UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 13 maggio 2009

Mercoledì 13 maggio 2009

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 maggio 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
1 - Università, più vicine Cagliari e Sassari, editoriale di Giuseppe Marci
 
LA NUOVA SARDEGNA
 

1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
L'elezione dei nuovi rettori
Università, più vicine Cagliari e Sassari
di Giuseppe Marci  
 
La situazione è grave, e nessuno dei cinque candidati per la carica di Rettore dell'Ateneo cagliaritano ha cercato di nasconderla. L'Università italiana non naviga in buone acque e le riforme attese e annunciate da molti anni appaiono ormai inderogabili. Prima fra tutte quella che raccordi la ricerca e la didattica ai generali progetti di sviluppo del Paese, controlli la coerenza e l'efficacia del lavoro svolto, eviti l'attuale dispersione delle risorse.
Serve, insomma, un buon processo di riforma che sappia valutare la realtà e preveda con lungimiranza. Il rischio è quello della semplificazione che produrrebbe la distinzione fra Atenei di prestigio, con marcata vocazione alla ricerca e Atenei "di servizio", destinati alla didattica. Con conseguente rimodellamento dei flussi di finanziamento nazionali; che già non abbondano.
Cambia, di conseguenza, il ruolo del Rettore, figura nella quale si concentra un carico nuovo di compiti che andranno via via definendosi. Prestigio culturale, certo: ma anche qualità gestionali specificatamente rivolte alla costruzione di gruppi di governo; capacità di osservare, in uno scenario che ampiamente supera i confini nazionali, le dinamiche economiche per programmare indirizzi e costruire le figure professionali necessarie nei prossimi decenni; doti relazionali e politiche necessarie per attirare investimenti e, soprattutto, per costruire un solido rapporto col territorio.
A nessuno sfugge che il rapporto fra Università e Regione non sempre è stato forte e costruttivo. È mancato un piano organico che sapesse legare le due università di Cagliari e di Sassari ai problemi della Sardegna.
Molto tempo è stato così perduto; e molte risorse. Poco giova fare l'inventario delle responsabilità e rinfacciarsi le colpe: meglio, molto meglio, percepire la gravità del momento e proporsi di fronteggiarlo. Tutti insieme, come diceva di recente il presidente Cappellacci in un editoriale pubblicato su questo giornale.
I cinque candidati alla carica di Rettore ne hanno piena consapevolezza e lo hanno detto con chiarezza nei loro programmi. Chiunque sarà eletto avrà sicuramente la capacità e la volontà necessarie per porsi l'obiettivo ambizioso di andare oltre le dimensioni dell'Ateneo e della città che lo ospita per costruire originali sinergie con Sassari e, insieme, con l'amministrazione regionale. Non ci sono molte alternative: o si pensa in grande, ragionando nella dimensione dell'Isola, dell'Italia, dell'Europa, del contesto mediterraneo dal quale possono derivare impulsi significativi, o si diventa università di serie B.
La qual cosa non giova a quanti operano all'interno del mondo universitario ma, soprattutto, non giova alle prospettive future della Sardegna e del suo sviluppo economico e culturale.
 
2 – L’Unione Sarda
Oristano – pagina 16
La Regione stanzia 500 mila euro per l'Ateneo oristanese
Università, si cambia rotta: dopo i tagli arrivano i fondi
   
