coinvolgimento in attività fisiche, della consapevolezza corporea... laddove ci è stato possibile, come nel calcio, abbiamo potuto osservare tra coloro che non avevano avuto un’esperienza sportiva precedente, un notevole incremento della autoefficacia fisica. Anche se i dati sono rifeririti a pochi, è opportuno ricordare che anche due importanti fattori protettivi nei confronti di recidive, sembrano migliorati nel periodo di tempo considerato: ci riferiamo in particolare all’aumento dell’efficacia regolativa e alla diminuzione dell’utilizzo di meccanismi di disimpegno morale. E’ azzardato sostenere che questo dipenda solo ed esclusivamente dal programma attuato... tuttavia - si conclude - è lecito pensare che le modifiche osservate in concomitanza con il programma Sport Mind a carico di molteplici variabili psicologiche sensibili all’attività sportiva, siano ad essi riconducibili».
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
L’Università finanzia i gruppi studenteschi 
Domande entro il 30 giugno 
 
SASSARI. È fissato per il 30 giugno il termine per la presentazione delle domande di finanziamento delle iniziative studentesche ricreative, culturali e sociali che verranno programmate nel 2010 all’università di Sassari. L’ateneo destinerà complessivamente cinquantamila euro per programmi che saranno presentati da associazioni studentesche regolarmente costituite con atto pubblico o scrittura privata registrata e da gruppi universitari he abbiano come aderenti almeno quaranta studenti iscritti all’università. Ogni studente potrà sottoscrivere una sola richiesta, o come iscritto a un’associazione o come firmatario di un gruppo costituito presso l’ufficio Affari generali. Ciascuna associazione o gruppo deve presentare domanda per la realizzazione di una sola iniziativa, secondo quanto previsto dal regolamento approvato dal Senato accademico il 17 marzo 2005. Sarà data priorità a quei progetti che, per la sede in cui verranno effettuati, per il periodo dell’anno in cui saranno eseguiti e per la natura del tema svolto, prevedano di coinvolgere il maggior numero possibile di studenti, con possibilità di apertura e fruizione da parte della collettività e del territorio.
 Le domande di finanziamento, indirizzate al rettore, dovranno contenere l’indicazione dettagliata delle iniziative per le quali si chiede il contributo, le relative spese, i periodi di svolgimento e le modalità di pubblicità intese a promuovere la partecipazione di più facoltà e, inoltre, il preventivo di spesa. La modulistica è a disposizione presso l’ufficio Affari generali. Nel sito d’ateneo è possibile prendere visione del bando, consultabile nella sezione studenti e didattica. (m.d.)
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Nazionale
UNIVERSITÀ 
Aumenteranno i posti nel corso di laurea in infermieristica 
 
NUORO. Confermato il corso di laurea in infermieristica per il 2009-2010. Con un consistente incremento dei posti disponibili. Una notizia data della Facoltà di Medicina dell’Ateneo di Cagliari e accolta con grande soddisfazione dal consorzio universitario riunito nei giorni scorsi per discutere l’offerta formativa e le attività per il nuovo anno accademico.
 Riunione a cui hanno partecipato il commissario del Consorzio Salvatore Cocco, l’assessore provinciale all’istruzione Franca Carroni, l’assessore comunale omologa Teresa Pintori e il direttore generale dell’Asl di Nuoro Franco Mariano Mulas.
 Durante la riunione è stata commentata positivamente la scelta dell’ateneo cagliaritano «di rinnovare l’ esperienza positiva maturata nella sede universitaria Nuorese - spiega una nota diffusa dal consorzio setsso - scelta che comporterà tra l’altro, per l’anno accademico 2009/2010, un incremento consistente del numero dei posti disponibili per il Corso di Laurea in Infermieristica».
 «Si è manifestata inoltre - continua la nota - la volontà che l’offerta formativa possa ulteriormente ampliarsi nel settore delle professioni sanitarie che rispondono a esigenze occupazionali reali e sentite dal territorio nuorese».
8 - Il Sardegna
Prima pagina
Ateneo, rush finale
Oggi si torna alle urne: è lotta all’ultimo voto fra i tre aspiranti rettori
 
Pagina 24 – Grande Cagliari
Università. Secondo turno di urne aperte per scegliere il successore di Mistretta
All’Ateneo riprende la sfida
Caccia aperta all’ultimo voto
Gli elettori sono 1541, l’outsider Del Zompo era in lieve vantaggio alla fine del primo round
 
