Domenica 2 novembre 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 novembre 2008
Rassegna quotidiani locali

 L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Commenti – pagina 49
Bandite le analogie
Studenti in piazza: niente in comune col ’68
   
È un nuovo Sessantotto, è un nuovo Settantasette, è una nuova Pantera. Sono giorni che ci si affanna per trovare analogie tra il movimento studentesco dell’Onda anomala - che in tutta Italia è sceso in piazza contro il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini - e i suoi "precedenti" storici. Questo è avvenuto nonostante gli studenti stessi abbiano detto più volte che non si sentono simili ai loro genitori e ai loro fratelli maggiori.
La tentazione di trovare un denominatore comune tra ieri e oggi si scontra con un’evidenza: questo movimento è molto di meno di un Sessantotto - manca un forte collante politico-ideologico - e, allo stesso tempo, può essere molto di più, perché si basa su uno spontaneismo, in alcuni casi addirittura "qualunquista", che era estraneo al Sessantotto e che oggi, però, in un contesto storico mutato, ha in sé le potenzialità di un impegno diverso e meno integralista dei giovani in politica. Non vogliamo essere "strumentalizzati", dicono i manifestanti, respingendo le parole di approvazione di Walter Veltroni (e infatti in piazza il leader del Partito democratico è stato oggetto di molte contestazioni, come se gli studenti avessero voluto recapitare il messaggio: né con il Pdl né con il Pd). Significa che ci si rende conto che non si può più, oggi, schierarsi automaticamente con i "rossi" o con i "neri", e gli scontri tra opposte fazioni avvenuti a Roma mercoledì scorso, subito condannati dalla maggioranza dei dimostranti, hanno infatti il sapore di un passato ormai superato, un passato che nessuno ha davvero voglia di riesumare.
È vero che questo movimento rischia di trasformarsi in una generica contestazione che non si fa mai propositiva, ma un risultato c’è già stato, e non ha a che fare direttamente con i provvedimenti del ministro. Si è visto in questi giorni - nelle assemblee delle scuole occupate, nelle università, nei cortei - uno sforzo di creatività. Pochissimi urlavano slogan triti e ritriti, moltissimi, invece, apparivano persino autoironici nei travestimenti, negli striscioni, nei cartelli, nella scelta della musica che accompagnava la marcia anti-Gelmini. Forse eccediamo in ottimismo, ma questa creatività non è poco. Vuol dire che davvero i ragazzi non si vogliono più sentire omologati o comandati da capetti che si rifanno alle direttive di un partito-madre. Nessuno accetta di essere pilotato dall’alto. E forse oggi pensare con la propria testa è diventato un valore da difendere (al pari dell’istruzione pubblica minacciata dai tagli di bilancio).
NINA ROMANI
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 19 – Cronaca di Cagliari
Università. Uno di loro guiderà l’Ateneo alle prese con la riduzione delle risorse
«No ai tagli, d’accordo con la protesta»
Programmi e idee dei cinque candidati alla carica di rettore  
Nel 2009, dopo diciotto anni di rettorato Mistretta, l’Ateneo cambierà guida. Cinque i docenti che hanno ufficializzato la candidatura
 