La Finanziaria, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale, ha stanziato complessivamente 6 milioni 500 mila euro.
Nessun taglio, ma nuove risorse per le sedi universitarie periferiche. Nel fondo unico per l'università diffusa c'è mezzo milione di euro in più rispetto a un anno fa. La Giunta regionale ha mantenuto le promesse e nella legge Finanziaria, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale, ha stanziato complessivamente 6 milioni 500 mila euro che andranno suddivisi fra le varie sedi decentrate. Un piccolo passo in avanti che stempera il clima di preoccupazione dei mesi scorsi, quando addirittura si era temuto per la prosecuzione dei corsi di laurea che si svolgono al Chiostro del Carmine e per la perdita dei posti di lavoro. «La Giunta e la maggioranza hanno rispettato gli impegni presi - ha precisato il consigliere regionale del Pdl Oscar Cherchi - e abbiamo tutta l'intenzione di potenziare e valorizzare la sede oristanese che quindi non corre alcun rischio». In questo senso c'è già l'impegno dell'assessore regionale alla Cultura Lucia Baire che, durante l'incontro del mese scorso con i dipendenti, aveva assicurato attenzione verso la realtà accademica oristanese. «Per noi è un segnale positivo - ha commentato Francesco Asquer del Consorzio Uno, - indica l'inversione di tendenza rispetto all'esecutivo precedente e ci fa ben sperare per il futuro». La Giunta guidata da Renato Soru, infatti, era orientata nella direzione di dare vita a due poli di eccellenza a Cagliari e Sassari, anche a scapito dei corsi decentrati. Tante polemiche per i tagli, nell'autunno scorso non erano mancate le prese di posizione e le dure critiche per il ritardo nella ripartizione dei fondi: senza risorse fresche si stava davvero rischiando l'interruzione dei corsi. «Adesso la situazione è radicalmente mutata - ha rimarcato Oscar Cherchi, - è stata la Giunta con una modifica a un altro emendamento che proponeva 500 mila euro per corsi universitari a Olbia, a stabilire che quelle risorse andassero nel fondo unico per l'università diffusa». Spetterà ora all'assessorato regionale alla Cultura ripartire i fondi. «Ovviamente questi fondi non bastano - ha sottolineato Francesco Asquer, - ma a vari livelli abbiamo ricevuto garanzie che nel collegato alla Finanziaria ci saranno ulteriori stanziamenti. Aspettiamo fiduciosi, intanto questo è un passo in avanti». Anche la parte politica sa che è necessario fare di più. «È innegabile che servano ulteriori risorse per potenziare l'università - ha aggiunto il consigliere regionale de Pdl, - si farà un'analisi complessiva e la sede oristanese potrà finalmente crescere».
Al momento sono attivi i corsi di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici, Biotecnologie industriali, Tecnologie viticole, enologiche, alimentari, Viticoltura ed enologia e Archeologia Subacquea.
VALERIA PINNA
 
3 - L’Unione Sarda
Primo Piano Pagina 3
la novità
Ricercatori cagliaritani studiano un robot per curare l'autismo
 
ROMA Grazie a una pelle artificiale inventata in Italia sta per nascere il primo androide dalle sembianze di bambino che sarà impiegato nella cura dei disturbi legati al tatto dei bimbi autistici. Al robot chiamato Kaspar (Kinesics and Synchronisation in Personal Assistant Robotics), stanno lavorando i ricercatori britannici dell'Università di Hertfordshire, insieme a un gruppo di ricercatori italiani tra cui anche alcuni dell'ateneo cagliaritano. L'obiettivo è utilizzare l'automa per aiutare i bambini autistici a sviluppare una risposta adeguata e non aggressiva quando interagiscono fisicamente con gli altri.
L'androide dovrebbe essere pronto fra tre anni e la sua realizzazione è uno degli obiettivi di un progetto europeo appena partito, Roboskin, guidato dall'Italia con Giorgio Cannata dell'Università di Genova. Roboskin ha un valore di 4,6 milioni di euro in gran parte finanziati dal VII programma quadro europeo e comprende gruppi di ricercatori delle Università di Genova, di Cagliari, dell'Istituto italiano di tecnologia, del Politecnico di Losanna in Svizzera, delle università del Galles a Newport e di Hertfordshire. 
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 16
san giovanni di dio
Patologia della palpebra, in video cinque interventi chirurgici
 
La chirurgia per correggere le patologie della palpebra. Grazie a un accordo fra l'Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari e il Cardarelli di Napoli, il direttore della II clinica di patologia orbitaria dell'ospedale napoletano, Giulio Bonavolontà, eseguirà, domani e venerdì, nella clinica oculistica del San Giovanni di Dio, cinque interventi di correzione chirurgica della ptosi (l'abbassamento delle palpebre).
Gli interventi, di cui due da eseguire su bambini in età pediatrica, saranno effettuati in video conferenza e potranno essere seguiti in diretta da tutti i chirurghi interessati all'apprendimento della tecnica utilizzata da Bonavolontà. L'abbassamento palpebrale può essere congenito (essendo presente già alla nascita), o verificarsi in età adulta quale conseguenza di un problema neurologico, di un trauma o dipendere dal normale invecchiamento dei tessuti. La ptosi è una conseguenza dei disturbi riguardanti il muscolo elevatore palpebrale che si attacca alla palpebra stessa e che è responsabile della sua mobilità.
La visita del direttore si inserisce in un programma di scambio tra la clinica oculistica universitaria e l'ospedale Cardarelli. 
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Università. Riorganizzazione dei servizi per gli studenti
Biblioteche e segreterie
Sassu: stop a file e precari
Il candidato alla carica di rettore incontra tecnici e amministrativi dell'Ateneo: la riorganizzazione del personale è essenziale
 