Secondo turno di votazioni oggi per eleggere il nuovo Magnifico dell’università. Sono rimasti in tre a disputarsi il posto che per diciotto anni e cinque mandati fu di Pasquale Mistretta. Due candidati hanno abbandonato la partita dopo il primo turno: Antonio Sassu e Raffaele Paci, entrambi del polo economico giuridico. In campo sono rimasti Maria del Dompo, docente di farmacologia clinica, che con 349 preferenze è risultata la più votata nel primo turno; Gavino Faa, docente di anatomia patologica, con 341 voti; e Giovanni Melis, docente di economia aziendale, con 266 voti.
I TRE ASPIRANTI alla successione si recheranno stamattina nel seggio allestito nella Cittadella universitaria di Monserrato (Faa e Del Zompo), nell’aula 11 al primo piano sopra l’aula magna, e in quello all’Orto botanico di Cagliari (Melis), nell’aula A del corpo centrale del dipartimento di Scienze botaniche, in viale Sant’gnazio 13. Dalle 8 alle 19 si potrà votare anche in altri due seggi: nell’aula magna della facoltà di Ingegneria in piazza d’Armi e nell’aula 1 della facoltà di lingue, in via San Giorgio 12. Voteranno due studenti in più, dopo la rinuncia di due colleghi alla doppia carica rispettivamente nel senato accademico e nel consiglio di amministrazione. In tutto gli elettori sono 1514, suddivisi tra docenti, rappresentanti del personale tecnico e amministrativo e degli studenti. I docenti con diritto di voto, tra ordinari e associati sono 671, i ricercatori e assistenti 527 per effetto di due nuove assunzioni, i rappresentanti del personale tecnico e amministrativo 120, e gli studenti con il diritto di voto 196.
Il quorum per la validità della votazione sarà di 505. Se, come altamente probabile, dopo la seconda tornata non ci sarà ancora un vincitore (è richiesto il 50 per cento più uno dei voti) i due candidati con più consensi andranno al ballottaggio del 12 giugno, quando per diventare rettore basterà la maggioranza relativa.
Intanto, in vista dell’importante appuntamento, gli aspiranti Magnifici hanno lanciato il loro appello agli elettori. “Mai come oggi - spiega il preside di Medicina, Gavino Faa - sono convinto che il nostro programma possa realmente rappresentare un’importante svolta per la nostra università e per il nostro territorio”. “Partecipazione, trasparenza, qualità, merito e responsabilità sono i valori a cui mi sono sempre ispirato”, sottolinea invece Giovanni Melis, docente di economia aziendale, su cui dovrebbero convergere i voti dei sostenitori di Raffaele Paci, ritiratosi al primo turno. La terza candidata in lizza, Maria del Zompo, docente di farmacologia clinica, ha scelto invece la linea del silenzio. Finora è risultata la più votata, anche se di poco. Un risultato di cui in pochi l’accreditavano alla vigilia.
9 - altravoce.net 
Al voto in 1500 per l'elezione del Magnifico
Corsa a tre per il nuovo rettore cagliaritano
Del Zompo, Faa e Melis visti dall'interno
di Alessandro Mongili*
 
Oggi saremo in 1500 a votare nuovamente per il nuovo o la nuova Rettore dell'Università di Cagliari. In lizza, com'è noto, sono rimasti solamente Maria Del Zompo (27,3 per cento il 21 maggio), Gavino Faa (26,7 per cento) e Giovanni Melis (20,8). Sia Del Zompo che Faa provengono dalla facoltà di Medicina, mentre Melis (già candidato contro Mistretta alle ultime elezioni) proviene dal cosiddetto Polo (che comprende le facoltà di Giurisprudenza, Economia e Scienze politiche), che alla tornata precedente aveva espresso altri due candidati, Antonio Sassu e Raffaele Paci, entrambi ritiratisi.
 
Nel mondo accademico circolano due diverse narrative sul senso che il turno elettorale può avere per innovare l'Ateneo. Da un lato Maria Del Zompo si richiama a un progetto di rafforzamento della ricerca all'interno dell'Università. Infatti, secondo una tradizione peculiare ad alcuni sistemi accademici (fra cui il nostro), la ricerca scientifica in Italia si è sviluppata all'interno delle Università e non in organizzazioni specifiche. Esiste dunque un continuum fra didattica e ricerca. Solo che la ricerca è in buona sostanza marginale nella maggior parte dei settori e delle facoltà e ha un ruolo quasi solo cerimoniale per le carriere (i famosi libri pubblicati a pagamento, le riviste farlocche, i concorsi taroccati, i colleghi senza dottorato e incapaci di dire tre parole in inglese ma con sorprendenti carriere), mentre altri sono i fattori che hanno rilevanza per le carriere, quali matrimoni, discendenze o affiliazioni a gruppi con lignaggi ugualmente fungibili in assessorato o in dipartimento, appartenenze partitico-massoniche, e così via degradandoci.
 