Uno dei cinque dovrà governare la futura Università. Quella del dopo Pasquale Mistretta, rettore da diciassette anni (nel 2009, anno delle elezioni, saranno diciotto). Ma anche quella che docenti, ricercatori e studenti stanno fortemente contestando in queste settimane, con le manifestazioni in piazza contro la legge 133. I candidati alla poltrona di rettore che per ora hanno ufficializzato la loro discesa in campo sono cinque. Su un punto sono tutti concordi: giusto razionalizzare le spese, sbagliato tagliare i finanziamenti a cultura e ricerca. Rigorosamente in ordine alfabetico (per cognome) analizzano quanto sta accadendo e raccontano come poter guidare in futuro un Ateneo con meno risorse.
DEL ZOMPO È l’unica donna candidata. Maria Del Zompo fronteggia quattro uomini. «L’Italia», spiega, «si era impegnata ad avvicinarsi a investire su cultura e ricerca il tre per cento del Pil. Non solo non sta accadendo, ma ora si taglia. Sono d’accordo con la protesta perché se da una parte è giusto razionalizzare le spese, dall’altra non è possibile diminuire in modo drastico i finanziamenti. Sarà arduo governare l’Università e mantenere l’attuale offerta formativa. I problemi dovranno essere superati in modo collegiale e condiviso».
FAA La facoltà di Medicina schiera l’ex preside Gavino Faa. «Docenti e ricercatori», sottolinea, «devono ringraziare gli studenti che hanno creato un dibattito sul ruolo dell’Università. L’attenzione dell’opinione pubblica servirà al mondo accademico. E se una riforma non può partire con i tagli, questo obbligherà tutti a una maggiore attenzione, premiando i docenti che lavorano e inquadrare i lazzaroni. Bisogna anche puntare sui finanziamenti dell’Unione europea. Basti pensare che sono stati premiato 300 ricercatori con borse da un milione di euro. Dall’Università di Cagliari non è arrivata neanche una domanda per partecipare al bando».
MELIS Nel polo giuridico ed economico di viale Fra Ignazio si era puntato sulle primarie per sostenere un unico candidato. Invece ne sono rimasti tre. Uno di questi è Giovanni Melis: «La legge 133 prevede soltanto tagli che mortificano le aspettative del personale docente e tecnico-amministrativo, e penalizzano i ricercatori. L’importanza dell’Università per lo sviluppo del Paese richiede che alla politica dei tagli si sostituisca un piano pluriennale per allineare le risorse disponibili ai livelli dei principali paesi Europei. In questo quadro, per rinnovare la nostra Università, dopo 18 anni, è evidente l’esigenza di realizzare una discontinuità rispetto al passato. Occorre puntare sulla chiarezza e sul decentramento dei processi decisionali».
PACI Uno dei primi a uscire allo scoperto è stato l’ex preside di Scienze Politiche, Raffaele Paci. «L’Università», scrive nel suo programma, «sta attraversando un momento di grande difficoltà con il blocco del turnover e il taglio dei finanziamenti. Per questo vorrei lavorare alla costruzione di un programma di governo e non di un programma elettorale. Per fare questo è necessario il coinvolgimento e il contributo attivo dei docenti, del personale tecnico amministrativo e degli studenti».
SASSU Il terzo candidato del polo economico e giuridico è Antonio Sassu. «L’Università», dice, «è cambiata, diventando una macchina amministrativa complessa: chi la guiderà deve far conoscere per tempo le sue capacità, esperienze e progetti. Per quanto riguarda il programma i tempi sono prematuri. In primo luogo l’Università sta subendo attacchi finanziari e strutturali ai quali bisogna contrapporre una forte reazione come quella di questi giorni. Il secondo motivo è che il programma deve essere un momento di coesione e di condivisione.
MATTEO VERCELLI
 
Il 26 e 27 novembre i ragazzi sceglieranno i loro 180 rappresentanti
Studenti sempre decisivi nella corsa al rettorato
   