La riorganizzazione del personale nelle segreterie, nei laboratori e nelle biblioteche per offrire un servizio migliore agli studenti, ma anche l'eliminazione del precariato tra i dipendenti in modo da consolidare questi tre importanti punti di riferimento dell'Università. Sono le priorità indicate dal candidato rettore Antonio Sassu, che ieri, in vista delle elezioni del 21 maggio (primo turno) e del 4 giugno, ha incontrato i lavoratori del settore amministrativo tecnico e ausiliario delle varie facoltà.
I SERVIZI Secondo Sassu, la riorganizzazione del lavoro è un elemento centrale per l'ammodernamento dell'Ateneo e ha indicato i settori d'intervento. «C'è una cosa importante attraverso cui l'Università presenta il proprio biglietto da visita: le segreterie degli studenti, che normalmente sono caratterizzate da lunghe file», ha premesso a questo proposito il candidato. «Gli studenti che chiedono qualche informazione relativa alla propria facoltà e alla propria pratica devono aspettare tanto tempo. Questo in gran parte è dovuto al fatto che il personale nelle segreterie manca e quindi è necessario trovare una qualche soluzione».
IL PRECARIATO Altro punto centrale, secondo il professore ordinario di Politica economica europea, sono le biblioteche la cui funzione dovrebbe essere potenziata, ad esempio attraverso l'apertura nei fine settimana, ma anche con la riorganizzazione dei dipendenti. Stesso discorso per i laboratori: «Hanno bisogno di tecnici. Per la verità l'ultimo concorso che è stato bandito dal rettore non è servito a molto perché proprio i tecnici sono stati esclusi dalla progressione di carriera. Noi chiediamo almeno che i motivi di questa scelta siano chiariti. La cosa più importante che si deve fare in un periodo di carenza di risorse è proprio la riorganizzazione del personale». A cominciare dal precariato: «Questo sistema non può essere utilizzato per servizi a lungo periodo come segreterie, biblioteche», ha ricordato ancora Sassu. Ma c'è un'altra situazione anomala dal punto di vista dell'organizzazione del lavoro che secondo il docente dovrà essere assolutamente affrontata dal nuovo rettore: «I consigli dei corsi di laurea non hanno nessun impiegato, nessun amministrativo, nessuno che possa aiutare il presidente del consiglio».
LA DEMOCRAZIA Il candidato del polo economico-giuridico ha quindi ricordato che il rinnovo dei vertici, dopo 18 anni, è un importante elemento di democrazia: «In 23 anni abbiamo avuto due rettori. Se è successo questo significa che qualche problema dal punto di vista della democrazia c'è stato». Sassu ha quindi ribadito che all'elezione del rettore, dovrà seguire necessariamente una maggiore attenzione alle relazioni sindacali. (n. p.) 
 
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
videolina
Domani confronto tv per i candidati rettore
 
 Dopo i dibattiti elettorali nelle aule dell'Università, i cinque candidati-rettori si sfidano in tv: domani alle 21 su Videolina, nel dibattito condotto da Andrea Frailis, parleranno dei loro programmi in vista del voto del 21 maggio. In studio Gavino Faa (anatomopatologo), Maria Del Zompo (farmacologa), Giovanni Melis (docente di Economia), Raffaele Paci (docente di Economia applicata) e Antonio Sassu (Politica economica).
 
7- L’Unione Sarda
Nuoro - pagina 15
 Il caso. Il Tribunale nomina il commissario, il Comune pronto al ricorso, gli amministratori annunciano la sospensione di ogni attività
Università, consorzio in liquidazione
   