Bene, su questo punto il discorso di Del Zompo è chiaro ed è credibile. Lei è una vera ricercatrice con un curriculum difendibile in ogni sede scientifica, ci mette una faccia credibile e il suo progetto è spostare verso la ricerca non solo risorse ma soprattutto quel supporto organizzativo senza il quale la ricerca è impossibile. Infatti, come ben sa Del Zompo, la ricerca, se ben fatta e posta a un livello qualitativo anche di media eccellenza, è un'attività che attrae fondi verso le Università. Per questa ragione, è necessario che il reclutamento sia fatto su base meritocratica (cioè che gli universitari abbiano almeno un dottorato e sappiano scrivere testi per riviste serie) e che vengano introdotti princìpi di autoregolamentazione con caratteri etici antipatici ma utili (di limite al familismo, al nepotismo, all'incompetenza). Ma anche che una parte dell'elefantiaca amministrazione universitaria lavori con i ricercatori per aiutarli ad attrarre fondi verso le loro ricerche. Le condizioni dell'Università italiana sono tali che è presumibile che il sostegno pubblico alla ricerca non si incrementi (per usare un eufemismo) ed è quindi opportuno, sotto questo aspetto, che l'Università si occupi del proprio futuro.
 
Il consenso trasversale a Del Zompo ha dato sostanza a questo progetto, ed è proveniente da moltissimi ricercatori che, come me, hanno il “capriccio della ricerca”, come un giorno mi sentii prendere in giro da una mia collega, ormai ordinaria. Questo è il cuore del progetto Del Zompo e su di esso esiste un certo consenso la cui consistenza vedremo in queste prossime settimane.
 
Il progetto di Giovanni Melis mette invece l'accento sul disastro gestionale lasciatoci dal lungo regno mistrettiano. Con un'ottima esperienza all'Ersu e una competenza professionale importante, Melis si propone come il risanatore, ma anche come l'alfiere di una sorta di contenimento del peso eccessivo di Medicina all'interno dell'Ateneo. Facoltà ipertrofica, Medicina assorbe una quota rilevante delle risorse accademiche ed è stata al centro di molte contestazioni e malumori, legati al peso eccessivo assegnato alle strutture miste ospedaliere-accademiche ed ai loro costi per tutti noi. In questo senso, si dice, nessuno dei due candidati provenienti da Medicina rassicura le altre facoltà su una maggiore perequazione delle risorse.
 
La narrativa di Melis descrive un'Università intesa come gioco a somma zero: togliere a Medicina per dare alle altre facoltà, ma anche innovare i meccanismi amministrativi che presentano enormi criticità e inadeguatezze. Questo secondo punto, in particolare, corrisponde alla maggiore fragilità del progetto Del Zompo, anche se, bisogna riconoscere, anche Del Zompo ha avuto esperienza nell'amministrazione universitaria come Prorettore ed è probabile che stia già pensando di lavorare su questo punto semplicemente creando una squadra al suo fianco. Non mi sorprenderebbe se il progetto Melis acquisisse molti consensi fra chi ha capeggia gruppi accademici e non riesce a vedere i problemi dell'Università se non come problemi interni di un'organizzazione che non può far altro che riprodursi uguale. Tendenzialmente, nei secoli.
 
Alle due narrative innovatrici si accompagna il continuismo di Gavino Faa. Il simpatico preside di Medicina si è presentato a noi suoi elettori con un programma avveniristico, ma che ha un focus edilizio-costruttivo-logistico che ci ha creato un po' di ansia, visti i tempi che viviamo. Inoltre, poche parole sono state spese per rassicurarci su una necessaria rottura con le pratiche del periodo mistrettiano: cioè le vaghezze dei bilanci, il familismo-nepotismo rivendicati con orgoglio sulla stampa, la bulimia edilizia (storicamente necessaria, ma tendente all'ecomostro), il populismo da quattro soldi con gli studenti, la totale mancanza di visione rispetto alle sfide che attendono l'Università nel futuro e alla centralità della ricerca al loro interno. Gavino Faa sembra condividere con Mistretta l'intelligenza e l'intraprendenza, ma non offre nessuna certezza di rompere o, almeno, innovare, rispetto al vecchio andazzo mistrettiano. Magari, di aggiungerci un turbo.
 
Certo, molte altre sono le tensioni che accompagnano questo evento. I gruppi di potere, le famiglie radicate nell'Ateneo, spesso da diverse generazioni, i partiti, i nuovi assessori regionali della Giunta Cappellacci-Marabotto, alcuni di loro pare avvistati nei corridoi del policlinico, corporazioni importanti come soprattutto gli avvocati, i medici, la scontatissima massoneria (a Cagliari potrebbe chiamarsi tranquillamente Perdusémini Inc., nel senso di incorporated), la Chiesa del postmoderno Monsignor Money con le varie comunioni, liberazioni, deliberazioni e partite di giro varie, l'ala crabo-disgiuntista del Pd e gli indefessi soriani, il gruppo Lavoro!Lavoro! (nostro) di Mons. Cogodi. Se si parla con loro, sembra ovviamente che, come al solito, il problema sia il posizionamento dei vari gruppi di potere e le posizioni da prendere o abbandonare in questo nuovo torneo di calcetto.
 
Ma, si sa come sono questi eterni adolescenti! Alla fine, non capiscono un granché della vita.
 
(*sociologo)
 
 

Questionario e social

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