Tra i mille e cinquecento elettori che dovranno scegliere il futuro rettore dell’Università ci saranno anche i 180 rappresentanti degli studenti. Insieme al personale tecnico e amministrativo (120 i votanti) rappresentano una fetta minima nel confronto con docenti e ricercatori (circa 1200). Ma spesso sono loro a decidere le sorti della sfida elettorale.
Gli studenti eleggeranno i loro rappresentanti a fine mese, con le urne che resteranno aperte il 26 e 27 novembre. Per questo le ultime settimane di proteste contro la legge 133 sono importanti anche in chiave elettorale. Le diverse liste stanno portando avanti le loro posizioni che cercheranno di chiarire meglio nei prossimi giorni. Il fronte del no è capeggiato principalmente dai gruppi di sinistra che si sono ritrovati sotto la sigla Unicamente. Contro i tagli, ma anche convinti che sia il caso di avanzare proposte, la lista UxS (Università per gli studenti). Ichnusa, la lista che più si avvicina alle posizioni politiche di centrodestra, si è invece schierata contro il blocco delle lezioni, avviando anche una raccolta di firme, pur condividendo la protesta.
Saranno queste le liste più importanti che si fronteggeranno i prossimi 26 e 27 novembre. Dovranno essere eletti i cinque rappresentanti degli studenti nel cda, i cinque nel senato accademico, i cinque nel senato accademico allargato e i due nel comitato per lo sport universitario. Da scegliere anche i rappresentanti nei consigli di facoltà. Alle elezioni si potrà partecipare con la presentazione delle liste dei candidati all’ufficio elettorale del rettorato entro e non oltre le ore 13 del 6 novembre. Dunque questa settimana verranno ufficializzati i gruppi studenteschi che si presenteranno alle elezioni. Come nell’ultimo caso non è escluso che ci siano anche liste civetta, sistemate in modo scientifico in alcune facoltà per disturbare gli avversari. (m. v.)

3 – La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Sassari
Start Cup, quando l’idea diventa un business 
Premiati alla Camera di commercio i tre gruppi vincitori della fase regionale 
Il 27 novembre la finale nazionale a Milano 
di Silvia Sanna 
 
 SASSARI. L’assegno da 10mila euro è la soddisfazione più piccola. Perchè con quelli non si può mettere su un’impresa, con un’idea invece sì. La vetrina è garantita, con la partecipazione al Premio nazionale dell’Innovazione. Sarà lì che i gruppi vincitori della Start Cup Sardegna faranno di tutto per catturare curiosità e consensi intorno al loro progetto. A Milano, tra un mese, la rappresentanza sarà mista Sassari-Cagliari. A guidare la squadra di cervelloni sarà la medaglia d’oro Hydrogenera: l’idrogeno prodotto con tecniche innovative ha conquistato la giuria.
 Alla Camera di commercio, al gran finale della prima edizione della Start Cup, in sala c’erano grandi sorrisi. Il battesimo dell’iniziativa è stato un successo, probabilmente superiore alle aspettative. La terza missione dell’università, il trasferimento tecnologico, è uscita dalle aule di ricerca e si è tuffata a capofitto in quello imprenditoriale. A Sassari, grazie al lavoro dei Liason Office e in particolare dei responsabili Francesco Meloni e Giuseppe Demuro, il mondo degli universitari ha risposto con entusiasmo all’invito che suonava più o meno così: tira fuori il coraggio e accendi la lampadina. Una sfida con se stessi, per fare emergere le proprie capacità: durante la presentazione della Star Cup era stato Enrico Grosso, delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico, a suonare la carica a ricercatori, specializzandi e docenti. Alla fine hanno risposto almeno un centinaio. Divisi in gruppi, hanno proposto altrettante idee che sono state esaminate, plasmate e arricchite dai tutor durante i seminari didattici. Otto di queste idee sono state premiate nella fase delle semifinali che si sono svolte a Sassari e a Cagliari, sette hanno partecipato alla finalissima alla Camera di Commercio. La giuria ha scelto «Hidrogenera» e l’idea di produrre idrogeno con tecniche innovatiche: al gruppo capitanato da Gabriele Mulas è andato l’assegno di 10mila euro staccato dal Comitato tecnico scientifico. Medaglia d’argento (e 5mila euro) per «Eios» e la sua chiave universale: il gruppo, guidato dal cagliaritano Emilio Del Giudice, punta sullo sviluppo di un prodotto innovativo nel campo dell’ingegneria elettronica, applicata alle transazioni via web. Bronzo e 2500 euro per «Custcom», squadra guidata dall’ingegnere sassarese Roberto Pitzalis, che ha presentato un progetto di ict (information communication tecnology), applicato al settore della sanità e in particolare ai disabili autistici.
 Felicissimi i vincitori, soddisfatti gli organizzatori e i partner dell’iniziativa. Il rettore Alessandro Maida si è complimentato per la grande collaborazione che c’è stata tra i due atenei e ha invitato a non indugiare ma a pianificare subito la seconda edizione. L’associazione degli industriali ha assicurato la disponibilità per altre forme di collaborazioni con l’Università.
 In attesa, ora è tempo di tenere le dita incrociate. I tre vincitori della Start Cup Sardegna il 27 novembre parteciperanno alla fase nazionale, al Pni di Milano. Chi vince porta a casa i 60mila euro messi in palio da Vodafone Italia, soprattutto ha la possibilità di firmare un contratto che cambia la vita.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Sassari
Rinnovate le rappresentanze dei docenti e degli amministrativi all’interno dell’università 
Cambio di guardia nel Cda 
Successo per la Cisl che ha prevalso nel settore uffici 
 