Il Tribunale di Nuoro nomina il liquidatore del consorzio universitario che imbocca una fase molto difficile. Il consiglio di amministrazione dell'ente annuncia la sospensione dei servizi e delle attività didattiche in corso e future lasciando intravedere la fine di un'esperienza andata avanti per vent'anni. L'iniziativa del Tribunale segue la decisione della Provincia di recedere dall'ente e scatena la reazione del Comune. La giunta Zidda, riunita nonostante la crisi in atto, decide di affidare la vicenda a un legale per «scongiurare l'imminente liquidazione del consorzio». Mette in conto il ricorso e lancia un appello alla Provincia sancendo la rottura tra le massime istituzioni, entrambe guidate dal Pd.
L'assessore comunale alla Cultura Teresa Pintori commenta: «L'amministrazione ha deciso di rivolgersi a un legale per impedire che il consorzio venga chiuso senza che vi sia una alternativa pronta e già efficiente, come ritengo sia previsto nella stessa delibera del consiglio provinciale con la quale si dava mandato al presidente di recedere dal consorzio. Il rischio è quello della chiusura totale, con gravi ripercussioni per gli studenti presenti e futuri, i lavoratori e i docenti. Il comune di Nuoro - assicura - farà tutto quello che è nelle sue possibilità per difenderli dalle conseguenze di una simile eventualità. Spero che il presidente della Provincia Roberto Deriu voglia valutare l'opportunità di recedere dall'iniziativa che ha portato il Tribunale a nominare il commissario liquidatore al fine di scongiurare l'ipotesi di una chiusura così traumatica dell'università nuorese».
Hanno gli stessi toni preoccupati il presidente del consorzio Sergio Russo e i consiglieri Rosetta Palmas, Antonio Cambedda e Bruno Chisu. Dopo la nomina del commercialista Salvatore Cocco come liquidatore del consorzio, sottolineano: «Prendiamo atto con rammarico che non si siano trovate le condizioni politiche per far proseguire un progetto strategico fondamentale che ha radici profonde nel comune sentire della città e del suo territorio. Il consiglio di amministrazione ha elaborato programmi e proposte». Gli amministratori del consorzio bacchettano la Regione: «Attraverso silenzi, ritardi e rinvii ha manifestato scarsa attenzione e non ha certo garantito l'indispensabile supporto». Dopo la decisione di ieri si teme che venga compromesso l'impegno delle università di Cagliari e Sassari per riproporre i corsi attuali e oer ripristinare il corso di laurea in scienze infermieristiche. «La nomina del liquidatore e l'inevitabile scioglimento del consorzio con immediata sospensione dei servizi e delle attività didattiche senza che si sia realizzato un suo rafforzamento o si sia costituita un'alternativa per garantire la necessaria continuità apre scenari preoccupanti di difficile valutazione sull'esistenza stessa dell'università. Auspichiamo - conclude il cda - che il senso di responsabilità prevalga sulle attuali conflittualità politiche che, con ogni evidenza, sono le vere cause che hanno determinato l'attuale situazione».
La Provincia con l'assessore all'Università Franca Carroni assicura che la messa in liquidazione dell'ente «non può in alcun modo interrompere l'esecuzione di contratti già in essere e pertanto la necessità del momento è quella di sviluppare assieme all'università una migliore proposta formativa e nuovi servizi per gli studenti». E, pensando alla fondazione, aggiunge: «Sono passati invano lunghi mesi nei quali la Provincia ha elaborato proposte, reperito finanziamenti, richiesto incontri con il Comune. La stessa disponibilità permane per dotare la città e il territorio di un nuovo e forte strumento di promozione degli studi universitari».
 
8 - L’Unione Sarda
Sassari – pagina 30
In pochi vogliono il dottor Gheddafi
Sassari. Si mobilita il fronte contrario alla laurea honoris causa al leader libico
   
Nasce un fronte del no per bloccare il conferimento della laurea honoris causa in Legge a Muammar Gheddafi. Si moltiplica il dissenso all'interno dell'Ateneo sassarese dopo che il Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza ha approvato la proposta di assegnare al colonnello libico l'ambito titolo d'onore. Il malcontento si allarga viaggiando su internet, sfruttando le corsie preferenziali delle e-mail e dei numerosi forum studenteschi presenti in rete, dove i post contro il leader nordafricano non si contano più. Per mail è partita la protesta di Isidoro Aiello, docente di Neurologia della Facoltà di Medicina, che con una lettera inviata a tutti i professori dell'Ateneo e ai due candidati alla carica di rettore, esprime tutto il suo disappunto e si propone come coordinatore di più incisive manifestazioni di disappunto. «Non capisco come si possa pensare di conferire a Gheddafi una laurea honoris causa in Giurisprudenza, cosa ha fatto per meritarla?», si chiede Aiello. «Numerose relazioni internazionali e testimonianze direte dicono solo che in Libia non sempre sono rispettati i diritti umani, specialmente quando si parla di migranti». Superato lo sbigottimento, il neurologo passa all'attacco: «Molti colleghi hanno manifestato il massimo appoggio alla mia protesta, e sono pronti ad affiancarmi in forme di opposizione più decise», continua. «Per prima cosa è necessario che i due candidati alla carica di rettore si pronuncino sull'argomento», invita Aiello. Il malumore per la possibile onorificenza a Gheddafi non sta montando solo all'interno del corpo docente. Anche fra gli studenti inizia a respirarsi aria di tumulto: «Siamo pronti a organizzare una forte opposizione», spiega Carlo Celestino Locci, studente di Giurisprudenza e rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà. «La proposta della laura honoris causa a Gheddafi è piombata sul tavolo del Consiglio senza nessun avviso», racconta. «Noi studenti non abbiamo avuto modo di conoscere le motivazioni e di approfondire le nostre conoscenze sul leader libico. Non potendo dare un giudizio appropriato ci siamo astenuti dalla votazione». Adesso però, si preparano all'opposizione: «Di Gheddafi conosciamo il suo trascorso militare e le relazioni non proprio rosee di tante organizzazioni umanitarie e istituzionali sul suo operato in Libia. Chiediamo ai professori che non ci lascino soli nella protesta, sappiamo che anche loro, in tanti, sono contrari alla proposta». Discussione aperta, e oggi potrebbero arrivare le prime risposte: nell'aula magna dell'Università i due candidati alla carica di rettore, Attilio Mastino e Pietro Luciano, risponderanno a un question time sul programma elettorale, e la domanda su Gheddafi non potrà mancare. ( v. g. )

 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
SENATO ACCADEMICO 
Maida docente sino a 72 anni
Gheddafi, si riparla della laurea 
 
SASSARI. Si doveva parlare di una serie di scadenze amministrative e d’interventi per migliorare la didattica, in Senato accademico. Ma il discorso è inevitabilmente caduto sulla recentissima proposta fatta da Giurisprudenza perché l’ateneo conferisca la laurea honoris causa a Gheddafi. Una richiesta sulla quale i vertici dell’università sassarese dovranno pronunciarsi a breve scadenza, ma che è stata affrontata solo a tarda sera. Tutto grazie alla comunicazione data dal preside della facoltà, Antonio Lobrano. Comunicazione che ieri ha suscitato reazioni interne contrastanti. Ogni decisione, comunque, verrà presa in una successiva riunione. Nel frattempo il dibattito si è concentrato, come da ordine del giorno, sulle indicazioni dei «criteri generali per la valutazione delle istanze del personale a permanere in servizio per un biennio oltre il limite di età». Tradotto dal burocratese, tutto ciò significa che i professori che hanno già compiuto i 70 anni, con una prassi che spesso continua a interessare l’intera accademia nazionale, sollecitano di restare in carica sino al compimento dei 72. Istanza che a Sassari coinvolge per ora sei docenti e che nella tarda serata di ieri è stata accolta per il rettore, Alessandro Maida. Anche questo genere di provvedimenti, visti i costi comporta per l’università, non manca in genere di suscitare discussioni. Anche perché il mancato pensionamento dei docenti comporta il già risicato blocco delle assunzioni imposto con il rapporto di 5 a 1 deciso dal ministro Gelmini con l’ultima riforma. Di qui appunto la decisione del Senato accademico di ricorrere d’ora in poi a rigidissimi criteri per le nuove autorizzazioni. Sono stati quindi affrontati ulteriori argomenti. Tra questi, una modifica di poco conto nel regolamento per l’elezione del rettore, prevista per il prossimo 18 giugno (lunedì la scadenza delle candidature).
 Si è poi parlato di relazioni internazionali, corsi integrativi, scuole di specializzazione, dell’avvio delle procedure di valutazione comparativa per la copertura di alcuni posti da ricercatore e di altre misure per favorire il rientro nell’isola di loro colleghi.
 
10 – La Nuova Sardegna
Prima pagina
Università, c’è il commissario liquidatore 
Nuoro, il tribunale nomina Salvatore Cocco. Il Comune ricorre al Tar 
Il commercialista ha già contattato il Cda La politica si divide 
 
 NUORO. All’Università barbaricina arriva il commissario liquidatore: Salvatore Cocco, un commercialista nuorese, nominato due giorni fa dal tribunale di Nuoro. La politica reagisce continuando a dividersi in due partiti: chi per la Fondazione e chi per il vecchio consorzio, la cui fine è stata decretata dalla Provincia. La giunta comunale presieduta da Mario Zidda farà ricorso al Tar. La voce della nomina del commissario liquidatore del Consorzio universitario nuorese girava da tempo, ma di fatto è scattata solo due giorni fa. Salvatore Cocco, ieri, si è calato ufficialmente nel ruolo, prendendo contatti immediati con il Cda e gli amministrativi dell’Università barbaricina.
 