 SASSARI. Radicale cambio di guardia nel consiglio di amministrazione dell’università di Sassari che ha visto rinnovate le rappresentanze dei docenti e del personale tecnico-amministrativo nello stesso Cda, nel Comitato per le attività sportive e ricreative e nella Consulta d’ateneo. I prescelti nelle votazioni, che si sono tenute il 23 e il 28 ottobre, eserciteranno il loro incarico i seno ai diversi organi universitari nel triennio accademico 2008-2011. Elezioni avvenute, fra l’altro, in un contesto del tutto particolare come quello delle contestazioni sulla riforma universitaria.
 Nel Cda d’ateneo, le elezioni dei rappresentanti dei docenti di prima fascia, o professori ordinari, hanno visto la riconferma di Mario Agabbio (facoltà di Agraria) e Angelo Castellaccio (Lettere e Filosofia), ai quali si aggiungono i nuovi eletti Pier Luigi Fiori (Scienze matematiche, fisiche e naturali) e Giovannino Massarelli (Medicina e Chirurgia).
 Completo rinnovamento, invece, per quel che riguarda la rappresentanza dei professori associati, o di seconda fascia, con il mandato nel Consiglio di amministrazione d’ateneo affidato a Giampiero Boatto (Farmacia), Gavino Mariotti (Lingue e Letterature straniere) e Rina Mazzette (Veterinaria).
 Tra i ricercatori, stabilizzati e assistenti del ruolo ad esaurimento, gli eletti nel Consiglio di amministrazione dell’università di Sassari sono Lidia De Luca (Scienze matematiche, fisiche e naturali), che si accinge al suo primo mandato, e la riconfermata Rosanna Ortu (Giurisprudenza).
 I rappresentanti del personale tecnico-amministrativo nel Cda d’ateneo per il triennio accademico 2008-2011 saranno Piero Canu, dell’ufficio dell’amministrazione centrale dell’università, e Giovanni Battista Angioi (con sede di servizio della facoltà di Veterinaria), entrambi nuovi eletti.
 Ottavio Barra (dell’ufficio dell’amministrazione centrale), nuovo eletto, sarà il rappresentante nel Comitato per le attività ricreative e sportive. Anna Maria Posadino, che presta servizio nella facoltà di Farmacia, è stata scelta come nuova rappresentante nella Consulta d’ateneo per il personale dell’area tecnico-scientifica mentre Grazia Spano (con sede di servizio nell’amministrazione centrale), nuova eletta, rappresenterà nella Consulta le altre aree funzionali.
 Soddisfazione è stata manifestata dalla Cisl-Università che si è piazzata con diversi rappresentanti nel Consiglio di amministrazione. «Per la prima volta negli ultimi 30 anni - hanno detto i responsabili della sigla sindacale - si sono fronteggiate cinque liste per il solo Cda - afferma Canu - questo a dimostrazione di quanto fosse sentita la necessità di portare una ventata di rinnovamento».
Marco Deligia 
 
 

Questionario e social

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