Pagina 34 - Nazionale
Due giorni fa il tribunale di Nuoro ha nominato il commercialista Salvatore Cocco 
Università, arriva il commissario liquidatore 
Ma la giunta Zidda si oppone subito a eventuali rischi di chiusura e fa ricorso al Tar 
NINO BANDINU 
 
NUORO. Università in agonia, ora arriva il commissario liquidatore: si chiama Salvatore Cocco, un commercialista nuorese. Lo ha nominato due giorni fa il Tribunale, ma ancora non vuole parlare. Non è il momento. Parlano invece i politici che si dividono sempre in due partiti: chi per la Fondazione e chi per il consorzio. La giunta Zidda addirittura fa ricorso al Tar.
 La voce della nomina del commissario liquidatore del Consorzio universitario nuorese girava da tempo, ma di fatto è scattata solo due giorni fa, da parte del Tribunale di Nuoro. E ieri mattina Salvatore Cocco, il commissario scelto, si è calato ufficialmente nel ruolo, prendendo contati immediati con il Cda e gli amministrativi dell’Università barbaricina per avere tutti i supporti contabili necessari.
 Il commercialista nuorese posto di fronte alla domanda se andrà a liquidare e chiudere l’ateneo oppure se deciderà anche di rilanciarlo, ha preferito non dare risposte.
 Con ogni probabilità Salvatore Cocco sta valutando, appunto, se assumere un ruolo di liquidatore tout court con la chiusura immediata oppure di intervenire anche cercando una soluzione alla crisi istituzionale e sostanziale che attarversa l’ateneo.
 Più deciso del commissario liquidatore appare, invece, il Comune di Nuoro che già ieri mattina ha deciso di ricorrere davanti al Tar contro la decisione della Provincia. Più precisamente la giunta Zidda ha deliberato di «incaricare un legale» per mettere in atto ogni iniziativa utile a «scongiurare l’imminente liquidazione del Consorzio per gli studi universitari». Ha spiegato le motivazioni della decisione assunta dall’esecutivo, non il sindaco Mario Zidda, ma l’assessore alla Cultura, Teresa Pintori. «L’amministrazione ha deciso di rivolgersi a un legale per impedire che il Consorzio venga chiuso senza che vi sia una alternativa pronta e già efficiente, come ritengo sia previsto nella stessa delibera di consiglio provinciale con la quale si dava mandato al presidente di recedere dal Consorzio» ha ribadito in una nota l’assessora, secondo la quale il rischio è ora quello della «chiusura totale», con gravi ripercussioni per gli «studenti presenti e futuri, i lavoratori e i docenti».
 «Ma il Comune di Nuoro farà tutto quello che è nelle sue possibilità per difenderli dalle conseguenze di una simile eventualità» assicura Teresa Pintori.
 In fondo alla nota, infine, anche un auspicio: «Spero che il presidente della Provincia, Roberto Deriu - afferma l’assessore alla Cultura - voglia valutare l’opportunità di recedere dall’iniziativa che ha portato il tribunale a nominare il commissario liquidatore, al fine di scongiurare l’ipotesi di una chiusura così traumatica dell’Università nuorese».
 Molto diversa invece la valutazione di Mario Angioi, presidente dimissionario della commissione comunale Cultura, che in una nota ha osservato: «E’ il Comune di Nuoro che deve immediatamente agire e accettare la proposta di costituire un nuovo soggetto che promuova gli studi universitari nella città». Il nuovo soggetto, chiaramente, sarebbe la Fondazione proposta dalla Provincia. E proprio qui Angioi affonda la spada: «Questa intollerabile situzionale - afferma - ha come unici responsabili il sindaco di Nuoro Mario Zidda e l’assessore alla Cultura Teresa Pintori che hanno impedito al consiglio comunale di discutere e assumere una decisione».
 Mentre il clima si surriscalda ecco che arriva anche una nota dell’assessore provinciale Franca Carroni.
 «Sono passati invano lunghi anni - si lamenta la Carroni - nei quali la Provincia ha elaborato proposte, reperito finanziamenti insieme alla Camera di commercio, richiesto incontri con il Comune di Nuoro.
 La stessa disponibilità permare - continua la nota - per dotare la città e il territorio di un nuovo e forte strumento di promozione degli studi universitari per il quale sono già disponibili considerevoli risorse aggiuntive a quelle che già finanziano l’Accordo di programma».
 Infine l’assessore provinciale afferma che la messa in liquidazione del vecchio consorzio «non può interrompere l’esecuzione di contratti già in essere».
 Quindi Carroni chiude, dicendo che la necessità del momento è quella di «sviluppare insieme all’Università una migliore proposta formativa» e nuovi servizi per gli studenti delle due università con sede a Nuoro.
 
Pagina 34 - Nazionale
«Colpa delle lotte politiche» 
J’accuse del Cda del consorzio e del presidente Russo 
Il terrore è che chiudano i servizi e le attività didattiche senza alternative chiare 
 
NUORO. Appena nominato il commissario liquidatore parte alto l’allarme del Cda e del presidente del consorzio universitario, Sergio Russo. La paura ora è che a Nuoro si chiuda tutto. Per questo individuano precise responsabilità nella conflittualità politica.
 «Il presidente del Tribunale di Nuoro ha nominato il liquidatore del Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari. Prendiamo atto con rammarico - scrivono in una nota sia il Cda che il presidente del consorzio universitario Sergio Russo - che non si siano trovate le condizioni politiche per far proseguire un progetto strategico fondamentale che ha oramai radici profonde nel comune sentire della Città e del suo territorio.
 Il consiglio di amministrazione ha elaborato programmi e proposte, pur in un momento nel quale le nuove regole nazionali sulle sedi gemmate e sui requisiti necessari per il mantenimento dei corsi, hanno posto non pochi problemi. Essi sono stati più volte illustrate ai consigli comunale e provinciale, alle Università, ed alla Regione che, per parte sua, attraverso silenzi, ritardi e rinvii ha manifestato scarsa attenzione e non ha certo garantito l’indispensabile supporto». Sferrato l’attacco alla Regione sarda, la nota del Cda continua affermano che «oggi le Università di Cagliari e Sassari sono impegnate a riprogrammare, per il prossimo anno, gli stessi corsi già in atto qudst’anno e che la Facoltà di medicina di Cagliari ha manifestato l’intenzione di riaprire, in accordo anche con la Asl, il corso di laurea in scienze infermieristiche. L’assessore regionale alla Pubblica istruzione ha garantito con chiarezza il suo intendimento di assegnare le risorse necessarie all’Università nuorese».
 Pertanto Srgio Russo e il suo Cda concludono affermadno che la «nomina del liquidatore e l’inevitabile scioglimento del Consorzio con immediata sospensione dei servizi e delle attività didattiche correnti e future senza che si sia realizzato un suo rafforzamento o si sia preliminarmente costituita una alternativa per garantire la necessaria continuità, apre scenari preoccupanti di difficile valutazione sulla stessa esistenza della Università a Nuoro».
 Infine un auspicio e un’accusa chiara e mirata da parte di Russo e del Cda: «Auspichiamo che il senso di responsabilità verso la Città e il futuro della Comunità nuorese - conclude il Cda - prevalga sulle attuali conflittualità politiche che, con ogni evidenza, sono le vere cause che hanno determinato l’attuale situazione».(n.b.)
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
In piazza d’Italia l’ospedale dei pupazzi 
Originale iniziativa per insegnare ai piccoli a non «temere» i camici 
Il 19 maggio «visite» delle scolaresche negli speciali ambulatori 
 
 SASSARI. Si chiama «Goccia su Goccia» la manifestazione promossa dal Sism, il Segretariato italiano studenti di Medicina, che martedì 19 maggio, per un’intera giornata, animerà piazza d’Italia coinvolgendo studenti, specializzandi, medici e chi vorrà unirsi nella donazione del sangue. Ma la piazza accoglierà anche tanti scolari che potranno portare i loro pupazzi da curare nell’«ospedale». I bambini e i loro genitori, infatti, spesso hanno «paura» dei camici.
 Del dentista che deve curare il dente, del medico che deve fare il vaccino o semplicemente tastare il pancino prima di dare una terapia. Ecco, quindi l’iniziativa simpatica e originale dell’ospedale dei pupazzi. I bambini porteranno là il loro amico di gioco e lo faranno curare dal dentista, dal pediatra o dall’otorino, guardando quel che fa il medico quando cura un piccolo tanto delicato. «Questa volta - dice Laura Pistidda, studentessa di Medicina e responsabile locale del Sism, Segretariato italiano studenti di Medicina -, sentiamo la necessità di organizzare una manifestazione cittadina che non avverrà in un contesto limitatamente “sanitario” ma prevalentemente ludico, giocoso e allegro».
 A tal scopo si organizza la prima giornata dell’ «Ospedale dei pupazzi», un progetto di pedagogia medica e di educazione sanitaria indirizzato soprattutto ai bambini delle elementari e delle scuole materne della città (3-8 anni). Questo progetto, già portato avanti da altri sedi italiane e soprattutto all’estero, è già partito più di un mese fa e sta formando studenti di medicina odontoiatria e infermieri per diventare veri e propri “pupazzologi”. Queste figure, adeguatamente formate, attraverso una sorta di gioco/spettacolo, cercano di aiutare i bambini a superare la paura del camice bianco. I piccoli partecipanti saranno all’interno di un contesto creato apposta per loro: un vero ospedale a “misura di bambino”. I piccoli protagonisti porteranno i loro pupazzi per farli curare e li affideranno in mano ai simpatici dottori. Il pupazzo fungerà da transfert. Nel contempo grazie al grande coinvolgimento e all’entusiasmo dei bambini si mira anche ad eradicare la paura, spesso infondata, dei più grandi.
 Durante la mattina del 19 maggio, in piazza d’Italia, verranno coinvolte le scuole materne ed elementari per l’ospedale dei pupazzi, gli studenti (18 anni in su) delle scuole superiori, universitari e cittadini per la donazione del sangue. La sera si continuerà cercando di coinvolgere un gran numero di famiglie. La «giornata» è patrocinata da Comune, Provincia, Ordine dei medici, medici di base.
 Il Sism è una associazione apartitica e aconfessionale nata da e per studenti di Medicina. Presente a Sassari dal 2000, negli ultimi anni è stata aperta anche a studenti di Odontoiatria e protesi dentarie e di Scienze infermieristiche. Si occupa di tutte le grosse tematiche sociali di interesse medico, dei processi di formazione di base dello studente in medicina, dell’aggiornamento continuo del futuro medico. (v.m.)
 
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
BREVI
FACOLTÀ DI LETTERE
Incontro con Salvatore Cubeddu
 
 Secondo e ultimo appuntamento con il ciclo “Incontri a mente aperta”, organizzato da Koinè con I Passi Perduti, l’Ersu di Sassari e la facoltà di Lettere e filosofia, l’Associazione Ichnos e l’Associazione Scienze Politiche, venerdì 15 maggio alle 18 nell’open space della facoltà di Lettere in via Zanfarino Salvatore Cubeddu presenta il suo nuovo libro «L’ultima battaglia. La grande sfida per la conquista della Sardegna». Coordinamento di Sandro Ruju, introduzione di Federico Francioni. Le elezioni regionali sono ancora un freschissimo ricordo, un’esperienza che ha fatto male ad alcuni ed è stata una soddisfazione per altri, comunque per tutti un’avventura importante, che segna il presente della Sardegna e ha scritto un’altra decisiva pagina nella nostra storia. “L’ultima battaglia. La grande sfida per la conquista della Sardegna” racconta il cammino dei due candidati passo passo, quasi come una cronaca, mentre la campagna elettorale è ancora in corso. Un ritmo volutamente incalzante, il racconto di chi vive la vicenda insieme al lettore, senza sapere come andrà a finire. Ma non è solo reportage, è anche un’analisi che porta a una riflessione profonda sulla nostra isola.
 
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Stamane Laura Fortini incontra gli studenti 
 
SASSARI. Laura Fortini, docente di Letteratura italiana all’Università di Roma 3, incontra gli studenti del Laboratorio testi del corso di laurea in Scienza della Comunicazione (facoltà di Scienze politiche) oggi alle 10,30 nell’aula Verde di viale Mancini 9 sul tema “Vite precarie: Michela Murgia e le narrazioni della contemporaneità”. L’incontro è dedicato all’approfondimento degli aspetti letterari de “Il mondo deve sapere”, il libro di Michela Murgia al quale quest’anno è stato dedicato il corso di Laboratorio testi tenuto dalla professoressa Paola Pittalis. Il libro nato dai post scritti dell’autrice sul suo blog, è stato analizzato negli aspetti multimediali, da numerosi punti di vista: il recensore, il critico, il regista. Non può essere definito “romanzo” nel senso tradizionale del termine: si colloca in una trasversalità di generi e di formati (blog, diario, lettera, inchiesta) nella quale trovano la loro strada molti dei nostri scrittori, in particolare tra coloro che hanno affrontato il tema del precariato giovanile. Laura Fortini è stata per alcuni anni docente di Letteratura italiana all’Università di Sassari. Fa parte della redazione di DWF (donnawomanfemme) e ha contribuito a fondare la Società italiana delle Letterate. Ha pubblicato numerosi saggi sulle scrittrici italiane del ‘900. L’incontro è aperto a tutti.
 
 
 

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